Quell’accordo “segreto” per aiutare i migranti. Gentiloni, perché non parli di Pontus?  –  di Marcello Foa

di Marcello Foa

.

Ebbene sì, cari italiani, sugli immigrati e sulle Ong, il premier Gentiloni non ve la racconta giusta.
In un recente post sollevavo due quesiti di fondo.
Il primo:

Perché Gentiloni è così timido e remissivo con le Ong? Esistono degli accordi di cui l’opinione pubblica non è stata messa al corrente e che in una certa misura legano le mani al governo? O forse c’è dell’altro?

Il secondo era rivolto al ministro degli Interni Minniti.

Quando parla dell’immigrazione come di un “fenomeno epocale che va governato” e della necessità di ”liberare la gente dalle sue paure“, quando lascia intendere che le navi Ong dovrebbero essere sostituite da quelle delle missioni europee lancia il messaggio sbagliato. Della serie: regoleremo un po’ ma i migranti continueranno ad arrivare..

Sono passate poche ore e i dubbi, anziché diminuire sono aumentati. L’agguerrito Luca Donadel ha rivelato sulla sua pagina Facebook che la nave militare irlandese WILLIAM BUTLER YEATS ha effettuato ben due operazioni di recupero a poche miglia dalla costa libica. Non ne ha parlato nessuno in Italia; ma in Gran Bretagna la Bbc sî, evidenziando un aspetto finora sconosciuto: i “salvataggi” sono avvenuti nell’ambito di un accordo bilaterale fra Italia e Irlanda denominato Operazione Pontus, risalente al 2015.
Lo stesso Donadel osserva che è difficile trovare informazioni al riguardo sui siti ufficiali italiani, mentre se ne trovano su quelli irlandesi.

Si scopre così che lo scopo dell’Operazione Pontus non è di contrastare i trafficanti di esseri umani ma di contribuire a una missione di “ricerca e soccorso umanitario”. Il ministro della Difesa irlandese, in una nota entusiastica del 2015, scriveva che l’obiettivo era di “soccorrere i migranti che fuggono dal Nord Africa“.

Capito? Peccato che questo obiettivo contrasti con l’Operazione Sophia, attualmente in corso e a cui ha appena aderito la stessa Irlanda, che si propone “di neutralizzare le consolidate rotte della tratta dei migranti nel Mediterraneo“.

Mi sono detto: con quel che è successo negli ultimi mesi, chissà quanti gommoni avranno sequestrato! Sono andato sul sito ufficiale per cercare annunci al riguardo, ripercorrendo la bacheca dei comunicati stampa. Tenetevi forte.Da inizio anno ad oggi viene data notizia di una sola operazione (il sequestro di armi su una nave battente bandiera libica), mentre sono frequenti gli annunci delle conferenze stampa della Mogherini (importantissimi, non c’è che dire). Delle due l’una: l’ufficio stampa fa pena e non comunica gli straordinari successi o l’operazione non funziona, come tutte quelle varate finora dall’Unione europea (Mare Nostrum, Triton, Frontex). Però è stata prolungata nel 2018.

Dunque, riepiloghiamo: le navi militari devono salvare i migranti e aiutarli a scappare dal Nord Africa (Operazione Pontus) e al contempo “individuare le reti di contrabbando”,”cercare e dirottare le navi sospette” e se necessario “smaltirle” (Operazione Sophia). Ma la seconda non funziona, la prima sì e benissimo.

Tutto questo mentre il comportamento del governo italiano, e in particolare dapprima di Matteo Renzi e poi di Paolo Gentiloni appare sconcertante. Non è ammissibile che un’intesa di questo genere venga di fatto silenziata persino sui siti ufficiali. A proposito, caro presidente del Consiglio, ci può dire se quell’accordo, come pare, è ancora in vigore? E, già che ci siamo, non ritiene suo dovere renderlo di pubblico dominio?

Chissà perché ma ho l’impressione che il premier ignorerà questa richiesta. E in fondo possiamo capirlo: significherebbe dire la verità agli italiani. Un’eresia per un leader piddino.

