da: Città Cristiana

 

L’associazione Città Cristiana aderisce all’appello del vicario della Chiesa latina di Aleppo, George Abou Khazen con cui viene indetta per domenica 6 maggio una giornata di preghiera per la pace in Siria.

Città Cristiana invita tutti quanti vogliono chiedere aiuto al Signore per i nostri fratelli cristiani in Siria a partecipare alla recita del Santo Rosario alle ore 18.45 presso la sede dell’associazione (Colombaro di Formigine, via Vandelli 46). Chiede a quanti non potranno essere presenti di essere comunque uniti nella preghiera e, dove possibile, di promuovere la stessa iniziativa.

3 commenti su “Rosario per la Siria”

  1. Mitico Magdi ! Imperdibile questo suo commento oggi apparso su Chiesa e Postconcilio : leggere per credere:
    …Sia Mattarella sia Rfs, consapevolmente o meno, comunque irresponsabilmente danno una rappresentazione fuorviante dello stato della libertà di stampa in Italia e più in generale in Europa. La verità è che non esiste più la libertà di stampa non per le minacce dei poteri illegali e della criminalità, ma per una strategia deliberata, pianificata e attuata dai poteri che ci governano, quindi dai poteri formalmente legali ma di fatto poteri dittatoriali. La verità è che siamo sottomessi ad un lavaggio di cervello, indottrinati, plagiati, raggirati da un’informazione intenzionalmente mistificata e ideologizzata, siamo bombardati da notizie false anche se verosimili. La verità è che gli stessi poteri finanziari ed economici sono riusciti a imporre una dittatura mediatica e informatica controllando le maggiori testate e i principali siti d’informazione o di ricerca di contenuti attinenti alla conoscenza intesa in senso lato, somministrandoci un’informazione omologata e…

  2. …. omogeneizzata. La verità è che i cittadini hanno una crescente difficoltà a disporre di una corretta rappresentazione della realtà, sono sempre più confusi e incerti su ciò che accade dentro casa nostra e tutt’intorno a noi. La verità è che il venir sempre meno della certezza della realtà, che è di per sé un fatto negativo, ha finito per essere trasformato in un fenomeno concepito positivamente come il «relativismo». La verità è che oggi gran parte di noi non crede più che esista la nozione stessa di verità e, di conseguenza, anche sul piano dell’informazione ci rassegniamo al fatto che ciascuno può rappresentare arbitrariamente in modo diverso o anche contrapposto la stessa realtà.
    La conseguenza è che sempre più cittadini non leggono più i giornali e non seguono più i telegiornali. Perché l’informazione è sempre più screditata. Più che informazione si è ridotta a essere spettacolo, dove il protagonista non sono più i detentori del sapere ma il giornalista o il conduttore che impone la «linea editoriale», cioè ottempera agli ordini del padrone. Il risultato è che la…

  3. ….. professione giornalistica si è sempre più degradata in tutti i sensi, sia sul piano della formazione sia sul piano della retribuzione. Regna un’ignoranza e un pressapochismo sconvolgente tra i giornalisti, compensati con il precariato a vita e con retribuzioni inferiori a quelle dei lavapiatti.
    Cari amici, è di questa dittatura mediatica e informatica che dobbiamo occuparci. Dobbiamo mobilitarci su un fronte culturale per acquisire e diffondere informazione corretta, riscattando il nostro diritto e il nostro dovere di disporre di una corretta rappresentazione della realtà che ci circonda. Solo così le nostre valutazioni potranno essere adeguatamente ponderate e le nostre azioni potranno rivelarsi correttamente orientate alla realizzazione del nostro legittimo interesse.
    Magdi Cristiano Allam

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