Rivoluzione bergogliana negli Ordini Francescani: un laico potrebbe esserne a capo – di Francesca de Villasmundo

Pubblicato sul sito francese Medias presse info

di Francesca de Villasmundo

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L’Ordine francescano è diviso, da alcuni secoli, in diverse branche, o Ordini, che compongono la grande famiglia francescana. Nel primo Ordine, quello dei religiosi, si trovano i Frati Minori Cappuccini, i Frati Minori Conventuali e i Frati Minori.

Al tempo di San Francesco esisteva solo un Ordine; dopo la sua morte finirono col l’acquisire maggiore importanza alcune difficoltà sull’osservanza della Regola (la seconda Regola dei Frati Minori approvata dal Papa nel 1223) che già erano sorte mentre San Francesco era ancora in vita, soprattutto riguardo alla povertà. Alla fine, nel corso di secoli, queste difficoltà diedero vita a tre Ordini francescani maschili distinti, con delle regole ed una spiritualità propria, comportando di fatto un arricchimento per la Chiesa: l’Ordine dei Frati Minori (OFM), l’Ordine dei Frati Minori Conventuali (OFM Conv.) e l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini (OFM Cap.); a questi si aggiunse il Terz’Ordine Regolare di San Francesco.

Oggi, a parte i Frati Minori Cappuccini dipendenti dalla fondazione di Padre Eugène de Villeurbanne, a Morgon nella regione Beaujolais, Francia, i quali sono rimasti fedeli alla Tradizione della Chiesa cattolica, quasi tutti i frati delle diverse obbedienze hanno seguito la rivoluzione conciliare in tutti i suoi eccessi. Oggi si può dire che i diversi Ordini francescani sono particolarmente toccati e pervertiti dallo spirito del concilio Vaticano II e dalle relative innovazioni dottrinali. Una delle prove è data dal fatto che le scandalose riunioni ecumeniche di Assisi si svolgono a casa loro!

Papa Francesco ha ricevuto in udienza, in Vaticano, i diversi ministri generali dei quattro Ordini francescani maschili, per ratificare un’altra rivoluzione al loro interno, séguito logico di quella conciliare.

Dopo aver toccato dei temi di attualità, il Papa ha voluto informarsi per prima cosa sui passi che stanno compiendo i quattro Ordini francescani maschili per «creare una comunione» in nome di un «ecumenismo francescano». Lo scopo sarebbe, non di ritornare alle origini disciplinari poste nel dimenticatoio da 50 anni, ma ad una parvenza di unione francescana. La cosa non dovrebbe essere molto difficile, poiché sono tutti animati dalla stessa mentalità ecumenica e interreligiosa ed ogni obbedienza ha fatto il suo “aggiornamento” sulla base del Vaticano II secondo le nuove norme lassiste conciliari impregnate di spirito del mondo. Le differenze disciplinari, che hanno generato le passate divisioni, oggi sono largamente attenuate.

Il Padre Michael Perry, ministro generale dell’OFM, ha precisato [Radio Vaticana] che questo cammino verso l’unione è «nella linea di ciò che ci chiede il Papa, e cioè che noi si cammini verso l’unificazione, il dialogo e la comunione

A sua volta, il Padre Nicholas Edward Polichnowski, ministro generale del Terz’Ordine regolare di San Francesco, ha affermato: «Prima i Frati minori, i Frati conventuali, i Frati cappuccini e il Terz’Ordine erano indipendenti l’uno dall’altro. Ma con Papa Francesco si vive una visione, un senso di unificazione, sotto l’azione della misericordia.»

Ma il grande cambiamento a cui aspirano i Francescani con la benedizione del Papa va ben oltre; quasi una mutazione genetica da imporre al mondo francescano: «Noi generali stiamo parlando più volte l’anno al fine di poter fortificare e sottolineare la dimensione di comunione tra noi. Inoltre, abbiamo parlato dell’importanza della possibilità di permettere ai frati laici di servire, con il ruolo di ordinario, nei rispettivi ordini», ha spiegato Padre Michael Perry.

In sostanza i Francescani ritengono che un laico «Potrebbe diventare guardiano delle confraternite locali [equivalente a priore], provinciale [cioè capo di una regione territoriale comprendente più conventi] e anche ministro generale o vicario generale [cioè a capo dell’Ordine].» «Papa Francesco sta cercando con noi delle possibilità per portare avanti questo progetto[rivoluzionario].»

La Chiesa si mette a rimorchio di un laicismo egemonico che vuole dirigere tutto, anche i conventi! Una tale riforma, inedita fino ad oggi, se si realizzerà, potrà solo rafforzare le ideologie ugualitarie e laiciste che dominano il mondo attuale. Essa sconvolgerà in profondità le relazioni tra laici e religiosi, finendo col distruggere ogni forma di gerarchia e azzerare totalmente le differenze tra le diverse vocazioni umane.
Siamo di fronte ad un vero snaturamento del ruolo spirituale e ad una falsificazione del ruolo del laico; un disordine che non riguarda solo la società religiosa, ma anche l’intera società: laici o religiosi, tutti uguali! kif-kif! Come dicevano i soldati francesi di stanza nell’Africa del Nord.

