di L. P.

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zzzzTigriL’apertura “seconda” della Porta Santa – ché la prima è stata effettuata il 29 novembre nella cattedrale di Bangui, capitale della Repubblica Centroafricana – e di cui abbiamo parlato nel nostro intervento “Roma: da ribaltata a decentrata” – è stata, martedì 8 dicembre scorso, corredata e arredata da una pensata, geniale secondo i creativi del Vaticano, che ha trasformato facciata e cupola della basilica in un notturno fondale da cineforum o da sala conferenze, spazio lasciando al consumo di pop-corn, patatine e bibite.
Eh sì, ché l’ambiente era proprio quello di uno spettacolo cinematografico.

Uno spettacolo fatto di giochi di luci laser e di immagini diapositive che  niente ha concesso allo spirito misericordioso e penitenziale, intrinseco al Giubileo in quanto tale, che nulla di evangelico e spirituale ha rappresentato ed espresso.
Era ovvio che, sparando diapositive sulla facciata del Maderno e sulla cupola di Michelangelo, si sperasse, almeno, che la fin qui inoperosa, velleitaria, loquace capacità organizzativa del cardinal Rino Fisichella, responsabile per la “Nuova evangelizzazione”, mandasse in onda immagini consentanee al tema giubilare con al centro d’interesse la figura di Cristo visto, nella sua Passione e Morte – in quanto tema di dolore – e nella sua Resurrezione – in quanto tema di speranza.

Invece che cosa ti ha scovato la novella “testa d’uovo” e la sua efficiente squadra di collaboratori ? Uno spettacolo di tipo pirotecnico e luminarie denominato nientedimeno che con il biblico “Fiat Lux” a cui seguiva un “Illuminating our common house”. Complimenti!

Una serie di figure in perfetto allineamento alla nuova teologia, quella della lettera enciclica (?) “Laudato si’”, che è salita sul treno dell’ecologia massonica, quella che predica imminente la catastrofe globale del pianeta, la “casa comune” secondo il Papa, quale conseguenza dell’ingordigia di benessere con che la società capitalistica divora natura e se stessa.
Era, pertanto, secondo i dettami di Papa Bergoglio posti in esecuzione da mons. Fisichella, da allestire uno spettacolo didattico, del tipo “Quark” e proiettarlo sulla basilica per conferirgli un’aura di santità e di novella, originale e laica catechesi.

Il pubblico, lieto di assistere a una proiezione, dimentico quindi della valenza di un evento come il Giubileo, ha visto sfilare, una via l’altra, immagini di tigri, elefanti, giraffe, savane, villaggi africani, farfalle, aquile, tartarughe, monaci orientali, gufi, deserti. Un bel documentario da cui è stato del tutto messo in disparte, ed ignorato, il vero Padrone, il Signore e Creatore dell’Universo.

Come ben si vede, niente che possa essere, rev. Mons. Fisichella, riferito al Giubileo le cui connotazioni fondamentali, le rammentiamo, erano e sono: pentimento dei peccati, confessione, espiazione, preghiera ed impegno di nuova vita sulla via stretta di Cristo. Che cosa voglia significare una successione di immagini luminose tipiche più di un safari che di un evento  segnato dalla cifra di penitenza e di perdono, sarebbe interessante che lei lo spieghi.

Ciò che maggiormente indigna, e fa male alla ragione al cuore, è la cancellazione di ogni benché minimo cenno a Cristo Fondatore e Capo della Chiesa, ed anche alla Vergine Immacolata nel cui giorno festivo è stata aperta la Porta Santa, Lei, segno di quella “Janua Coeli” invocata nelle Litanie lauretane.

