Si banchetta in chiesa – una lettrice ci scrive

Sono una fedele lettrice di Riscossa Cristiana abito a Legnano, cittadina poco distante da Busto Arsizio. Non finendo mai di stupirmi desidero informarvi su quanto è in programma presso la chiesa parrocchiale Santi Pietro e Paolo di Borsano di Busto Arsizio (Varese) domenica 20 dicembre 2015 alle ore 20. Allego tanto di menu, foto interna della chiesa dove è stato allestito l’albero di Natale e dove sono stati già posizionati i festoni in previsione dell’evento. L’articolo che allego è stato pubblicato dal quotidiano “La Prealpina” di giovedì 17 dicembre 2015. Se mi riuscirà far le riprese dell’interno della chiesa con le tavolate, ve ne farò avere testimonianza. Mi domando, senza aggiungere commenti, ma dove stiamo andando a finire?

Ci terrei tantissimo ad avere un vostro parere al riguardo. 

Ringrazio per l’attenzione.

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Risponde Alessandro Gnocchi

La domanda che si pone la nostra lettrice è perfetta nel contenuto, ma è sbagliata per quanto riguarda il tempo dei verbi. Non ci si deve chiedere “dove stiamo andando a finire?”, ma “dove siamo finiti?”. Detto questo, non è difficile trovare la risposta poiché non c’è proprio nulla di strano nell’iniziativa della parrocchia dei santi Pietro e Paolo di Borsano. Ormai in tutte le chiese dell’orbe cattolico si celebra ogni giorno la “cena del Signore”, si apparecchia la tavola e il presidente guida l’assemblea dei commensali. Questa volta, vista l’atmosfera festosa, si è semplicemente deciso di dare un tocco in più all’happening.

E bisogna dire che c’è veramente tutto, il menu adulti, il menu bambini e il rifugiato che non può mai mancare in un salotto clerical-mondano come mancava mai l’operaio ribelle negli anni Settanta. E poi, l’immancabile riffa con ricchi premi e lo zampognaro che fa tanto Natale e tutti ci si sente più buoni.

Con tanti saluti a Nostro Signore, ma perché scandalizzarsi? Se lo sono dimenticati da così tanto tempo che, per ravvivare questi ambienti devono pure inventarsi qualcosa. Vedrà, cara signora, che il prossimo anno, al rifugiato gli faranno fare il Bambinello nel presepe.

A. G.

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41 commenti su “Si banchetta in chiesa – una lettrice ci scrive”

  1. Già… dove siamo finiti! Perché non ampliare la Cena del Signore con l’aperitivo e il dessert? Qualcuno ha visto Bergoglio inginocchiarsi davanti al Santissimo Sacramento dopo la transustanziazione? Forse dovrei sorvolare… a Natale siamo tutti più buoni, no? A proposito: non senza amarezza ho ascoltato la mia coscienza ed ho firmato per principio l’utopistica petizione del sito Remnant che chiede a Papa Francesco di dimettersi.
    http://remnantnewspaper.com/web/index.php/fetzen-fliegen/item/2206-the-remnant-implora-papa-francesco-di-cambiare-rotta-oppure-di-rinunciare-all-ufficio-petrino
    Nonostante il saggio consiglio di Catholicus (ignorare le esternazioni di Bergoglio) mi sono anche masochisticamente letto l’elenco (esilarante, se non fosse tragico) degli insulti che Sua”Santità” felicemente regnante durante questo suo mandato ha riservato alle pecore a lui non gradite, ovvero ai Cattolici fedeli alla Chiesa (quella vera, non certo la sua!). – CONTINUA –

    1. Ne cito solo alcune, oltre al già citato CRISTIANI PIPISTRELLI: CRISTIANI PAPPAGALLO, CRISTIANI INAMIDATI, CRISTIANI DELL’APPARENZA, CRISTIANI CON LA FACCIA DA SOTTACETO, CRISTIANI DA PASTICCERIA, CRISTIANI IPOCRITI, CRISTIANI PAGANI, LA BANDA DEGLI ELETTI, PAVONI, DEPRIMENTI, NOSTALGICI, ELITARI, INFANTILI, INTRAPPOLATI, DEBOLI FINO ALLA PUTREDINE, MARCI NEL CUORE, MUMMIE DA MUSEO, CORTIGIANI LEBBROSI, PICCOLI MOSTRI, CAVILLATORI MORALISTICI, RESTAURAZIONISTI, MUSILUNGHI, SGRANAROSARI, ECC. ECC.
      L’elenco completo: http://www.opportuneimportune.blogspot.lt/?view=classic
      Vi basta? Invece, ovviamente, tanta tenera misericordia i nemici di Dio.
      Buon S.Natale, “Santità”, grazie a Lei ho imparato il linguaggio aulico e, soprattutto, ho rafforzato la mia fede!

