Se il papa persiste nella direzione intrapresa, il cardinal Burke resisterà – un’intervista di France2

Ringraziamo gli amici del sito Chiesa e post concilio che hanno tradotto dallo spagnolo e pubblicato un estratto di un’intervista realizzata da France2 al Cardinale Raymond Leo Burke. Pubblichiamo qui di seguito il testo, corredato da un’interessante nota su come France2 presenta il Card. Burke: “ultra-conservatore”, con tutto ciò che ne consegue…

Per il filmato dell’intervista, cliccate qui

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Dal sito Chiesa e post concilio:

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Il blog tradizionale Adelante la fe pubblica [qui] l’estratto da una intervista realizzata da France2 al cardinal Burke. Brevi parole ma di somma importanza perché per la prima volta un cardinale afferma pubblicamente che nel caso venisse concretizzata la nuova “tendenza” egli resisterà. L’intervistatore, ricorda la comunione ai divorziati e la nuova linea sulla omosessualità, caratterizzata dal “chi sono io per giudicare” e chiede:

  • France2:come pensa di mettere il papa sul retto cammino…
  • Burke: In questo bisogna essere attenti e guardare al potere del papa. La frase classica è che il papa ha la pienezza del potere, questo è vero, ma non è un potere assoluto. È al servizio della dottrina della fede. Non ha il potere di cambiare l’insegnamento, la dottrina… Lasciamo da parte la questione del papa. Nella nostra fede è la verità della dottrina che ci guida.
  • France2: “Se il papa persiste in questa direzione lei cosa farà?
  • Burke: “Resisterò, non posso fare altro. Non c’è dubbio che è un tempo difficile, questo, è chiaro. È chiaro”.
  • France2: “È doloroso?”
  • Burke: “Sì”
  • France2: “È preoccupante?
  • Burke: “Sì”
  • France2: “Secondo lei è minacciata la Chiesa in quanto istituzione?
  • Burke: “Il Signore ci ha assicurato, come ha assicurato a S. Pietro nel Vangelo, che le forze del male non prevarranno. Non praevalebunt, noi diciamo in latino. Non avranno la vittoria sulla Chiesa”.

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Interessante aggiornamento, grazie a Benoit e moi, da cui traduco quanto segue:

Commenta Benoit e moi: Ecco come il servizio viene annunciato nel programma televisivo di Figaro: Il vocabolario non è neutro: in particolare, il Cardinale è subito presentato come “ultra-conservatore” (e questi sono più o meno identificati con il diavolo… !) … mentre non fa altro che difendere l’insegnamento della Chiesa da sempre:

France 2 nei corridoi del Vaticano, con il “miglior nemico” di Papa Francesco

«Non dimenticate di pregare per me»: così Papa Francesco conclude tutti i suoi discorsi. Come se fosse preoccupato, si sentisse solo … O si sentisse minacciato. In un servizio, nel cuore del Vaticano, diretto da Lionel Feuerstein, Karine Comazzi, Patrice Brugères, Nicolas Berthelot e Claire Aubinais per la rivista di France2, 13:15 la Domenica, presentato da Laurent Delahousse, scopriamo l’altra faccia della Santa Sede : quella della lotta. Se il Papa Francesco costruisce, presso il pubblico un’immagine moderna di uomo aperto al mondo e agli altri, che lo rende estremamente popolare, dietro le quinte, ha creato molti nemici. Peggio ancora, come ricordano i giornalisti di France2, quando prende posizioni inedite per la Chiesa sulla famiglia, gli omosessuali o, più discretamente contro gli imbrogli nel cuore della banca vaticana, egli tenta… il diavolo.

E qui, sono soprattutto gli ultraconservatori che si sentono minacciati. Così, dopo il Sinodo dello scorso ottobre, contro Francesco è stata organizzata una fronda. I cardinali si ribellano. Alla loro testa il cardinale Burke, un americano ultraconservatore. Per la prima volta, ha accettato di ricevere una macchina da presa: quella di France2. E non usa mezzi termini. Tra i più fedeli a Benedetto XVI, noto per il suo rigore, secondo questo americano, il potere del papa deve essere messo in discussione. Egli deve “resistere” per salvare la vera dottrina della Chiesa…

Così di fronte alla telecamera dice che «non accetta che si dia la comunione alle coppie non sposate davanti alla chiesa. Perché la loro unione irregolare è adulterio. Per quanto riguarda gli omosessuali, non hanno nulla a che fare con il matrimonio. È una sofferenza essere attratti da una persona dello stesso sesso. È contro-natura». Cosa che non va nel senso delle ultime dichiarazioni del Papa. Risposta chiara dell’uomo di fede: «Io resisterò. Non posso fare altro. C’è un malessere che è inconfondibile [le parole pronunciate in italiano sono: non c’è dubbio che è un tempo difficile – ndR]. […] Le forze del male non vinceranno», conclude.

