Quando il silenzio non è d’oro – di Aldo Maria Valli

Per gentile concessione dell’Autore:

Quando il silenzio non è d’oro

 

 

Penso che il modo in cui la maggior parte dei mass media si sta occupando della vicenda del memoriale di monsignor Carlo Maria Viganò passerà alla storia del giornalismo. Ma non nel capitolo «Esempi da seguire», bensì nel capitolo «Ecco quel che non si deve fare».

Consiglio la lettura del commento di Damian Thompson su The Spectator, «How the media are covering up for Pope Francis».

«È deprimente – scrive Thompson – vedere i media, sia cattolici sia laici, proteggere papa Francesco dall’accusa esplosiva  fatta dal suo  ex nunzio negli Stati Uniti, e cioè che ha consapevolmente coperto e tenuto in vita la carriera del cardinale Theodore McCarrick, predatore seriale gay».

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò nella sua testimonianza dice di aver personalmente riferito a Francesco nel giugno 2013 che McCarrick aveva «corrotto generazioni di seminaristi e sacerdoti». Eppure il cardinale è rimasto libero di viaggiare, parlare e raccogliere fondi (la sua specialità) fino a quando, travolto dallo scandalo, ha dato le dimissioni (luglio di quest’anno) e il papa non ha potuto fare altro che accettarle.

Thompson ricorda che, sebbene Viganò nel memoriale non ne accenni (perché non fa parte delle vicende di cui è stato testimone) il papa si era già comportato in modo analogo in passato, nei confronti del cardinale  Godfried Danneels (un grande elettore di Bergoglio), il quale, pur essendo stato condannato a un’ammenda di 500 mila franchi per aver protetto un parroco gay abusatore, fu invitato da Francesco al sinodo dei vescovi sulla famiglia del 2014.

Ovviamente nessuno nella grande stampa ha rievocato quel precedente, così come nessuno ha ricordato la lunga difesa di Bergoglio nei confronti del vescovo Barros del Cile, l’insabbiatore dei crimini del prete abusatore Karadima, una difesa dalla quale il papa ha cercato di salvarsi in corner (ma in modo assai confuso, introducendo una fumosa differenza tra «prove» ed «evidenze») solo dopo che l’Associated Press ha reso nota una lettera che dimostra che Bergoglio già nel 2015 era stato informato di tutto.

Anziché indagare in queste direzioni, e stabilire eventuali connessioni, la grande stampa ha preferito scagliarsi contro Viganò, bollandolo come strumento nelle mani di un complotto dei tradizionalisti. Un bel modo di fare giornalismo, non c’è che dire.

Come scrive Michael Meier sul Tages-Anzeiger di Zurigo, ammettiamo pure che i tradizionalisti abbiano ordito un complotto e che Viganò sia al loro servizio. E allora? Anche se fosse, resta che le accuse mosse da Viganò attendono una risposta.

Commento di Thompson: «La copertura evasiva di questo scandalo da parte degli intransigenti del Team Francesco è impossibile da giustificare. Alcuni “giornalisti” dovrebbero chiedersi se sono diventati complici nel nascondere l’abuso sessuale. Nel frattempo, la maggior parte dei media laici – ormai quasi privi di specialisti religiosi – si aggrappa pigramente alla narrazione di Francesco come un “Grande Riformatore”.»

Secondo Thompson i cattolici liberal (noi diciamo progressisti o, meglio ancora, modernisti) e i media mainstream ci stanno ingannando su due punti cruciali. Prima di tutto, insistendo sulle motivazioni di Viganò distolgono l’attenzione dalla vera questione, che è stabilire se le affermazioni di Viganò sono vere o no. Punto rispetto al quale nessuno, a partire dal papa, ha ancora risposto. E poi si rifiutano di ammettere che se le malefatte di McCarrick pesano sui pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, stanno pesando anche su quello di Francesco. Giovanni Paolo II purtroppo nominò McCarrick arcivescovo di Washington e lo fece cardinale sebbene i sospetti sullo Zio Ted fossero diffusi (per informazioni chiedere alla precedente diocesi, Newark). Benedetto XVI purtroppo agì tardi e in modo troppo blando, né ebbe la forza di far rispettare le sue indicazioni. Infine Francesco è accusato di aver sostanzialmente coperto McCarrick, per almeno cinque anni, quando ormai non conoscere i comportamenti degeneri del cardinale era impossibile. Ma la grande stampa, anziché mettere in luce questi punti, continua nella solita narrativa: Francesco Grande Riformatore nel mirino dei cattivi tradizionalisti.

