Salus animarum suprema lex? – di Roberto de Mattei

Gli ultimi dubbi, per chi ancora ne avesse, sono definitivamente caduti. Esiste un piano per la sistematica distruzione dei Francescani e delle Francescane dell’Immacolata, i due istituti religiosi fondati da padre Stefano Maria Manelli, oggi travolti dalla bufera. Lunedì 19 maggio 2014, il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, ha annunciato alla Madre generale delle Francescane dell’Immacolatala nomina, con effetto immediato, di una “visitatrice” per l’Istituto, con poteri di ferreo controllo che di fatto equivalgono a quelli di una “commissaria”. Nella casa generalizia delle Frattocchie si è insediata, ipso facto, suor Fernanda Barbiero, dell’Istituto Suore Maestre S. Dorotea, una religiosa “adulta” e aggiornata, di tendenza moderatamente femminista, fautrice, con qualche anno di ritardo, dell’“umanesimo integrale” maritainiano.

di Roberto de Mattei

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zFrancescane-dellImmacolata-361x278Le Suore Francescane dell’Immacolata sono un ordine religioso di diritto pontificio, che si distingue per la giovane età media, per il numero delle vocazioni e soprattutto per il rigore con cui vivono il loro carisma, secondo la Regola bollata di san Francesco d’Assisi. Una parte di esse esercita un intenso apostolato missionario dall’Africa, al Brasile, alle Filippine, mentre un’altra parte ha abbracciato la vita contemplativa, in spirito di profonda austerità e preghiera. Le Suore, ispirandosi al modello di san Massimiliano Maria Kolbe, gestiscono case editrici, radio, riviste di grande diffusione popolare, come “Il Settimanale di Padre Pio”. Questo apostolato di conquista, unito all’amore per la Tradizione, è certamente una delle cause dell’odio che si è addensato su di loro e sui confratelli Francescani.

L’11 luglio 2013, il cardinale Braz de Aviz ha affidato il governo dei Francescani dell’Immacolata, ad un “commissario apostolico”, che in meno di un anno è riuscito a disgregare l’ordine, costringendo i migliori Frati a chiedere le dispense dai loro voti, per uscire da un Istituto ormai ridotto a un campo di rovine e poter vivere in altro modo la propria vocazione.

Il caso delle Francescane che ora si apre è ancora più grave di quello dell’Istituto maschile. Il pretesto per la “visita” e poi per il commissariamento dei Frati fu la presenza di un piccolo e aggressivo gruppo di “dissidenti”, incoraggiato e alimentato dall’esterno. Nessuna dissidenza si è manifestata invece tra le Suore, che vivono in spirito di unione e carità fraterna. Francescane e Francescani dell’Immacolata, devono essere soppressi soprattutto per il loro avvicinamento alla Tradizione, in conflitto con la prassi della maggior parte degli Istituti di Vita consacrata. Diciamo avvicinamento perché le due congregazioni francescane sono nate e si situano al di fuori del mondo “tradizionalista”.

Di fronte allo sfascio teologico e pastorale del post-concilio, esse hanno manifestato un attaccamento all’ortodossia della Chiesa che contrasta con la creatività dottrinale e liturgica oggi imperante. La congregazione per i religiosi considera questo sentire cum ecclesia “tradizionale” incompatibile con il sentire cum ecclesia “vaticansecondista”.

La Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata commise un palese abuso di potere quando pretese di interdire ai Francescani dell’Immacolata la celebrazione della Messa secondo il Rito romano antico. E i Frati commisero un altrettanto evidente errore quando accettarono di rinunciare alla celebrazione della Messa tradizionale. Essi giustificarono la loro rinuncia sulla base di due motivi: l’obbedienza e il bi-ritualismo. Ma il problema di fondo non è il mono o il bi-ritualismo.

