Scuola cattolica congeda una docente contraria alle ‘nozze’ gay

zzImmacolataIl liceo cattolico “Immacolata” di Sommerville, nel New Jersey, ha sospeso Patricia Jannuzzi, docente di teologia da trent’anni, La denuncia è giunta dall’agenzia LifeSiteNews. Cosa ha commesso di tanto grave, la professoressa Jannuzzi? Nulla, è semplicemente “rea” d’aver espresso, sulla sua pagina Facebook personale, pieno sostegno alla Dottrina cattolica in fatto di “nozze” gay e famiglia, contestando i rilievi giuridici sollevati dagli attivisti omosessuali per convincere la Corte Suprema a “ridefinire” il concetto di matrimonio, ciò che ridisegnerebbe la civiltà occidentale, conducendola verso una «lenta estinzione. Abbiamo bisogno di famiglie – ha scritto Jannuzzi – con un padre e una madre per il bene dei figli e dell’umanità». Affermazioni assolutamente condivisibili, eppure tali da scatenare contro di lei una bufera di polemiche odiose e rabbiose.

Un ex-alunno, Scott Lyons, ha risposto al post della professoressa, ricordando come il suo insegnamento sia sempre stato «incentrato sull’amore e sull’accoglienza». Ma lui, oggi, ha «un marito» ed «un figlio insieme» – ovvero avuto in provetta -. Per questo, ha bollato le convinzioni della sua ex-docente come «estreme» e «dannose per il benessere e la salute dei giovani». Persino l’attrice Susan Sarandon è intervenuta, dicendosi «orgogliosa» di colui, che si è rivelato essere poi suo «nipote Scott». Sulla stessa linea anche Greg Bennett, ospite in The Real Housewives of New Jersey. Che cosa pensi Hollywood in merito è cosa nota.

Meno frequente è che addirittura una petizione ed una «giornata di sensibilizzazione» vengano promosse on line per zittire l’insegnante: «Questi atteggiamenti vanno fermati, chiediamo che vengano assunti provvedimenti» è stato il titolo dato all’iniziativa da Tom Robinson, un altro ex-studente, diplomatosi presso l’”Immacolata” 14 anni fa: «Un conto è credere in Dio, un altro è dichiarare in pubblico i propri sentimenti contro gli omosessuali», ha continuato, senza rendersi conto di come la professoressa si sia limitata a dirsi in argomento, da cattolica, in linea con la Dottrina della Chiesa, il che è non solo legittimo, ma addirittura sacrosanto.

Gli oltre mille firmatari, raccolti in un paio di giorni, però, hanno subito ottenuto un primo, grave risultato: la scuola ha preso le distanze dalla docente, specificando come le sue opinioni «non rispecchino in alcun modo la filosofia, la missione, né l’esperienza proposta agli studenti» dell’istituto. Istituto, i cui vertici han dichiarato d’aver assunto «misure immediate», costringendo Patricia Jannuzzi a «disattivare definitivamente la sua pagina Facebook». Cosa che l’interessata ha fatto. Eppure non è bastato. Come non è bastato che tanti suoi allievi l’abbiano pubblicamente difesa, anche sui media.

La decisione estrema è giunta molto presto: la professoressa è stata posta in «congedo amministrativo con effetto immediato», pubblicando un avviso ufficiale sul sito della scuola. Nella lettera, firmata dalla preside, Jean Kline, e dal parroco, mons. Seamus Brennan – da cui dipende la struttura didattica -, si motiva il provvedimento con l’«intolleranza» ed i «comportamenti discriminatori» dell’”imputata”, non in linea con la condotta «inclusiva» dell’istituto, «radicata negli insegnamenti di Gesù Cristo». Fare una simile affermazione e poi contrapporsi frontalmente alla Dottrina cattolica suona come un sacrilegio. Le conseguenze potrebbero, oltre tutto, essere disastrose.

Gli unici comportamenti davvero discriminanti di tutta questa vicenda sono quelli assunti dalla lobby Lgbt e dai superiori di quella scuola. Che hanno, oltre tutto, mostrato quanto crudele e pericolosa sia la censura del “politicamente corretto”, ordinata dal nuovo totalitarismo gay friendly per soffocare non solo le voci contrarie, bensì lo stesso dibattito tanto nella società quanto negli stessi enti cattolici. Il Grande Fratello orwelliano è tra noi.

