Padova 1 – Il calendario “interreligiosamente corretto” dei frati di Sant’Antonio

zzpdncfbPrima la stampa locale, poi quella nazionale: ha suscitato prevedibilmente vivaci reazioni la scelta del Messaggero di Sant’Antonio di pubblicare un calendario riportante le festività cattoliche, assieme a quelle musulmane, ebraiche e ortodosse. Come se fossero tutte uguali. Come se fossero tutte sullo stesso piano. Ma – ha spiegato il direttore, padre Fabio Scarsato – «queste persone vivono in mezzo a noi. Non possiamo più pensare di vivere in Stati a compartimenti stagni». Il che non significa per forza stampare una cosa simile. Non è né cogente, né conseguente. Anzi, non c’entra proprio niente col fatto di vedere indicato, in corrispondenza al 3 gennaio da poco trascorso, il Mawlid al-Nabi ovvero la festa della nascita di Maometto!

Partire da un simile presupposto snobberebbe il Catechismo della Chiesa Cattolica, quando spiega come il depositum fidei, «contenuto nella Sacra Tradizione e nella Sacra Scrittura», sia stato affidato dagli Apostoli solamente alla «Chiesa» (n. 84). Quando spiega come «l’ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio» sia stato «affidato al solo Magistero vivente della Chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo» (n. 85). Quando spiega come la Chiesa, «che è ‘colonna e sostegno della Verità’» conservi «fedelmente la fede, che fu trasmessa ai credenti una volta per tutte» e custodisca «la memoria delle parole di Cristo» (n. 171).

Intendiamoci, non è la prima iniziativa del genere in casa cattolica. Né sarà l’ultima. Purtroppo. Sulla stessa falsariga da anni si pubblica il calendario di un’altra testata, Jesus. E poi il Libro Agenda Cattolico. Nel 2010 fece clamore l’edizione addirittura del Messale domenicale per la Francia, senza i Santi Patroni nazionali, ma con tutte le feste musulmane ed ebraiche. Di nuovo, col Messaggero di Sant’Antonio, v’è solo il fatto che l’operazione sia stata assunta da una rivista distribuita in 400 mila copie in Italia, quasi un milione considerando anche il mondo, ove pure viene massicciamente diffusa.

Del resto, da quando circa un anno fa la direzione della rivista è passata a padre Fabio Scarsato, la «linea dialogante», lamentata da un lettore sul sito web del giornale, è divenuta vieppiù dominante, come dimostra la foto pubblicata sul mese di luglio, raffigurante la delegazione islamica in visita al corpo di Sant’Antonio durante l’ostensione del 2010. Oppure l’imminente pubblicazione del Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi con i commenti di cattolici, ebraici e buddhisti, esperti e non, persino ragazzi.

Varrebbe forse la pena ricordare ciò che, con estrema chiarezza, già viene formulato nel Catechismo Maggiore di San Pio X al n. 169: «Fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana nessuno può salvarsi» (n. 169). Dichiarazione mai smentita. Né – provvidenzialmente – lo si potrebbe. Piaccia o meno alla redazione del Messaggero.

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fonte: NoCristianofobia

26 commenti su “Padova 1 – Il calendario “interreligiosamente corretto” dei frati di Sant’Antonio”

  1. Credo che ormai non sia piu’ il caso di usare termini come ‘ confusione ‘. Personalmente non vedo nessuna confusione .Chiamiamola come vogliamo ,Neochiesa-ONG ,Antichiesa,Nuova Chiesa Protestante,Chiesa Neognostica,Neopagana o in altro modo ,ma non e’ Chiesa Cattolica. Una ‘ Chiesa ‘che non ha il coraggio di sbattere fuori seduta stante nessuno,che pensa di non avere né di dover avere nemici ,che giustifica sia peccatore che peccato ,che non nomina le cose con il loro nome ,che dimentica o fa finta di niente circa i suoi fedeli massacrati,che nelle omelie annuncia si’ e no il 30% del Vangelo e che per giunta perseguita i pochi figli veri che le sono rimasti ,e’ ormai solo un moribondo impenitente che crede che Dio non c’e’ o non serve a niente.Il pochissimo clero cattolico rimasto sembra ormai composto da cani sciolti. La Santissima Trinita’ non stara’ pero’a guardare .Mandera’ un severo castigo-persecuzione atea, Islam o altro.Verremo messi alla prova ,e sara’ di certo molto severa.