  2. A tutto c’è rimedio. A Legnano c’è la Messa antica ogni domenica e festa di precetto, basta consultare l’elenco sul sito di unavox per sapere dove!

  3. Una vergogna inimmaginabile! É proprio il caso di dirlo, siamo alla frutta… Ma questi sapienti organizzatori del banchetto sanno che alla fine dovranno fare i conti, e pagare il conto!, col Signore che li aveva chiamati a servirLo in santità e giustizia? Chi avviserà queste persone affinché si ravvedano? Forse questo non é il compito dei vescovi? Ma se i vescovi fanno lo stesso e acconsentono, chi li riprenderá? Forse questo Papa? Poveri loro…

  4. In fondo c’è scritto “avviso sacro”. O la prendiamo come involontaria autoironia, oppure questo è considerato il “sacro” oggi. E non nel mondo, ma nelle parrocchie.

  5. Da wikipedia:
    Gli edifici più degni di nota di Borsano per la loro storia, la loro architettura e le opere d’arte che conservano sono senz’altro le due chiese, quella parrocchiale e quella di sant’Antonio da Padova. Questo è segno del fatto che la comunità borsanese ha avuto come centro vitale nei secoli la casa di Dio. La vita religiosa, infatti, a partire dal Medioevo e fino a pochi decenni fa, è stato l’asse portante della comunità borsanese. Un esempio concreto e piuttosto recente di questo fatto proviene dalle relazioni inviate alla Curia dai parroci don Antonio Gallarini (1900) e don Enrico Ballabio (1919). Nella prima si attesta che solo tre uomini non si erano comunicati nella Pasqua precedente. Nella seconda il bilancio è di sette uomini e una donna. La vita quotidiana era impregnata dalla fede e la giornata era scandita dai rintocchi delle campane. Le feste della comunità erano le feste religiose e tutti paesani si radunavano per pregare nella chiesa parrocchiale ……….

    1. e in quella di Santa Maria dei Restagni, demolita negli anni cinquanta.

      Un altro segno del fervore religioso borsanese sono le confraternite, una forma di associazionismo sovrafamiliare che aveva talvolta risvolti di carattere assistenziale. Le due principali confraternite di Borsano erano quella del Santo Rosario (la cui esistenza è documentata a partire dal 1570) e quella del Santissimo Sacramento. Le adesioni di massa sono documentate fino agli inizi del Novecento.

      Simone da Borsano illustre Cardinale vissuto nel quattordicesimo secolo, e grande avversario delle eresie, si rivolterá nella tomba per quello che fanno i discendenti dei suoi compaesani.

  6. Gentile lettrice, sappia che questo pranzo di Natale in Chiesa è già in uso anche altrove da diversi anni; come se non vi fossero oratori o sale parrocchiali adatti all’occorrenza; ma è la stravaganza e il considerare Nostro Signore uno a cui non si debba il massimo onore e la massima riverenza, perché in fondo ha scelto Lui di farsi uno di noi, ciò che a questi profanatori del sacro fa ritenere bello ed edificante il banchettare e bisbocciare in Sua presenza. Ed Egli se ne sta lì, nascosto nel Suo Tabernacolo,umiliato e maltrattato,in un tempio sempre più profanato. E chissà se un giorno o l’altro perda la pazienza e si faccia una frusta di cordicelle per scacciare tutti i mercanti: non più di animali o di povere merci, ma di anime e di corpi.

  7. Ha per perfettamente ragione il dott. Gnocchi : “dove siamo finiti !” – Ci sono delle parrocchie nella mia città (Padova) ove si organizzano corsi di ballo e corsi di ginnastica . Mi si potrà dire che questi si svolgeranno non certo in Chiesa ma solo nel centro parrocchiale annesso….però è quanto mai significativo che il richiamo non è per la preghiera ma per un qualcosa che con questa non ha nulla a che vedere .

  8. A proposito di “Bambinello nel presepe” e di rifugiati, vorrei informare tutti che anche a Verona non si scherza: “don” Carlo Vinco ha rifiutato di mettere Gesù Bambino nel presepe del Tempio Votivo dicendo che un presepe deve far riflettere e che quella mancanza servirà a far riflettere sui 7000 bambini morti in mare!
    Certi “sacerdoti” sono disposti a sfrattare Gesù persino dalle Chiese e dal Natale per la loro oscena campagna pro-invasione islamica!

