Stato, statalismo, statolatria… e la misericordia e la giustizia dove sono? – di Giovanni Lugaresi

Avete mai sentito vescovi, parroci e preti vari scagliarsi dal pulpito contro lo stato, lo statalismo e quella che lentamente, anche nel popolo cristiano, sta diventando statolatria?

 

di Giovanni Lugaresi

 

OrwAvete mai sentito vescovi, parroci e preti vari scagliarsi dal pulpito contro lo stato, lo statalismo e quella che lentamente, anche nel popolo cristiano, sta diventando statolatria?

No, o raramente, come nel caso del cardinale di Torino…

Sentirete condannare chi evade il fisco, chi cioè ruba allo stato e alla collettività, intendendosi da taluni per stato e collettività un tutt’uno. Ma chi mai ha alzato la voce da pulpiti di chiese di città e/o di campagna contro le inadempienze dello stato medesimo, contro le sue vessazioni? Chi mai ha condannato spese inutili, sprechi, di governi, di ministri, della politica in generale e di tutto ciò che va sotto il nome di “pubblico”?

Forse che tutto ciò non rappresenta un furto? Un rubare al povero cittadino, chiamato soltanto a dire sì, trattato come un suddito di una monarchia assoluta, in questo caso nemmeno temperata dal regicidio – come auspicava Burke?

Nemmeno un moto di compassione-comprensione per chi è vessato da una macchina statale-statalista che non perdona, che non sa che cosa sia la parola (tanto cara al Papa) “misericordia”!?

Ma vescovi e parroci e preti in generale dove vivono? Non in mezzo alla gente? Non in mezzo ai loro greggi? Non leggono, neo sentono, non vedono, quanto la spesa pubblica sia per tanta parte caratterizzata da sprechi? E lo spreco non è un peccato? Lo fanno i nostri governanti, che non sanno amministrare, non sanno bene impiegare quelle molte risorse spremute al cittadino. La crisi economica che ci perseguita, e che è anche crisi morale, di valori, devono pagarla soltanto i piccoli?

Quando un disgraziato lavoratore (del braccio o della mente non importa) che ha risparmiato anni e anni per procurare un po’ di benessere alla famiglia, si è costruito una casa, viene chiamato a pagare tasse infami (e quante tasse!), non deve avere comprensione dagli uomini di Chiesa se evade per pochi spiccioli?

Ma si rendono conto i preti che in questo paese, ormai di socialismo reale, viene tassato tutto? Hai un modesto conto corrente in banca e paghi anche se per un paio di mesi non fai movimenti; assicurazioni con contratti carissimi; se possiedi un’auto non ne parliamo: assicurazione, bollo, revisione, e poi prezzi dei carburanti in levitazione continua, prezzi dei pedaggi autostradali!!!

Il fatto che l’Italia sia il paese con la maggior pressione fiscale da una parte, e i costi maggiori in Europa per le pubbliche istituzioni (Presidenza della Repubblica in primis) dall’altra, non merita una condanna dai tanti pulpiti ecclesiastici sdegnati, sempre col dito puntato contro chi evade il fisco? E i burocrati ottusi, e i dipendenti statali fannulloni che mangiano il pane a tradimento? Per non parlare delle spese pazze dei partiti, sempre più voraci, sempre più pretenziosi! Nessun dito “ecclesiastico” puntato contro di loro?…

Noi non siamo contro lo stato (anzi, ci è caro il “senso dello stato”), bensì contro la statalismo, il dirigismo, la partitocrazia, il socialismo reale, fonte di corruzione, loro sì. E siamo soprattutto contro la statolatria dilagante, che pastori orbi (o quanto meno presbiti) non vedono.

 E’ lo stato, è lo statalismo, il nuovo idolo dei nostri tempi, cui bruciare incensi. Non ve ne siete accorti? La persona non esiste più. E il tanto decantato (un tempo) personalismo cristiano dove è andato a finire? Le dittature ideologiche del Novecento sono scomparse (quasi del tutto), ma attenzione, alla nuova dittatura che sta opprimendo l’Europa: quella dei poteri economici cosiddetti forti, che se ne fregano dei popoli, della gente, della persona.

