Ungheria. Il Parlamento ha approvato il referendum sulla quota di immigrazione obbligatoria  –  di Andras Kovacs

di Andras Kovacs

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Il referendum proposto su iniziativa del governo probabilmente sarà tenuto all’inizio di quest’autunno.

Il parlamento ha approvato il referendum con 136 voti favorevoli dei deputati pro-governo e del partito Jobbik e 5 voti contrari di deputati indipendenti.
La domanda del referendum è la seguente: “Vuole che l’Unione Europea possa prescrivere il collocamento obbligatorio di cittadini non ungheresi in Ungheria anche senza il consenso del Parlamento ungherese?”
La risoluzione parlamentare appena approvata provvede anche sul fatto che per lo svolgimento del referendum si possono spendere al massimo 4,9 miliardi di fiorini. Secondo la delibera, 500 milioni di fiorini dell’importo totale possono essere assicurati da un fondo precedentemente messo a disposizione all’Ufficio Nazionale Elettorale.
La Corte Suprema ha approvato il quesito referendario e ha respinto una settimana fa il ricorso presentato contro la decisione della Commissione Nazionale Elettorale, rendendo possibile in questo modo il referendum.
Contro la decisione attuale del Parlamento si può fare ricorso entro 15 giorni, rivolgendosi alla Corte Costituzionale. La Corte ha 30 giorni per valutare il ricorso.
La decisione sull’ordinanza del referendum deve essere pubblicata sulla Gazzetta Ungherese.
Il referendum nazionale viene fissato dal presidente della repubblica entro 15 giorni, in modo che sia di domenica e che cada tra il settantesimo ed il novantesimo giorno a partire dal giorno dopo la delibera.

Il primo ministro Viktor Orbán aveva annunciato il 24 febbraio che il governo stava avviando un referendum nazionale sulla quota di immigrazione obbligatoria.
Antal Rogán, il ministro dell’Ufficio di Gabinetto del Primo Ministro, la settimana scorsa ha detto che il referendum potrebbe essere previsto per settembre o per gli inizi di ottobre.
Il governo ha spiegato la necessità di un referendum in questo modo: solo gli ungheresi possono decidere con chi vogliono vivere nel loro paese; ciò non può essere imposto da Bruxelles.
La sinistra non si rende conto dell’importanza di questo referendum. Se ora ci arrendiamo ci saranno sempre degli immigrati da dividere obbligatoriamente.

16 commenti su “Ungheria. Il Parlamento ha approvato il referendum sulla quota di immigrazione obbligatoria  –  di Andras Kovacs”

  1. penso che nessun argomento di ordine economico può indurre a mortificare, sacrificare una scelta di ordine morale: anche noi italiani prima usciremo da questa unione europea “condotta” da persone che pensano di essere affrancati da Nostro Signore, addirittura di esserne superiori, meglio sarà. Altro che obbligatorio!!

  2. La povera Ungheria sta facendo terra bruciata intorno a se. L’isolazionismo può risultare apparentemente vantaggioso in qualche situazione particolare nel brevissimo periodo. E quando avranno bisogno a chi chiederanno aiuto? I figli dell’isolamento fra qualche anno soltanto malediranno i propri padri.

    1. No. La povera Italia seguendo scodinzolante Europa e USA, e con loro le lobby massoniche finanziarie internazionali che ne tirano i fili, farà come gli altri pecoroni la fine che merita: prima tosata, poi quando non servirà più uccisa, immolata all’altare del dio denaro.
      L’Ungheria, come altri Stati che ancora portano dignitosamente il nome di Nazioni, ne uscirà ammaccata ma orgogliosa e soprattutto VIVA.

        1. Anch’io: l’Ungheria ci guadagnerà economicamente e, SOPRATTUTTO (ed è ciò che più conta), MORALMENTE!
          Una volta uscita dalla perversa, sodomitica, abortista ed eutanasista UE, potrà iniziare a respirare, sotto tutti i punti di vista (speriamo solo che questo referendum sia soltanto il primo passo verso l’uscita totale….e che la perversa UE affondi pure nel suo letame…Italia compresa, se non capirà di uscirne)!

    2. Povera di soldi ma evidentemente più ricca di buon senso del resto dell’unione europea.
      L’Ungheria è libera dall’euro, quindi non avrà mai bisogno di Draghi e della BCE. Si figuri che avevano un prestito in corso dal FMI e non solo lo hanno ripagato, ma pure con anni di anticipo rispetto alla scadenza.
      Se si paragonano Grecia e Ungheria, vediamo che non sono tanto diverse per dimensioni, popolazione, risorse e ricchezza complessiva. Le scelte politico-economiche sono però state opposte. Lei se la sentirebbe di andare oggi in Grecia a magnificare il fatto che la Grecia non abbia fatto terra bruciata intorno a sé e quindi oggi goda dell’aiuto dell’unione europea? Io non glielo consiglierei!

