“Sacerdoti per il Terzo Millennio”, un nuovo audiovisivo della Fraternità Sacerdotale San Pio X

Con la viva voce dei seminaristi, il film illustra la formazione dei giovani che si preparano a salire all’altare per rinnovare il Sacrificio di Nostro Signore. Un’ intervista a Don Pierpaolo Maria Petrucci, superiore del Distretto Italia della Fraternità.

Redazione

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zzzzflmspxLa Fraternità Sacerdotale San Pio X ha realizzato un nuovo audiovisivo, che dal 2 febbraio 2016 sarà visibile sul sito della Fraternità stessa e su Gloria TV. Sul sito della Fraternità sono già disponibili un trailer del film e un’intervista a Don Pierpaolo Maria Petrucci.

Riportiamo il testo dell’intervista a Don Pierpaolo Maria Petrucci, superiore del Distretto Italia della Fraternità:

Reverendo don Pierpaolo, prima un film sul vostro fondatore, ora un nuovo documentario centrato su quello che si può ben definire il cuore della sua provvidenziale opera.

In effetti si può dire che tutta la vita del nostro fondatore fu consacrata alla formazione sacerdotale. Infuocato dall’ideale del regno di Cristo sulla terra che S. Pio X aveva riassunto nel suo motto “instaurare omnia in Christo”, Mons. Lefebvre, alla stregua del santo Pontefice, era persuaso che per trasformare la società e fondarla sui principi del vangelo occorrevano sacerdoti di una grande vita interiore e ben formati intellettualmente. Per questo fondò la Fraternità San Pio X che nei suoi seminari cerca di realizzare questo ideale.

Quanti sono i seminari della FSSPX nel mondo e quanti giovani vi studiano?

Per il momento abbiamo nel mondo 6 seminari; primo fra tutti il Seminario ‘San Pio X’ di Ecône, in Svizzera, che fu il primo e rimane il punto di riferimento degli altri; intimamente legato a lui vi è il Seminario ‘Santo Curato d’Ars’ a Flavigny, in Francia, dove si svolge il primo anno di spiritualità e dove risiede anche il noviziato dei frati della Fraternità di lingua francese. La Germania accoglie il nostro seminario del Sacro Cuore di Zaitzkofen, che ha realizzato il film fra qualche giorno disponibile sul nostro sito, doppiato dai nostri seminaristi italiani.

Negli ultimi anni il nostro Seminario ‘San Tommaso d’Aquino’ a Winona negli Stati Uniti, ha visto un notevole afflusso di vocazioni e i nostri superiori hanno dovuto metter mano ad un grande progetto di costruzione  di un nuovo seminario, in Virginia, sufficientemente capiente per accogliere i giovani che desiderano rispondere alla chiamata di Dio. L’inaugurazione è prevista per il prossimo settembre. In America del Sud, e più precisamente a La Reja, vicino a Buenos Aires, in Argentina, il Seminario ‘Nostra Signora Corredentrice’ accoglie le sempre più numerose vocazione di lingua spagnola ed è diretto dal nostro don Davide Pagliarani. Infine in Australia, si trova l’ultimo nato fra i nostri seminari, quello di Santa Croce a Goulburn, frequentato dai seminaristi anglofoni residenti nell’emisfero sud.

Questo film sarà messo on-line, nella sua versione italiana, il prossimo 2 febbraio, sul sito internet del Distretto. C’è un significato particolare in questa data?

 Il 2 febbraio è la festa della Purificazione di Maria e della Presentazione del Bambin Gesù al Tempio ed è una data molto importante per la nostra Fraternità. In quel giorno infatti in cui il Bambin Gesù fu consacrato a Dio come la legge prevedeva per i primogeniti, nei nostri seminari situati nell’emisfero nord, i giovani seminaristi del primo anno rivestono l’abito ecclesiastico.

“Sacerdoti per il Terzo Millennio” è un titolo che colpisce. E’, dunque, possibile che un prete in talare, che parla in latino e non sembra, mi passi il termine, “aggiornato” alle meravigliose sorti dell’attuale “pastorale della misericordia”, possa aver qualcosa da dire all’uomo contemporaneo?

