Tsipras, l’insopportabile Tsipras, dirà mai la verità? – di Marcello Foa

di Marcello Foa

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zzzztsrsNon sopporto più l’ipocrisia di Tsipras, l’uomo che aveva acceso le speranze di una vera svolta democratica in Europa per poi ridursi ad applicare le riforme della Troika che il popolo gli aveva dato mandato di combattere. Ora si è dimesso. Troppo tardi, mi vien da dire. O troppo presto. Già, perché andare alle elezioni il mese prossimo, subito dopo la svolta pro establishment europeo di Syriza, significa, di fatto, impedire alle forze antieuro di organizzarsi. A questo punto che vinca Syriza o il centrodestra di Neo Demokratia o i socialisti poco importa: applicheranno la stessa politica di rigore che ha dissanguato la Grecia. E il popolo sarà privato di una vera alternativa, considerata l’improponibilità di Alba Dorata e altre formazioni estremiste.

A questo punto una sola domanda è rilevante: Tsipras spiegherà mai agli elettori greci e agli europei qual è la vera ragione dell’incredibile voltafaccia che lo ha visto protagonista proprio la notte del referendum? Quella doveva essere – e in molti cuori è stata – la notte del trionfo della democrazia e della volontà popolare. Ma quella notte Tsipras, anziché esultare, licenziò il suo ministro dell’economia Varoufakis e il giorno dopo fece esattamente il contrario di quel che il popolo gli aveva chiesto a grandissima e, consentitemelo, commovente maggioranza.

E’ come se esistessero due Tsipras, quello da molti di noi ammirato prima del 6 luglio e quello improvvisamente omologato del dopo referendum.

Cos’è successo quella notte? Chi o cos’ha indotto Tsipras a rinnegare se stesso? Non è una domanda retorica. Si tratta di capire quali metodi vengono usati – dietro le quinte – per sovvertire la volontà popolare.

E’ un dettaglio che – a chi è davvero democratico – interessa davvero; anche perché situazioni analoghe potrebbero capitare in altri Paesi.

Tutto il resto non conta, men che meno le ormai inutili elezioni di settembre.

Tutto il resto è sottomissione.

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fonte: Il Giornale

6 commenti su “Tsipras, l’insopportabile Tsipras, dirà mai la verità? – di Marcello Foa”

  1. Tsipras si è dimesso e, andando alle elezioni, chiede un mandato pieno per affossare il suo popolo greco.
    Un dato è comunque certo e bisogna dargliene atto: da comunista, Tsipras è stato veramente coerente nel portare avanti la naturale ed ultracentenaria alleanza fra Comunismo ed Alta Finanza. Sulla scia di Stalin, Mao, Togliatti, Fidel Castro, il nostrano PCI – grandi alleati questi del Grande Capitalismo e dell’Alta Finanza – Syriza, il partito “rivoluzionario” di estrema sinistra guidato da Tsipras, ha affossato la Grecia. Sarà adesso maturo il popolo greco nell’affidare il governo a chi veramente è contro l’euro(totalitarismo) ammazza-popoli? Personalmente siamo scettici in quanto l’immaturità della maggioranza del popolo greco sceglierà fra le due facce della stessa medaglia: i conservatori di Samaras o la sinistra di Tsipras; ovvero capitalisti e comunisti coerenti alleati all’Alta Finanza.

  2. Carissimo e sempre puntuale Foa, Tsipras ha solo esaurito la funzione che, da uomo di sinistra, il variegato mondo progressista, dalla Rivoluzione d’Ottobre, deve compiere: incanalare il consenso degli operai, mantenere lo zoccolo duro dei ceti medio-bassi, garantire una governabilità basate sulle parole magiche libertà, uguaglianza, benessere e lasciar agire chi di dovere nelle questioni che contano. Si, perché la sinistra, di ogni epoca e suolo, è sempre stata lo strumento di lorsignori per garantire il lavoro sporco. D’altronde, non furono i ‘wallstreeters’ a finanziare Lenin? Fare fuori lo Zar per eliminare la concorrenza petrolifera ai vari Rockfeller, Rothschilde & Co. Da sempre i partiti di sinistra e i loro leaders hanno garantito all’alta finanza di agire liberamente. Il comunista Giorgio Napolitano (già fascista in gioventù, come tanti altri) poteva recarsi liberamente negli USA senza problemi. Tsipras è l’ultimo pagliaccetto di questi signori sinistri in mano a chi di dovere.

  3. E se fosse il solito gioco delle parti? Se il mandato segreto di Tsipras esistesse fin da prima? Si sa che i comunisti le preparano da lontano le cose, sono maestri nel raggirare le folle. Nessuno si ricorda che Angela Merkel era alta funzionaria del Partito comunista sotto Honecker, responsabile dell’indottrinamento dei giovani? L’hanno rimpacchettata et voilà eccola a destra, e del suo passato si ricorda solo che suo PADRE era un pastore luterano. Non è impossibile che ad evitare che a raccogliere i consensi di Alba Dorata ci abbiano mandato qualcuno di più credibile con il mandato poi di fare ogni sorta di acrobazie e quando avesse il massimo dei consensi usarli per svendere il popolo. Non sarebbe la prima volta, sarebbe solo la volta più artistica.

  4. L’Italia è l’esempio più lampante: un PCI che ha cambiato l’insegna alla bottega (più o meno ‘oscura’) molte volte ma che ha sempre conservato l’attitudine, mai denunciata, al potere. Sarebbe molto interessante analizzare questi retroscena, da quando Degasperi e Togliatti si riunirono nella sede di Mattioli, il finanziere occultista, per l’assegnazione dei poteri e passando per strani personaggi come Berlinguer (la cui famiglia ha connotati ben precisi), Occhetto, D’Alema ecc…
    Oggi c’è il PD, risultato emblematico del cerchio che si chiude: la gnosi che abbraccia l’alta finanza e il libertinaggio etico e morale. Una dissoluzione totale, progettata dal ’68, che ha come fine il mondialismo e il cosmopolitismo. Chi più dei partiti progressisti può esaurire tale compito? E non sono i famosi neocon ex personaggi sinistri? Tutti ex trozkisti? Basti prendere come esempio il pedigree, molto nutriente e calorico, di Giuliano Ferrara, quello che vogliono il Chesterton nostrano! M vien da piangere…

    1. Interessantissimi tutti gli scritti, però in questi casi descritti e tanti altri
      simili, mi viene in mente sempre più spesso questo ragionamento: è
      davvero POSSIBILE che dietro ad ogni nome, ad ogni situazione ci
      sia SEMPRE una capiente potente magistrale ragnatela malefica?
      Faccio l’esempio di Ferrara, gentile Feder: tantissimi anni fa lui faceva
      una trasmissione politica su RAI DUE in seconda o in terza serata.
      Si sapeva che era, e si dichiarava, comunista, ma la mia mamma ed
      io, assolutamente di DESTRA, lo ascoltavamo sempre perché ci
      piaceva molto.
      E abbiamo sempre seguito in famiglia i suoi scritti i suoi dibattiti, anche
      perché stava facendo, chiaramente, un cammino verso i valori
      fondamentali cattolici.
      E pur dichiarandosi non credente, “ateo devoto”, ha SEMPRE difeso
      i valori non negoziabili (che bergoglio ha dichiarato inesistenti perché
      i valori sono tutti uguali..).
      Mi piacerebbe sapere se sbaglio.
      Grazie.

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