Il fatto è che la Messa tradizionale non è mai stata abrogata e non può esserlo e che tutti i sacerdoti conservano il diritto a celebrarla. Il cardine del Motu proprio di Benedetto XVISummorum Pontificum del 7 luglio 2007 sta in quella riga che concede ad ogni sacerdote il diritto di «celebrare il Sacrificio della Messa secondo l’edizione tipica del Messale Romano promulgato dal B. Giovanni XXIII nel 1962 e mai abrogato, come forma straordinaria della Liturgia della Chiesa». Si tratta di una legge universale della Chiesa che conferma la Bolla Quo primum di san Pio V (1570). Mai nessun sacerdote è stato punito, o potrebbe esserlo per aver celebrato la Messa tradizionale. Mai potrà essere imposto a dei fedeli, laici o suore che siano, di rinunciare al bene di un Rito canonizzato dall’uso di quasi due millenni di storia della Chiesa.

L’obbedienza è una virtù, forse la più alta. Ma il problema che oggi si pone nella Chiesa è a chi e a che cosa si debba obbedire. Quando l’obbedienza alle autorità umane, invece di perfezionare la vita spirituale, la pregiudica, mettendo a repentaglio la propria salvezza, deve essere vigorosamente rifiutata, perché bisogna obbedire a Dio prima che agli uomini (Atti, 5, 29).

Forse il cardinale Braz de Aviz vuole spingere le suore a passare in massa alla Fraternità San Pio X, per poter dimostrare che non c’è spazio possibile tra i tradizionalisti “scismatici” e la Chiesa “conciliare”. Egli sembra dimenticare però due cose: in primo luogo che molti vescovi e addirittura intere conferenze episcopali si trovano oggi separati dalla fede della Chiesa in misura molto maggiore di quanto non sia separata la Fraternità San Pio X dalle autorità ecclesiastiche; in secondo luogo che il diritto canonico permette alle Suore e ai Frati di essere sciolti dai loro voti per riorganizzarsi nella forma di un’associazione privata di fedeli, vivendo la propria vocazione al di fuori di ogni arbitraria imposizione  (canoni 298-311).

La congregazione dei Religiosi rifiuterebbe a 400 suore le dispense dei voti che dovessero chiedere? Sarebbe una brutale violazione di quella libertà di coscienza di cui oggi tanto si parla, e così spesso a sproposito. La dottrina tradizionale della Chiesa considera inviolabile la libertà di coscienza in foro interno, perché nessuno può essere forzato nelle sue scelte, ma nega tale libertà nell’ambito pubblico, o foro esterno, perché solo la verità, e non l’errore ha diritti. I fanatici del Vaticano II teorizzano la libertà religiosa in foro esterno, riconoscendo i diritti di tutti i culti e le sette, ma la negano in foro interno, processando le intenzioni e invadendo l’ambito della coscienza individuale.

Ma è possibile imporre con la forza, a Frati e Suore, di restare all’interno di un istituto religioso in cui non si riconoscono, perché ne è stata distrutta l’identità? Il principio secondo cui salus animarum suprema lex, è il fondamento non solo del diritto canonico, ma della vita spirituale di ogni battezzato, che deve avere come regola irrinunciabile del proprio agire la salvezza della propria anima.

Se, in questa prospettiva, qualcuno, seguendo la retta coscienza, volesse resistere agli ordini ingiusti che cosa lo aspetterebbe? Un abbraccio dialogante e misericordioso o la dura politica del bastone? Espulsioni, censure, sospensioni a divinis, scomuniche e interdetti sono ormai riservate solo a chi si mantiene nella fede ortodossa?

Un’ultima domanda è per il momento senza risposta. Il bastone del cardinale Braz de Aviz è in aperta contraddizione con la politica di misericordia di papa Francesco o ne costituisce una singolare espressione?

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fonte: Corrispondenza Romana

36 commenti su “Salus animarum suprema lex? – di Roberto de Mattei”

  1. Sono stato recentemente in Irpinia.
    Sentivo “Radio Buon Consiglio”, che trasmette dalla casa immacolatina accanto al Santuario di Frigento.

    A un certo momento, senza alcun aggancio a “Giornate per la Vita”, Marce ecc., è stato inserito un lungo “appello alla mamma da un bambino non nato”. Una vocina infantile diceva sostanzialmente “Mamma, voglio vederti e poterti chiamare Mamma ! “.

