TRENTA RIGHE. Ma Bergoglio è il papa o la nuova Lorella Cuccarini?

Ci perdoni Lorella Cuccarini, ma qui viene intesa solo come esemplificazione del concetto di “più amato dagli italiani”, perché di persona non ha nulla a che fare con la materia in questione. Comunque, sarà ben fatta cosa partire dalla notizia, che è la seguente: lunedì scorso “The Vatican House Organ”, volgarmente detto “Repubblica”, ha annunciato al mondo la propria preoccupazione per il calo di popolarità di Papafrancesco, specificando però che il vescovodiroma continua a essere “il più amato dagli italiani”. Ecco perché ci siamo permessi di evocare Lorella Cuccarini, la quale, a questo punto, esce dal nostro raggio di interesse e ci saluta. Ciao Lorella, bei tempi davvero quelli in cui “i più amati dagli italiani” erano come te. Allora, tu ci facevi sognare il paradiso di cucine eleganti e di case in cui trascorrere una vita serena, oggi, Lui ci consegna all’incubo delle mense dei poveri in cui dovremmo trascinare le nostre misere esistenze baciando i piedi agli immigrati che intanto usano le mani per messaggiare con lo smartphone. È la misericordia, bellezza.

Ma torniamo alla notizia. Come tutti sanno, “The Vatican House Organ” alias “Repubblica” è l’unico quotidiano al mondo che esce con l’imprimatur dei due papi, Bergoglio&Scalfari e dunque bisogna credere a quanto dice. Papafrancesco comincia a scricchiolare nei sondaggi facendo colare qualche riga di sudore freddo anche a Ferragosto sotto le talari laiche dei piani alti di Largo Fochetti e sotto le camiciole liturgiche dei piani bassi di Santa Marta, ma intanto tiene. Per la verità, spulciando i numeri, tiene e non tiene. Gli italiani che lo amano sarebbero scesi dal radioso 88% dei primi tempi all’attuale 71% e dunque bisogna che le menti migliori comincino a trovare le strategie giuste per risalire nei consensi.

C’è da immaginarselo lo sconcerto nella sacrestia di “Repubblica” quando si è trattato di maneggiare il sondaggio. E adesso che i dati li abbiamo in mano cosa facciamo? Piace sempre meno ai giovani, tiepidi e non credenti che sembravano tanto entusiasti lo stanno mollando, la spinta propulsiva non convince più. Certo, va sempre alla grande fra gli elettori del PD, ma sai che notizia… È la maledizione dei numeri che, anche a interpretarli ciurlando un po’ nel manico, quando diventano di dominio pubblico parlano chiaramente e bisogna pur tenerne conto.

In questi casi, la parte peggiore tocca a chi deve spiegare la situazione al diretto interessato. Sono momenti duri che hanno provato anche gli irriducibili di Berlusconi quando gli hanno detto che trapianti di capelli, bandane, giovani fidanzate, lifting e altre italie non mettono insieme neanche il 10% alle elezioni rionali. Però qualcuno il lavoro sporco lo deve pur fare.

Santità (a “Repubblica”, giustamente, chiamano Santità sia Bergoglio che Scalfari) siamo in calo, la popolarità non è più quella di una volta. E da Santa Marta spiegano che, sì, sicuramente l’appannamento di immagine è dovuto all’incomprensione per la misericordiosa apertura del vescovodiroma agli immigrati. Tutta colpa degli italiani che non ricordano quando gli immigrati erano loro. Dove non si possono spiegare i fenomeni religiosi con una fede che non c’è, va benone la sociologia estiva e il razzismo fa sempre titolo. Più uova per tutti, ma che portino il marchio d’infamia sovranista. “Avvenire” e Famiglia Cristiana” provvederanno alla bisogna con il rinforzino di prammatica. Comunque, se necessario, Sua Santità si riserva di intervenire nel discorso della domenica. Anche a Santa Marta, giustamente, chiamano Santità sia Bergoglio che Scalfari,  dunque è probabile che domenica prossima, con l’Angelus di Bergoglio e l’Articolessa di Scalfari, avremo l’Ermeneutica Autentica  dei dati in questione.