Ma non è da stupirsene dacché Papa Bergoglio è il “Vescovo di Roma” che non si inginocchia davanti a Cristo Eucaristia ma trova obbligatorio atto di deferenza inchinarsi davanti a regine e rabbini, che mette in dubbio la fede di Maria nelle promesse del Signore, che, fra le tante eversive innovazioni, permette ai suoi prelati di frequentare moschee e di partecipare, come fece Gianfranco Ravasi, a riti pagani – quelli che il Salmo 95, 5  definisce demoniaci.
Fede ridotta al lumicino e morte della ragione. E ciò conferma quanto scrive Piero Vassallo, secondo cui “ è stato affermato, da parte di eminenti personalità della Gerarchia cattolica (v.g. il cardinale Giuseppe Siri – nostra parentesi), che il dramma moderno consiste non tanto nel declino della fede quanto nella corruzione della ragione” (Ritratto di una cultura di mortei pensatori neognostici. Ed. D’Auria 1994, pag. 38). Solo che questa volta, ad essere corrotta, è la ragione della Gerarchia.

Con questa cialtronesca pagliacciata supertecnologica, la Chiesa, quella degli uomini, s’è ridotta, motu proprio, a megafono delle varie ONU, WWF, Green Peace, UNICEF, FAO, FAI, Goletta Verde, le cui coordinate segnano valori  contingenti, manipolati dalle centrali dell’informazione massonica, e di connotazione gnostica che proprio nella miscela iridescente ma maleodorante e lutulenta della giulebbosa NEW AGE trovano il proprio inveramento gnostico.
Rammentando il dolore e l’apostrofe del profeta che, rivolto a Gerusalemme corrotta, così piangeva: “Ti sei messa a fornicare, O Gerusalemme, presentando te stessa a ogni passante, e fosti sua. . . ti sei abbandonata al peccato!” (Ez. 16, 16) non possiamo che constatare identità perfetta con l’attuale situazione romana, preda e vittima dell’apostasia dei Bergoglio, Kasper, Forte, Fisichella, Ravasi e compagnia cantando.

E, così, la Basilica prima della Cattolicità, posta a faro di luce per illuminare “coloro che siedono nelle tenebre e nell’ombra della morte” (Lc. 1, 79), riceve luce nera e morta da quel morto mondo che da lei doveva essere illuminato.
Un rovesciamento che solo la superbia e l’insipienza di un pontefice modernista “venuto dalla fine del mondo” e ad essa diretto, poteva realizzare; un rovesciamento che, cancellata l’eminenza della parola, il Logos, Figlio di Dio, fa dell’immagine  – l’èidolos, cioè l’idolo mondano – il medium privilegiato della sua  falsa opera evangelizzatrice.
Un rovesciamento che ripete, in chiave moderna, la politica degli imperatori che distribuivano “panem et circenses” al popolo e che, riferita  a una Gerarchia vaticansecondista, sviata e  corrotta, significa distribuire profane immagini e vuoto semantico sì che “ quanto le sue pecore remote/e vagabunde più da esso vanno/ più tornano all’ovile di latte vote” (Par. XI, 127-129).

Al momento di spedire il servizio, leggiamo, finalmente, che anche il buono e candido Renato Farina (Il Giornale, 10 dicembre 2015) scopre che l’evento, di cui abbiamo parlato, altro non è stato che paganesimo con cui si è imbrattata la veneranda Basilica, aggiungendo come, agli Acta martyrum – Atti dei Martiri – la Gerarchia abbia sostituito un vero e proprio bestiario, gli  Acta bestiarum. Doverosa però, da parte nostra, un’osservazione su quanto, concludendo, l’autore scrive : “Io oso pensare che la serata, di rito scozzese postmoderno, approvata e riconosciuta dalle supreme logge, sia stata inventata all’insaputa di Papa Bergoglio”.
Caro Renato: Bergoglio all’oscuro? Un Papa decisionista come lui, che anche nel segnalare le persone sbagliate come Mons. Balda e la civettuola Chaouqui lo fa in prima persona, non è tipo, specie in questa particolare circostanza, da permettere manovre e camarille ordite alle sue spalle. Svegliati, caro mio: il Papa che tu definisci sobrio ed antiretorico, che speri essere stato all’oscuro della pagana messinscena bestiale, è un autentico eversore del Cattolicesimo che ha causato, in questi due anni e mezzo, più danni che l’intera serqua dei Pontefici postconciliari, da Giovanni XXIII al dimissionario ex Benedetto XVI.

