TRENTA RIGHE FUORI MODA – rubrica settimanale di Alessandro Gnocchi

Il “genio femminile”

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In un giornale, “trenta righe”, sono come un sigaro toscano e una medaglia di cavaliere: non si negano a nessuno. Sono perfette per i primi balbettii di un praticante, per i funambolismi del vecchio cronista, per l’elzeviro del professore un po’ dandy e per l’editoriale del direttore. Dunque bastano anche a noi per dare un taglio veloce ed esaustivo a questa rubrica che commenta quanto accade dentro e fuori la Chiesa. Ma per favore, anche se la forma non è più quella della risposta alle vostre lettere, continuate a scrivere. Gli spunti migliori vengono sempre da voi.

Alessandro Gnocchi

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Confesso che questa faccenda del “genio femminile” mi è sempre stata sullo stomaco fin da quando la inventò e la propagò per l’Orbe cattolico Giovanni Paolo II. Con buona pace del docile ossequio al magistero espletato fin nella sua sfumatura ordinaria più tenue. Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.

Mi è sempre stata sullo stomaco perché era uno degli innumerevoli cedimenti all’agenda mondana presentati come virile intento di “raccogliere la sfida”. Concetto anche questo che non mi è mai andato né su ne giù.

Ma, soprattutto, era evidente dove si sarebbe andati a finire a colpi di “genio femminile” applicato al dialogo con la laicità: a mettere sul pulpito la “genialità” di “femmine” come Laura Boldrini ed Emma Bonino.

Emma, così cara al vescovo di Roma, è ormai la star della compagnia di giro che va per navate e sacrestie sotto il nome di “Ero straniero”. A luglio, in una chiesa del biellese, per far posto a lei, hanno proibito l’ingresso ai cattolici che non riescono dimenticare i diecimila aborti di cui è direttamente responsabile, oltre alle svariate decine di migliaia su cui si allunga la sua ombra sinistra.

Laura è invece una new entry che ha fatto il suo debutto nella chiesa di Terrasini, in provincia di Palermo, in occasione della Festa di “Avvenire”, il quotidiano dei vescovi italiani. Le facevano da spalla, Tarquinio&Pennisi, rispettivamente direttore di “Avvenire” e arcivescovo di Monreale.

Il concetto più memorabile espresso dalla signora Boldrini, statuaria mentre dava le spalle al Tabernacolo, è il seguente: “Invertire la rotta dell’Europa è l’unica possibilità che abbiamo per i nostri figli e i nostri nipoti. Lo dobbiamo fare mettendo al centro le persone, il lavoro e le istanze vere della vita reale”.

Questo sarebbe il “genio femminile” frutto di decenni di benedicente dialogo. Urge ermeneutica della continuità.

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24 commenti su “TRENTA RIGHE FUORI MODA – rubrica settimanale di Alessandro Gnocchi”

  1. Gentile Dr. Gnocchi, acutissimo il suo commento …nulla da aggiungere.
    La CIGL ha organizzato in questi giorni a Milano, in via Restelli, un banchetto per le ultime firme (dicono che ne mancano solo 50 mila) per (scrivo le loro stupide testuali parole) “costruire un’Italia solidale e inclusiva”…
    Tralascio il mio commento, correrei il rischio di non farmi approvare la pubblicazione:)
    lascio a lei e agli amici di RC di dedurre la propria posizione.

    1. Bene!!! “Ancora solo” 50 mila, esattamente come a Biella a luglio, cioè, mancano ancora TUTTE per presentare la proposta in parlamento. Ma si sa, radicali e CGIL possono crearle ab nihilo

  2. Caro dott. Gnocchi, se Boldrini, Bonino ed innumerevoli loro comari (da torinese cito sindaca Appendino onorata di suggellare nozze gay) rappresentano il genio femminile, bisogna chiamare le donne (quelle vere) all’insurrezione…

  3. Dopo che due papi in San Pietro nel 1962 e nel 1965 hanni girato le spalle al Tabernacolo lo può fare anche l’atea Boldrini. Ma visto che il Bergoglio ardente luterano condivide l’opinione che nel tabernacolo non c’è niente, si può stare seduti così ben straVACCAti. La misericordia perdona tutto – a prescindere.

  4. “Le donne nelle Chiese stiano in silenzio, perché non è permesso loro di parlare, ma debbono stare soggette, come dice anche la legge. Se desiderano essere istruite in qualche cosa, interroghino in casa i loro mariti. Perché è cosa indecente per una donna il parlare in Chiesa” (I Cor. 14, 34-35). “”Ora voglio che voi sappiate che come capo d’ogni uomo è Cristo, capo della donna è l’uomo” (I Cor. 11, 3). “L’uomo non deve velare la sua testa, perché è immagine e gloria di Dio; ma la donna è gloria dell’uomo. Perché l’uomo non è dalla donna, ma la donna dall’uomo. Non è stato creato l’uomo per la donna, ma la donna per l’uomo. Perciò la donna deve avere sopra il capo la potestà per riguardo degli angeli. Per altro né l’uomo senza la donna, né la donna senza l’uomo, secondo il Signore. Perché come la donna dall’uomo, così l’uomo per mezzo della donna: tutto poi da Dio” ( Cor. 11, 7-12). E ciò sta nella Rivelazione!