    Ho pensato due cose:
    1- nel gelido silenzio del Clero, e nella realtà quotidiana dello sterminio di moltissimi piccoli, una voce chiara, che salverà certamente qualche bimbo
    2- le Suore hanno saputo dire la cosa importante in modo tutto femminile

  2. Troppi segnali, anzi troppi fatti concreti, convergono nella stessa direzione: tutto è ammesso e chiunque è accolto nella chiesa attuale, ma non coloro che vogliono essere fedeli alla Chiesa ed alla Fede di sempre. Per questi solo sanzioni ed esclusione.
    Tutto ciò in nome del Concilio che, dopo i tentativi volti alla ‘ermeneutica della continuità’ di Benedetto XVI, ora sempre più mostra la sua valenza disgregatrice.

  3. Sul sito Città Nuova si trovano due articoli(nella categoria eventi)sul card.Braz De Aviz:”Vino nuovo in otri nuovi”e”Un brasiliano infiltrato in Vaticano”.
    Se potete,leggeteli.Io con grande fatica,li ho letti e,sinceramente,sono sgomenta.Una nota soltanto.Il grande assente in tutto sto diluvio di banalità è il nome di Gesù.
    Ecco,così possiamo farci un’idea di che pasta sono fatti certi personaggi che perseguitano i buoni religiosi e ora anche le religiose dell’Ordine dei Francescani dell’Immacolata.
    Preghiamo senza stancarci mai.

    1. Ho trovato il sito e l’articolo vino nuovo in otri nuovi, ma l’altro non me lo dà, dice 0 risultati trovati, come mai? grazie

  4. Le domande del Dottor De Mattei sono , qui come in tanti altri suoi scritti , puramente retoriche , nel senso che Dottrina , Storia della Chiesa e Sacra Scrittura ci danno gia’ ‘ in anticipo ‘ la risposta . Tuttavia , uno svelamento ufficiale e quasi certamente definitivo delle intenzioni di chi vuole porre in atto le ‘ profonde e serene teologie ‘ , quelle fatte ‘ stando in ginocchio ‘ ( davanti a Chi pero’ ? ) vi sara’ a fine Sinodo ad Ottobre , ed allora tutti nella Chiesa dovranno prendere posizione . Specie tra i religiosi , i tiepidi , quelli che un giorno Gesu’ Cristo vomitera’ dalla sua bocca , dovranno o raggelarsi definitivamente , o riscaldarsi in modo potente . Si dovra’ cioe’ scegliere , o con Cristo , o contro di Lui. L’ obbedienza non potra’ piu’ essere una scusa per chi vuole ( e sottolineo vuole ) stare a meta’ del guado . Ormai , come ha sottolineato il Cardinale Burke , c’e’ chi non solo e’ contro la Chiesa come istituzione bimillenaria e le sue decisioni basate su interpretazioni , ma sfida apertamente le Parole di Cristo , cioe’ la Verita’. Ne va della salvezza individuale di ogni uomo o donna che vive sulla faccia della Terra. Si inizi subito a ‘ urlare dai tetti ‘ , perché la vittoria del nemico per Ottobre e’ in piena preparazione.

    1. Lei ha perfettamente ragione: o si è con Cristo o si è contro di Lui, non esistono alternative intermedie.
      L’obbedienza non può essere data a discapito della Verità, è la Verità che fa l’unità e non viceversa!

  5. Gesù e la Madonna ci sono, esistono. La congregazione dei Religiosi agisce come se Dio non esistesse. Guaia a loro!! Anche a Sodoma e Gomorra si irrideva Dio….così veniva schernito Noé….così viene schernita la Madonna di Fatima…. Stiamo attenti! Gesù è veramente esistito ed è risorto! Il Papa farebbe un gran servizio alla Chiesa se intervenisse in questa dolorosissima vicenda e dicesse chiaramente se è Lui il mandante di questa azione poliziesca a danno delle Suore francescane dell’Immacolata oppure che ne è totalmente al di fuori. Siamo in attesa di una sua risposta chiara!