Conclusione di Thompson (qui il suo articolo: https://spectator.us/2018/08/how-the-media-are-covering-up-for-pope-francis/):  «Se il capo di un’altra organizzazione si fosse reso colpevole di tali complicità, non solo sarebbe stato costretto a dimettersi, ma avrebbe potuto finire sul banco degli imputati».

Intanto, se vi resta un po’ di tempo, vi consiglio di fare un giro (è sempre utile) nel blog del mitico Father Z, ovvero padre John Zuhlsdorf, il quale, di fronte alle mancate risposte di Francesco, è andato a spulciare tra le affermazioni del papa nella Evangelii gaudium (2013), dallo stesso Francesco considerata la magna charta del suo pontificato.

Ebbene, leggete un po’ qui che cosa scriveva il papa a proposito delle situazioni di conflitto  tra posizioni e idee diverse.

«Di fronte al conflitto, alcuni semplicemente lo guardano e vanno avanti come se nulla fosse, se ne lavano le mani per poter continuare con la loro vita. Altri entrano nel conflitto in modo tale che ne rimangono prigionieri, perdono l’orizzonte, proiettano sulle istituzioni le proprie confusioni e insoddisfazioni e così l’unità diventa impossibile. Vi è però un terzo modo, il più adeguato, di porsi di fronte al conflitto. È accettare di sopportare il conflitto, risolverlo e trasformarlo in un anello di collegamento di un nuovo processo. “Beati gli operatori di pace” (Mt 5,9)» (n. 227).

Nobili parole. Da confrontare con la risposta che il papa, sul memoriale Viganò, ha dato ai giornalisti durante il volo di ritorno da Dublino: «Leggete voi, attentamente, il comunicato e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo. Credo che il comunicato parla da sé stesso, e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni. È un atto di fiducia: quando sarà passato un po’ di tempo e voi avrete tratto le conclusioni, forse io parlerò. Ma vorrei che la vostra maturità professionale faccia questo lavoro: vi farà bene, davvero. Va bene così».

Me le parole della Evangelii gaudium, aggiungo io, vanno confrontate anche con quelle che il papa ha detto ieri, durante la messa del mattino a Santa Marta, durante un’omelia che i mass media omaggianti hanno interpretato all’unisono come una risposta a Viganò: «Dire la sua e poi tacere. Perché la verità è mite, la verità è silenziosa, la verità non è rumorosa… Con le persone che non hanno buona volontà, con le persone che cercano soltanto lo scandalo, che cercano soltanto la divisione, che cercano soltanto la distruzione, anche nelle famiglie: silenzio. E preghiera».

Ecco la tattica. Chi non è in linea, chi non entra nel Team Francesco, è automaticamente uno che cerca non la verità, non risposte, ma solo scandalo e divisione. Dunque, silenzio.

E in effetti di silenzi Francesco ne sta accumulando parecchi.

Quattro cardinali gli inviano i dubia su Amoris laetitia? Silenzio.

Un bel numero di cattolici gli fa giungere una correctio filialis in cui denunciano gli errori di Amoris laetitia? Silenzio.

Gli fanno osservare che ha nominato prelato dello Ior e responsabile di Casa Santa Marta un monsignore che a Montevideo viveva more uxorio con un comandante della guardia svizzera? Silenzio.

Perché non va in Argentina? Silenzio.

Non rispondere (oppure lanciare messaggi obliqui e dal tono allusivo, come sul volo di ritorno da Dublino) è un modo costruttivo di porsi di fronte al conflitto?