    1. Concordo COMPLETAMENTE con Lei: di fatto lo scisma c’è già, ormai deve solo essere ufficializzato!
      Forse ciò avverrà alla fine del Sinodo del 2015: non si può dare l’assenso a ciò che è in contrasto col Depositum Fidei e col Magistero precedente (ai quali siamo già vincolati) per il semplice fatto che non esiste Autorità che possa mutarli e non si può dare l’assenso a due cose opposte!
      Molti credono che in caso di scisma la Chiesa Cattolica continuerà a sussistere dove c’è il Papa (Ubi Petrus, Ibi Ecclesia) e infatti così è sempre stato, ma non si può farne un principio assoluto: la Chiesa Cattolica DEVE essere anche APOSTOLICA e al Sinodo si rischia di rinnegare espliciti insegnamenti apostolici; la Chiesa di Cristo DEVE professare la Fede che ci ha lasciato Cristo, una Chiesa che voglia vincolare i fedeli a credere a qualcosa di diverso è un’ANTICHIESA!
      La continuità con la Tradizione e con il Magistero Precedente deve essere REALE, non è sufficiente che venga proclamata a PAROLE!…

      1. Bravi Alessio e Diego: le vostre parole entrano nel cuore e riflettono l’amore di Cristo per la sua Chiesa.
        Comunque è da una 15.na di anni che non sono più abbonato al Mess. di S.Antonio.
        Diversi articoli avevano cominciato a “puzzare” e mi procuravano un travaso di bile che mi facevano stare male: aperture al mondo da far rivoltare lo stesso S.Antonio (es. un articolo che rimpiangeva i nobili e pacifici ideali del ’68), oppure la rubrica di un certo prete di “strada”, o quella con i preziosi consigli medici, in particolare igienici, tenuta dalla laica sessuologa Graziottin, brava e bella come la nostra Costituzione, la più bella del mondo alla quale si fa dire tutto e il contrario di tutto.

      2. Questo è ciò che dicono anche i protestanti…
        Anch’io sono spesso perplesso, ma non al punto da mettere in dubbio l’azione dello Spirito Santo sulla sua Chiesa che è Cattolica e Apostolica necessariamente anche in virtù della successione Petrina.

        1. Caro Davide,
          I protestanti rifiutano TUTTA la TRADIZIONE e TUTTO il Magistero, i tradizionalisti rifiutano soltanto (e giustamente) le novità incompatibili con il Depositum Fidei e con il Magistero Perenne: il Papa non ha il potre di modificarli e ricordiamoci che Dio non si contraddice!
          Ma forse un esempio sarà più chiaro (non dica che è assurdo, voglio solo spiegare meglio il concetto e comunque è assurdo anche provare a cambiare la morale sul Matrimonio, sull’Eucaristia, sulla contraccezione e sulla sodomia): se il Papa e tutto il resto della Chiesa docente negassero in un Concilio (=Sinodo) e addirittura in forma dogmatica l’esistenza dello Spirito Santo e la divinità di Cristo e fossero seguiti da TUTTI i fedeli tranne che da 1000, che continueranno a professare la Fede di sempre, quale sarebbe la Chiesa di Cristo, quella eretica o quella rimasta nella retta dottrina? Non ce ne possono essere due e non è il numero che fa la Chiesa, ma l’unità a Cristo, unità che gli eretici formali perdono!

    2. Ricordiamoci che l’apostasia e l’eresia formale escludono CHIUNQUE dal Corpo Mistico e che in caso di scisma bisogna tener presente che il vero Capo della Chiesa è Cristo: è chi si stacca da Cristo che si pone fuori dalla Chiesa, fosse anche il 99,999% dei fedeli con TUTTA la Gerarchia!
      Nella Chiesa Cattolica l’unità non deve essere solo spaziale ma anche temporale: non si può considerere cattolica una Chiesa che professa una Fede diversa da quella dei Santi, dei Martiri, di TUTTI i Papi precedenti, dei Padri della Chiesa e degli Apostoli.
      Ricordiamoci anche che argomenti come indissolubilità del Matrimonio, contraccezione e sodomia sono di estrema importanza: non si può mutarli senza rinnegare i Comandamenti e senza mutare la dottrina cattolica al punto tale da dover fare un nuovo, eretico, “catechismo”!
      L’unità è possibile solo nella VERITÀ, non è l’unità che fa la VERITÀ ma è la VERITÀ che fa l’unità: non può esistere alcuna REALE unità fondata solo su un DISTORTO concetto di obbedienza!

      1. Caro Diego, esemplari come sempre le sue parole, speriamo che qualche prelato modernista frequenti questo blog e che ci possa meditare su, magari convertendosi. Perché oggi, se si vuol perdere la fede, non c’è di meglio che ascoltare vescovi, cardinali e… sappiamo chi altro (come ha detto anche il bravo Alessandro Gnocchi)

      2. Eh.. Non esageriamo con le percentuali! Le eresie formali sono quelle sostenute con insistenza e malizia, e si rendono evidenti quando ci sono in un certo clero cattocomunista. Il problema del clero intriso di spirito mondano non lo pone fuori dalla chiesa e nemmeno i fedeli. La Chiesa Cattolica resta tale e così il Papa, disconoscere la gerarchia perché sbaglia é superbia. Con la Fede possiamo confidare e affidare tutto alla Divina Provvidenza e credere alle parole del Signore: Non prevarranno.

