9 OTTOBRE 2012. A LECCO LA MORTE SI SERVE GRATIS. LA OFFRONO I RADICALI, BELLOCCHIO, ENGLARO. LA TESTIMONIANZA DI GIORGIO CELSI

Avevamo già pubblicato su Riscossa Cristiana un articolo di Carla D’Agostino Ungaretti sul film di Marco Bellocchio, “Bella Addormentata”. Torniamo a occuparci dell’argomento perché a Lecco questa pietra miliare della cultura cine-tanatofila è stata offerta in visione gratuita alla popolazione. Grande affluenza di pubblico, come ci informa gioiosamente il sito dell’Associazione Luca Coscioni, alla quale potete sempre rivolgervi se avete manie suicide. Vi aiuteranno a realizzarle.

Nel comunicato dell’associazione radicale suddetta non viene fatta parola – ovviamente – del fatto che la serata di inno alla morte è stata “turbata” dalla voce dissenziente di chi continua testardamente a non omologarsi, ad amare la vita, a difenderla, a non proporre la facile soluzione di accoppare il parente malato, oltretutto con l’ipocrisia di dire che lo si fa “per il suo bene”.

Era presente alla serata Beppino Englaro, il lugubre commesso viaggiatore della morte, l’uomo che, nascondendosi dietro il velo di una sentenza assurda e illegittima, ha causato la morte della figlia. La presenza stessa di questo individuo qualifica la serata e coloro che l’hanno organizzata. Sono del resto gli stessi figuri che, senza il minimo pudore, senza la minima traccia di pietà per la sofferenza umana, hanno diffuso uno spot pubblicitario per la ricerca di malati terminali da utilizzare per diffondere il loro ossessivo e sviscerato amore per la morte. Se volete saperne di più su questo sinistro spot, cliccate qui.

Su tutta la vicenda aleggia un nauseabondo odore. Gli adoratori della morte prendono due piccioni con una fava: offrendo gratis la visione del film diffondono le loro turpi idee, e comunque suscitano attenzione sul film, che non mancherà così di fare incassi quando sarà presentato nelle sale a pagamento. Pecunia non olet, neanche quando viene fatta sul dolore e sulla sofferenza.

Dobbiamo quindi ringraziare chi ha avuto il coraggio di portare una testimonianza a difesa della Vita. Sappiamo benissimo che oggi questo vuol dire essere impopolari, essere additati al pubblico ludibrio, essere emarginati. Il che vuol dire anche essere nel giusto. “Beati sarete voi, quando vi oltraggeranno e perseguiteranno e falsamente diranno di voi ogni male per cagion mia”. (Mt, 5, 11)

Diamo ora la parola a Giorgio Celsi, e di seguito a un ricordo di Eluana, scritto da Antonella Vian, medico, che la conobbe e la seguì da vicino.

PD

 

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Il giorno 9/ 10 /12 la dottoressa Antonella Vian ed io abbiamo manifestato, con striscioni e distribuzione di volantini, all’ingresso della sala Ticozzi a Lecco durante la proiezione gratuita del film “Bella addormentata”, organizzata da alcune associazioni radicali; successivamente si è sviluppato un dibattito con la presenza tra gli altri del regista  Marco Bellocchio e di Beppino Englaro. Eravamo lì a difendere il diritto alla vita, quel diritto che dipende dall’essere vivo, non dall’essere gradito o dall’essere normale. Quel diritto che chiaramente è stato negato ad Eluana Englaro in nome di un falso pietismo che si è risolto in una disperante prevaricazione del più forte nei confronti di chi non era più in grado di farsi valere. Avevamo con noi un banner con la sua foto  e la scritta  “Ti amavano così tanto che ti hanno fatto morire di fame, di sete e di paura” seguita da quest’altra “Che il Signore li perdoni per tutto il male che ti hanno fatto” (card. Barragan) mentre sui volantini erano riportate due belle testimonianze: due inni alla Vita a ricordo di Eluana.

I radicali presenti ci hanno indirizzato numerosi  insulti (comportamento stupefacente questo da parte dei conclamati paladini della non violenza !) sostenendo tra l’ altro la nota aberrante tesi che quello che si è fatto ad Eluana  è stato fatto in fondo per amor suo.

beAbbiamo avuto in ogni modo la possibilità di significare a questi facinorosi che – essendo provato scientificamente che i soggetti anche in stato di minima coscienza sono in grado di avvertire il clima che li circonda (sia pure con diversi gradi di consapevolezza) – era nostra opinione che Eluana, soppressa per l’interruzione della somministrazione di cibo, abbia vissuto gli ultimi giorni in uno stato di indicibile terrore.

Alla fine del film abbiamo potuto entrare nella sala per il dibattito (anche se molti radicali si sono messi intorno a noi per limitarci nei movimenti e negli interventi) durante il quale sorprendentemente il prof.Massei ha affermato che il padre di Eluana, subito dopo l’ incidente,  avrebbe auspicato esplicitamente che la ragazza morisse piuttosto che doverne sopportare le conseguenze.
Si è parlato fra l’altro della arcinota testimonianza della dottoressa Vian, che era tra coloro che accudivano la paziente, riguardo alla volontà di Eluana di voler continuare a vivere ma, come prevedibile, i relatori, pur dichiarando di averne sentito parlare, hanno preferito glissare sull’ argomento.