  6. distruzione dei Francescani? Inaudito se cio’ avverra passero’ all’Islam dove essere andato dal Vescovo e dichiarare la mia decisione.
    La Chiesa oramai e’ un elefante che zoppica

  7. Dante Pastorelli

    Le suore e le monache han la testa più dura dei frati. Speriamo che sappiano resistere. Se sono effettivamente unite come si afferma non ci dovrebbero esser defezioni nella resistenza.
    Ed anche una collettiva scomunica immotivata a cosa approderebbe?

  8. Anche solo per la pubblicazione de “Il Settimanale di Padre Pio” le Suore dell’Immacolata meritano di restare in vita. Perdendo o stravolgendo uno strumento di conoscenza e di edificazione spirituale del peso e del valore di questo giornale si recherebbe un danno immenso alle anime di chi lo segue e di chi vi prende ispirazione per propagare la verità. Non voglia Iddio che questo avvenga.

      1. Dante Pastorelli

        I fedeli della mia età si son formati nell’adolescenza su Famiglia Cristiana degli anni ’40 e ’50 del secolo scorso, ed anche sulla Rocca della Pro Civitate Cristiana, allora fedelissima a Pio XII ed al suo Magistero. Ricordo gli affollati “esercizi spirituali” con avvincente predicazione da parte dei missionari laici della Pro Civitate nelle varie chiese per almeno una settimana. Ed ora, da diversi decenni, ci vorrebbero fare il lavaggio del cervello col finish della nouvelle théologie.

  9. Tranne fugaci presentazioni alla Marcia per la Vita, non conosco personalmente né frati né suore FI, ma ormai li sento miei specialissimi fratelli/sorelle nella fede.
    Ardentemente prego che PER SALVARE LA CHIESA CATTOLICA chiedano (come suggerisce il prof. De Mattei), “di essere sciolti dai loro voti per riorganizzarsi nella forma di un’associazione privata di fedeli, vivendo la propria vocazione al di fuori di ogni arbitraria imposizione (canoni 298-311)”. Rinnovo ancora una volta, né sarà l’ultima, l’offerta , che non è sicuramente la sola, di un luogo in comodato gratuito, semplice ma ameno, a pochi passi da una città piena di giovani, universitaria, massonica, modernista, un luogo sfiorato da numerosi pellegrini della Via Francigena, dove 3-4 frati (o suore) (con possibilità di allargarsi!) possono ricominciare il loro cammino sulla strada preparata loro dal Signore

    1. Dante Pastorelli

      La vedo molto dura. Associazione di fedeli? E i sacerdoti? Dovrebbero rinunciare alla loro missione? E non è indispensabile anche per l’erezione di un’associazione di fedeli, ancorché privata, in ambito ecclesiale l’autorizzazione dell’autorità competente? E vorrei vedere quanti vescovi accoglierebbero associazioni di tal tipo contro il volere della S. Sede.
      Le vie che restano non son molte:
      1) restare nell’Ordine e soffrire umiliazioni e persecuzione, pregando soprattutto per i persecutori a qualunque livello, in attesa di tempi migliori;
      2) cercar d’ottenere l’erezione d’un nuovo Ordine sottoposto all’ Ecclesia Dei, ma mi sembra che la strada si sia di già rivelata impraticabile. E lo stesso vale per la dispensa dai voti e l’incardinazione in varie diocesi;
      3) confluenza in massa (ramo maschile e femminile) nella F.S.S.P.X. Con quale risultato? Magari con il rischio di nuove condanne per la stessa Fraternità. Cosa potrebbe, dopo, accadere? Guerra aperta? Inoltre non mi pare che i frati abbiano mai dimostrato propensione per non dico fusione, ma neppure per un comune cammino con Econe.