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fonte: NoCristianofobia

15 commenti su “Scuola cattolica congeda una docente contraria alle ‘nozze’ gay”

  1. Nessuna sorpresa, perché non esistono piu’ né scuole,né colleges (tranne il ‘ Thomas More ‘) ,né universita’ ‘ cattoliche ‘ negli U.S.A almeno dal 1984 ,anno in cui il gesuita Theodor Hesburgh ,morto giorni fa a 98 anni ,svendette l’indipendenza e l’identita’ cattolica di Notre Dame ,la piu’ prestigiosa universita’ cattolica americana in cambio dei soldi della famiglia Rockefeller .Scrisse poi il famoso ‘ Land o’ lakes statement ‘ in cui dichiarava la ‘ liberta’ accademica ‘ di Notre Dame ,cioe’ l’apostasi dalla Fede Cattolica. Della vicenda Jannuzzi si puo’ notare il solito refrain ,ormai noto anche in Italia. Gaystapo subito in azione, linciaggio morale finalizzato al ‘character killing ‘ da parte dei servi (o schiavi ?) del Pensiero Unico,’ dichiarazione di pentimento’ purtroppo firmata dalla Jannuzzi, gia’ condannata prima del processo,NESSUNA solidarieta’ interna alla scuola da studenti ,colleghi , direzione ,tacendo per pieta’ della diocesi.Terrore mascherato da…

  2. Io penso che dobbiamo cominciare anche noi a “mandare” proteste firmate!!!!
    Altrimenti finiremo nell’inerzia completa!

    1. Scusi, cara Signora Paola B., capisco il suo sconcerto e la sua preoccupazione che è anche la mia, ma all’indirizzo di chi mandiamo queste proteste firmate? Quand’anche le mandassimo al più alto esponente del mondo cattolico, che risultato otterremmo? Se non si sono mossi fino ad ora, crediamo forse che le eventuali firme di gente arretrata e bacchettona, riuscirebbero a muoverli? L’unico indirizzo sa qual è? Quello del Paradiso. Lì sì che Qualcuno ci ascolterà! E dunque diamoci da fare in questo senso.

    2. Gent. Sig.ra Paola , e’ possibile scrivere al Vescovo della Diocesi di appartenenza della scuola , intestando : Most Reverend Paul G. Bootkoski , DD – Piscataway ,NJ
      La Diocesi e’ quella di Metuchen . L’indirizzo e-mail del Vescovo e’ : bishop@diometuchen.org

  3. Se fossimo nel mondo senza essere del mondo, scuola, direttrice, parroco e compagnia bella sarebbero scomunicati e sarebbe indetta una veglia di preghiera per la loro conversione, poi chiusura della scuola ed eventuale riapertura su altre basi, magari con Mrs Jannuzzi come direttrice….E che il mondo abbai al guinzaglio di Satana. Invece al guinzaglio di Satana si mettono da soli i preti! Che ne sarà di questa generazione perversa?

  4. Fabio Trevisani

    Aveva proprio ragione il compianto Mario Palmaro: fa più danni un difensore che quando prende palla cerca ogni volta di fare autogol di una intera squadra avversaria, pur se forte e motivata. Il mondo cattolico oggi è così: non vuole rogne col mondo e si piega ad esso. Coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Se il mondo è così, è soprattutto colpa nostra.

  5. Bisogna ammettere che la lobby gay in America e’ piu’ potente di quanto si pensi. Ha ragione Paola. La Chiesa in America tace e invece dovrebbe ritrovare uno scatto di orgoglio.

  6. Perchè spacciano per “cattolico” ciò che cattolico non è? Perchè continuano a chiamare “scuola cattolica” ciò che non solo non è cattolico, ma è totalmente asservito al mondo?
    Domande retoriche, ovviamente: oggi, grazie anche ai lupi travestiti da pastori c’è il cattolAicesimo, che considera cristiani i “valori” giacobini dell’89 e “fascisti”, “superati”, “pelagiani” quelli che sono i VERI valori Cristiani!
    Viviamo nel tempo dei lupi!

  7. La diocesi di Metuchen si e’ poi comportata esattamente nel modo in cui si era comportata la diocesi di Milano nel caso del Prof . Nadali . Il Vescovo Bootkoski si e’ espresso sulla Prof. Jannuzzi con parole cosi’ indegne e fuorvianti che non trovo il coraggio di riportarle qui . La scuola ‘cattolica’ ha comunicato che la Prof. Jannuzzi non sara’ riassunta per il prossimo anno scolastico, il che significa che per lei non sara’ quasi certamente mai piu’ possibile lavorare in una scuola cattolica americana. Unica parziale consolazione e’ stata la raccolta fondi organizzata dagli stessi figli della Jannuzzi ,che ha avuto un buon responso da parte dei cattolici americani e canadesi : 32.777 dollari raccolti in pochi giorni. Il giornalista Rod Dreher del ‘ The American Conservative ‘ ha commentato : ‘ Questa non e’ una guerra culturale al di fuori della Chiesa Cattolica . Questa guerra culturale sta avendo luogo all’interno di essa. E non tutti i Vescovi stanno dalla stessa parte’.

    1. Se anche in altri stati i cattolici dimostreranno solidarietà verso i VERI cattolici perseguitati, le cose inizieranno a cambiare in meglio (ovviamente possiamo recuperare quei soldi non facendo elemosine e donazioni a preti e vescovi indegni e dirottando l’8 per mille verso destinazioni migliori): non c’è nessun precetto che ci chieda di sostenere i corruttori di anime!

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