In attesa della manifestazione del Verbo Incartato, a “Repubblica”, dove il mestiere lo fanno con classe e coscienziosità, hanno deciso che la novella, anche se non troppo buona, sempre novella è e dunque va data: attacco in prima pagina e analisi in seconda e terza. Alla tastiera Ilvo Diamanti, sociologo, politologo e fondatore dell’istituto di ricerca Demos&Pi. Tocca a lui commentare per il volgo il numeri del sondaggio Demos-Coop. E inizia così: “È sempre lui, il più amato dagli italiani. Papa Francesco. Il consenso nei suoi confronti è poco sopra il 70%. Ma 5 anni fa, quando venne eletto era dell’88%, pressoché totale. Cala il favore tra chi pratica meno la religione e tra i giovani”. Poi, il pezzo gira in seconda pagina dove ha come titolo “Il calo di popolarità di Francesco che paga la difesa dei migranti”. Sommario: “Resta il più amato dagli italiani ma rispetto a cinque anni fa il sentimento positivo è calato dall’88 al 71 per cento. A sorpresa, il Papa piace meno ai giovani”.

Non c’è molto da aggiungere, se non il fatto che la fibrillazione fa battere forte anche i teneri cuoricini di Santa Marta. Se a Papafrancesco e alla sua neochiesa non importa nulla del gradimento di Dio, importa molto del gradimento del Popolodidio, il quale Popolodidio, oltre che nei sondaggi, lo conferma con la firmetta nell’apposita casellina dell’otto per mille. Dunque, qualcosa di concreto si farà, perché un conto è se cala la fede nel Padreterno e un altro se cala quella in Papafrancesco e il piatto piange.

Adesso non è il caso di cimentarsi nei soliti discorsi da vecchi arnesi della fede che misurano tutto con il Credo. Anche perché di questo calo di popolarità non ce ne può fregare di meno. San Pietro, che era San Pietro, non era certo “il più amato dai romani” se ha fatto la fine che ha fatto. I martiri non erano certo in cima ai sondaggi di gradimento se stavano nelle catacombe invece che un giorno sì l’altro pure sui giornali che piacciono alla gente che piace. Il fatto è che il cristianesimo è veramente paradossale: meno è gradito dal mondo e più lo conquista.

Ma non bisogna credere che l’appannamento dell’immagine mondana di Bergoglio sia il segno di una pur lontana conversione della neochiesa a qualcosa di vagamente cristiano. È solo che, come sempre, quando i clericali si danno al marketing finiscono sempre per mandare in fallimento la baracca perché vendono merce che non vuole nessuno, né i veri cristiani né il mondo.

Personalmente, mi rimane la piccola soddisfazione di non aver dovuto attendere il sondaggio di “Repubblica” per non gradire. Già fatto subito dopo quel tragico “buonasera”.

37 commenti su “TRENTA RIGHE. Ma Bergoglio è il papa o la nuova Lorella Cuccarini?”

  1. “È solo che, come sempre, quando i clericali si danno al marketing finiscono sempre per mandare in fallimento la baracca perché vendono merce che non vuole nessuno, né i veri cristiani né il mondo.”
    Complimenti!.
    Analisi perfetta. Davvero raro vedere esprimersi un po’ di sano sarcasmo contro l’ipocrisia del potere (anche quello clericale … Anche quello di un papa de noantri …).
    Continui così!

  2. Mi sembra provocatorio il titolo e non vorrei che per Bergoglio rappresentasse una sfida, poiché l’unica cosa che interessa a JMB è essere sempre al centro dell’attenzione con gesti inusitati e controcorrente. Sarebbe una provocazione per i “puritani”, i “legalisti” e i “duri di cuore”, come egli definisce i tradizionalisti, se decidesse di cambiar sesso per dimostrare che nella nuova chiesa anche le donne hanno gli stessi diritti degli uomini. Potremmo avere per la prima volta nella storia una “papessa Francesca” e con questo titolo diventare la prima donna a capo della Nuova Religione Umanitaria Mondiale, come cercò invano di fare Helena Petrovna Blavatsky, iscritta alla Massoneria, co-fondatrice della Società Teosofica nel 1875 e della “Blavatsky Lodge” a Londra nel 1887.

