In un giornale, “trenta righe”, sono come un sigaro toscano e una medaglia di cavaliere: non si negano a nessuno. Sono perfette per i primi balbettii di un praticante, per i funambolismi del vecchio cronista, per l’elzeviro del professore un po’ dandy e per l’editoriale del direttore. Dunque bastano anche a noi per dare un taglio veloce ed esaustivo a questa rubrica che commenta quanto accade dentro e fuori la Chiesa. Ma per favore, anche se la forma non è più quella della risposta alle vostre lettere, continuate a scrivere. Gli spunti migliori vengono sempre da voi.

BERGOGLIO E LAS MUJERES

“Mi preoccupa il persistere di una certa mentalità maschilista, perfino nelle società più avanzate, dove si consumano atti di violenza contro la donna, trasformandola in oggetto di maltrattamento, di tratta e di lucro, come pure di sfruttamento nella pubblicità e nell’industria del consumo e del divertimento. Mi preoccupa anche che, nella stessa Chiesa, il ruolo di servizio a cui ogni cristiano è chiamato, scivoli a volte, nel caso delle donne, verso ruoli più di servitù che di vero servizio”.

“Seguendo il pensiero dei miei predecessori, credo sia necessaria una rinnovata ricerca antropologica che includa i nuovi progressi della scienza e delle attuali sensibilità culturali per andare sempre più a fondo non solo nell’identità femminile, ma anche in quella maschile, per servire così meglio l’essere umano nel suo insieme. Avanzare in questa direzione è prepararci a un’umanità nuova e sempre rinnovata”.

A questo punto, il mio amico Luigi di Gubbio proporrebbe il seguente quiz:

Chi ha scritto queste frasi?

  1. Laura Boldrini
  2. Emma Bonino
  3. Silvio Berlusconi&Francesca Pascale
  4. Camille Paglia
  5. Hillary Clinton
  6. Il vescovo di Roma

SI VINCE UN MAPPAMONDO

(AP Photo/Fernando Vergara)

Immagino che tutti conquisterebbero il loro bravo mappamondo senza neppure prendersi il disturbo di scovare questi delicati pensierini nella lettera di ringraziamento che “il vescovo di Roma” indirizza a Maria Teresa Compte Grau, autrice dell’imperdibile volume Diez cosas que el papa Francisco propone a las mujeres (Dieci cose che papa Francesco propone alle donne). Il pregevole lavoro, edito da Publicaciones Claretianasche, ci fa sapere l’Osservatore Romano pubblicando i pensierini di Francesco, “sarà presentato il 7 marzo nella capitale spagnola, presso la fondazione Paolo VI, da Mirian Cortés Diéguez, rettore della Pontificia università di Salamanca, Natalia Peiro Pérez, segretaria generale della Caritas spagnola, Clara Pardo Gil, presidente di Manos Unidas, e Mariña Riós, presidente della Conferenza spagnola dei religiosi (Confer)”.

Come per il confetto Falqui bastava la parola, per i confettini Bergoglio basta la notizia. Ogni commento è superfluo. Per completezza bisogna però aggiungere quanto fanno filtrare i bene informati dal segreto dei sacri palazzi. Dicono che il vero motivo per cui il vescovo di Roma ha scritto queste profonde considerazioni non è, come sostengono i soliti maligni, l’adeguamento al mainstream antisessista. Già fatto, del resto, dicono i soliti maligni. La questione è che, altrimenti, l’internazionale femminista gli avrebbe tolto l’amicizia su Facebook.

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

11 commenti su “TRENTA RIGHE FUORI MODA – rubrica settimanale”

  1. Oggi è il primo venerdì del mese e per devozione e rispetto al Sacro Cuore e anche per fioretto evito di esprimere commenti infuocati che trattengo a stento sulla punta della lingua.

  2. Alberto Giovanardi

    Bergoglio ha recentemente dichiarato: “Sfiducia e rassegnazione paralizzano il cuore dei credenti”, tacendo furbescamente sulle cause di questa supposta “paralisi”.
    Ma è possibile che al “bed & breakfast” Santa Marta non esistano gli specchi?