Notizia conclusiva e non banale: il gestore di questa messinscena – a proposito: quanto è costata? – dal titolo pomposo, è l’americano “Obscura Digital” – nomem omen! – che ci dice come la definizione di “luce nera” che abbiamo scritto sopra, cada, per studiata e programmata circostanza, a connotare di tenebra l’intera manifestazione. E, in più, come altri hanno evidenziato, tra i clienti di questa indegna farsa figura la crema del capitalismo puritano – quello che Papa Bergoglio fustiga, a parole però – e cioè: Apple, Google, Disney, Vulcan Productions, Nike, Nasa, Face Book, UNESCO, tutti  in grembiulino, squadra e maglietto uniti nella fratellanza tripuntata.

Con questa ultima azione prende corpo l’erezione di un organismo unico e globale –  il disegno di un Nuovo Ordine Mondiale – e l’affronto alla Basilica di San Pietro è l’ultima spinta verso quella Torre di Babele che sancirà la vittoria, temporale però, di Satana e l’inizio della fine.

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fonte: Una Vox

19 commenti su “San Pietro: da Cattedra a bancarella”

  1. “Obscura Digital” : forze oscure e tenebrose al potere in Vaticano, al timone della barca di Pietro, devastatrici della cittadella santa di Dio. Roncalli ha aperto la porta, così sono entrati i lupi rapaci e hanno fatto streme delle pecore. I pastori si sono dovuti adeguare: o dentro, succubi e proni, o fuori a calci nel sedere (in senso figurato). Poi hanno fatto il lavaggio del cervello al popolo di Dio, durante 50 anni, ed ora vogliono far passare come normale il ribaltamento della dottrina e del magistero bimillenari di Santa Romana Chiesa : Nostra Aetate, Gaudium et spes, Dignitatis Humanae, NOM, nuovi edifici religiosi brutti e blasfemi; tutta una vendetta carica d’odio conrto la Chiesa preconciliare, bella santa e cattolica, quella sì. Ma faranno i conti con NSGC, e prima di quanto credano. Deus non irridetur !

    1. Tuttp trae ľ origine dall´infelice Concilio, la cui organizzazione era stata influenzata da
      un “fratello” LIBERO MURATORE in veste talare.

  2. Caro Renato Farina, nello sforzo estremo di salvaguardare l’immagine del VdR, come d’altronde è consuetudine in casa Cl, come mai ha usato quel brevissimo verbo, “Oso”, per giunta con un tono così dimesso che pare faccia violenza al suo stesso pensiero? Non mi pare che lei sia stata mai una persona così sprovveduta da non inquadrare le situazioni nella giusta luce. Perciò, se ne faccia una ragione, ché lo sa meglio di tutti noi che il Bergoglio sapeva tutto. E cerchi di tornare il giornalista che era in tempi migliori, quando davvero i suoi scritti mi piacevano tanto.

  3. Perfettamente d’accordo. Ingenuo è chi pensa che Bergoglio sia un ingenuo. Le sue “genialate” sono una strategia studiata e programmata, e questo è stato uno spettacolo per le masse. Ma perché andare portare i bambini a Safariland? Ora c’è la Basilica di S.Pietro!!!
    “…LIBERA NOS A MALO!”.

  4. Cos’è, il trionfo di Gaia o Gea? Non ricordo bene il nome. E’ la Roma effeminata di cui parlava Don Bosco, che si accinge alla distruzione? Il momento si fa pesante, nubi e oscurità si addensano. Mentre tutto precipita velocemente, i tiepidi, la massa, quelli che non prendono mai posizione, quelli che possono ambire solo al panem et circenses, quelli che applaudono ogni sorta di carnascialesca rappresentazione, pavidi, rimbambiti, propagandizzati, spogli di ogni formazione cattolica sana, di sano catechismo (quello a domande e risposte come fu concepito), di sana dottrina, di militanza cavalleresca, oserei dire, come oserei dire persino di CIVILTA’, dormono tranquilli perché tanto c’è la misericordia. Tranquilli, come i pompeiani sorpresi dal fuoco del Vesuvio! Ora tutto è possibile: tutto è sdoganato, tanto bisognerà anteporre la misericordia, sempre. Tanto, nei momenti di stress, seguiremo il consiglio della ‘immacolata’ Chaouqui dato al ‘prete’…e che prete! Prete coi fiocchi!