  3. Faccio parte dell’iniziale 12% dei “cattivi” e a maggior ragione dell’attuale 29%, non per merito speciale ma per semplice osservazione e paragone con il cattolicesimo. A parte questo, mi sconcerta soprattutto la faccia tosta del rigiramento di frittata: la popolarità del sig. Bergoglio cala perché… perché gli italiani non approvano la sua accoglienza dei migranti! Ciò, se non capisco male, è quanto scrivono i suoi cortigiani. Capito? Oltre a essere e rimanere lui il grande-buono-giusto, sono gli italiani (leggi: beceri razzisti) a ritirargli ingiustamente il consenso, per tale motivazione! Doppia fregatura. Non c’è che dire, sono davvero (pseudo)maestri nella (pseudo)comunicazione (leggi: “intortamento”), e bisogna stare sempre più attenti nella battaglia.

    1. Francamente Bergoglio sta cominciando a stufare, con le sue bergogliate ripetitive e noiose, anche nelle ampie frange pro-Bergoglio. Credo che le percentuali pro Bergoglio attuali siano ancora minori di quelle riportate in questo ottimo articolo. E poi la figura di un papa che si autocompiace nel suo modo di parlare e gestire i suoi atteggiamenti è sempre insopportabile, che si chiami Bergoglio o no. E comunque con l’appoggiare l’immigrazione selvaggia è innegabile che il suo gradimento sia in netto calo, e se lo merita.

  4. È innegabile però che il suo netto calo di popolarità (altro che 71 rispetto all’88 %, certamente è sotto il 71!) è soprattutto in funzione del suo appoggio all’immigrazione selvaggia. E comunque se lo merita.

  5. jb Mirabile-caruso

    A. Gnocchi: “Già fatto subito dopo quel tragico “buonasera” “.

    Anche a me quello strano ‘buonasera’ mi lasciò a dir poco perplesso, ma avrei dovuto attendere quel tragico ‘chi sono io per giudicare?’ per saltare dalla mia vecchia poltrona e trovarmi – dopo 60 anni di mia latitanza ecclesiale – alla ricerca di cosa fosse avvenuto nella Chiesa per capire quell’inquietante personaggio. Mi son costati tre anni buoni di letture e di conference e di catechesi e di interviste e di omelie per finalmente colmare il vuoto della mia latitanza, e per capire che la tragedia della Chiesa era cominciata nel 1958 per continuare indisturbata fino ai giorni nostri: sei decenni di papi fantocci, un conciliabolo voluto e presieduto da satana e una Chiesa che – scientemente deprivata del Suo Papa – è rimasta per sessant’anni impossibilitata a parlare e ad agire.

    E, ahinoi!, nessun di noi Suoi figli consapevoli di ciò che era storicamente accaduto, ha fatto alcunché per fare la cosa più logica e sensata: ridarLe il Suo Vero Papa!

    Una indicibile vergogna!!!

    1. Caro amico e fratello in Cristo, io ci ho messo qualche anno in più per convincermi che il marcio era arrivato al vertice della Chiesa nel ’58, usurpando il soglio petrino al legittimo papa, con un’operazione mediatica massonica; ho cercato di giustificare l’accaduto, ma dinanzi al “factum” è caduto ogni “argomerntum”. Molti, invece (vedi Socci, don Minutella) rinunciano a pensare con la propria testa, quando arrivano lì, a metà del guado, buttano il cervello alle ortiche e vanno avanti con cieco fideismo. Un vero peccato, perché buona parte della resistenza antibergogliana è così, vaticansewcondista, conservatrice conciliarista, il che è tutto dire. Speriamo nell’intervento dell’Immacolata, che arrivi presto.

      1. Amici cari, fratelli in Cristo, io dal 2013 ho fatto esperienze plurime di “chiesa cattolica”, dove ognuno si ritiene depositario della verità UNA, e nessuno ce l’ha, in quanto ho scoperto quell’infame conclave del 1958. Proprio quel 1958 ha giustificato il mio errare di chiesa in chiesa, ricercando sacramenti validi di non apostati e non eretici. Bivio quell’anno di 2 strade, l’apparentemente chiesa non Chiesa da Roncalli a Ratzinger-Bergoglio avviata in data 28.10.1958 contro la Chiesa continuata cattolicamente in data 26 (anima e corpo, ora dal 1989 direi solo anima). Due fumate bianche e due strade diverse, per questione di giurisdizione ed infallibilità: l’antipapa NON doveva disporne.Oscuramento del corpo profetizzato a La Salette, si tratta ora di renderlo visibile, e i nostri 70 anni di esilio termineranno come l’esilio babilonese.”Se Dio non abbreviasse i tempi neanche. uno si salverebbe”