  3. Una mia amica adottò due figli avendone già di legittimi, non ancora maggiorenni. Nell’indagine generale sulla famiglia adottante anche i figli legittimi minorenni furono interpellati ed ascoltati. Tanto più un popolo deve poter esprimere la propria opinione, essendo quello che si troverà gomito a gomito con i nuovi venuti. Fermo restando che a tutt’oggi non capisco
    la necessità di sradicare tante persone dalla loro terra. Senza fissa dimora, senza lavoro stabile,senza cultura propria, senza propri valori,questo magnifico mondo nuovo mi sembra abbia un unico fine: condurre l’umanità ad uno stadio preistorico in modo da poterla facilmente tenere a bada come specie collocata tra animali e uomini non ibridati,quei pochi che manterranno i loro semi o che li comporranno con esemplari doc. Nel giro di due o tre generazioni nessuno saprà più chi sono i suoi nonni.E forse non interesserà. Senza storia, in movimento, senza identità, con la mente e il linguaggio formati dai mass-media. Avranno voce radiofonica

  4. Giovanni Anitori

    Nel 1956 l ‘ Ungheria combatteva contro l’ oppressore comunista sovietico , nel 2016 contro l’ oppressore finanziario europeo.
    Giorgio Napolitano nel 56 con l URSS , oggi con la UE.

  5. In fin dei conti, che cosa sta dicendo l’Ungheria: “Non possiamo accettare che le nostre risorse debbano essere obbligatoriamente stornate dal soddisfacimento delle nostre necessità, per essere dedicate ad un’immigrazione, che non è sostenibile”. Chiunque oggi predica le porte aperte, si dimentica che l’Europa del XXI sec. non è il continente americano del XIX-XX sec.: un nuovo, immenso e pressoché disabitato mondo. Ed è profondamente scorretto urlare: “anche noi (italiani) siamo stati un popolo di emigranti!!”. Innanzitutto perchè i nostri bisnonni e nonni affrontavano l’emigrazione come una tragedia (che andrebbe risparmiata ai migranti moderni), e poi perchè gli USA o l’argentina di 200/100 anni fa, non era certo l’asfittica Europa odierna.

  6. L’Ungheria fa bene ed a ruota si è già unita l’Austria, il passo sarebbe mettersi con Putin, gli unici scemi del villaggio siamo rimasti noi, perchè a ben vedere siamo quelli più penalizzati e meno aiutati. La Grecia l’hanno già distrutta, ora tocca all’Italia, che poveretta oltre ad avere un kit di politici altamente ridicoli e pericolosi, perchè manipolati senza ritegno, abbiamo pure un Papa che fa da gran cassa e ci vuole invasi, poteva fare il macellaio come desiderava da giovane e rimanersene alla fine del mondo. Ormai siamo alla svendita totale per chiusura attività e pensare che ancora non hanno cambiato la dicitura: -L’Italia è una Repubblica basata sul lavoro-…….si sul lavoro di accattonaggio.

  7. La sovranità è quella che fa di uno Stato una Nazione.
    La sovranità monetaria è quella che determina e garantisce tutte le altre.
    Se l’Ungheria, come ogni altro Stato che lo voglia, saprà sfruttare questa grande possibilità, uscirà senza difficoltà e a testa alta delle panie che l’UE, certamente cercherà di frapporle, per tenerla soggetta.

  8. La sovranità è la qualifica che fa di uno Stato una nazione degna di questo nome.
    Se l’Ungheria saprà approfittare della sovranità monetaria, che è quella che determina e condiziona tutte le altre, uscirà dagli impacci che l’Europa cercherà in tutti modi di frapporre alla sua azione veramente liberatrice.

  9. Oggi Berlusconi in un convegno a Milano con i popolari europei se l’é presa con chi in Europa erige muri (quindi con Ungheria,Polonia,Austria,ecc ecc) ed ha difeso SCHENGEN (quindi FRONTIERE APERTE a TUTTI). Dopo il via libera alle UNIONI. CIVILI dando libertà di coscienza ad i suoi adesso sdogana l’INVASIONE. A questo punto ci sono rimaste la Lega Nord e Fratelli d’Italia ( pur con i loro limiti e difetti) a difendere la nostra identità e la legge morale naturale visto che NCD fa da STAMPELLA alla SINISTRA sulle unioni civili , ed opponendosi a barriere difendi confini ed andando a raccattare i CLANDESTINI fin sulle loro coste pur di mantenere le. POLTRONE.

  10. Carissimo Andras Kovacs,
    grazie per i Suoi preziosi e luminosi scritti.
    Premesso che oggi l’Ungheria guidata, per volontà del popolo ungherese, da Viktor Orbán rappresenta un faro dalla luce luce fioca ma ricca di Speranza, affinché l’attuale europa malavitosa soggiogata dall’alta finanza possa annegare, unitamente ad i suoi burattinai, nella sua nefasta materia, Le pongo alcune domande:
    1) come affronterà Viktor Orbán la rappresaglia usuorocratico-finanziaria che i poteri forti scateneranno contro l’Ungheria?
    2) quali medicine potrà adottare il Vs. Primo Ministro per porre argine alla suddetta rappresaglia?
    3) il popolo magiaro – che mi auguro sia più maturo di altri popoli che si lasciano soggiogare dalle marionette che l’alta finanza impone a guida di certi stati di cartapesta – è consapevole della impari lotta che lo attende?
    Un Saluto e Tanta Solidarietà a Viktor Orbán ed a Voi tutti che alimentate la nostra Speranza.

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