  3. Ma suvvia ,Dott. Gnocchi ,la domanda dell’ amico di Gubbio e’ troppo facile ,non e’ neanche da scuola media ! Piuttosto ,sarei molto interessato al mappamondo ,purche’ non sia un prodotto delle Paoline o venga da Bose…..

  4. Luciano Pranzetti

    Avendo adempiuto al rito del primo venerdì del mese, esprimo il mio parere. Bergoglio non è mica come Gesù il quale non disponeva di registratori! Il vescovo di Roma, conscio della pofondità di qual che sia suo pensiero, affida agli scribacchini di turno e alla tecnologìa moderna le amenità sciroppose organiche al pensiero unificato. Che non cada un solo iota di quanto dice!

  5. Caro Gnocchi, cosa ne pensa di quella maestra che inveiva contro i poliziotti nelle manifestazioni antifasciste? A Genova, ieri sera, parlava Di Stefano di CasaPound al chiuso in una discoteca di fronte ad un centinaio di fedelissimi….che fastidio dava ai rossi? Eppure i rossi erano fuori ad incendiare i cassonetti ed a sfasciare le vetrine. Non ritiene che ormai la nostra democrazia sia diventata una specie di anarchia in cui tutto è permesso e tollerato? Quasi quasi mi augurerei che avvenisse un bel golpe in stile anni ’70 che porti l’esercito e i carabinieri al governo, con un nuovo Pinochet all’italiana che faccia rigare diritta questa ciurmaglia di teppisti e delinquenti che imperversa ormai nelle nostre città.

  6. Il problema di Bergoglio – e di molti altri della sua variopinta corte – è che per piacere alle masse cui si rivolge non può non tener conto del loro retroterra sociologico, politico e religioso. Bergoglio vuol essere espressione di un pensiero acattolico che gli impone di metter da parte quei modelli e quegli esempi, anche femminili, che i suoi referenti aborrono: in primis Nostra Signora, la Vergine Ss.ma, archetipo di donna e di santa, di madre e di moglie. Ma anche Santa Caterina da Siena, o Santa Teresa d’Avila, o Isabella di Castiglia, giusto per citarne qualcuna. Quella femminilità santa e virile, tutta cattolica, è in orrore al mondo, e per conseguenza anche a chi di quel mondo vuol essere testimonial: Bergoglio. Egli sa bene che non vi è nulla di più cattolico della Madonna – assieme alla Ss.ma Eucaristia – e quindi non può assolutamente indicare a modello per le donne di oggi Colei che contraddice per la Sua stessa esistenza gli errori e le deviazioni della setta conciliare. Per lui è una “grande italiana” non Santa Caterina, Patrona d’Italia, ma la…

  7. Alberto Giovanardi

    Baronio ci ha ricordato una verità fondamentale: “Non vi è nulla di più cattolico della Madonna assieme alla SS.ma Eucaristia”. E non per niente il Grande Eretico e i suoi complici, dopo avere iniziato con successo la distruzione della seconda con i vaniloqui sacrileghi sul reale significato della transustanziazione, per non parlare della comunione a divorziati e protestanti (e sempre in piedi e in mano e senza la patena, in modo da far cadere per terra le “briciole di Gesù Cristo” per poi pestarle o spazzarle via come in un secondo Calvario), adesso cominciano a mettere in discussione anche la verginità di Maria, in attesa di negare anche l’Immacolata Concezione e l’Assunzione in cielo. Dopodiché del Cattolicesimo non resterà che un lontano ricordo.

  8. Antonio Manzionna

    Tutti i gesti e le parole di Bergoglio lasciano intendere che cosi’ debba essere il precursore dell’Anticristo!

  9. come ebbe a dire MEL GIBSON sul suo film THE PASSION ispirato dagli scritti della BEATA EMMERICH quello che traspare dallo schermo è solo il 40% di ciò che accadde sul golgota 2000 anni fa…..siamo alla resa dei conti….ormai è palese che ci siano 2 chiese;quella grande e STRAVAGANTE capitanata da questo papa e quella piccola e perseguitata nelle mani dell0altro vecchio papa morente…che il SIGNORE ci dia la grazia immensa di essere perseguitati e sacrificati per la VERITA’.

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