      1. Non so Dante, non mi intendo molto di queste cose… so che un’associazione privata (cioè promossa dai fedeli) prima si crea, si sperimenta…poi si chiedono i riconoscimenti delle diocesi in cui si opera, poi della S. Sede. E’ la storia dei movimenti ecclesiali laicali…
        Io so solo che dei frati (specie ordinati) e delle suore FI ABBIAMO UN TERRIBILE BISOGNO. Che lo Spirito Santo illumini le menti e converta i cuori!

        1. Dante Pastorelli

          I fedeli si posson riunire in associazione anche religiosa dove e quando vogliono, ma senza riconoscimento della Diocesi restano dei semplici clubs o gruppi privi d’incidenza nella vita ecclesiale.
          Ma qui si parla di frati : devono farsi ridurre allo stato laicale per formare un’associazione di semplici fedeli? E a che servirebbero? E le suore e le monache devono rinunciar ai loro voti e viver da semplici pie donne?
          Restiamo coi piedi in terra. Se frati e suore voglion restar tali, da quant’ho scritto si deducon le vie da seguire, qualcuna delle quali sembra già esperita con insuccesso.

  10. Solo un dubbio: non ho capito bene se tale nuova commissaria controllerebbe solo le suore delle Frattocchie o – direttamente o indirettamente – tutte le suore dell’Immacolata in Italia?
    Certamente è grave in ogni caso. Il “presto presto” di papa Francesco quasi 2 mesi fa come risposta a Pio Manelli e consorte, a questo punto, sembrerebbe più un “cancelleremo i frati dell’immacolata presto”. Che lo Spirito Santo illumini questo pontefice.

  11. Antonio Mezzaro

    In casi come questi in cui la violazione del principio di libertà religiosa è evidente, l’obbedienza non è complicità?

  12. Ricordiamoci che prima dei Francescani dell’Immacolata, hanno fatto fuori Benedetto XVI.
    Quando imporranno l'”abominio della desolazione”?

  13. LA PREGHIERA NON BASTA PIU’!!!!!! Aiutati che Dio ti aiuta è il riferimento che dovrebbe attrarre i nostri modi di agire. Come ho detto in più occasioni,facciamo in modo di far conoscere a più persone possibile le nefandezze di questo nuovo clero che fa del male alla Chiesa di sempre! In tal modo,forse,potremmo aiutare i poveri Francescani dell’Immacolata e le buone suore.

    Piergiorgio

    1. Dante Pastorelli

      La sfiducia nelle preghiera è sfiducia in Dio. Ma che razza di cattolici stiamo diventando? Sarà la preghiera, nostra e loro, ad indicare ai FFI la strada da seguire.

  14. Un fedele della parrocchia di Campocavallo

    La notizia risale a ieri martedì 20 maggio, che anche le Suore Francescane dell’Immacolata hanno ricevuto la visita apostolica. A darne notizia è stato padre Giovanni Severini, Vice Delegato per l’Italia, durante la lezione di religione presso la scuola paterna di Campocavallo. Nel mezzo della lezione padre Giovanni ha ricevuto una telefonata da padre Alessandro Calloni, che attualmente ricopre l’incarico di Delegato nazionale per l’Italia, il quale lo ha informato dell’inizio della visita-commissariamento partita contro le Suore Francescane dell’Immacolata; al termine della telefonata padre Severini ha comunicato ai suoi allievi l’avvenuto. Da lì la notizia si è diffusa non solo per tutto Campocavallo, neppure si è arrestata nei confini delle Marche facendo il giro di tutta l’Italia.
    I due padri fanno parte dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata e da tempo auspicavano pubblicamente il Commissariamento delle Suore, sono anni che proferiscono innumerevoli discorsi calunniosi contro le Suore cercando di instillare ai loro auditori il disprezzo, la disapprovazione nei confronti di queste povere spose del Signore.
    Ancora una volta dobbiamo constatare che, come successo nella vicenda del commissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata, la fuga di notizie riservate è stata causata da quel gruppo di frati che hanno denunciato il loro istituto e i loro superiori.

