Roma e l’altra Roma, tradizione e buonismo  –  di Piero Vassallo

di Piero Vassallo

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Per effetto del fumo tossico generosamente diffuso dalla cultura radical chic e respirato dall’incauta teologia progressista, l’alma mater sta rovesciandosi nella figura di una laida e scollacciata matrigna.

Una policroma/ondivaga folla di refrattari alla tradizione italiana insorge contro la Roma cattolica, alterando e infine oscurando il tradizionale statuto della tranquillità nell’ordine.

Incoraggiata e quasi eccitata dalla flessione/diserzione della coatta gerarchia vaticana, l’onorevole Laura Boldrini, indossa la veste curiale di presidenta della camera bassa per proclamare – in perfetta sintonia con l’imperioso, invincibile delirio onusiano – che il destino degli italiani contempla l’allineamento della loro cultura alla superstizione terzomondiale[1].

E’ quasi irresistibile la tentazione di condividere il commento sferzante e simpaticamente villano di Matteo Salvini al piamente grottesco pistolotto immigrazionista, gridato dalla presidenta Boldrini (o dal presidente: le leggi dell’ortografia vacillano continuamente sotto il ruggito dell’avventizia e intrepida sessuologia democratica).

Occorre invece rammentare che la maggioranza degli immigrati professa la falsa religione di Maometto, una furente teologia, che contempla, in mezzo ad altri orrori, l’umiliante e infelice condizione della donna.

La contrarietà alla tradizione cattolica, in corsa sfrenata nel pensiero confusionario della presidenta Boldrini, approda infine all’apprezzamento di una teologia tenebrosa, che esige l’abbrutimento della donna [2].

 Le acrobazie mentali della presidenta rinviano a una probabile parentela con l’ideologia dei promotori della denatalità, ultimamente impegnati ad attuare il progetto che contempla il riempimento dei vuoti anagrafici (da loro causati) mediante l’importazione di alieni refrattari ai princìpi nei quali ha fondamento la civiltà italiana.

L’importazione di selvaggi fecondi è l’altra faccia del vergognoso progetto abortista concepito dagli avversari della fede professata dagli italiani.

L’avversione all’Italia corre su due piste forsennate: l’odio abortista, quale arma della guerra alla tradizione cattolica, e la complicità con una religione che esalta la fecondità quale strumento d’invasione.

Ridotto allo stato larvale, il progressismo oscilla tra la negazione della natalità e la sua elevazione a strumento dell’apprezzata invasione islamica [3].

La caduta delle ideologie di matrice illuministica nella fossa dei serpenti maomettani, fossa nella quale si aggira la presidenta, segna una svolta nella storia del pensiero, che obbliga i cattolici a ripensare il rapporto con il moderno, in ultima analisi a chiudere le vaste, incaute aperture prodotte dalla teologia progressista ultimamente  in viaggio a Lampedusa.

Di qui l’opportunità di condividere l’appello Stop immigrationdiffuso in Francia da Civitas et associations catholiques, nell’intento di arrestare il flagello dell’immigrazione islamica [4].

Si tratta di abbattere il vizio di pensiero che è inteso a privilegiare la misericordia cosmopolita a danno dei sacri doveri verso la nazione di appartenenza, obliando la popolare sapienza che recita prima i tuoi gli altri se puoi.

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[1] Purtroppo il pensiero della presidenta è rincorso da numerosi prelati, cattolici, ad esempio da mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, il quale sostiene che l’immigrato contribuisce ad arricchirci.

[2]  L’indifferenza della Boldrini alla morale cattolica si intravvede nella nota autobiografica pubblicata nel sito della Camera dei deputati, nota in cui si legge che la presidenta ha avuto una figlia ma si omette di rammentare la sua nascita da un’unione matrimoniale regolare.

[3] Non è certamente casuale l’ammirazione che il filosofo del superuomo, Friedrich Nietzsche, nutriva per la teologia islamica.

