No alla perdita della fede in Dio. Sì all’amore per il proprio paese – di Luciano Garibaldi

Nel suo nuovo saggio, che ha per titolo «Nil impossibile volenti in nomine Domini» (“Nulla è impossibile a chi vuole nel  nome del Signore”) il  politologo Guido Fineschi Sergardi traccia un programma di riscatto morale e politico offerto a quanti ancora sperano in una rinascita dell’Italia

di Luciano Garibaldi

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E’ possibile sottrarre l’Italia dalla china nella quale sta precipitando ormai da un ventennio? E’ possibile porre rimedio alle storture dell’epoca contemporanea: famiglie allo sfascio; giovani senza lavoro; pressione fiscale intollerabile; giustizia trasformata in chimera? Ebbene, la risposta è sì, purché lo si voglia. E’ questa l’esortazione lanciata da Guido Fineschi Sergardi, noto ed apprezzato politologo, nel suo nuovo libro, che ha per titolo «Nil impossibile volenti in nomine Domini» (“Nulla è impossibile a chi vuole, nel  nome del Signore”). Sergardi è un nome conosciuto ad apprezzato dai nostri lettori. Ne parlammo tre anni or sono, all’uscita del suo primo libro-denuncia «La nostra controrivoluzione». Lo definimmo “un De Maistre del nostro tempo”, e forse avevamo visto giusto. Come il suo illustre predecessore, Fineschi Sergardi, nobile senese di 46 anni, laureato in giurisprudenza, imprenditore nel settore turistico, attento e coraggioso studioso dell’era in cui viviamo, dei suoi problemi, dei rimedi che si impongono, non si ferma al primo atto della sua campagna storico-politica, ma prosegue la battaglia con sempre maggiore coraggio. Il suo nuovo libro (230 pagine, 15 euro, pubblicato dalle edizioni Effigi,( http://www.cpadver-effigi.com/blog/nil-impossibile-volenti-in-nomine-domini-guido-fineschi-sergardi/ ), è arricchito dalla prefazione dell’illustre docente e scrittore Giancarlo Elia Valori e dalla presentazione a firma del Generale Marco Bertolini, già comandante  del C.O.I. (Comando Operativo Interforze).

Nel suo scritto, il professor Elia Valori invoca sanzioni vere ai funzionari pubblici corrotti o inadeguati, denuncia la corruzione che avanza, in una società che ha perduto il senso dell’etica, e sottolinea come Scuola, Forze Armate e Finanza pubblica siano in disfacimento. Dal canto suo, il Generale Bertolini rileva come siamo stati privati di tutte quelle virtù che ci venivano da un sistema scolastico di eccellenza, sistematicamente smantellato, nell’arco di decenni, da una idea di famiglia prima relativizzata e poi umiliata, e da un afflato religioso ridotto ai minimi termini. «Abbiamo abbracciato», scrive ancora il Generale Bertolini, nella sua presentazione-denuncia, «l’idea di una nostra supposta inferiorità morale, che ci vedrebbe vittime inconsapevoli di una genetica propensione al tradimento e al malaffare». La responsabilità di questa involuzione è solo nostra: «Abbiamo abbracciato», scrive ancora l’alto ufficiale, «culture, mode, persino lingue altrui come se si trattasse della panacea a tutti i mali dei quali ci ritenevamo affetti, e ci siamo arresi all’idea di una nostra natura di figli di un dio minore». Così, «mentre crolla verticalmente il tasso di nascite che dovrebbe assicurare il futuro delle prossime generazioni, assistiamo impotenti all’afflusso di ondate di africani, reso minaccioso dall’incapacità di regolarlo, in ossequio a castranti precetti di solidarietà che, paradossalmente, ignorano i drammi dei più poveri tra gli italiani».

Non si può non concordare con il Generale Bertolini nel definire il lavoro di Fineschi Sergardi un programma di riscatto morale e politico offerto a chi ancora spera in una rinascita italiana, negata da troppi decenni.

Tra le quasi cento voci del vivere, del credere, dell’amare, che compongono il codice comportamentale stilato da Fineschi Sergardi ne abbiamo selezionato alcune tra le più significative, traendone pensieri e auspici che proponiamo alla meditazione dei nostri lettori:

MAFIA

C’è di peggio dei mafiosi (veri), ovvero quelle tante persone che non fanno niente per impedire e contrastare il fenomeno e che, in più, impediscono ai tanti servitori dello Stato a ciò deputati, di agire. Loro, come tutti i radical chic, sono peggio dei mafiosi. (…) La mafia vale centinaia di miliardi. Occorre appropriarsene e utilizzare tali capitali per far ridecollare la nostra amata Italia. Il principio base è il seguente: concedere ai mafiosi una duplice opzione: o in galera, o sotto terra. Tertium non datur.