Immaginiamo già la risposta. Silenzio.

37 commenti su “Quando il silenzio non è d’oro – di Aldo Maria Valli”

  1. Ad Aldo Maria Valli risponde Elena Bolasco nel commento finale della messa di domenica 2 settembre: “E’ tradizione il termine che questa celebrazione ci affida. La traditio che è la trasmissione del sapere e consegna della fede. La tradizione che pone le radici nella storia, dà sostegno al presente e innalza rami di comunicazione per il futuro. Quante volte però in nome della tradizione ci obblighiamo all’osservanza di precetti e forme che nulla più trasmettono del deposito religioso. Quante volte per tradizione conserviamo come paladini il vecchio e sedimentiamo presunzioni di verità che ci assicurano certezze ma ci chiudono all’ascolto delle esigenze delle storia e degli uomini che la abitano. E rendiamo grazie di questa domenica: perciò sia ancora l’impegno di raccontarci la fede di tramandare i valori ma sia anche la libertà di riproporre gli insegnamenti della parola nell’evoluzione delle contingenze del tempo e dello spazio dell’umanità”. Queste parole c’entrano con tutto quanto sta capitando?

  2. Ma nella Chiesa purtoppo e non solo a Roma si uccude la contestazione non rispondendo alle domande dei fedeli ! Preti e vescovi all’unissono taciano e fanno come Francesco.
    E un modo di fare ecclesiale. Io dal 2013 aspetto una risposta dal mio vescovo. Cosa mi vale tale silenzio… la denuncia di un abuso liturgico.

  3. jb Mirabile-caruso

    Bergoglio: “Leggete voi, attentamente, il comunicato e fate voi il vostro giudizio.
    …………….Io non dico una parola su questo”.

    Quello di Bergoglio è esattamente l’atteggiamento del criminale di lungo corso il quale – consapevole com’è della sua colpevolezza – sa fin troppo bene per sua acquisita esperienza che avvalersi del “diritto di non rispondere” equivale, di fatto, per i suoi avvocati ad un foglio immacolato su cui possono scrivere, liberamente, la sua difesa.

    Da osservare anche il fatto che Bergoglio sa a priori che i suoi avvocati sono i media a cui, infatti, chiede “fate il vostro giudizio”. E a ‘giudizio fatto’, lui continua nel suo silenzio “perché la verità è mite, la verità è silenziosa, la verità non è rumorosa”: queste sono le sole parole ‘sante’ che il ‘santo Bergoglio’ si limita a pronunciare nella sua ‘santa’ perseveranza nell’essere crocifisso nel suo ‘santo silenzio’.

    Chi è il personaggio Bergoglio? È l’intelligenza originariamente divina degenerata in una mostruosa mistura di furbizia ed astuzia distintamente luciferine.

  4. mc Carrick è predatore seriale in campo sessuale, Bergoglio è un mentitore seriale.
    Ammettendo poi che quel che dice sulla verità sia vero ( e non è vero) , allora lui è tutto il contrario della verità, cioè è arrogante, prepotente e ciarlone senza ritegno. Falso. Degno figlio del diavolo, ingannatore dal principio. E quelli degni di lui, abboccano.

  5. …e poi, con una faccia simile – guardatelo qui sopra – che bisogno c’è di qualificarlo? Ogni commento è davvero superfluo!

  6. Poco da aggiungere.”Il fumo di Satana” è entrato nel tempio di Dio grazie ai novatori,a partire dal papa Buono e proseguendo per Paolo VI.Quando si rifiuta il Dogma si vive come ’etsi Deus non daretur ,o come veluti si Deus daretur,che per il Cattolico è un’eresia.In quanto a questo papa sta solo portando a termine l’opera iniziata da altri.

  7. L’impressione è che a furia di silenzio – dell’interessato, dei media, del web – il tutto si stia sgonfiando. Semplicemente, il mondo va avanti, e il Padrone del mondo con lui e col suo sodale vestito di bianco. Tutto passa, passerà anche questa; e intanto la Chiesa affonda del tutto. Sono preoccupato. Molto preoccupato.