        1. Caro Js,
          attualmente non disconosco il Papa, dico solo che CHIUNQUE dovesse provare a VINCOLARE i fedeli a qualcosa di contrario al Depositum Fidei e al Magistero Perenne (entrambi ben conosciuti) non può essere considerato cattolico, accorgersene non sarebbe superbia, ma prendere atto della tragica realtà!
          Se ciò dovesse avvenire, le percentuali saranno quelle che saranno (ma se anche il 99,9999% dei fedeli e TUTTA la Gerarchia abbandonassero la Fede di sempre, non si potrà più considerarli cattolici, per lo stesso motivo per cui non si può considerare rosso il giallo o buddista un musulmano: la Chiesa di Cristo continuerà a sussistere in chi professerà la Fede che ci ha lasciato Cristo, per quanti pochi essi siano).
          C’è sbaglio e sbaglio e non è lo spirito mondano a porre fuori dalla Chiesa, ma l’eresia formale e l’apostasia pongono CHIUNQUE al di fuori della Chiesa Cattolica!

          1. Certo, se ciò dovesse avvenire, ma non avverrà. Probabilmente dobbiamo ancora toccare il fondo e il prossimo papa sarà ancora più ambiguo, ma non bisogna perdere la Speranza, alla fine il Purissimo Cuore di Maria trionferà sull’apostasia e l’anticristo ( se dovessero essere questi i suoi tempi) sarà precipitato all’inferno. La Fede é viva e vegeta anche se nascosta al pensiero comune, e si ridiffonderá, basta vedere come i seminaristi diocesani stiano migliorando in ortodossia rispetto ai vecchi preti del ’68…

  2. Il calendario ortodosso però credo vada bene: gli ortodossi nel 2015 sono certamente più ligi ai canoni del cristianesimo più dell’attuale chiesa bergogliana, e poi loro sono rimasti con un antica liturgia. Insomma…proprio più ortodossi.

  3. Gesù a Padre Pio:
    “La mia casa è divenuta per molti un teatro di divertimenti; anche i miei ministri…. che io ho
    amato come la pupilla dell’occhio mio, dovrebbero confortare il mio Cuore colmo di amarezze,
    dovrebbero aiutarmi nella redenzione delle anime: invece, chi lo crederebbe? … molti di
    costoro, sotto ipocrite sembianze, mi tradiscono con comunioni sacrileghe, calpestando i lumi
    e le forze che continuamente dò ad essi..”
    I singhiozzi gli strinsero la gola…

    Ed è una visione dei primi tempi del secolo scorso!

  4. Vi segnalo che ormai da molti anni l’agenda liturgica ambrosiana riporta tutte le festività ebraiche e musulmane.Che uno si domanda: ma se scelgo di acquistare questo tipo di agenda tra mille altre è perchè mi interessano le feste cristiane.O forse sono musulmano e non so dove trovare il calendario delle mie feste?In questo caso la diocesi di Milano vuole offrire un servizio a chi cristiano non è?Se non sbaglio l’unico servizio veramente evangelico è l’annuncio di Gesù Cristo.Stringiamoci a Lui e tra noi.

  5. La Caritas diocesana di Rovigo fa lo stesso dal 2010. Tutti gli anni. Almeno fino al 2014, perché il calendario del 2015 non l’ho voluto vedere: attualmente ho qualche problema di salute e non volevo aggiungerci un carico di ulteriore sofferenza.

  6. Dev’essere un’epidemia di “rispetto” per le altre religioni. Nella mia città un santuario Mariano retto da frati cappuccini fa esattamente l’opposto: da pochi anni pubblica il suo calendario vuoto, senza santi né domeniche in rosso. A quando l’abolizione dei giorni della settimana, di origine così tendenziosamente pagana? Non parliamo del dies dominicus poi…

  7. E le festività dei satanisti? E quelle della stregoneria? Che, lasciamo fuori la notte di valpurga e shamain? Non cominceremo subito a… discriminare??!! La chiesa ha appena accettato di entrare nella “nuova era” e già comincia a compiere proprio l’unico peccato contemplato?

  8. Non voglio nemmeno vedere un calendario di questo genere, e quindi non darò un solo cent a chi si comporta in questo modo. In casa preferisco avere normali calendari profani, piuttosto che calendari eretici! Infatti i primi sono (per così dire) neutrali, i secondi invece sono proprio “cattivi”. Giorgio

  9. Ma sì. E’ necessario, come dicono, non vivere a compartimenti stagni, e allora ricordiamo nei calendari proprio tutto, altrimenti dov’é la universalità, la cattolicità? Come dimenticare la festività del Visakha Puja, dell’Asalha Puja, del Magha Puja, e poi il Vasanta-Pancami o Sri-Pancami e il Rama-Navami o il Krishna Janmastami o il rituale Yabusame? E se vogliamo essere scrupolosi non dimentichiamo anche la festa della zucca di Piove di Sacco, del radicchio di Scorzè, e la sagra del baccalà robegano. Dialoghiamo su tutto, parliamo anche a vanvera.

  10. Concordo con voi su tutto ,ma sappiamo che i commenti anche se motivati non portano a nulla! Per vincere e cambiare le cose possiamo usare,l’arma sempre vincente della preghiera e del S.Rosario, come ci ripete insistentemente La Regina Celeste .Buona preghiera a tutti!…

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