 LEGITTIMA DIFESA

Il diritto alla vita (delle persone per bene, oneste), e alla sua difesa, il diritto alla proprietà, e alla sua difesa, sono sempre stati tutelati, dall’antichità (Vim vi repellere licet) fino a poco tempo fa. Oggi si tutela solo il delinquente. I delinquenti veri sono quelli che ti giudicano colpevole per avere difeso la vita tua e di chi ami, per avere difeso la tua casa.

BANCHE

Marx definiva il mondo come un enorme ammasso di merci. In realtà, è diventato un gigantesco ammasso di denaro, e le Banche, che, oltre a custodirlo, sono diventate dei grandi servizi di investimento, controllano tutto.  (…) L’importante, però, è che l’obiettivo sia il benessere di tutti i cittadini, della Nazione. Se l’obiettivo di una Banca è di incatenare un Paese ad un sempre maggior debito, detta Banca è criminale, rappresenta un pericoloso nemico per il Paese, e va eliminata. Vogliamo parlare poi del bail-in? Ennesima rapina legalizzata.

ABORTO

L’aborto è un omicidio. La cui responsabilità deve essere condivisa sia dal padre sia dalla madre. Oggi è solo la donna ad avere questo potere. Quando saranno riconosciuti gli obblighi, i diritti e i doveri dell’uomo, saranno in due a dover decidere di assassinare il bambino che deve nascere. E che avrà quindi una maggiore possibilità di sopravvivere. Dobbiamo alzarci in piedi ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Dobbiamo alzarci in piedi e proclamare che nessuno ha l’autorità per distruggere una vita non nata. Dobbiamo alzarci in piedi quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un’emozione, e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio.

DEMOCRAZIA

La democrazia prevede la libertà di scelta, la libertà di esprimere il proprio pensiero. La libertà di eleggere liberamente i propri rappresentanti e il proprio governo. Ma nella “nostra” Democrazia, tutte queste libertà sono valide e debbono essere rispettate solo se è una determinata parte ad esigerle. Sostanzialmente, quando detta parte è quella che comunemente viene chiamata “sinistra”.

Qualunque cosa tu voglia esprimere, proporre, mostrare, per essere considera democratica e godere dei diritti relativi deve seguire il pensiero dominante di sinistra. Badate che quel “dominante” fa riferimento ai più aggressivi, non ai più numerosi.

ANIMA E SCIENZA

Pensando alla Sanità, si pensa alla Scienza. Gli scienziati sono considerati persone estremamente intelligenti, mentalmente più aperte; eppure, in larga maggioranza, non riescono ad andare oltre il visibile e il tangibile. Chissà, magari un giorno giungerà lo scienziato che dichiarerà che, non dico l’unica, ma la cosa più importante sia l’Anima, mentre il corpo sia più un mezz0 di trasporto. Chissà.

NATO

Il Patto Atlantico (North Atlantic Treaty Organisation) ha avuto la sua ragion d’essere, ma oggi ha sicuramente concluso la propria funzione. Dovevamo proteggere gli Stati Uniti d’America dall’Unione Sovietica. Ma l’Unione Sovietica non esiste più. Oggi la Russia è un Paese come gli altri, un grande Paese, con grandi energie umane, capacità finanziarie, un grande Presidente. Gli Stati Uniti d’America sono nostri grandi alleati, ma non c’è ragione di non esserlo anche della Federazione Russa. Tra l’altro, parlando di NATO, la Turchia, che pure ne fa parte, è un Paese che con noi, con gli Stati dell’Unione Europea, non ha nulla a che fare. Ci siamo tutti dimenticati l’invocazione «Mamma, li Turchi!». Ad essa seguivano massacri indiscriminati, nel nome di Allah. La gente ha la memoria corta forse anche perché non si insegna più la storia, la vera Storia, non quella edulcorata da anarchici e ateisti. Una cosa è la Turchia, usata (come tutti noialtri) dagli Americani come cuscinetto nei confronti dell’Unione Sovietica; un’altra è un Paese fortemente musulmano, cioè fortemente poco liberale e anticristiano.

LINGUA

E’ evidente a tutti che sia necessario arrivare ad una lingua comune per l’Unione Europea. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’inglese ha  preso il sopravvento sul francese. Nell’Unione, però, ancor più oggi, dopo la Brexit, l’inglese non ha più senso, anche per una ragione di rispetto verso i vari Stati membri. Si potrebbe rispolverare il Latino come lingua di tutti gli uffici dell’Unione e per i singoli Corpi diplomatici. Non sarebbe da obbligare tutti a studiarlo, ma solo chi volesse accedere agli uffici comunitari. Gradualmente potrebbe divenire lingua da studiare obbligatoriamente a scuola, assieme a quella nazionale.