Più avanti nel servizio, si scorge un ritratto di Papa Francesco. Il giornalista di France 2 è sorpreso: «È ancora suo amico?» Imbarazzato, il cardinale Burke quasi si scusa: «Non vorrei farmene un nemico», prima di decidere che l’intervista era durata troppo.

25 commenti su “Se il papa persiste nella direzione intrapresa, il cardinal Burke resisterà – un’intervista di France2”

  1. Secondo me il card. Burke (che apprezzo tantissimo e che vorrei vedere presto Papa…) ha sbagliato a rilasciare questa intervista perchè così facendo cade nella trappola dei modernisti…doveva essere più prudente e scaltro…e soprattutto non mettersi contro il Papa ancor prima del tempo…ci vuole pazienza e vedere cosa succederà, nel frattempo bisogna affilare le armi per la difesa della Fede!

    1. Dante Pastorelli

      Cosa pensi il cardinale Burke lo si sa bene nelle segrete stanze. Non vedo cosa possano fargli ancora. Egli sente il dovere di far capire a tutti il problema centrale della Chiesa odierna. Quanto ai gay il card. Betori ha parlato anche lui chiaramente ed i vescovi toscani si sono schierati contro i registri delle unioni contro natura a Firenze e altrove. E, per quanto riguarda Betori, la sua voce risuona da tempo.

    2. Io credo che il Cardinale Burke abbia fatto bene a rilasciare l’intervista, perchè è urgente dare alla gente parole chiare in merito alla Fede cattolica. In questa gran confusione la prudenza,e quindi il silenzio, lascia spazio alle eresie striscianti (e neanche tanto striscianti).

      1. Anch’io penso che abbia fatto benissimo a rilasciare questa intervista,
        perché non offende nessuno, ma dice solo la Verità!!!
        E sono d’accordo anche su quanto lei dice, gentile Tenez, riguardo alla
        urgenza di parole chiare per non lasciare spazio alle eresie ormai non tanto
        striscianti.
        Una delle mie preghiere mattutine (inventate da me) è la preghiera ai tre
        Arcangeli: chiedo loro la liberazione da diversi pericoli, e l’ultima richiesta
        è questa: “….liberate dagli spiriti del Male la Chiesa, particolarmente liberate
        i buoni Pastori dallo spirito di viltà e dallo spirito del silenzio complice.”
        Quindi d’accordissimo con lei.

    3. Mah, a me non sembra che i tempi che la Santa Chiesa sta attraversando richiedano quella politesse in altri momenti opportuna. Il Vangelo esorta a parlar chiaro: “Sì, sì; no, no”. E dice anche che talvolta è necessario che gli scandali avvengano. La dottrina della Fede insegna che com’è legittimo resistere ad un Pontefice che aggredisce i corpi, è ugualmente legittimo resistere ad un Pontefice che dovesse aggredire le anime. Se a suo tempo, mentre in nome del Concilione si massacravano Dottrina e Liturgia, qualche Cardinale – e ce n’erano di quelli che piangevano e gemevano – avesse avuto il coraggio di sbattere fuori della porta i corifei di vecchie eresie che si presentavano come profeti di eclatanti novità, anime morte che s’illudevano d’esser vive!, oggi non ci troveremmo in questa situazione. A me vengon in mente solo due nomi di Vescovi che hanno opposto una resistenza reale a tale catastrofe dottrinale, liturgica e morale, eppure fra Cardinali e Vescovi, erano due o tre migliaia! Grazie…

    4. Ci tengo a fare una precisazione al mio commento: non sostengo che il card. Burke abbia detto cose “sbagliate”, anzi! Ne sottoscrivo anche le virgole!
      Dico solo che un’intervista a France2, a cui non interessa la Verità (cattolica) ma a cui interessa avere più telespettatori e, se possibile, mettere contro due membri della Chiesa (Burke e il Papa…), secondo me non è stata una scelta felice. Coraggiosissima, perchè si è fatto ancora più nemici, ma penso poco opportuna (in questo momento).
      D’altra parte l’obiettivo del diavolo è quello di dividere e tutti i veri nemici della Chiesa (molti ne sono già all’interno e spesso nei posti di comando) si stanno già dando da fare per arrivare al prossimo sinodo con i giochi già fatti e le decisioni già prese.
      Con queste interviste (architettate in modo fazioso) Burke in questo modo rischia di “bruciarsi” già prima del sinodo al quale, forse difficilmente, nemmeno riuscirà a partecipare…
      Spero comunque di sbagliarmi nella mia analisi.