Questo nuovo «aggiornamento», che è solo il frutto di un modernismo e di un progressismo aggressivi, se avrà luogo, condurrà solo ad una contraffazione del servizio… che si accorderà perfettamente con quella «contro-Chiesa» di cui parlava Mons. Lefebvre nel 1978: «che è nata soprattutto col protestantesimo, che si è sviluppata col protestantesimo e che è all’origine di tutti gli errori moderni» e che continua ad occupare la Chiesa cattolica.

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fonte: UnaVox  

19 commenti su “Rivoluzione bergogliana negli Ordini Francescani: un laico potrebbe esserne a capo – di Francesca de Villasmundo”

  1. Giovanni Cerbai

    Con queste mire unificatrici progressiste si può capire il commissariamento dei Francescani dell’Immacolata, i cui fondatori volevano invece ritornare alla purezza dottrinale dell’origine ed alla povertà di Francesco.

  2. Poi la Chiesa si lamenta che non ha più vocazioni………..A proposito di vocazioni, forse i Francescani dell’Immacolata sono stati macellati in quanto non ” ecumenici” con lo spirito del mondo e la loro santità dava fastidio a più di uno…..

    1. A via della Conciliazione, ingresso della Città del Vaticano, dovrebbero mettere una targa di stile dantesco, con la scritta “per me si va nella città dolente ….. per me si va tra la perduta gente”; rispecchierebbe perfettamente la situazione venutasi a creare da circa 60 anni in Vaticano, che è diventato il covo delle “anime perdute”, dei sicari di satana, intenti ad ingannare e coartare il maggior numero possibile di anime, instradandole verso gli abissi infernali. Consiglio di leggere due pregevoli brevi saggi (reperibili anche sul Web) che aprono gli occhi e la mente sui complotti e i maneggi che hanno portato i massoni satanisti ad impossessarsi del Vaticano e della Chiesa Cattolica, creando una falsa Chiesa, asservita a Lucifero : 1) “L’ autodemolizione della Chiesa Cattolica – ciò che un Cattolico ha diritto di sapere” di Quirino Maestrello; 2) “Modernismo e progressismo nella Chiesa Cattolica – la verità sulla gravissima crisi in atto nella Chiesa”, di Antonio Coroniti (capirete così che il clero di ogge è in massima parte costituito da “perduta gente”

  3. Cesaremaria Glori

    Credo con convinzione che abbia prevalso nel mondo francescano il pensiero protestante di Paul Sabatier, che già al suo entrare in scena ( fine del secolo diciannovesimo) trovò una quanto meno attenta considerazione nell’ambito francescano cattolico. Attenzione che gradualmente divenne complicità e convergenza nel SISF (Società Internazionale di Studi Francescani) che nel 1972, grazie al noto esponente della Democrazia Cristiana Senatore Giuseppe Ermini, rettore dell’Università di Perugia, pose le basi per un coinvolgimento dell’intero Ordine Francescano. Per reagire a questa deriva che sembrava inarrestabile per tutti e tre gli Ordini francescani citati nell’ articolo, Padre Stefano Maria Mannelli assieme al fedele compagno Gabriele Maria Pellettieri, dette vita alla nuova comunità francescana ispirata a San Massimiliano Maria Kolbe e al suo movimento mariano che tanti buoni frutti arrecò alla Chiesa fra le due guerre.

  4. Cesaremaria Glori

    Non è però questa la sede opportuna per approfondire la vicenda francescana postconciliare che merita un approccio esteso ed articolato. Per chi desiderasse avere una chiarificazione sintetica ed insieme completa della moderna frantumazione del Francescanesimo non potrà non avvalersi del succoso libro di padre Paolo M. Siano F.I. dal titolo ” La Questione francescana – Un contributo storico ed ermeneutico – Casa Mariana Editrice, da richiedere a cm.editrice@immacolata.com

  5. Se si vuol trovare il perfetto spirito conciliare, i francescani nelle loro ramificazioni sono il luogo più adatto.Tranne alcuni fra i più anziani, ancora rispettosi della vera religione e fedeli ai principi che hanno acquisito nella loro formazione giovanile, il resto è un continuo ribollire di stravaganze e di iniziative eufemisticamente ‘originali’ che contagiano anche gli omologhi ordini femminili che per obbedienza li seguono e sostengono, anche recitando preghiere sempre più proiettate verso il protestantesimo. Fra questi frati non è neppure raro che si trovino formulatori di vere e proprie eresie che non si contentano di esprimere in privato, ma manifestano a mo’ di insegnamento persino durante le omelie domenicali. Innamorati fino all’inverosimile di Francesco quale massimo profeta del tempo attuale, neanche si rendono conto di tradire le sue esasperazioni pauperistiche poiché, spiace dirlo, nell’osservanza dei loro voti, la povertà è purtroppo la più trascurata.