.

fonte: Il Giornale 

7 commenti su “Quell’accordo “segreto” per aiutare i migranti. Gentiloni, perché non parli di Pontus?  –  di Marcello Foa”

    1. Bravo, viva Cristo Re! abbasso questi massoni al governo, civile e religioso ! li punisca il Signore, e duramente, anche !

  1. L’unica nostra speranza, quasi umiliante per noi, dobbiamo riporla nei libici, nel generale Aftar, il quale giustamente ha detto che loro dovrebbero poter chiudere la frontiera a sud della Libia per impedire l’afflusso di negri dagli stati subsahariani. Ma per far ciò hanno bisogno del sostegno dell’Italia e dell’Europa. Gli verrà dato questo sostegno? Se ci fosse Salvini premier sarei sicuro di sì, ma da Gentiloni non si può sperare nessuna soluzione positiva. Forse solo la paura di perdere le elezioni ha fatto in modo che adesso abbiano un po’ rallentato gli afflussi per non spaventare troppo la gente, ma ormai è tardi per lor signori pidioti….hanno i mesi contati! I negri non dovrebbero neppure potervi arrivare alle coste della Libia, andrebbero fermati a sud della Libia, oppure che si spostino verso il Marrocco e tentino di passare in Spagna, almeno là li accoglierebbero nel modo migliore. Noi dobbiamo tornare a poter contare sulle nostre forze armate, sulla Marina Militare, non sulle bande paramilitari libiche per arginare l’invasione.

  2. Paolo Gentiloni – al pari del suo predecessore, e del suo pre-predessore, e del suo pre-pre-predecessore – NON È STATO VOLUTO DAL POPOLO ITALIANO – NE’ È VOLUTO OGGI – perché anche i gonzi hanno ormai capito che egli non è lì dove si trova per fare gli interessi del nostro popolo.

    Dunque sta dove sta per fare gli interessi di entità/persone non manifeste?

    Certo, come è certo come il sole che coloro che lo inducono/obbligano a determinate scelte politiche, col suo governo, SONO NEMICI GIURATI della nostra Nazione, di cui vogliono la ROVINA SICURA.
    E prima accadrà (è già in buona parte accaduto) tanto meglio sarà per il loro programma di ODIO, ben incartocciato da ragioni ‘economiche’: non occorre una fantasia al galoppo per immaginare questi burattinai che sghignazzano e si fregano le mani ad ogni nostra sciagura nazionale, ivi compreso ogni sbarco di ‘carne umana’ (tale loro la considerano!).

    In queste circostanze possiamo realisticamente attenderci da Gentiloni risposte chiarificatrici e SINCERE?

  3. perché nessuno in Parlamento chiede conto dell’incontro Gentiloni e Soros? In nome e rispetto dl popolo sovrano, che dovrebbe sapere, almeno, quello che si trama dietro le sue spalle (per il suo bene, ovviamente, e allora perché tanta segretezza????’)

  4. anàtema su questi parassiti trafficanti d’uomini, e non sto ovviamente parlando degli scafisti, ma dei pavidi impostori al governo, prezzolati aspiranti massoni o massoni ex novo che trattano i propri simili (sia noi, sia chi è (talvotla indotto a) fuggire dalle proprie terre come Carne da macello..

Rispondi a piero nicola Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici

Seguici su Spotify e Youtube

Cari amici,
con “Aleksandr Solženicyn: vivere senza menzogna”, primo episodio del podcast “Radio Ricognizioni. Idee per vivere senza menzogna”, il nostro sito potrà essere seguito anche in video e in audio sulle due piattaforme social.

Podcast

Chi siamo

Ricognizioni è nato dalla consapevolezza che ci troviamo ormai oltre la linea, e proprio qui dobbiamo continuare a pensare e agire in obbedienza alla Legge di Dio, elaborando, secondo l’insegnamento di Solženicyn, idee per vivere senza menzogna.

Ti potrebbe interessare

Eventi

Sorry, we couldn't find any posts. Please try a different search.

Iscriviti alla nostra newsletter

Se ci comunichi il tuo indirizzo e-mail, riceverai la newsletter periodica che ti aggiorna sulla nostre attività!

Torna in alto