[4] L’indirizzo di posta elettronica di Civitas et associations catholiques è contact@catholiquestoujour.com

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fonte: blog dell’Autore

6 commenti su “Roma e l’altra Roma, tradizione e buonismo  –  di Piero Vassallo”

  1. Ricordiamo anche caro professore, che “nazione” è un’entità importante e preziosa (peraltro nata e cresciuta nel seno della Cristianità), ma più importante e più preziosa è la realtà dei (validamente) Battezzati.
    Questi, a qualunque nazione o non-nazione (popolazione storicamente non cattolica, e perciò non diventata “nazione”) appartengano, sono “nostri fratelli”, perché sono, come noi, figli adottivi di Dio. Fraternità oggettiva e autentica, all’opposto di quella immaginaria e fittizia di Rousseau

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-vescovi-africani-ai-giovani-non-emigrate-13636.htm

    1. Già, anche Caino ed Abele erano fratelli, ma non per questo mi sento di abbracciarli entrambi …
      C’è chi sceglie Dio e chi sceglie mammona.
      Chi segue l’insegnamento di Cristo e chi di Maometto.
      Chi osserva la Dottrina Cattolica e chi li tortura e li uccide.

      1. E oggi, caro Silvano, siamo torturati ogni giorno dalla dottrina della “Fraternità senza e contro il Padre”.
        Si tratta della Fraternité degli Illuminati, che esclude innanzitutto il Peccato Originale. L’uomo viene spacciato per “individuo della specie umana”, una delle tante specie animali, e come tale assolutamente immune da macchia di colpa (offesa fatta a Dio).
        Si processa forse un cane perché azzanna un altro cane, o un bambino? No. E così non si deve processare un assassino, un violentatore, tanto meno una “Donna” che “non tiene il bambino”

  2. Un’analisi sintetica e fotografica della realtà, caro Prof.
    Credo sia opportuno focalizzare l’attenzione proprio sul fine legame tra le politiche dissolutive, portate avanti da soggetti asserviti ai lorsignori che minano la Tradizione, la cultura e l’identità, e questo piano, ormai palese, di invasione da parte di poveracci scacciati dalle loro terre per un obbiettivo di dominio.
    Un mio amico, proprio in questi giorni, dopo aver visto in tv l’ennesima performance zuccherosa del demone Pannella, si è chiesto a cosa mirino in realtà i radicali, a fronte del fatto che lottano per presunti diritti civili e poi fanno propaganda per droga, amnistia e droga.
    Il problema non sono Pannella e Bonino; il problema è molto più profondo, giustificato da interconnessioni tra mammona, potere dissoluzione.
    Attenti, cari amici, a quanto passa per il mainstream in questi giorni. Se siete in grado di controllare il vomito potete persino farvi grosse risate sull’azione della propaganda. Hanno già cominciato.

  3. Agorà, uno dei tanti tentacoli operativi della propaganda dominante, sta, proprio in questo momento, focalizzando con tutti gli strumenti noti (almeno dovrebbero essere noti e chiari a tutti coloro con un minimo di facoltà critica) la questione immigrazione sul povero bambino trovato morto in spiaggia. Subito dopo le parole ‘magiche’: Gesù, Vangelo, solidarietà, barbarie, fratellanza, vergogna, accompagnate dalle immagini dei lager nazisti e, addirittura, dalle due torri in fiamme! Il vocabolario buonista e ‘democraticista’, in fondo, non si nutre di nuovi lemmi, o almeno procede con lentezza. Forse siamo noi incapaci a discernere la verità dalla propaganda. In fondo, dai tempi dei grande McLuhan, Lewis Mumford ed Ellul, di acqua sotto i ponti ne è passata. Vedrete, nel frattempo saranno sciolti i ‘cani’, quelli che dovranno andare a caccia delle anime pie che si impressionano di tutto. Il potere delle immagini è più potente di ogni cosa. Almeno di quelle che usano i soldati di lorsignori.

  4. Grazie dott. Vassallo per il contributo alla difesa della verità e il momento di riflessione che offre a noi umili cattolici.
    Grazie anche per i precisi e attenti commenti perfettamente condivisibili.

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