    1. Ma verrà un giorno, eh si, che verrà, e allora per loro, per questi Giuda, saranno cavoli amari! nel frattempo il sacrificio di questi fratelli e di queste sorelle forse sarà motivo di conversione e di salvezza per molte anime: Personalmente, però, preferirei che entrambi gli Ordini religiosi sopravvivessero con il loro carisma originale, ovviamente nell’ambito della FSSPX, benemerita istituzione, Che fortunatamente non ha firmato con Roma nessun accordo.

  15. Spirito Santo…se ci sei “batti un colpo”!non ne posso più! sono confuso…allibito! per prudenza scaccio brutti pensieri-giudizi;freno la lingua per non rimpiangere poi quello che mi sarei fatto scappare ,preso dall’ira nel leggere certe ingiustizie degne di una dittatura! però sono al limite!Spirito Santo vieni presto in nostro soccorso e non attendere neanche che si impari ad invocarti se proprio non ne siamo capaci ,ma trapassa la nostra “ignoranza”e illuminaci e guidaci prima che l’indignazione e le reazioni umane prendano il sopravvento !AMEN!

  16. Sono indignata, atterrita, nauseata….!!!!
    E sono d’accordo però con chi dice di fare qualcosa: non bastano le preghiere!!!
    Bisogna agire!!!!!
    Perché, come già scrissi, non facciamo una lettera al vescovo di roma, con tutte
    le firme degli INDIGNATI, chiedendo una risposta???

  17. Non conoscendo suor Fernanda Barbiero, faccio stamattina qualche piccola ricerca e mi imbatto in una sua intervista su USMI il Dopo-assemblea Usmi a cura di Rita Salerno. Qui si manifesta la personalità della suora e in linea di massima intuisco il suo pensiero, che mi pare perfettamente allineato con quello ora dominante nella Chiesa (vi è sentore di Martini, di Ravasi, vi sono diverse citazioni e riferimenti ad Enzo Bianchi). Non ho letto tutto, ma quel “Ci stiamo attivando a portare al mondo la Parola senza pensarla come parola nostra.” O quel “ …A nessuno sfugge come sia proprio la vita religiosa quella che maggiormente risente del mutamento epocale che ha investito la Chiesa”; o “La Chiesa, per intima costituzione, è essenzialmente riforma, aggiornamento e […] in questa situazione, si sente l’esigenza di una nuova missionarietà, l’urgenza dell’annuncio del Vangelo, del dialogo con la cultura, come pure del potenziamento del dialogo ecumenico e di quello interreligioso”; insomma, queste poche cose, aggiunte ad altre, come “il dialogo domanda di ‘pagare un prezzo’… richiede una povertà che esclude ogni autosufficienza”; tutto ciò mi fa pensare ai futuri prossimi scenari che riguarderanno le suorine dell’Immacolata.

    1. C’è la guerra, cara Tonietta.
      E la guerra, guarda caso, ha il suo centro motore (in Italia, dove si gioca la sorte dell’intero Orbe Cattolico) nell’angolo nord-ociidentale: Martini, Ravasi, Bianchi, i Paolini, i Salesiani, il San Raffaele (fecondazione artificiale) ecc. ecc. Lo dico per segnalare un’evidenza, che ha precise radici ottocentesche

      1. Sono d’accordo con lei, caro Raffele: Infatti recentemente sto rivedendo il mio concetto del Risorgimento, grazie ad autori come Angela Pellicciari e Massimo Viglione, e mi rendo conto che il cd risorgimento altro non fu che una sporca guerra di espansionismo del regno di sardehna, governato da sovrani anticattolici, massoni, filoprotestanti, con l’aiuto dell’Inghilterra, da sempre capofila dei massoni. Arrivarono così in Piemonte tutti i peggiori rifiuti dell’inferno, massoni, satanici, anticattolici, ecc. La politica di Cavour, poi, fece il resto, creando uno stato massone decisamente satanico, che perseguitò i cattolici per decenni, riducendo l’Italia al lumicino (la politica della lesina). Ma don Bosco aveva avvisato Vittorio Emanuele II: attento, se firmi leggi anticattoliche (la spoliazione di tutti i beni della Chiesa) non arriverai a regnare con la 4^ generazione: e così è stato. Da allora, però, il nordovest è da sempre un posto privilegiato per i partigiani di satana, che ci sguazzano. Erano molto meglio gli altri 4 stati preunitari (Toscana, Due Sicilie, Stati pontifici, Serenissima) e l’unità d’Italia doveva farsi con il sistema federalista, come insegnava il Cattaneo. Ma i massoni e l’Inghilterra (servendosi di quel losco figuro rispondente al nome di Giuseppe Garibaldi, donnaiolo anticristiano, massone, ecc.ecc.) decisero diversamente. Sicuramente adesso staranno scontando le loro malefatte, sempre che non si siano pentiti in punto di morte (come sembra facesse il Cavour). Pace e bene.