Nel mio intervento ho avuto l’ occasione di chiedere al Sig. Englaro dove fosse la madre di Eluana la cui presenza in un siffatto contesto mi sembrava ovviamente di grande interesse e mi è stato risposto in questi termini agghiaccianti  “…si sta spegnendo come si è spenta Eluana”.

Avremo presto a che fare quindi con una nuova vittima di questa inumana ideologia di morte ? Avrei voluto fare anche una seconda domanda: Sig. Englaro lei non si sente strumentalizzato dai Radicali?, ma, visto che non mi è stata data l’opportunità, gliela rivolgerò al  prossimo dibattito, a cui sicuramente non mancherò.

Dulcis in fundo, abbiamo potuto ascoltare alcune vere e proprie castronerie proferite dal regista del film tra le quali vale la pena di ricordare almeno la seguente “…a ben vedere Eluana non aveva più l’anima”.

Conviene a questo punto ricordare le parole di papa Benedetto XVI “…l’ eutanasia è una falsa soluzione al dramma della sofferenza, una soluzione non degna dell’ uomo, la vera risposta non può essere infatti dare la morte, per quanto “dolce”, ma piuttosto testimoniare l’amore che aiuta ad affrontare il dolore e l’agonia in modo umano. Siamone certi: nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio”.


Giorgio Celsi

Vicepresidente associazione NO 194 per un nuovo referendum abrogativo della legge 194 in materia di aborto

 

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TRE ANNI SENZA  TE ELUANA

 

 

9 febbraio 2012



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Angelo mio

Non ti volevano in tanti. Chissà perché.

Ti  pensavano  piena  di tubi , incapace addirittura di respirare da sola.

Invece tu reagisti con tutta la tua potenza e forza per dire no: “IO VOGLIO VIVERE!” Che ne sanno dei tuoi pensieri; che ne sanno se tu, quando eri in quel tunnel, dal buio, vedesti la LUCE o se incontrasti già allora i tuoi cari nonni in Paradiso.

Sì perché molti raccontano di aver visto il Paradiso nelle tue condizioni, prima del viaggio di ritorno sulla terra.

Invece l’ indifferenza e la superbia ti hanno voluto togliere per sempre la luce.

Che ne sanno se tu aprivi i tuoi  occhioni neri ogni qualvolta sentivi entrare  qualcuno nella tua stanza, a quelle poche persone a cui era consentito vederti.

Non certo alla tua cara zia, né al tuo ragazzo, che prima di te, aveva già il suo destino crudele segnato.

Che ne sanno loro di quel tuo ultimo viaggio che ti devastò, mentre nessuno ti sentiva tossire o reagire e che ti portò a subire il tuo ultimo calvario.

Che ne sanno loro che non ti volevano, mentre si ingrassavano, davanti a succulenti cibi e bevande, e a te neanche le briciole, che non si negano neanche ad un cagnolino. A Te quel poco bastava e nulla più chiedevi.

A Te che tutto bastava, anche il voler vivere così : dichiarato in quell’ ATTACCO DI PANICO, quando qualcuno sosteneva che Tu preferivi morire.

Che ne sanno loro, se per Te la Vita così aveva un senso. Tu che nulla di male facevi al mondo.

A differenza di chi invece del male al mondo fa.


Tu tanto Amore potevi e sapevi Donare , non solo a me mio caro Angelo .

Quante non  verità ti circondano.

Quante omissioni. Chissà perché!

Tu che nulla a nessuno chiedevi, se non di essere Amata.

Sì Tu così apparentemente impotente, davi fastidio, non ti sentivano, no non sentivano neppure l’ Amore che sapevi solo Tu Donare.

Tu prima Vittima Innocente dichiarata, per un diritto negato:   LA  TUA  VITA!

A Te che la NUOVA SCIENZA si è negata perché a Te non serviva, dicevano. Che ne sanno se Tu sorridevi a qualcuno.

No dicevano, erano solo smorfie.

Che ne sanno loro delle Tue reazioni d’ansia, in seguito a forti emozioni. Che ne sanno delle Tue “ strette “ di mano, a chi ti amava.

Non Ti volevano, DOLCE ANGELO.

Ti hanno voluto crocifiggere, Tu LEGNO SECCO, con l’ ipocrisia, l’indifferenza e la superbia di molti, e con l’inganno.

Come è cambiato il mondo, piccolo ma grande Angelo mio.

Hanno confuso il male per bene, il bene per male. Superbia e indifferenza ti hanno inchiodata su quella CROCE.

Insieme a tua madre che ancora oggi soffre in un profondo e solitario silenzio per Te.



DOLCE ANGELO MIO

mm




Antonella dott.ssa





Il testo non è modificabile a norma di legge

1 commento su “9 OTTOBRE 2012. A LECCO LA MORTE SI SERVE GRATIS. LA OFFRONO I RADICALI, BELLOCCHIO, ENGLARO. LA TESTIMONIANZA DI GIORGIO CELSI”

  1. Grazie per questa testimonianza …posso testimoniare che queste persone considerate dal mondo inutili , incapaci di emozioni e di amore sono invece segno che DIO È AMORE , e proprio loro sono i nostri maestri di vita . Un angelo che da lassù veglia su questa povera umanità

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