L’uomo contemporaneo, certamente più che in altri periodi storici meno burrascosi, ha bisogno più che mai che gli si parli di Dio e che gli si trasmetta integralmente la dottrina rivelata da Nostro Signore, la quale, in quanto divina, non può cambiare con il tempo. Solo l’insegnamento di Gesù Cristo infatti può risponderà alle domande e alle esigenze più profonde dell’uomo sullo scopo ed il senso della vita e solo nel suo insegnamento si possono trovare le vere risposte anche ai problemi sociali. Per trasmettere integralmente il suo Vangelo occorrono sacerdoti che lo predichino con la parola e soprattutto con l’esempio, anche con il proprio abito. La veste talare infatti rappresenta la consacrazione totale che il sacerdote ha fatto della sua persona a Dio ed il suo desiderio di essere come morto alla cose mondane per divenire un tramite visibile fra gli uomini e Dio e trasmettere le cose sacre. Deve essere prima di tutto il sacerdote e non una specie di assistente sociale che vuole come mimetizzarsi fra gli uomini quasi a nascondere il suo carattere sacerdotale e dimentico dello scopo primordiale della sua missione che è la salvezza delle anime. Il sacerdote è chiamato ad essere ministro della misericordia di Dio nel confessionale ogni volta che il penitente manifesta una vera contrizione dei propri peccati. La vera misericordia infatti Dio la concede sempre, quando vi è il fermo proposito di non più peccare, ma se non vi è questa disposizione si tratta soltanto di una parodia e una mistificazione del dono di Dio di cui, come ci dice san Paolo, non ci si prende gioco. Quanto al latino non è certo la lingua di cui ci serviamo per la predicazione. La sua conoscenza è comunque molto utile perché ci permette l’accesso alle opere teologiche e filosofiche di secoli di tradizione ecclesiastica. Nella liturgia poi la lingua latina esprime il senso del sacro ed unisce i cattolici del mondo intero e di ogni tempo negli atti pubblici del culto a Dio.

Una delle sue prime realizzazioni, come Superiore del Distretto Italiano, è stata l’istituzione, presso il Priorato di Albano Laziale, del Pre-Seminario ‘S. Giuseppe’. Quali sono i suoi scopi e quanti frutti ha dato, in questi primi quattro anni di vita?

Nel fondare il Pre-seminario, lo scopo che ci siamo prefissi è stato duplice. Da una parte permettere ai giovani che lo desideravano di consacrare un tempo al discernimento della loro vocazione, dando loro le basi spirituali e dottrinali fondamentali per permettere loro eventualmente di accedere al seminario o al noviziato per coloro che si sentono chiamati alla vita religiosa. Dall’altro dare la possibilità ai giovani che hanno conseguito la maturità, di consacrare un anno alla loro formazione spirituale e dottrinale tramite i corsi che sono forniti: spiritualità, dottrina cristiana, atti del magistero, sacra scrittura, lingua straniera, latino, liturgia ecc. Dalla sua fondazione nell’ottobre 2012, numerosi sono stati i giovani che hanno trascorso un periodo di tempo fra le nostre mura e fra di essi, sei sono entrati in seminario e uno nel noviziato dei nostri religiosi. Attualmente quattro giovani ed un sacerdote stanno seguendo i nostri corsi.

6 commenti su ““Sacerdoti per il Terzo Millennio”, un nuovo audiovisivo della Fraternità Sacerdotale San Pio X”

  1. L’albero è ottimo e di conseguenza nascono frutti santi.
    Preghiamo affinché il Signore faccia crescere questi preziosi alberi.

    1. Quando frequento il priorato della Fraternità posso ancora sperare che la Santa Chiesa Cattolica Romana non è morta. Se affidassero a loro la direzione dei seminari avremmo di certo santi sacerdoti in grado di santificare il gregge loro affidato.

  2. Io ho avuto la Grazia di potermi sposare nella Fraternità San Pio X e con la mia piccola testimonianza posso dire che sono veramente Santi Sacerdoti.. Che Dio sia Lodato

  3. Mi unisco al coro di lode: ho ottimi amici tra i sacerdoti della Fraternità, e ringrazio il Signore di averli incontrati. Che Dio li protegga e li preservi dalla “normalizzazione”.

  4. Ma Mons. Lefebvre è lo stesso che molti anni fa fu scomunicato dal Papa (non ricordo più quale…)? E questa Fraternità è in linea ortodossa con la Chiesa cattolica? Non è che mi scandalizzerei, oramai siamo vaccinati (purtroppo!) a troppe cose, lo chiedo solamente per chiarezza. Comunque sono lieto di aver trovato questo vostro sito, mi piace molto, ho cominciato a seguirlo e (per ora) continuerò a farlo. Per questo vorrei gentilmente una Vs. risposta. Ho “solo” 83 anni e per circa vent’anni ho “camminato” con il Cammino Neocatecumenale che mi ha fatto sicuramente bene. Per questo mi incuriosisce questa Fraternità, mi rammenta in un certo senso certe prese di posizione. Gradirei una vostra risposta.

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