    1. Concordo penamente con te, caro Diego; su questi fasi preti, posso solo dire che certamente loro Gesù non lo hanno nemmeno nel cuore, per loro parlarne è solo una scusa per sbatterci in faccia la loro ideologia comunista, filolaicista, immigrazionista, ecmenista: un tradimento di Nostro Signore, del quale sono indegni di chiamarsi sacerdoti. Che il diavolo se li porti tutti quanti all’inferno, o che almeno il Signore li renda inoffensivi per il Suo popolo.

  9. Ho visto che c’è l’albero, ma il presepe c’è ? E se sì bisogna toglierlo in fretta, o il rifugiato potrebbe scandalizzarsi !
    E il 25 dicembre aspetteranno tutti Babbo Natale …

  10. Ho guardato bene l’avviso ed ho letto in fondo a sinistra: avviso sacro. Sono senza parole. Il vescovo è a conoscenza di questa cena nel bel mezzo della chiesa? I fedeli sono d’accordo? Se invece di andare numerosi come il parroco si aspetta, non si presentassero, forse capirebbe qualcosa, o no?

  11. Albero di Natale, simbolo pagano che col Natale non ha niente da fare, in chiesa (ma c’è anche in piazza S. Pietro, quindi…). Mangiata profana, e piuttosto lontana dalla frugalità predicata dal Papa e da mons. Galantino; conferenza che metterà in rilievo le colpe dei cristiani verso i poveri immigrati che ci stanno invadendo : non manca proprio niente di quanto richiede il nuovo corso clericale. O meglio, manca un momento di preghiera, ma è da capire: magari il rifugiato è islamico e non vorremo mica metterlo in imbarazzo ! Speriamo solo che non ci sia anche la serata danzante nel presbiterio .

  12. Cara lettrice, mi permetto di darle uno spassionato consiglio: se veramente questa cena natalizia si terrà in Chiesa, per rispetto nei confronti di Nostro Signore, cominci lei stessa a disertare l’iniziativa evitando di prendervi parte anche solo per filmare o fotografare il sacrilegio(perché di questo si tratta!). Del resto, come le ha lasciato intendere il dott. Gnocchi, non è certo la prima volta che accade un simile scempio e perciò non serve addurre prove anche perché, con tutta franchezza, non è davvero difficile credere che veramente avrà luogo quello che ha oltretutto chiaramente illustrato postando l’eloquente “avviso sacro”! Invece, in tempi di apostasia galoppante, sarebbe di per sé un atto grandemente meritorio quello di ignorare personalmente del tutto una simile iniziativa, fatto salvo il doveroso tentativo di indurre PUBBLICAMENTE più persone possibile a fare altrettanto!

    1. Gentile Ale90, oltre logicamente a non partecipare, oltre a cercare
      di indurre più persone possibili a non andare, io andrei dal parroco
      per cercare di impedire questa cena sacrilega.
      Otterrebbe qualche risultato? Francamente non lo credo, ma
      certamente farebbe un dono a Cristo.
      Ripeto per l’ennesima volta: io ho sempre fatto le battaglie quando
      ho creduto di doverle fare, indipendentemente dal possibile risultato.

      Aggiungo per questo caso: non potrebbe la signora unirsi ad alcuni
      amici e andare dal vescovo?

      1. Cara Paola, almeno nel caso che ho citato io, il vescovo è ben informato e, a suo tempo, ha anche ricevuto alcune righe di disapprovazione, ma la storia continua imperterrita lo stesso…

      2. No,non consiglierei alla lettrice di rivolgersi al vescovo.La inviterei ad usare il semplice buon senso per convincere amici e conoscenti!Vede,sarebbe piuttosto triste ricorrere all’intervento di un’autorità superiore per far valere una questione di semplice buonsenso.Chiunque fosse stato entusiasta dell’iniziativa si vedrebbe,ammesso e non concesso che il vescovo sia del suo stesso parere,calare dall’alto un divieto apparentemente sproporzionato alla apparente gravità dell’atto(in questi tempi siamo infatti abituati a vedere ben altro!),e quindi il tutto si risolverebbe in una censura poco gradita in quanto vissuta come imposta da un autorità che ha oltretutto da tempo abdicato al proprio ruolo e quindi alle proprie prerogative.Rinnovo perciò l’invito ad operare in favore di una persuasione collettiva,appellandosi alla coscienza degli interlocutori e del parroco anzitutto!

        1. Una delle argomentazioni di cui avvalersi nell’opera di convincimento potrebbe essere questa: con quale rispetto verso i luoghi sacri ci spettiamo che crescano i bambini se nei fatti ci comportiamo come se tra la chiesa e un ristorante non vi fosse differenza? Già questo, sono certo,indurrebbe una sana riflessione al riguardo!

