Buoni siti & buone letture

Il mondo cattolico, quello vero, è tenuto in vita anche grazie a una manciata di siti che fanno da punto di riferimento per tanti lettori in cerca di nutrimento della mente e dello spirito. Riscossa Cristiana intende tracciare una mappa dei luoghi sicuri dove, in un tempo drammatico come quello presente, sia possibile trovare scampo e conforto nelle buone letture, nelle analisi senza cedimenti, nella formazione dottrinale e morale, ma anche e soprattutto nell’amicizia e nei volti da riconoscere. In una serie di incontri e interviste, disegneremo la geografia di questi avamposti della fede, consapevoli che la volatile virtualità del web è solo uno strumento di persone concrete che sanno di dover vivere come credono per non ridursi a credere come vivono.

Radio Spada è un sito cattolico di controinformazione che spazia su diversi fronti: da quello teologico a quello liturgico, passando per quello etico fino a quello politico. Oltre a questo lavoro, l’opera del sito si svolge attraverso le Edizioni Radio Spada, che hanno già pubblicato parecchi titoli interessanti. Tra le iniziative di cui si occupa il sito, c’è la “Giornata di cultura radiospadista” che si tiene ogni 25 aprile e, proprio in vista di tale appuntamento, abbiamo parlato con Ilaria Pisa, che cura la parte editoriale e fa parte della redazione.

Quando, come e per quale motivo è nata Radio Spada?

Come blog, Radio Spada nasce nel giugno 2012 e arriva in un secondo momento, a ottobre 2013, ad assumere la configurazione attuale di casa editrice in forma di associazione culturale. Il primo germoglio spunta in seno ad una piccola comunità di amicizia e di militanza culturale “cattolica integrale”, creatasi tra alcuni studenti ed ex studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Lo scopo che i fondatori si sono prefissati è consacrato nello Statuto in questi termini: “La propagazione e la difesa della Fede cattolica attraverso la diffusione della cultura e del bimillenario pensiero cattolico romano”. Cosa che si cerca quotidianamente di fare, pur nei limiti dei nostri mezzi.

Il vostro lavoro più grosso si concentra dunque sulla casa editrice: quanti titoli avete pubblicato sino a oggi?

Da ottobre 2013 a inizio 2018, quaranta libri.

Cosa avete cercato di portare alla gente in questi anni?

L’ambizione è di portare ogni giorno a chi ci legge (sul blog o in cartaceo) quei raggi di luce che le istituzioni sedicenti cattoliche non lasciano più filtrare. Il modernismo ha cercato di oscurare la bellezza della Verità, al punto che Essa risulta oggi mimetizzata nel grigiore degli orizzonti mondani, come una merce posata sugli scaffali del supermercato delle idee, pari merito con tutte le altre, polverosa e contingente come tutte le altre. Non è così. L’unica Verità non può essere svilita nelle pappette cui il modernismo ci ha abituati da decenni: la Verità non è un sorrisetto e una canzonetta ebete, ma trafigge la carne e pulsa nel sangue, chiede tutto, fa perdere tutto, e fa guadagnare molto di più. Ecco quello che cerchiamo di trasmettere ogni giorno.

Come e in cosa, eventualmente, è cambiata Radio Spada dalla sua nascita?

La compagine sociale ha avuto diversi rimpasti, dato che la vita di trincea non è molto rilassante, e siamo molto più disincantati. Ma quanto alla missione, almeno nelle nostre intenzioni essa è rimasta invariata. Siamo cresciuti sia come assortimento di attività, sia come seguito, sia come consapevolezza.

Parliamo dell’appuntamento del 25 aprile. Quali risultati positivi avete visto?

Quest’anno siamo giunti alla quarta edizione: da un anno all’altro abbiamo registrato una costante crescita di interesse e di partecipazione, per cui si può dire che la giornata sia diventata uno degli appuntamenti classici del mondo tradizionalista. La cosa è positiva nella misura in cui denota che, nonostante tutto, una porzione di cattolici non “impoltronati” esiste e si è ampliata negli ultimi anni (grazie, Bergoglio!).

Quest’anno si cambia la sede, ma non si cambia tuttavia il succoso contenuto della giornata…

Abbiamo scelto una sede più spaziosa (l’Agriturismo San Giuseppe, di Gattatico – RE) per offrire ai nostri ospiti e relatori un agio maggiore nell’organizzazione e nella fruizione della giornata. Lo scopo del 25 aprile radiospadista, dalla sua nascita, rimane di fornire concreti spunti di militanza e di formare e informare ad un livello divulgativo “alto”: per questo abbiamo voluto intitolare l’edizione 2018 “La battaglia contro la Rivoluzione. Nuovi materiali per la resistenza” (malizia verbale voluta).

Perché questo tema?

Perché è essenziale comprendere il fenomeno rivoluzionario come un tutto unico, come un continuum che abbraccia ogni fase – dalla prevalenza dei diritti dell’Uomo sui diritti di Dio, passando per il liberalismo, il modernismo, le ideologie del Novecento e il ’68 – per giungere fino a oggi, allo sfaldamento e alla liquefazione di tutto.

Relatori d’eccezione anche in questa nuova puntata. Su quali criteri avete scelto di chiamare loro?