  6. Carla D'Agostino Ungaretti

    L’ultima notizia riguardante l’illiceità della pena di morte in base al Vangelo è la palese dimostrazione (Dio mi perdoni … !) che questo Papa a volte parla a vanvera, dimenticando che tutto ciò che dice viene amplificato ai quatto venti e spesso distorto.. Se penso allo stile dei papi precedenti mi viene da piangere. Sono convinta che tutti, a cominciare dal Papa, dovrebbero parlare di meno e pregare di più lo Spirito Santo. Tutti: Papa, cardinali, monsignori, parroci (il mio parroco qualche domenica fa ha sparato una parolaccia dal pulpito facendo sobbalzare le persone semplici come me), ma ci metto anche certi giornalisti che inzuppano il pane nelle fake news e contribuiscono a confondere la fede di tante persone. E allora il demonio esulta e brinda con la sua corte ai molti successi che ottiene nel XXI secolo. Ma quando lo dico mi ridono dietro perché al demonio non crede più nessuno. Io invece ci credo e lo temo.

    1. jb Mirabile-caruso

      Carla
      D’Agostino
      Ungaretti: “Sono convinta che tutti, a cominciare dal Papa, dovrebbero
      ………………parlare meno e pregare di più lo Spirito Santo”.

      Parlare di meno, gentile signora D’Agostino Ungaretti, dovrebbero coloro che sono invasati dallo spirito di satana e, quindi, votati alla menzogna, alla perfidia e all’inganno. Ma sarebbe un nonsenso aspettarsi da costoro un simile comportamento, essendo la loro vocazione quella del male!

      Per quanto riguarda, poi, coloro che ricevono la grazia di avere la presenza dello Spirito Santo nelle loro vite, beh…costoro avrebbero il dovere di gridare inarrestabilmente la Verità. E, soprattutto, avrebbero il dovere dell’Azione come soldati di Cristo!

      Ma se dobbiamo giudicare dal silenzio tombale e dall’inazione congenita che ci distingue, dobbiamo giocoforza concludere che lo Spirito Santo non risponde affatto alle nostre preghiere! E perché mai dovrebbe risponderci, mi domando, se nessuno di noi è fattualmente disponibile ad usare la spada della nostra militanza Cristiana?

      1. Il Papa è il sommo capo della chiesa cattolica e quindi dovrebbe dare lui l’esempio ai cattolici e parlare di meno… molto di meno… lo stretto indispensabile. Ma fa esattamente l’opposto, parla in continuazione.

          1. In teoria è il capo della chiesa. Almeno burocraticamente parlando; non entro in merito nelle discussioni, tipo Socci, sul fatto che sia effettivamente Papa o no. Io personalmente non concordo (in toto) nel giudicare la figura del Papa come personalità infallibile, indipendente se prima o dopo il CV2.

        1. che significa “personalità infallibile”? ridicolo: non esiste nella teologia cattolica questo conectto di ‘personalità’ infallibile! Poi ognuno può creder quello che vuole, ma un cattolico per coerenza e onestà deve pensare da cattolico: altrimeti è buffa, alla papa francesco, appunto, e partendo da papa Roncallione.

  7. Bergoglio piace ai “cattolici” ipocriti, quelli che vogliono soddisfare tutti i loro i vizi e hanno bisogno di chi li incoraggia. Divorziati e risposati, concubini, omosessuali praticanti, bestemmiatori. Tutti a fare la comunione (in mano ovviamente ) e poi appena fuori spargono livore e odio sul prossimo che gli fa notare la legge divina.
    Mi raccontano sempre più casi di minacce e insulti a sacerdoti fedeli che negano l’assoluzione ad adulteri et similia.
    “Il papa ha detto che posso, lei come si permette di dire il contrario?”
    È una della frasi più frequenti che mi riportano.
    Da me c’è un sacerdote che ha messo un cartello con scritto ” io non dò la comunione sulle mani” Non avete idea dei commenti feroci che fanno i bergogliani misericordiosi.