  13. Annarosa Berselli

    Va bene che NSGC si è fatto cibo, ma non esageriamo……uffa, questa faccenda dei rifugiati e

    dei bambini morti in mare….quanto populismo!

  14. Si eviti di dare il famigerato 8 per mille. Solo colpendo lì si otterrà di fare, almeno parzialmente, cessare la vergogna perpetrata da questi servi di Mammona.

  15. calmi, calmi, signori! Leggendo senza pregiudizi riflettiamo bene: si tratta solo di una “cena dell’amicizia e della solidarietà” presso la parrocchia. Certo combatto fermamente l’islam e tutte le eresie protestanti, ma non dobbiamo dimenticare che il nostro “dovere” è amare anche i nostri nemici, se vogliamo essere di Cristo. Quale migliore occasione di quella conviviale per dimostrarlo e fare indiretto proselitismo verso i nostri fratelli che sono in errore?

  16. A Genova, a Natale, la comunità di Sant’Egidio o di San Benedetto (ex seguaci del famigerato don Gallo) hanno sempre organizzato il pranzo natalizio per barboni e diseredati ALL’INTERNO della chiesa della Nunziata (una grande chiesa centrale di stile gotico) e perfino il cardinale fa un passo per benedire i commensali e mangiarsi una fetta di pandolce!

  17. Carla D'Agostino Ungaretti

    Non si stupisca, gentile Signora! A Roma nella splendida chiesa di S. Maria in Trastevere – dove io per molti anni ho seguito la S. Messa domenicale di Comunione e Liberazione , quando c’era ancora il Servo di Dio don Luigi Giussani – molto tempo dopo la Comunità di S. Egidio ha “celebrato” il pranzo di Natale dei poveri nella navata centrale sotto gli occhi della Madonna raffigurata nei celeberrimi mosaici. Forse tra poco faranno questi pranzi anche nella navata centrale di S. Pietro, dopo aver proiettato gli animali selvatici sulla facciata. Michelangelo e Carlo Maderno si stanno rivoltando nelle loro tombe nel vedere come sono state trattate nel XXI secolo le loro opere ispirate alla fede.

  18. Anche io mi soffermo sul “presso la chiesa” che non dovrebbe significare dentro la chiesa ma ci terrei a un chiarimento. Se fosse dentro… no, non aggiungo altro.
    Laudetur Jesus Christus

  19. Cari frequentatori del sito,mi spiegate che c’e da scandalizzarsi tanto.E’ solo un momento di amicizia,fraternità e solidarietà che si svolge presso una chiesa,forse neanche in chiesa,CHE NON SOSTITUISCE LA SANTA EUCARESTIA,il cui ricavato andrà in BENEFICENZA.Anche le Charitas organizzano le cene in chiesa per i più poveri così come molte associazioni delle diocesi,non per questo intendono offendere alcuno tanto più nostro Signore che per questi gesti di bontà non può che rallegrarsi.Ma ormai molti vogliono saperne più di Lui,sanno quel che deve farsi e non,dettano i comportamenti giusti,condannano tutto e tutti,tranne quel che piace loro,in pratica la dittatura del personalmente corretto,con la quale è impossibile e inutile anche discutere.Non credo,e lo dico con tutta umiltà,che Gesù è venuto al mondo con questo pensare….

    1. Allora che ne diciamo degli epiteti ingiuriosi affibbiati a pieni mani a chi dissente dalla nuova “linea generale” della Chiesa? Proprio ora ho letto sul sito “Chiesa e postconcilio” un modernista definire “ochetta astiosa” Maria Guarini, rea di difendere i FFI .

  20. Il vescovo di borsano è il cardinale scola; degno successore di tettamanzi e del predecessore martini, il quale ricordiamoci: dicendo che la Chiesa Cattolica era indietro di duecento anni, nella “sua” diocesi ha fatto innumerevoli danni soprattutto alle povere anime dei suoi fedeli.

  21. PROPOSTA ALLA FEDELE DELLA LETTERA:
    prendi un gruppo di amici fidati e andate a recitare il ROSARIO durante quella cena in prima fila davanti all’altare, sono curiosa di vedere la reazione del prete!
    Che farà, ti caccia perché osate pregare in Chiesa?

    1. Christian Nomenomen

      Ogni giorno di più scopro le potenzialità nascoste del Santo Rosario. E’ un’arma straordinaria e non serve il porto d’armi! Giulia strepitosa!

  22. Fosse stato nei locali “all’uopo”non ci sarebbe niente di strano,avviene un po’dappertutto così come attività culturalie ricreative:i teatri e cineforum parrocchiali c’erano ben prima del CVII.Ma è DENTRO la Chiesa,questo è il fatto e il guaio!

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