    1. ” Ogni professione in cui l’anima della donna si realizza e che può essere formata dall’animo femminile è un’autentica professione della donna…L’anima della donna dev’essere espansiva e aperta a tutti gli esseri umani; dev’essere tranquilla, di modo che nessuna piccola fiamma venga estinta da venti impetuosi; calorosa di modo da non intorpidire i germogli più fragili… vuota di sé, perché la vita esterna possa trovarvi spazio; padrona di sé e anche del suo corpo, di modo che tutta la persona sia prontamente disponibile a ogni chiamata” Edith Stein, donna colta, libera, indipendente e padrona di se’…e quindi libera di donarsi agli altri e a Dio, secondo il piano di Dio, non secondo il piano dell’uomo.

    2. Daccordissimo! Peccato che non sia così.Oggi in Chiesa comandano loro, (cioè noi) nella mia Parrocchia al momento della distribuzione dell Eucarestia, una ministra si è girata bellamente invitandone un’altra a salire al tabernacolo, ad aprirlo e a distribuire Nostro Signore. Il Sacerdote, pover’uomo non ha potuto fare altro che acconsentire. Pigliarle per le orecchie sarebbe un gesto gentile.

  5. La foto dice tutto: un coro di palloni gonfiati, che voltano le spalle al Padrone di casa, magari accantonato per non disturbarli. Una prece.

  6. quali “figli e nipoti nostri”, presidentessa dei miei stivali, quando sai bene che la vostra politica, e la ‘religione’ di quelli che qui ti circondano, vogliono che non ci siano più “figli e nipoti nostri”, ma solo la marmaglia che qui fate sbarcare e che continuerà a godersi e a praticare i suoi usi e costumi, per la goduria loro???
    ( ma questa seduta in un edificio sacro non si può configurare come ‘atto osceno’ tale da sconsacrare lo stesso edificio???)

  7. sinceramente vedo il problema nella testa, e nei cuori, di chi “straparla” – e, maggiormente come nel caso di Biella, di chi invita! – indipendentemente dal genere femminile o maschile.
    Se poi dovessi iniziare un elenco delle donne, religiose e non, che hanno servito e servono nostra madre Chiesa, servirebbero molto più che trenta righe.

    Nel caso non avessi inteso l’intento del breve articolo, chiedo chiarimenti, grazie.

    Grazie Alessandro Gnocchi per il prezioso lavoro. Dio ti conservi!

    Ale R. – Milano

  8. Di grazia, boldrini, quali sarebbero, secondo lei, “le istanze vere della vita reale”? E in che consiste “invertire la rotta dell’Europa’ ? Forse in quell’altissimo concetto da lei espresso qualche tempo fa secondo cui noi tutti dovremmo per il nostro bene imparare lo stile di vita di questi che ci stanno invadendo? Ci voleva davvero un genio femminile come il suo per rischiararci il futuro.
    Mah…Che sia, quella nella chiesa di Terrasini, una delle tante celebrazioni ecumeniche in voga ultimamente? Gli ingredienti sembrano esserci tutti.

  9. “La Chiesa vede in Maria la massima espressione del « genio femminile » e trova in Lei una fonte di incessante ispirazione. Maria si è definita « serva del Signore » (Lc 1, 38). È per obbedienza alla Parola di Dio che Ella ha accolto la sua vocazione privilegiata, ma tutt’altro che facile, di sposa e di madre della famiglia di Nazaret. Mettendosi a servizio di Dio, Ella si è posta anche a servizio degli uomini: un servizio di amore. Proprio questo servizio le ha permesso di realizzare nella sua vita l’esperienza di un misterioso, ma autentico «regnare». Non a caso è invocata come « Regina del cielo e della terra ». La invoca così l’intera comunità dei credenti, l’invocano « Regina » molte nazioni e popoli. Il suo «regnare» è servire! Il suo servire è « regnare!» (dal testo della lettera alle donne del Santo Papa Giovanni Paolo II, 29/6/1995).
    L’orizzonte di Giovanni Paolo II era ben più nobile, illuminato dalla Fede in Gesù Cristo e dal rispetto per l’insegnamento perenne della Chiesa. Il motto apostolico “Totus Tuus” ha espresso senza ombre la Sua devozione alla Santa Vergine.

  10. Non esiste ne “genio maschile” ne “genio femminile”: esiste il Genio Cristiano, e Nostro Signore lo dona a chi vuole Lui, uomini e donne.