 

E’ auspicabile che persone come Guido Fineschi Sergardi scendano in politica. Il quadro politico nel quale stiamo vivendo è scoraggiante. E non è il caso di approfondire questa triste realtà. E’ anche sulla base di queste osservazioni che abbiamo letto con piacere la considerazione finale di Fineschi Sergardi, che qui riproduciamo:

«Molti anni fa, il caro amico Alberto Migone, ascoltandomi mentre esponevo le mie analisi socio politiche, suggerendo soluzioni, disse che ero così pazzo da poterci riuscire. Non credo che amare la propria Patria, credere in Dio e voler lavorare seriamente per tutta la collettività, per la Nazione, siano cose da pazzi. Se però mettersi contro banditi da strada e rubagalline, ai molti mafiosi, cioè ai tanti cialtroni che hanno governato e amministrato per decenni il nostro Paese portandolo alla rovina, vuol dire essere pazzi, ebbene, allora potete considerarmi tale».

7 commenti su “No alla perdita della fede in Dio. Sì all’amore per il proprio paese – di Luciano Garibaldi”

  1. Una classe politica inetta e corrotta ,coadiuvata da una casta intellettuale ipocrita ed affetta da un buonismo ideologico deleterio sta distruggendo il nostro popolo.

  2. Cesaremaria Glori

    Finalmente un giovane autore che sfida il politicamente corretto ed esce dal coro melmoso del decadentismo di sinistra. Mi è piaciuta soprattutto quella coraggiosa frase destinata ai mafiosi di ogni risma ( ce ne sono di più fra quelli che dicono di combatterla che nella stessa mafia): o in galera o sotto terra. Ci sarebbe tanta pulizia da fare in Italia ma dubito che ci siano forze sufficienti a farla, almeno finché nel mondo occidentale non venga fuori una figura carismatica che scopra che il re è nudo e che la Verità non sta in quel versante ove si pretende che stia, cioè dalla parte del mondo del politicamente corretto. Sinora non si vede all’orizzonte nulla di nuovo, salvo quel malumore e quella voglia di cambiamento rivoluzionario che inizia a proporsi con una certa forza nell’Europa dell’Est. Non scorgo, però, che nei nostri vecchi Paesi dell’Europa Occidentale le si dia credito da parte delle forze non di sinistra. Manca il coraggio, merce che non si compra al mercato della globalità, ma soltanto da chi ha fede nel proprio passato e in sé stessi.

  3. Concordo in tutte le sue aspirazioni che sono anche le mie, ma………credo che abbiamo oltrepassato il confine e non possiamo tornare più indietro. Certo se la Mafia non si fosse alleata alla politica, oggi non esisterebbe più la Mafia né i tanti, tanti politici e politicanti corrotti. Se non ci fosse stato un disegno di ALTRI sul miserabile futuro che ci attende non avremmo tutte le disgrazie che abbiamo: aborto in primis con il dissolvimento della famiglia, con tante donne infelici ma femministe e relativi uomini castrati, e chi più ne ha più ne metta. E non avremmo avuto ad ogni governo della Repubblica una riforma della scuola che ha portato i nostri laureati a non saper parlare né scrivere correttamente nella loro lingua madre, mentre prima bastava la quinta elementare. E ancora, passando completamente a altro, non ci sarebbe una Chiesa che invece di seguire le leggi di Dio segue le leggi inique fatte dagli uomini contro Dio. E la Patria? La nostra amata Patria è stata venduta, pardon svenduta, con l’unico corrispettivo di averne un’altra più grande, più altera: l’Europa…

  4. La Chiesa deve essere comunità dei credenti e l’Italia deve essere comunità degli Italiani, solo nelle comunità si ritrova il buon convivere e una buona morale che è frutto delle nostre tradizioni. L’apertura a tutto e tutti porta all’anarchia, allo sfacelo

  5. normanno Malaguti

    L’autore? un nome con alcuni altri citati in questo articolo, senza peli sula lingua, un nome da ricordare, se, senza reticenze o ripensamenti ideologici, si slanceranno nell’agone politico

  6. Quando le nostre vite e la nostra patria sono stata svendute a tavolino da lobby massoniche, difficilmente si può tornare indietro. Il problema reale è stato escludere Dio dalla società, dalle scuole e dalle famiglie. Cadendo nel relativismo che ora paghiamo amaramente! Siamo destinati a soccombere come l’antica Roma, sotto le invasioni barbariche! Dovrei pensare come San Paolo spes contra spem! La speranza nonostante tutto, e cercare di essere speranza!

  7. Guido Fineschi Sergardi

    Ringrazio tutte le gentili persone, Signore e Signori, per i Loro commenti, e li invito alla prima presentazione ufficiale, che avrà luogo a Roma, l’11 Dicembre p.v., alla Camera di Commercio (Tempio di Adriano), piazza di Pietra, alle ore 18.30

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