    1. jb Mirabile-caruso

      Alessandro2: “…e intanto la Chiesa affonda del tutto. Sono preoccupato.
      ………………..Molto preoccupato”.

      La Chiesa, signor Alessandro2, affonda solo nell’immaginazione di chi è vittima dell’inganno di credere che i papi, da Roncalli a Bergoglio, sono stati VERI Papi Cattolici. A quanti, invece, hanno creduto che questi papi sono stati una abominevole mistura di Cattolicesimo e di Talmudismo, la Chiesa appare com’Essa è nella realtà: sempre la Chiesa di Cristo, sempre la Chiesa di Sempre, sempre la Chiesa che illumina il mondo, guidandolo a Dio.

      Nonostante la Sua temporanea assenza dalla scena dovuta alla Sua condizione di coma scientemente procurataLe dal Suo Nemico di sempre, – e protrattasi per sessant’anni soprattutto a causa di noi Soldati di Cristo rammollitici ad una schiera di inutili don Abbondi – Essa, con il Suo Vero Papa, ritornerà ad essere la Luce di fronte a cui la montagna di menzogne, di inganni, di imbrogli e di farse di questi ultimi sei decenni si dissolverà nel NULLA assoluto.

      Si spreoccupi del tutto, quindi, La prego!

      1. Pure Papa Wojtyla?
        Il Papa di Maria?
        Il Papa del segreto di Fatima?
        Il Papa che Malachia nella sua profezia descrive come “De labore solis” (frutto del martirio dell’Est)?
        Il Papa per cui ha pregato e offerto padre Pio, da cui andava a confessarsi, da giovane, quando stava a Roma?
        Il santo dotato di doni mistici e di grande senso pratico che riuscì a buttare il Muro di Berlino e il dominio sovietico in Europa senza spargimento di sangue?
        Si sarà pentito dal Paradiso vedendo che il suo sacrificio è servito solo a ringalluzzire gli ex nazisti
        Il Presidente Walesa ha detto di recente: ” Noi abbiamo cacciato i comunisti e loro si sono piazzati sul trono”.

    2. io non sono preoccupato più di tanto. So che la Chiesa è in mano a Gesù, Lui ne è il capo, Lui decide, e finchè esiste un solo sacerdote fedele a Cristo, per me lo rappresenta e rappresenta la Chiesa Cattolica, la Una e Santa Immacolata, e celebrando la S. Messa del sacrificio ci da Dio in mezzo a noi a proteggerci. – tutto il marciume sparirà da solo, E’ Dio che lo comanda… E’ Dio che lo comanda, e la dottrina Cattolica non morirà perchè Dio la protegge fino alla fine del mondo….. per me siamo a redde rationem solo per questa gerarchia corrotta ed eretica da oltre cinquanta anni. – (ricordatevi la frase di Giovanni Falcone sulla mafia….. se ha avuto un inizio ha anche una fine.

    3. Qualcuno recentemente su questo blog ha suggerito al Papa di cambiare il motto sul suo stemma araldico in: “Me ne frego”! Molto forte…..ma non del tutto sbagliato.

  8. La foto (l’espressione e la gestualità) esprimono perfettamente la personalità, la caratura intellettuale e la “fede” del biancovestito!
    Il fatto di coprire sodomiti, pederasti e pedofili è molto grave ma non deve sorprendere: promuovere abortisti, eretici e liberali di ogni genere è MOLTO PEGGIO: meglio un pederasta che predica bene di uno scandalizzatore pubblico che razzola bene!
    Non deve meravigliare minimamente il fatto che chi acconsente alla Comunione agli adulteri ed ai protestanti ( = profanazione del Santissimo di Corpo Nostro Signore ) acconsente anche alla profanazione dei corpi umani.
    Da uno come McCarrick, Bergoglio prende le distanze perché è stato scoperto PUBBLICAMENTE a violare le leggi degli UOMINI, ma se fosse cattolico (e lo stesso si DEVE dire per Ratzinger, Wojtyla, Roncalli, Montini e per chiunque altro si sia dimostrato eccessivamente tollerante con i lupi) avrebbe orrore a lasciare per un solo secondo in una posizione di autorità un liberale od un eretico, ossia uno che può rovinare eternamente milioni di anime!