    1. Condivido al cento per cento quello che dici, però poi esiste anche il genio del diavolo e questi signori qua sembrano esserne sufficientemente dotati , a cominciare da monsignor vescovo il quale anche lui molto disinvoltamente offre le spalle a Nostro Signore.

  11. Temo che uscirò subito dal tema perchè per me il genio femminile è nient’altro che la completa adesione, certo con tutto ciò che comporta, al grande compito affidato dal Padreterno a ciascuna donna (radicalmente diverso da quello affidato a ciascun uomo), compito oggi tanto obliterato dalle “geniali” donne moderne. Mi fanno invece molta più rabbia, ad esempio guardando questa foto, i partecipanti a queste stupidaggini e lo scenario. Tutto regolare che ci sia una signora Boldrini: un combattente scaltro e privo di scrupoli, se inspiegabilmente gli ufficiali nemici lo invitano dietro le loro linee a fare propaganda ai loro soldati, si frega le mani e ci va. Ma gli altri? Un quotidiano che ancor oggi, sfidando il grottesco, si ritiene cattolico non ha altri da invitare, per la sua “festa”, che una comunista femminista e chissà cos’altro “ista”? E il luogo? Ammessa e non concessa l’invitata, non c’era proprio una sala dove si potesse evitare di offendere tanto il Corpo di Cristo? Ma, già: se il generale elogia tanto la signora Bonino, cosa pretendere dagli ufficiali?

  12. Mi chiedo sempre cosa abbia potuto produrre nelle societa’italiana e nelle istituzioni cattoliche questi drammatici cambiamenti,cosa o chi abbia cominciato ad accettare l’idea che si dovesse “dialogare”con tutti a prescindere e cosa poi abbia determinato il valore preponderante che ,ad esempio,i “cattolici adulti” attribuiscono,nel “dialogo”alla parte avversa alla nostra fede….a volte ho la dolorosa sensazione che tutto questo non sia casuale ,che ci sia una volonta’malefica,un piano perverso per distruggere duemila anni di civilta’cristiana che hanno cambiato il mondo,dato dignita’e speranza a milioni di esseri umani…questa intenzionalita’malvagia io la leggo nel cipiglio violento della Boldrini e nella pervicace ,peccaminosa.disinvoltura che ha sempre contraddistinto la vita della Bonino…che le nostre autorita’fanno entrare in chiesa a pontificare …non ci resta che pregare Nostro Signore e la Santa Vergine con tuttoĺ’amore e la passione di figli disperati di cui siamo capaci

  13. franco ghielmetti

    Gentile dott. Gnocchi, condivido in toto ciò che lei dice sul genio della donna, ma la deriva ha radici lontane, vedi gli anni “formidabil”i del ’68 e forse anche prima. Quello che più fa male, però, e lo dimostra la foto pubblicata, è che questa metastasi femminista sia penetrata nella Chiesa e nella testa dei suoi pastori. Uno spettacolo che mette una tristezza inconsolabile per una deriva di cui non si riesce a vedere il fondo. Che la donna emuli l’uomo e viceversa ormai è assodato, con una confusione non solo di ruoli, ma anche di essenza e il dilagare dell’omosessualismo lo dimostra. Che non si facciano più figli è evidente (maschio e femmina hanno altro a cui pensare e da fare) e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Che poi la Chiesa si sia adattata a questo andazzo non poteva che far fiorire, si fa per dire, quelle belle trovate che nelle liturgie vediamo ormai giornalmente tra ministri, lettrici, lettori, ministresse straordinarie su e giù per i presbitéri (del resto anch’io ne sono contagiato).Potrei continuare, ma sto leggendo il suo libro “Fuori moda” e…

  14. Terremoto in Messico ieri 19 settembre…..caso strano ci fu un altro violentissimo terremoto a Città del Messico il 19 settembre 1985, 32 anni fa! Quando ci sono queste coincidenze di date viene un po’ da pensare: si tratterà del caso o può essere un segnale divino, un castigo di Dio per un determinato popolo? Che ne pensate voi? Anche i ripetuti uragani negli USA potrebbero essere castighi di Dio per gli americani peccatori?

    1. Penso anch’io che siano castighi divini, ma da leggere secondo le parole di Gesù riguardo alla caduta della torre di Siloe: “Credete voi che quelli periti sotto la torre di Siloe siano più colpevoli di tanti altri? No…”ecc.ecc.
      Ognuno di noi dovrebbe fare il suo mea culpa.

  15. Nessuno ha commentato un fatto degno di rilievo:
    il giornale Avvenire ci faccia il santo piacere d’ora in poi di occuparsi di protestantesimo, islamismo, luteranesimo, calvinismo, buddismo, confucianesimo, taoismo, tantrismo, yoga, induismo, mesmerismo, comunismo, socialismo, liberalismo, massoneria, insomma QUALUNQUE COSA, purché non parli di Cattolicesimo, visto che tale religione è, per detto giornale, materia ignota.
    Siamo stufi di tutte queste vere e proprie blasfemie.

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