Niente aborti all’Umberto I di Roma: mancano i medici non obiettori

Non ci sono solo cattive notizie…

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zzabrtrmLo straordinario incremento del fenomeno dell’obiezione di coscienza da parte del personale medico continua a mettere i bastoni fra le ruote alla rodata macchina dell’aborto di stato: al policlinico Umberto I di Roma, il più grande ospedale universitario italiano, il “servizio” degli aborti è temporaneamente sospeso poiché l’unico medico non obiettore è andato in pensione.

Il direttore generale dell’Umberto I, Domenico Alessio, ammette che il problema è molto serio ma assicura di risolverlo il prima possibile con l’assunzione di un giovane ricercatore da destinare all’attività assistenziale, dal momento che il reclutamento di un nuovo ginecologo attraverso un bando “ci farebbe perdere almeno 15-20 giorni” (della serie: non sia mai che si faccia passare troppo tempo senza uccidere un innocente …).

Come al solito, a sollevare il caso è stata un’associazione femminista che il 25 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (l’aborto non è violenza?), ha organizzato un corteo dentro il policlinico per chiedere l’immediata riapertura del servizio e per riaffermare “i diritti sanciti dalla legge 194 in tutti gli ospedali pubblici, senza più sveglie all’alba, file clamorose e assenza totale di sostegno emotivo per le donne che decidono di praticare l’interruzione volontaria di gravidanza”.

Anche la Laiga (Libera associazione italiana dei ginecologi per l’applicazione della legge 194) ha denunciato la situazione critica in cui vengono a trovarsi molte donne che intendono interrompere una gravidanza a causa del fenomeno dell’obiezione di coscienza. I disagi più seri si registrano proprio nel Lazio (oltre il 90 percento di medici obiettori) e particolarmente a Roma dove ormai abortire è diventato quasi impossibile. Secondo Cinzia Paolillo, portavoce del collettivo donne da Sud, quanto avvenuto in questi giorni al policlinico potrebbe ripetersi in qualsiasi momento e in qualsiasi altra struttura.

Da parte nostra, ci auguriamo che tale evenienza si verifichi sempre più spesso … (A.D.M.)

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fonte: Corrispondenza Romana 

11 commenti su “Niente aborti all’Umberto I di Roma: mancano i medici non obiettori”

  1. Finalmente una buona notizia!
    Non esistono medici non obiettori: coloro che sono disposti ad uccidere degli esseri umani innocenti sono PARVENZE di medici: i VERI medici sono al servizio della vita, non della morte!
    Le femministe e la LAIGA frignino pure quanto vogliono: non hanno il potere di trasformare i medici in assassini!

  2. Preghiamo affinché questo piccolo seme di letizia per la sacralità della vita e la sua difesa dal primo istante, possa germogliare in tanti altri ospedali, soprattutto si estenda a tutti quelli che sono intitolati a Gesù, alla Beata Vergine, a tutti Santi, nonché a tutti quelli che variamente denominati appartengono a congregazioni ed enti religiosi. Esortiamo la preghiera e la coerenza ai principi della fede!

  3. Anche un ateo come il prof. Pardi ha sempre riconosciuto che con l’aborto si elimina un bambino.
    È una evidenza scientifica inconfutabile .

  4. Possono fare qualsiasi associazione per il diritto di aborto, già affermato dalla legge 194\78. La coscienza è per la vita, non per la morte. La legge sull’aborto va abolita.

  5. Il medico pagano Ippocrate sapeva , centinaia di anni prima di Cristo, che l’aborto e’ omicidio , e lo scrisse pure in un giuramento per i medici che era in vigore in molti Paesi fino a non molti anni fa . Era ‘ avanti ‘ lui , o ‘ indietro ‘ noi ? Cosa ne dice Lei , ‘ don ‘ Gallo , da dove mi sta sentendo ?

  6. Credo che la crescita del numero dei medici o di altri operatori sanitari obiettori, sia dovuta anche – anche! – al fatto che molti di essi arrivano all’obiezione di coscienza dopo aver praticato aborti proprio perchè inorriditi di ciò che han fatto o di ciò che han visto fare!
    Preghiamo perchè questi medici, questi operatori sanitari così coraggiosi non siano ostacolati nella loro professione, come da parte delle potentissime lobby abortiste si vorrebbe compiere impedendo l’obiezione di coscienza, contro ogni criterio di giustizia e di libertà.

  7. E’ ovvio, con quello che vedono durante un aborto, se hanno un minimo di coscienza….E’ anche per questo che la lobby abortista vuole incrementare purtroppo l’uso della pillola RU 486: loro se ne lavano le mani e ribaltano il problema sulla donna sola in casa sua!

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