  2. Federico Fontanini

    Parole ineccepibili – quelle del cardinal Burke – non lasciano dubbi, non hanno bisogno di ermeneutica, sono le parole del linguaggio evangelico: Si si, no no. Riaffermano verità semplici della fede ed esprimono piena consapevolezza del grave momento che la Chiesa (ed il mondo) attraversa. Forse sta per compiersi il III segreto di Fatima. Prendiamo coraggio dall’esempio di così valorosi combattenti della Santa Chiesa!

  3. Federico Fontanini

    Mi permetto una seconda osservazione. Tutti noi cattolici – credo – desideriamo amare e rispettare il papa. Purtroppo è doloroso constatare come Bergoglio continui a compiere gesti di evidente rottura e persino di provocazione verso i cattolici sinceri. Tempo fa girava la notizia che a S. Marta egli aveva ricevuto un trans con la fidanzata! Suvvia!, Ma che dobbiamo pensare? R. L. Burke fa benissimo a dire quello che dice. Tutti noi – Dio non voglia! – potremmo un giorno dover compiere scelte dolorose responsabilità.

  4. Ineccepibili le risposte del grande Card. Burke!
    Ha specificato chiaramente che lui, essendo un uomo di Dio, NON PUÒ non resistere!
    “Nella nostra fede è la verità della dottrina che ci guida”; “La frase classica è che il papa ha la pienezza del potere, questo è vero, ma non è un potere assoluto. È al servizio della dottrina della fede. Non ha il potere di cambiare l’insegnamento, la dottrina…”: frasi esemplari, su cui dovrebbero meditare molto i vari papolatri: il Papa può essere seguito fin quando serve e insegna la Verità!
    D’altra parte ciò che successe con Giovanni XXII dovrebbe insegnare a tutti che il Magistero non può impugnare la Tradizione!

  5. Peggio di come lo hanno trattato potrebbero fare poco contro il grande Cardinale Burke. Degradato, umiliato, emarginato. Questo grande cattolico sa che il suo dovere è di conservare la fede e non gli importa la persecuzione da parte della stessa Chiesa perché tiene più al giudizio di Dio che a quello degli uomini. Lo tengo come esempio per la mia stessa vita e per il mio impegno culturale in Fede & Cultura.

    1. Ha partecipato in passato alla “Marcia per la Vita” di Roma, insieme a molte Suore Francescane dell’Immacolata. Si è espresso, insieme ad altri quattro Cardinali, per l’indissolubilità del Matrimonio. Atti che per loro natura sarebbero ovvii.

      Risultato: il Cardinale silurato, le Suore commissariate

    2. Caro Prof. Zenone, concordo con tutto ciò che ha detto!
      Credo che un Suo commento sarebbe l’ideale per descrivere il vergognoso comportamento che la Curia di Milano ha tenuto con il Prof. Nadali, le vostre storie sono simili: rimossi dall’insegnamento della religione cattolica perchè troppo cattolici!

  6. Il Card. Burke conosce bene Kierkegaard, il quale ebbe ad affermare che “per la verità bisogna anche aver sofferto”. E patire l’ ISOLA! (mento).

  7. Eppure farà mettere le docce in piazza San Pietro per i poveretti che non sanno dove lavarsi, è andato a visitare un campo rom dove è stato accolto con tanto affetto da quei diseredati e reietti della società ed ha persino recitato con loro il “Padre nostro” in spagnolo. Non vedete com’è amato dalla gente comune e soprattutto dai più poveri? E’ così umile che sembra un buon nonnino. Lo vedono come un sant’uomo e voi state a sottilizzare su ogni parola che dice per vedere se è conforme alla dottrina.Francesco è un papa alla buona che parla come può e come sa…di meglio non riesce a fare!