Cerchiamo sempre di mantenere alto il livello dei relatori, e ricca e variata l’offerta dei temi. Tanto la mistica (nel primo appuntamento, dedicato alle apparizioni mariane delle Tre Fontane), quanto la letteratura (nella seconda tavola rotonda, cui parteciperà anche Alessandro Gnocchi), quanto il tema economico e monetario (nell’ultimo incontro della giornata), sono ambiti che non avevamo ancora trattato nelle nostre giornate reggiane.

Fra tutti, devo dire che la presenza di Saverio Gaeta stupisce (ovviamente in positivo).

Saverio Gaeta è uno dei massimi esperti viventi sul tema delle apparizioni delle Tre Fontane a Roma e, più in generale, si occupa di mistica da anni: è quasi certo, ai miei occhi, che sia stato proprio tale interesse a spingerlo verso una considerazione sempre più critica della situazione cattolica contemporanea. Ciò che lo distingue da tanti giornalisti dei “sacri palazzi” è a mio avviso una grande libertà morale e intellettuale, il che non equivale certo ad avere automaticamente sempre ragione, ma è garanzia che – di fronte alla Verità – non ci sarà una reazione di sordità o, peggio, di impugnazione. E in effetti, oltre ad essere persona davvero umile e affabile, Gaeta ha ultimamente compiuto scelte lavorative precise, per preservare questa libertà. Non è cosa da poco, se si considera che il bergoglismo ha favorito più l’emersione di lacché e di caudatari, che di uomini liberi.

Cosa vi aspettate da questa nuova edizione?

Il mio personale desiderio è che anche quest’anno i partecipanti si rendano conto che una militanza concreta, de visu, in cui ci si incontra in maniera tangibile, in cui ci si impegna a partecipare già con lo “sforzo” per accantonare momentaneamente tutte le altre esigenze e routine (personali, lavorative e familiari), in cui ci si mette davvero “la faccia”, non è un passo opzionale per un cattolico. Crediamo nell’Incarnazione, non in un apostolato puramente telematico; i canali di comunicazione che pure oggi sono fondamentali per i cattolici veri – sparuti e dispersi, perciò bisognosi di fare “rete” a distanza – possono dispensare notizie e nozioni, ma da soli faticano a creare il “brodo di coltura” propizio per mantenere un impegno di militanza costante, radicato, in espansione. Senza lo studium, lo “sforzo”, ripeto, necessario anche solo a spostarsi di qualche chilometro, non si può pretendere di ottenere un risultato. A Gattatico il 25 aprile si vedrà una comunità cattolica e umana, si vedrà una testimonianza di fede e di lotta, si sarà lì per edificare gli spiriti e coordinare l’azione, non per parlarsi addosso in una nostalgica laudatio temporis acti.

 

IL PROGRAMMA DEL 25 APRILE

Radio Spada ce lo racconta così

La giornata si apre alle 10, quando inaugureremo gli stand librari (e non solo: sarà presente anche l’artigianato cattolico di Monnicraft); poco dopo ci saranno i saluti iniziali, in particolare dell’Associazione Pietro e Marianna Azzolini, meritoria realtà reggiana di promozione culturale, che si occupa soprattutto di ristabilire la verità su quanto accaduto dal secondo dopoguerra a oggi a danno degli italiani “perdenti”.

Alle 11 si parlerà dell’apparizione “ecclesialmente scorretta” alle Tre Fontane: dialogheranno Saverio Gaeta e Massimo Viglione. Le rivelazioni profetiche avvenute per bocca della SS. Vergine alle Tre Fontane sono decisamente antitetiche a tutte le “rivoluzioni” che siamo ormai assuefatti a vedere, anche tra i cosiddetti cattolici.

A seguire ci sarà lo spazio per il dibattito e per il pranzo. Si ricorda a tutti che, per una serena e ordinata organizzazione del buffet, è fondamentale farci pervenire le prenotazioni tempestivamente e con precisione. Radio Spada ha attivato il numero di servizio clienti: basta un messaggio firmato per essere inseriti. Prenotazione e pagamento sono necessari per pranzare, mentre la partecipazione a uno o più momenti della giornata è, ovviamente, del tutto libera e gratuita.

Alle 14.15 andrà in scena l’intermezzo teatrale a cura di Luca Fumagalli e di Piergiorgio Seveso: “A cena dal radiospadista. Opera buffa in unico atto”.

Intorno alle 14.30, la tavola rotonda letteraria “Ci incontreremo là dove non c’è tenebra: la letteratura e la Fede”, con il “tridente d’assalto” (che i lettori di questo sito, a ragione, amano moltissimo) Alessandro Gnocchi, Paolo Gulisano e Luca Fumagalli.        I tre relatori mostreranno lo stretto rapporto esistente tra narrativa ed “esperienza” del Cattolicesimo.

Alle 16, “Monetica o barbarie. Lineamenti della questione monetaria e dell’idolatria finanziaria”, che vedrà in dialogo Pietro Ferrari e Luigi Copertino, con la moderazione di Gabriele Colosimo.

A conclusione della giornata ci sarà il canto del “Noi vogliam Dio”.

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