  9. Rispetto all omelia a s. Marta. Un conto é la sopportazione (sopportare pazientemente le persone moleste..) , un conto é se il Papa é preso in causa su un fatto scandaloso che sconvolge l unità dei fedeli di cui lui é garante e a cui si chiede una risposta di due lettere che non fà rumore: si , oppure, no. Noi speriamo nel NO, quindi perché non dirlo. E se fosse un SI, che si accompagni umilmente alle sue scuse e sopporti le conseguenze giuste che scaturiranno.
    La verità é silenziosa.. io non capisco questa frase. La verità va affermata con l esempio personale ma anche con le parole. Cristo di fronte alle molte domande che gli hanno posto rispondeva affermando la verità. Sul matrimonio, sulla resurrezione, sull essere figlio di Dio, ecc.

    1. No, non sempre Gesù rispondeva.
      Quando sospettava (anzi Lui vedeva) trappole o malafede, rispondeva con un’altra domanda.
      “Ho anch’io una domanda da farvi….” “Neanche io lo so”
      Davanti a Erode si serrò le labbra e tacque. Forse non voleva buttare la perla ai porci, così come aveva predicato.

  10. Luciano Pranzetti

    A proposito del fumo di Satana che, secondo Paolo VI, era entrato per qualche fessura nella Chiesa di Cristo, è necessario fare una precisazione assai significativa. Quel fumo non è ‘entrato’ – cioè dall’esterno, così come vuol dire il verbo. Al contrario: ne è ‘uscito’ – cioè dall’interno – dove nel 1962, col CV2, fu appiccato un focherello che s’è ingigantito fino a diventare attualmente un rogo inestinguibile.

  11. Maria, non condivido la posizione sedevacantista di JB. Mirabile caruso, ma le dico anche che, con onestà intellettuale e la stessa solerzia dimostrata nell’elencare i “pregi” di GPII, dovrebbe anche elencare le molte responsabilità:
    La nova concezione sulla libertà religiosa, in contrasto con il magistero di Pio IX, Leone XIII ecc…
    Quello sull’ecumenismo,in contrasto con la Mortalium animos di Pio XI,
    Il sincretismo dello “spirito” di Assisi,
    Il bacio al Corano che ne decreta la sacralità e tanto altro.
    L’errore sedevacantista non cancella le molteplici e gravi responsabilità di tutti i papi conciliari e post conciliari.
    Forse un giorno, su questo sito, converrà affrontare più approfonditamenta il tema della vera e falsa obbedienza e fedeltà.
    Molti di voi, sicuramente in buona fede e con ingenuità, cadete nella trappola.
    Antonio

    1. Nella mia onestà, e semplicità dice lei, penso che chi non esce da un Conclave non dovrebbe fare il Papa.
      Lo Spirito Santo concede i doni di grazia a ognuno nel suo stato e non segue la nostra logica.
      Non credo che un Papa sia obbligato a scimmiottare il predecessore,perché anche Dio si adegua ai tempi e alle situazioni. Dio, tramite Mosè, permise agli ebrei il ripudio della moglie perché erano ancora duri.
      Gesù che riteneva i tempi maturi per la sua presenza, li esortò ad elevarsi fino al progetto iniziale del Padre.
      Dio che è amore non è rigido. La rigidita non è una virtu, infatti noi preghiamo: ” Veni Sancte Spiritus …..Flecte quod rigidum est.. ”
      Abbiamo parlato di un Papa che era santo già prima di essere eletto, come ebbe a dire il suo segretario.
      L’on. Buttiglione lo trovo’ inginocchiato in un ripostiglio prima di una pubblica riunione: si collegava con l’Altissimo prima di fare un passo.