Aspettiamo che da qualche altro pulpito (dopo quello del cardinale di Torino) si elevino condanne in una ben precisa direzione.

8 commenti su “Stato, statalismo, statolatria… e la misericordia e la giustizia dove sono? – di Giovanni Lugaresi”

  1. se aumentassero i pulpiti tramite i quali si parlasse con sincerità ,PER e CON il popolo, dei soprusi quotidiani di uno Stato nato e cresciuto contro la Chiesa,lo Stato la farebbe pagare ricattando la stessa sui suoi legittimi beni! forse è QUESTO il motivo di cosi poche eccezioni!

  2. Massimo Emiliani

    Questa è l’Europa concepita e nata nel secolo delle illusioni positiviste e illuministe. Una Europa che è espressione rinnovata del flagello della rivoluzione francese, ed è figlia delle logge massoniche più potenti. Ora si comincia a vedere il suo vero volto: povertà per tutti, illiberalità totale di pensiero ed espressione, e le oligarchie imperanti che fanno una casta ben celata e irragiungibile. La Chiesa è ancora il vecchio nemico per la massoneria che comanda questa Europa. E davvero questa Europa somiglia tanto alla Bestia della Apocalisse. Se davvero Papa Francesco è il nuovo pugnace predicatore del Vangelo, non mancherà di pronunciarsi presto contro questo mostro che divora popoli ed economie in nome del profitto di pochi. Allora dovremo davvero pregare per lui, perchè sarà a rischio la sua vita. Attendiamo che i sacerdoti predicatori abbiano il coraggio di indicare il mostro e i suoi orrori. Ai politici – se illuminati da questi consigli – il compito di guidare la nostra Italia subito fuori dall’ euro, e di ricollocarci in Europa come Nazione e Popolo indipendenti.

  3. Mi scusi chi ha scritto l’articolo, ma il Vescovo di Torino no è certo esemplare… brilla per la sua assenza sulle questioni etiche.. quando gli islamici hanno minacciato e picchiato un amico copto nessuna rappresentanza alla manifestazione per i nostri fratelli cristiani.. gli ho scritto e non mi ha risposto…. se ha speso una parola pro istituto Faà di Bruno attaccato dagli omosessualisti durante una conferenza interna per avvisare i genitori di quanto sta portando avanti l’OMS sull’educazione “LGBT” nelle scuole…. ha fatto un MIRACOLO, ma non si è pronunciato “contro” bensì sulla “parità di diritto di espressione” (quanto ha detto quindi è scontatissimo) di chi a porte chiuse tiene una conferenza.
    Niente di speciali quindi da parte di Nosigia, così come era da parte di Poletto. Auguri alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana. E Dio Benedica Ratzinger e ce lo mantenga a lungo.

    1. Francesco Bernardini

      Cara Annamaria,
      un amico suggeriva di prendere un foglio bianco, di fare due colonne, di intestare la prima : “cose scomode a dirsi” e scrivere : aborto, omosessualità, Sacra Liturgia, Eucarestia, Novissimi …. di intestare la seconda : “cose comodo a dirsi” e scrivere: evasione fiscale, penultimi (gli ultimi sono i bambini non nati), accoglienza per tutti, terzo mondo …. Di fare una crocetta poi nella colonna giusta ogni domenica riportando il contenuto dell’omelia e di verificare poi, dopo un anno, su quale delle due colonne stanno le crocette … davvero interessante !!!!