  5. Preghiamo con insistenza che il Preziosissimo Sangue di Gesù scenda copioso sulla Chiesa e affoghi le miriadi di diavoli che si sono comodamente installati

  6. Carla D'Agostino Ungaretti

    La Chiesa Cattolica è diventata un circo equestre con il vicario del suo Capo in veste di domatore delle belve.

  7. Quanto tempo ci sarà voluto per preparare e mettere in scena questo nuovo circo barnum ? Sarà stato commissionato da chi ? Chi lo ha voluto ? Se è vero che non si muove foglia che il capo di santa Marta non voglia, sarà stato lui ? Chi mi potrà risolvere l’ arcano ?

  8. Con la loro insistenza ossessiva sulla Misericordia (senza aggettivi), Bergoglio e i suoi satelliti hanno inconsciamente gettato la maschera buonista dietro cui si cela il ghigno di Berlicche. La misericordia (con la m minuscola) era uno stiletto affilatissimo con il quale “misericordiosamente” venivano finiti i nemici feriti in battaglia. Il vescovodiroma non sta forse dando il colpo di grazia ad una chiesa militante ormai agonizzante?
    Scimmioni, scarafaggi e tigrotti proiettai sulla basilica in cui è sepolto San Pietro è solo l’ultimo oltraggio alla sposa di Cristo. ma non prevalebunt! (purchè noi laici non restiamo passivi…)

  9. Proiettano bestiario invece delle canoniche immagini del Cristo misericordioso e di Sr Faustina.
    Abbiamo toccato il fondo o c’ è ancora della discesa??

  10. cari amici,io sono un ciellino qualunque,ma ne faccio parte da quando avevo 12 anni e ora ne ho molti di più.forse sono un ciellino che avrà problemi,perché l’altro giorno ho scritto alla segreteria regionale cosa penso del papa:è modernista,e cosa penso dello spettacolo suddetto ed anche che non parteciperò a questo giubileo.ho anche affermato più o meno che d.giussani si rivolta nella tomba e ho conosciuto r.farina.buon avvento!!!!

  11. luciano pranzetti

    Caro Massimo: che il Papa sia un modernista sincretista, al guinzaglio dell’ONU, è realtà smaccata. Considera l’orgia che si sta scatenando sul clima a cui partecipa, in prima linea la Santa – santa per Istituzione – Sede! Hai mai sentito parlare di Cristo Gesù in tutti questi interventi che corrono su O. R. e Avvenire? La Grande Madre è diventata il totem di questo papato che segue le orme del Vat. II e di quei Papi che, cominciando da Paolo VI, hanno sovvertito la Dottrina e la Tradizione, mescolandosi a false religioni, così come dimostrano gli esempi di GP II che incontra gli stregoni del voo-doo nei boschi del Benin, che si fa cresimare con unguento misto a sterco di vacca da una sacerdotessa di Kalì, o dell’ex Benedetto XVI che si fa ungere la fronte da uno sciamano Maori. E che dire di Bergoglio che, inginocchiato sul palco di un teatro, si fa imporre le mani da una accolta di eretici. ebrei, metodisti, anglicani, pagani quechua? Sveglia!

  12. Dolore e rabbia nel vedere la culla del cattolicesimo mondiale ridotta ad uno sfondo cinematografico , del tutto estraneo alla sacralità del momento. Vergogna!

  13. Caro Massimo, farebbe bene a dimenticarsi la strada che conduce agli attuali dirigenti di CL, ché sono ben altra cosa dal buon don Giussani, altrimenti rischia ri rimanere confuso come il bravo Antonio Socci, che non riconosce Bergoglio come papa ma incensa il CV II e i suoi documenti eretici. Almeno così è come la vedo io, e mi sento in dovere di avvisare chi vedo un poco imbarazzato e indeciso. Con i più sinceri auguri di Buon Natale.

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