  8. associazione mi dispiace per gli altri ma dio è cattolico

    credo che la caduta di popolarità sia dovuta anche al fatto che molti di noi che quando entrano in chiesa si tolgono il cappello ma non il cervello(chesterton)si siano resi conto che in pochi anni ha svuotato la chiesa cattolica di ogni traccia storica, spirituale,divina.ha fatto diventare lutero e calvino più importanti di john henry newman, tommaso moro, sant’ambrogio, san carlo borromeo.come profetizzò, l’allora monsignor ratzinger, la vigilia di natale del 1969,quando disse:la chiesa è finita(aldo maria valli in come la chiesa fini),ed aggiunse che sarebbe rinata fondata sui santi, perchè essi:guardano dio,oggi bisogna prendere coscienza che bisogna lavorare secondo questa prospettiva.è una svolta epocale, che potrebbe iniziare,ricordando papa clemente 14 che soppresse l’ordine dei gesuiti. cordialmente

  9. Per quanto mi riguarda non ebbi bisogno nemmeno del ” buonasera”.
    Lo conoscevo già da prima, quanto bastava per incavolarmi la sera della sua sciagurata elezione.
    Mi piace molto la foto, tipica, sembra Stanlio travestito da papa.
    Antonio

    1. Non confondiamo fischi per fiaschi. Stanlio almeno faceva e fa ridere quando lo rivediamo in una sua comica. Bergoglio non fa ridere affatto, anzi, irrita il sistema nervoso di tante persone, sempre di più. L’importante è che continui a dire quello che dice sempre… così almeno scenderà ancor più nei gradimenti. Meglio sarà.

    2. Vero: somiglia tantissimo a Stanlio, solo che quest’ultimo aveva talento ed esercitava la sua professione di comico con serietà e scrupolo, invece Bergoglio non saprebbe fare nemmeno il sacrestano…

  10. ma quel 71% sappiamo bene dove lo raccatta: al mercato dei miserabili che non possono permettersi altro che merce avariata!

  11. Rosalia Friello

    La popolarità sta calando e spero sempre di più perché il popolo di Dio sta finalmente capendo con chi ha a che fare e i disastri che giorno per giorno procura alla Chiesa. Da parte mia, ricordo attimo per attimo il momento della sua elezione, stavo in chiesa e l’annuncio fu fatto, cattivo presagio, da due persone non degne di stare sull’altare. Il primo grande brivido mi venne quando fu annunciato il nome che ha usurpato, quello di san Francesco e per me è sempre stato solo Bergoglio. Che il Cielo ci liberi.

  12. So che oggi va di moda il linguaggio d’odio, l’insulto, ecc. Non vedo però perchè noi cattolici dovremmo conformarci a questa moda. Si può dissentire anche dal Santo Padre senza insultarlo e mancargli di rispetto. La correttezza giornalistica esigerebbe di dare poi al sondaggio di Repubblica il valore, effimero, che ha. Che senso ha amplificare una notizia del genere, dare ad essa un significato che non può avere?

    1. io, per stare a me, mi guardo bene dall’insultare il papa, e anche dal dissentire: ma che mi sia dato un papa! Credere che costui( & C) sia papa, significa solo dare prova della massima sprovvedutezza! Un negatore di Cristo… papa: ma andiamo, please!.

      1. In questo sito non credo che Bergoglio sia stato insultato ma solo giustamente criticato, ma sta di fatto che lui è papa… anche se lei insiste ad asserire che non lo è.

        1. certo per lei che non crede nelle “personalità infallibili”, costui è papa. Per me cattolico, che crede nel magistero infallibile del papa garantito da Dio ( ed è per questo che credendo al papa credo a Dio, non a uomo) costui è un senor dei miei stivali…

          1. Io non credo nell’infallibilità del papa (e se per questo nemmeno allo spirito santo che entrerebbe in gioco nell’elezione di un pontefice), come ho già scritto più volte, indipendente dal papa buono o meno buono che sia; Bergoglio è papa, è stato eletto tale. La chiesa è diventata quello che è. Non c’è più da aggiungere altro.

          2. Ma certo che non c’è da aggiungere altro: ognuno pensi e creda quel che vuole, ci manchererebbe altro. Già detto. Ma logico è che chi appartiene ad una squadra, si attenga alle regole di quella squadra. Libero sempre di uscirne. Ciurlare nel manico solo non è consentito.