  8. La crisi della Chiesa è un fatto acclarato da decenni. Credo sia fuorviante, per esempio, opporre un Benedetto XVI “buono” e conservatore, ad un Francesco I “cattivo” e progressista. Entrambi si collocano nella linea del Vaticano II, il vero problema. Certamente papa Bergoglio ha impresso un’accelerazione in senso progressista, che non ha, invece, caratterizzato gli ultimi due pontificati – almeno su alcuni temi di estrema importanza – ma non dimentichiamo le ambiguità e certi atti di papa Ratzinger (la fantomatica “ermeneutica della continuità”, per esempio, o le parole di compatimento nei confronti dei cosiddetti tradizionalisti, quando volle giustificare il ritiro della scomunica ai vescovi della FSSPX), e nemmeno quelli di Giovanni Paolo II (Assisi, il bacio del Corano, la richiesta di perdono al mondo per i peccati della Chiesa). Per non parlare del loro particolare rapporto col giudaismo, il quale, lo si voglia ammettere o no, ancora esiste perché rifiuta Gesù e la Sua Chiesa.

  9. Come dice S. Giovanni Battista è mio dovere denunciare perché altrimenti sarei vostro complice! Credo proprio che il Card. Burke abbia fatto bene.

  10. Burke fa benissimo ad agire adesso,con senso dell’urgenza e della drammaticita’ e gravita’ della crisi nella Chiesa.Egli proclama la Verita’,che e’ Cristo,la cui Parola e’ eterna e salvifica,e necessaria in ogni momento della nostra vita e della Storia.Il Nemico conta su paura,immobilismo,debolezza umana come anche orgoglio,ma forse in questo momento soprattutto sul silenzio di chi dovrebbe parlare e non lo fa,per attrarre sempre piu’ anime verso di sé. Come disse Santa Caterina da Siena,’ il mondo e’ marcio a causa del silenzio’. Anche se Burke e i suoi non molti alleati avranno solo fucili contro una potente aviazione,la Chiesa Trionfante e le armate celesti sono fin d’ora con lui.Certo egli sa che dovra’ andare con la sua azione fino in fondo,e che la sua scelta di campo comporta decisioni dalle conseguenze dolorose.Ormai non e’ piu’ possibile ignorare la questione del Concilio e dei suoi frutti avvelenati:spero che anche in questo Burke trovi coraggio e forza.

  11. Era ora che un autorevole esponente di Santa Madre Chiesa chiamasse a raccolta quel che rimane della Cristianità. Finalmente si prospetta la necessità di una resistenza ! Cioè di una ” azione volta ad impedire l’efficacia di una azione contraria “. Quale sia l’azione contraria di cui si dovrà contrastare l’ efficacia sembra essere del tutto evidente : la negazione di verità di fede. Siamo dunque all’eresia conclamata? Penso che il primo atto di resistenza sia quello di chiamare le cose col proprio nome. Ma i modi di attuazione di tale resistenza non potranno che essere indicati dalla parte sana della Gerarchia ( ” ex fructibus eorum cognoscetis eos ” ) . Certo, per i fedeli, appare già importante il riferimento esplicito fatto sulla illegittimità del potere di insegnare l’eresia. Ma i termini esatti della Controriforma cattolica del secolo XXI li conosceremo, se a Dio piacerà, in futuro. Per ora ci è sufficiente ricordare l’assicurazione del Signor Nostro: ” non praevalebunt “

  12. Normanno Malaguti

    Mi sarei stupito, ad onta di tante defezioni, se il Card. R.L. Burke, avesse detto cose diverse.
    La scelta é infatti: ‘Contro la Parola di Dio’ o contro il sé dicente, Vescovo di Roma?
    Questo intrrogativo é rivolto a noi tutti. La risposta schietta e fedele a Cristo e al Suo Corpo Mistico: la S. R. C. Chiesa, é ineludibile: resistere!

  13. il culto dei poveri è sconcertante – nel Vangelo, dopo che Gesù ha affermato che è più facile vedere un cammello che passa attraverso la cruna che un ricco salire in cielo i discepoli (che capivano il significato delle parole di Gesù) si domandarono chi mai potrà salvarsi – il Cristianesimo non è un partito pauperista – l’assistenza ai poveri non è culto dei poveri – il ricco non è in sé colpevole, ed è condannato solamente se venera la ricchezza – il socialismo ha avvelenato i modernisti e ora sconvolge la mente dei loro eredi – un editore nostro dovrebbe ripubblicare il Quis dives salvetur? di Clemente alessandrino con il commento di un teologo d’oggi (un vero teologo) – rammento infine ,lo scoppio d’idiozia inumana laico e clericale che si verificò a Genova quando (1975) il card Siri citò un testo della Bibbia che recitava homo sine pecunia imago mortis – lo scoppio continua, purtroppo

  14. Un cardinale, un principe di S.R.C., se non difendesse il Deposito della FEDE usque ad sanguinem, dovrebbe dismettere la porpora.

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