  4. Cesaremaria Glori

    vorrei rispondere ad Alberto Speroni circa la prudenza della Chiesa nel fustigare le rapine di Stato per timore di possibili ritorsioni sul suo patrimonio. Beh; ciò non s’addice ad un comportamento di chi deve seguire la Verità, cioé Cristo Gesù che raccomandò che il nostro parlare fosse sempre schietto con SI SI NO NO. Se la Chiesa, o meglio la sua gerarchia, dovesse badare prima ali suoi beni e poi al suo gregge avrebbe tradito il mandato di Gesù. Ricordiamoci di Don Abbondio che badava più alla sua tranquillità che al suo piccolo gregge. Era forse quello un comportamento cristiano? Mi rifiuto di pensare, anche se in qualche misura avviene proprio questo, che alcuni pastori possano anteporre i propri tornaconto al bene del proprio gregge. Dopo la reprimenda del Papa contro i corrotti ( e i corruttori?) mi attenderei anche una reprimenda contro chi nello Stato ha il potere di elevare imposte assurde e di privilegiare pochi o poche categorie mentre affama ( in questi ultimi tempi sta avvenendo proprio questo) onesti lavoratori, spesso costretti a chiudere le loro attività per non dover correre il rischio di essere penalizzati da Equitalia nei propri piccoli patrimoni costituiti da qualche casa e da qualche bene materiale.

  5. Luigi Maria Ventola

    Questo Papa non dirà mai niente contro questa Europa dei banchieri massoni e criminali e i nostri politicanti non sono altro che i camerieri di questa elite criminale. Sperare che questa gente ci porti fuori dal pantano è come sperare che i tacchini festeggino il Natale.

    1. Ottimo Luigi Maria ! Ma non il Papa, per primo. Lui è autorità spirituale universale, prima che vescovo di Roma. I veri responsabili politici che hanno firmato senza divulgare e farci conoscere il contenuto del contratto di Mastricht e poi del trattato di Lisbona…(dove si reintroduce la “pena di morte” in caso di sommosse popolari !!! … Tutti i nostri vertici politici di governo: da De Gasperi(1946), a Fanfani… Scelba, Segni, Leone … Andreotti, Rumor, Cossiga… Spadolini, Fanfani, Andreotti, … Prodi, D’Alema, Berlusconi… fino a Letta, oggi. Questi signori hanno sempre saputo e conosciuto, ma anche “coperto” la trappola (L’UE+Euro) dentro cui gradualmente venivamo chiusi ! Si tratta di una grave e ben congegnata operazione in cui e da cui solo dei governanti coraggiosi, a loro rischio potrebbero azzardarne l’uscita (ma ricordi Moro, Mattei, Kennedy…ed anche l’attentato a Giovanni Paolo II ). Sembrerebbe che il nostro disagio morale consiste nel sentire la mancanza totale di reazione a livello personale proprio, di gruppo, di classe e di popolo , per la propria libertà e indipendenza. Forse, nel tempo, siamo stati ben anestetizzati. Il Papa che c’entra? Potrebbe forse parlare dopo che ci muoviamo noi…

  6. Dopo che il card. Bagnasco ha condannato più volte pubblicamente gli evasori fiscali, ci mancava solo che il Papa rincarasse la dose consigliando a costoro di buttarsi a mare con una pietra al collo! Alla faccia della misericordia tanto conclamata! Come se molti di questi poveretti, piccoli proprietari di aziende vessati da uno Stato tiranno, iniquo e prepotente non lo avessero già fatto! E il Papa che, anzichè difendere i poveri da lui tanto conclamati, va a spingerli al suicidio! Ormai non ci dobbiamo più stupire di nulla, a questo punto della situazione di crisi e di degrado anche della Chiesa, purtroppo.
    Ma non dobbiamo scoraggiarci perchè noi abbiamo un’arma vincente che è Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, Bontà e Giustizia infinita, al quale forse non ricorriamo più perchè troppo intenti a inneggiare a Papa Francesco senza oltrepassare la sua persona per arrivare a Colui che egli rappresenta e al quale egli dovrà pure rendere conto del suo operato: il nostro Dio e Signore Gesù Cristo.

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