  12. Sintetizzando alcuni commenti su questo articolo ritorna lo spirito santo che interviene sempre nell’elezione del papa. Come dire che anche papa Bergoglio è frutto di questo intervento dall’alto. Come alcune novità del tipo che Gesù protegge la chiesa e che quindi non c’è nulla da preoccuparsi perché è lui che comanda, o che Giovanni Paolo II è stato il papa di Maria (per caso la Madonna avrebbe affermato che lui sarebbe stato il suo papa prediletto?). Francamente tra i commenti di un articolo interessantissimo come questo leggere poi tali affermazioni, io mi chiedo: perché il cattolico alla fine deve sempre far finta che non è successo niente ed è meglio tralasciare certi problemi perché alla fine tutto si risolve dall’alto? Altroché, la chiesa è destinata nell’oblio; tra l’altro la causa miliardaria (fatta di prove) dalla Penssilvanya nei confronti della chiesa romana rischierà di mettere in seria crisi il patrimonio dello stato del Vaticano e di seguito della chiesa cattolica tutta. E poi la figura di Bergoglio è in continua discesa.

    1. Se pensate che Dio non c’entra siete atei. Perché se
      i Cardinali hanno pregato e poi hanno obbedito, lo Spirito santo, invocato, è sceso.
      Allora perché i Cardinali temono di contraddire i loro voti?
      “Non si muove foglia che Dio non voglia” dicevano gli antichi.
      Bergoglio è in discesa? Che significa per un credente?
      La discesa di Gesù fu peggiore, ma solo per tre giorni e per la vergogna dei suoi detrattori.

    2. jb Mirabile-caruso

      Luigi R.: “…io mi chiedo: perché il cattolico alla fine deve sempre far finta
      ………….che non è successo niente ed è meglio tralasciare certi problemi
      ………….perché alla fine tutto si risolve dall’alto?”.

      Perché il cattolico, signor Luigi R., a forza di portare il suo cervello al quotidiano lavaggio televisivo, è diventato “del” mondo e ragiona, capisce ed aspira come il mondo, senza peraltro esserne cosciente.

      Il suo caratteristico rifuggire da “certi problemi” con la popolarissima scusa che “tanto la nostra vittoria finale è assicurata”, eloquentemente indica l’acquisita mondana attitudine di eludere i travagli della vita non più vista, questa, come una lotta contro il Male e, quindi, il sacrificio che questa lotta comporta, talvolta quello supremo della vita stessa, ma bensì come una opportunità di godimento a prescindere realizzato con il vile evitare “ciò che ci divide” e sostituito, invece, da “ciò che ci unisce”.

      “Che c’è di male in questo?”, domanderà il cattolico mondano e modernista.

      Di gravemente male c’è, amico mio, che NON…

      1. Il Male da combattere, amico mio, è quello che sta dentro di noi.
        Si tratta di leggere il Vangelo e di seguirne, passo passo, gli insegnamenti. Se vogliamo chiamarci cristiani. Se no, possiamo definirci liberamente in qualsiasi altro modo.
        Se sono troppo indulgente con me stessa è pigrizia, come ben dice, e poi non mi miglioro. Se invece mi accanisco contro l’altro a prescindere, rischio di perseguitare una pagliuzza avendo in me una grossissima trave.
        Se faccio l’estetista solo sugli altri va a finire che poi la più brutta sono io.

  13. Lo Spirito Santo non sceglie il papa, non diciamo cose che non sono. Ci sono stati papi molto indegni che hanno commesso cose spregevoli, gli ha scelti li SS?
    Riguardo agli esempi fatti, le ricordo che la rivelazione si è chiusa con la morte dell’ultimo apostolo. Prima della venuta di Cristo c’è una lunga preparazione, dopo Cristo che ha portato a compimento la legge nulla può essere aggiunto. Dio non adatta affatto la dottrina alla mentalità del tempo. La dottrina non cambia e nessun papa può sconfessare i suoi predecessori. Lei ha una concezione modernista della fede e della Chiesa.
    Per la cronaca San Pio X ha definito il modernismo un eresia.
    Antonio

    1. Ma io non ho detto che lo spirito santo sceglie il papa, bensì che interverrebbe nella scelta. E questo non lo dico io (ma tantissimi cattolici) dato che a ciò non ho mai creduto. Concezione modernista? Io ho solo una concezione pessima della chiesa attuale.

