Siri

Redazione

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In questa stagione di tempesta, nella quale vediamo la Chiesa che perseguita o abbandona chi ancora vuole difendere la vera Fede (l’episodio dell’insegnante di Moncalieri è seguito a breve distanza dalla conferma del siluramento del Card. Burke… chi sarà la prossima vittima?), proponiamo agli amici che seguono Riscossa Cristiana la rilettura della Lettera Pastorale che il Card. Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova, indirizzò al Clero e ai fedeli della Diocesi in occasione dell’approvazione dell’infame legge 194, che legalizzò l’uccisione dei bimbi nel grembo materno.

Il Card. Siri ci ricorda alcuni concetti che sembrano caduti nell’oblio: la violazione del diritto di Dio, la terribile responsabilità dei politici (e di chi li sostiene) che votano leggi immorali, il castigo di Dio, la necessità della preghiera per placare la Divina Giustizia. Ci ricorda la necessità del Battesimo per ogni essere umano.

Il Card. Siri è in Cielo da diversi anni e siamo quindi sicuri che da Lassù pregherà perché la Chiesa della misericordia, tutta impegnata ad aprirsi al mondo, ritrovi la Fede.

PD

Siri

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Lettera Pastorale del Card. SIRI del 1978:

Dopo l’approvazione della legge sull’aborto.

Confratelli, Fedeli!
Il Legislatore italiano ha sancito l’aborto. Noi leviamo il nostro grido di dolore.
Si può dunque legalmente uccidere; per ora solo i nascituri. Poi si vedrà: ammesso il principio, le conseguenze col tempo possono trarsi all’infinito anche a danno di quelli che oggi acclamano la nuova legge.
Il diritto di Dio sulla vita è stato violato dagli uomini che hanno votato la legge e indirettamente da tutti coloro che li hanno mandati al Parlamento. Che cosa ne verrà?
Chiediamo perdono al Signore e preghiamo. Ma tutti debbono temere. A tutti ricordiamo le seguenti verità:
1. La legge morale per la quale il nascituro, in qualunque stadio della sua evoluzione, va rispettato è sempre valevole e nessun Parlamento di questo mondo può esentare dalla Legge di Dio. Nessuna Legge cancella il peccato gravissimo dell’assassinio.
2. Le sanzioni canoniche contro chi abortisce e contro tutti coloro che procurano l’aborto, rimangono.
3. Il delitto di aborto si cumula coll’altro, che toglie ai nascituri la grazia del Battesimo, perché ogni essere, in qualunque stadio della sua esistenza, deve essere battezzato.
Vi sono anime che sanno offrirsi a Dio per salvare i fratelli colpevoli. Questo è il momento di placare la Divina Giustizia
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+Giuseppe Card. Siri
Arcivescovo

9 commenti su “Ricordo di un Vescovo che non aveva paura”

  1. Ecco come si esprime un vero servo di Dio! Il cristiano deve sempre seguire la legge dell’Onnipotente e non quella degli uomini, quando tale legge è contraria al volere del Creatore. Date a Cesare quel che è di Cesare ma a Dio quel che è di Dio! Ma i cattolici attuali, hanno la mente (e l’anima) obnubilata dalle argomentazioni capziose dei giuristi laici, che ormai stravolgono in peggio ogni rara legge che ancora si può definire non offensiva per Dio. Era stato presago il cardinale Siri: ora si auspica l’eutanasia (persino per i bambini), il matrimonio (sic!) omosessuale, la teoria del Gender, mentre già hanno legalizzato la fecondazione eterologa e quella in vitro! Tutto in disprezzo della volontà di Dio! La battaglia finale, forse, è iniziata ma il maligno non trionferà, poiché l’ha predetto la Santa Vergine!

  2. Cesaremaria Glori

    Sono fermamente convinto che la progressiva giubilazione di molti avversari creerà in seno alla Chiesa un gruppo compatto di oppositori. Eliminarne pochi, magari col premio di un prestigio maggiore seppure formale, avrebbe addolcito la pena, ma il siluramento drastico da vero nemico non può che generare la solidarietà e la coalizione dei proscritti. Se poi si dovesse votare a scrutinio segreto (per qualsivoglia motivo od occasione) il numero potrebbe aumentare con progressione geometrica, perché i pavidi si fanno leoni quando non hanno nulla da rischiare. Non mi pare che i diplomatici che stanno completando il nuovo organigramma siano dotati di saggio e prudente spirito di attenta ed esperta diplomazia. A meno che li si disperda in modo tale che abbiano difficoltà a muoversi e comunicare l’un l’altro e con gli altri. Che cosa avverrà? A Dio l’ardua sentenza.

  3. La differenza fra l’eccellente Card. Siri e moltissimi membri dell’odierna Gerarchia è abissale: se avessero solo un decimo della Sua Fede, la Chiesa ritornerebbe a splendere!!!
    Carissimo Card. Siri, prega per noi!

      1. Sempre viva e oggi la Chiesa ha la necessita sempre piu’ urgente di un supremo Pastore come ilCard G Siri -Gregorio XVII Papa mancato per i motivi noti a tutti gli studiosi di Siri

  4. Grande grande Siri!!!!!!
    U/n certo Bergoglio in Argentina aveva dichiarato più volte che gli aborti sono omicidi e
    che le unioni gay sono diaboliche!!!
    Ma ora bisogna piacere a tutti, come Gesù!!!
    Quindi ora c’è la misericordina!
    Inoltre il tempo passa e bisogna adeguarsi, bisogna modernizzarci, altrimenti si rischia
    di diventare anticaglie…..

  5. Il Card. Siri è rimasto sempre fedele al suo motto: “Non nobis Domine”.
    I grandi uomini infatti cercano la gloria che viene da Dio solo.
    Gli omuncoli – e ce lo stanno dimostrando con dovizia di piaggeria – prendono gloria gli uni dagli altri.

  6. Il Card. Siri rimarrà un grande e vero ” servo di Dio “, pastore che giuida sulla giusta strada le sue pecorelle e le difende. Ora i veri pastori vengono trasferiti e allontanati,.. perchè hanno il coraggio di dire e difendere la Verità.,..proprio da chi nessuno di noi pensava ! Ma questi sapienti , illuminati , leali sacerdoti/Cardinali/Vescovi, che cercano solo la Gloria di Dio e la difesa della Fede, sono ora, per noi fedeli e fratelli in Cristo ” I FARI di LUCE ” in questa notte di tenebra. Sono dei grandi , santi Pastori.
    Dobbiamo sostenerli con la nostra preghiera,..come dobbiamo tanto pregare però anche per quelli che sono nell’ errore e vogliono mondanizzare la Chiesa, diluire la Dottrina Cattolica ,cercando di influire negativamente con falsi consigli e teorie nefaste ( come: “la misericodiosità – pastorale ” dimenticando che, prima della Misericordia deve esserci il pentimento di aver “peccato contro i comandamenti di Dio “) su Colui che è…

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