            E poi, diciamolo chiaramente: l’ unica chiesa, anzi, l’unica comunità al mondo che non dovrebbe avere pretese o rivendicazioni di verità sarebbe quella cattolica..Tutto gli altri sì: toccali i mussulmani sul Corano, che tal quale è sceso da Allah, toccali i ‘democratici sui ‘diritti civili’, toccala, la scuola, sull’evoluzionismo, toccali, i partigiani, sull’ italia liberata, e gli ebrei sulla Shoà, e i Mundialisti sulla terra senza più confini, ma i cattolici no, che pretese hanno, il vangelo stesso che è, se nemmeno i registratori allora c’erano (come è di moda ora dire tra i neo-cattolici, che cheschifano pensare di avere la verità !!! Ma andassero a zappare… )

    2. jb Mirabile-caruso

      Mario: “Si può dissentire anche dal Santo Padre
      …………senza insultarlo e mancargli di rispetto”.

      Se Lei, signor Mario, vuol chiamare satana “Santo Padre” sol perché veste la talare bianca, beh… si accomodi pure: la preziosissima facoltà del Libero Arbitrio donataci da Dio si presta anche alla perversione estrema di prendere in giro noi stessi!

      1. Volevo solo suggerire che l’insolenza, la rabbia e atteggiamenti simili sono lontani dallo spirito del Vangelo. E’ bello in questo senso considerare quanto scrive Paolo nel brano della lettera agli Efesini che viene letto nella seconda lettura della celebrazione eucaritica di oggi,12 agosto. Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni: “Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.”
        Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.

        1. San Paolo Efesini, anche voi eravate un tempo meritevoli d’ira…dediti ai vizi…. pronti a fare le opere buone che Dio ha PREDISPOSTO perché voi le facciate.
          Gesù nel Vangelo dice di essere la verità e di seguire la verità. Quindi le menzogne anche se biancovestite non fanno testo e la carità in primis viene da Dio solo e per Dio.

    3. Luigi r e Mario avrebbero anche ragion nel rivendicare i loro diritti e quelli di Francesco uno loro capo….SE fosse che la smettessero di dire di essere cattolici. La loro chiesa umana è vecchia quanto il mondo ed in base alla libertà interiore di ognuno dono di Dio, vi si può anche aderire come si aderisce al musulmanesimo o al buddismo. PECCATO che loro stanno occupando tutti un posto che spetta SOLO ai cattolici, i quali hanno una Chiesa divina, dove vige l’assistenza dello Spirito Santo e l’infallibilità. Quindi abbasso l’ipocrisia e vadano a cercarsi un’altra sede.

  13. Cesaremaria Glori

    Papa Bergoglio non è che il risultato della miopia e della colpevole tolleranza della curia romana nella seconda metà del secolo scorso allorché lasciò che si sviluppassero e trionfassero certe dottrine portate avanti con straordinaria impudenza e pervicacia da Pedro Arrupe il generale dei Gesuiti che fu l’artefice indiscusso della deriva che permise non soltanto l’emergere di teologi eretici come Rahner ma iniziative pericolose come la partecipazione di preti gesuiti a governi dichiaratamente marxisti e rivoluzionari. L’opzione per i poveri venne consacrata nella 32^ Congregazione Generale dell’Ordine fondato da S. Ignazio il 7 marzo 1975 che segnò il trionfo di Pedro Arrupe, l’artefice della rivoluzione copernicana che, oltre ad accogliere le innovazioni più pericolose del CVII, si spinse ben più oltre verso il coniugio adulterino con il Mondo. Paolo VI in quel giorno cominciò a morire, perché comprese di aver perso una guerra non dichiarata ma portata avanti con determinazione da chi era convinto di poter marciare sicuro senza Pietro verso un cammino pieno di speranza col…

  14. per dirla chiara una volta per tutte ai sostenitori della ‘papalità’di Bergoglio (et similes ): certo che papa/papi sono…della loro chiesa, della NEO-chiesa, che cattolica è per usurpazione di nome e di funzione…Pare lapalissiano…

  15. io non ho argomentazioni teologiche o dotte tali da contrapporre agli elogi espressi a buon prezzo magari per accreditarsi come degni di un paradiso di la da venire dico solo che la mia e’ una pura e semplice impressione !!! trovo che questo papa ha in sè qualcosa che mi fà paura !!!!!

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