    2. Dio si adatta talmente da farsi un bambino nel seno di una donna. Perché Dio è amore e l’amore, quando serve ,sa anche scendere. Come scendeva Gesù parlando semplicemente al popolo con la lingua del popolo.
      C’erano pure ai suoi tempi gli arteriosclerotici ai quali non potevi spostare una virgola. E di Dio non avevano capito niente.
      Bergoglio ha la stessa potestà dei Papi precedenti e non mi risulta che abbia inventato qualcosa di nuovo rispetto alla Rivelazione.
      Io, poi, non le ho scritto che lo Spirito Santo ha scelto il Papa (anche se è vero), ma che lo Spirito concede i doni di grazia a ognuno nel suo stato.
      Il genitore, il professionista, l’artista. il politico…ognuno nella sua specifica situazione.
      Il Papa. dunque, per la sua missione, beneficia di doni specifici che non ha nessun altro.

  14. Credo che tutto il torbido che sta venendo fuori sia inevitabilmente destinato ad espandersi. È un bene che questo avvenga, perché la Chiesa deve purificarsi. La chiesa che è sopravvissuta alla Riforma luterana, alla rivoluzione francese, a quella russa ed al conseguente totalitarismo comunista, rischia di crollare dall’interno per il marcio che corrode le sue mura. La contaminazione recente è opera del subdolo soffio maligno del modernismo che si è infilato ovunque. Ora dai frutti possiamo giudicare la bontà dell’albero. Ma si potrebbe anche osservare che il pesce puzza dalla testa.

  15. Luigi R. non mi riferivo a te. Maria, non mi hai mai risposto entrando realmente nel merito. Per me finisce qui, ci vuole un bel coraggio (sic!) a paragonare Cristo a Bergoglio.
    La sua é una falsa obbedienza!
    In ogni caso credo che abbia sbagliato sito.
    Antonio

    1. Caro Antonio, lei non ha sbagliato sito, ci è venuta di proposito, qui, come in altri siti, ciò che meraviglia è che le venga dato spazio oltre il necessario (dopo i primi post…)

      1. E meravigliati!
        Per la verità non frequento altri siti.
        Anzi, ogni tanto do un’occhiata a ‘Chiesa e post concilio”della Guarini. Poi basta.
        Mi capita talora di intervenire e di essere accettata.
        Ma mi pubblicava anche il Deotto anche se non sempre sembrava condividermi.
        Si tratta di qualità, caro Catholicusch !(nome ostrogoto?)

  16. Non Metuens Verbum

    Abbiamo una parola semplicissima per definire esaurientemente codesti silenzi: OMERTA’. E uno strumento semplicissimo per la composizione dei dissidi: Lupara.

  17. Un’ipotesi plausibile è che i media siano in attesa della “canonizzazione” del sodomita (purtroppo non è un segreto e il Vaticano ne è ben edotto) Giovanni Battista Montini. A quel punto la chiesa conciliare (meglio contro chiesa) avrà completato forse l’ultimo atto del programma prestabilito ancor prima della rivoluzione francese, vigorosamente accelerato con il concilio vaticano ll che fu il trionfo del Modernismo attraverso la via intuita dal modernista Ernesto Buonaiuti amico di Roncalli che lo convocò. Queste le parole di Buonaiuti: …. “Fino ad oggi si è voluto riformare Roma senza Roma, o magari contro Roma. Bisogna riformare Roma con Roma; fare che la riforma passi attraverso le mani di coloro i quali devono essere riformati. Ecco il vero ed infallibile metodo; ma è difficile. Hic opus, hic labor”….
    Il piano modernista prevedeva la trasformazione del cattolicesimo dall’interno lasciando intatto un’istituzione cattolica solo di nome e certo non la Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica fondata da nostro Signore Gesù Cristo.

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