    1. Tanto per puntualizzare, il Francesco che nomino qui non è San Francesco, ma colui che(unico fra i papi) ne ha voluto assumere il nome.

  6. Non mi è molto chiaro. Padre Perry parla di frati laici, quindi potrebbe riferirsi ai semplici religiosi che hanno emesso i voti religiosi senza aver ricevuto in seguito l’ordinazione sacerdotale; se così fosse, non ci vedo niente di grave (anche S.Francesco d’Assisi era un semplice frate). C’è qualcuno che può chiarirmi le idee?

    1. ilfocohadaardere

      Frati laici non vuol dire “laici” nella sua accezione ormai comune. Frati “laici” vuol dire CONSACRATI a tutti gli effetti, cioè FRATI FRANCESCANI che hanno emesso i voti perpetui di povertà castità ed obbedienza, che sono a tutti gli effetti FRATI FRANCESCANI, soltanto non Ordinati, cioè non sacerdoti. La storia francescana è nata soprattutto così, cioè i frati penitenti,i seguaci di Francesco d’Assisi, quasi mai erano sacerdoti! Lo stesso S. Francesco d’Assisi accettò solo il diaconato, perché si reputava indegno di essere sacerdote….

      1. Carla D'Agostino Ungaretti

        Allora se le cose stanno così (come avevo interpretato anche io) ha ragione Claudia. Anche un religioso francescano consacrato che ha fatto voto di povertà, castità e obbedienza nell’Ordine, ma non ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale (per umiltà come S. Francesco o per altri motivi) ma solo eventualmente il diaconato – e quindi non è prete, non celebra la S. Messa, non amministra i Sacramenti, ma può distribuire l’Eucaristia – è un frate “laico” che viene chiamato “Fra” e non “Padre” e dovrebbe poter diventare Generale dell’Ordine, se lo merita per capacità ed esempio di vita esemplare, senza chiamarsi naturalmente “Padre” Ma il vero problema è che queste notizie sono divulgate sempre in modo confuso e sono alimentate dall’ignoranza storica e catechistica che alligna nei media.

  7. Non capisco : perché un laico? Serve un manager? Non bastano S. Francesco e Padre Pio? Fedeltà, di questo c’è bisogno.

  8. Per favore, si rischia creare confusione alla buona gente. Cuando si parla, da parte dei Ministri Generali Francesca si tratta dei religiosi Francescani professi siano OFM, Conventuali o Capuccini. Pienamente religiosi ma non sacerdoti.
    Si può confondere i cattolici e pure alle persone che amano il carisma francescano in tutte le sue espressioni.
    Vi chiedo scuse per il mio italiano. Sono spagnola e francescana scolare. (Terzo Ordine francescano)
    Pace e Bene!

  9. Sentito dall’ambone di una chiesa dei Cappuccini della mia città, a proposito dell’adorazione Eucaristica:
    “Domani, alla stessa ora di oggi, si terrà l’animazione.”
    Ma!???

  10. Salve, forse si è interpretato male una terminologia interna.. Il nostro generale ha detto, come da voi riportato…”abbiamo parlato dell’importanza della possibilità di permettere ai frati laici di servire, con il ruolo di ordinario, nei rispettivi ordini” dove l ‘espressione “frati laici” si riferisce a quei religiosi che hanno fatto la professione solenne, ma non hanno ricevuto l’Ordinazione sacerdotale. E ci sono tutti i risvolti giuridici del caso che i ministri hanno chiesto di risolvere… Quindi nn credo possa essere un laico, come viene inteso nell’articolo.
    Grazie e buon lavoro

  11. Alberto Giovanardi

    E’ un vero peccato che Marco Pannella, tanto stimato in vita dalla Chiesa Bergogliona (ex-Chiesa Cattolica) non sia più tra noi. Egli sarebbe stato degno di divenire, a furor di eretici, il nuovo ministro generale di tutti gli Ordini Francescani. Ma resta sempre l’opzione Bonino, tanto ammirata ed elogiata dal Gesuita Supremo.

  12. non è una partita di pallone Cristo che per noi è Dio ha detto amatevi come vi ho amato io è naturale che ognuno di noi percorra un esperienza di vita diversa possiamo avere affinità ma ognuno di noi ha una sua anima ogni esclusione è una scarsità di amore nei confronti di qualsiasi cosa o persona speriamo che i vari ordini religiosi trovino la via per comprendersi

  13. Per chi vuole camminare nella Verità della Fede c è una Scuola Divina, Il Cristo Risorto sta donando al.mondo insegnamenti di Salvezza!

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