    2. Dante Pastorelli

      La povertà di cui parla questa suora è la povertà dottrinale, lo spogliarsi delle certezze cattoliche che, essendo tali, cioè d’origine divina, non possono che esser autosufficienti. Non han bisogno d’esser “completate” con apporti di false religioni ed altre forme di pensiero anticattolico o acattolico. Ma, sinceramente, non so quanto questa suora sia consapevole di quel che dice. Forse più semplicemente ha uno schema di frasi fatte. M’è capitato di partecipare a qualche incontro con alcune, non più di due, credo, associazioni diocesane del settore spiritualità della consulta dei laici. Ecco, il linguaggio era questo, un’omologazione linguistico-contenutistica che raggiungeva il culmine nel “facciamo liturgia” agitato come una vittoria dalle signore e signorine dei vari movimenti. Una di queste decantava la bellezza d’aver, in India, condiviso le preghiere con gl’indù. Tu mi dai ‘na cosa a mme…

    3. Grazie Tonietta per le preziose tristi informazioni; una suora con tali idee immagino quanto problemi arrecherà alle suore francescane dell’Immacolata. A questo punto spero che non obbediscano alle probabile nuove direttive della commissaria suora modernista; altrimenti soffriranno molto.

    1. Il papa ha detto “presto presto”, ma tale risposta poteva avere – come quasi tutte le “uscite” di Bergoglio – un altro significato, del tipo “presto tutto avrà fine perché l’ordine verrà cancellato”… e quindi il commissariamento in quel momento terminerebbe. Dall’incontro con i coniugi Manelli sono passati quasi due mesi. Più passa il tempo e più credo che le speranze diminuiscono. Anche perché già sono diversi i conventi chiusi.

  18. Raro ed insostituibile come sempre, l’intervento del Prof. de Mattei. Interessantissimi i suggerimenti offerti. E’ da tempo impegnato, al pari di altri valorosi esponenti del mondo accademico, ecclesiastico e civile in questa dolorosa battaglia, della quale ancora non si intravede la fine, a difesa di Religiosi giovani e coraggiosi che desiderano semplicemente seguire il carisma ricevuto, nella COMUNIONE PIENA E SANTA con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana. E’ in forza di questa retta Fede che seguono Cristo, riconoscono il primato di giurisdizione e magistero del Pontefice, e conseguentemente, in piena adesione al Motu Proprio del Papa Benedetto XVI, ora Emerito, celebrano, SECONDO LA LEGGE CANONICA, la Liturgia Tridentina. Atteso che molte lodevoli iniziative sono state già intraprese, sinora purtroppo senza esito alcuno, occorrerebbe intraprenderne altre, perseguendo ogni possibile e lecita strada, affinché nelle Sacre Stanze giunga nuovamente ed in modo incontrovertibile, attraverso l’intervento di persone giuste ed IMPARZIALI, il seguente messaggio : accertata l’assenza di qualsivoglia negligenza o abuso, appare indispensabile che i Francescani dell’Immacolata riprendano la propria opera di Apostolato, perché non è possibile MAI intralciare l’opera di Dio, e la Sacra Liturgia E’ OPERA DI DIO. Così come l’insegnamento della Chiesa Cattolica che ogni Cristiano deve accogliere e vivere nella sua interezza, in modo autentico e pieno.
    http://www.iltimone.org/30865,News.html

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