Lo scrittore triestino scomparse prematuramente durante la I guerra mondiale = = = = = =
di Domenico Rosa
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Venerdì 19 giugno 2015, alle ore 16, in Palazzo Vecchio (“Salone de’ Dugento”), per iniziativa della V Commissione Cultura della “Città di Firenze”, verrà presentato il libro “Cose e ombre di uno” (Ibiskos) di Carlo Stuparich con la prefazione di Giani Stuparich. All’evento parteciperanno Maria Federica Giuliani, Presidente della V Commissione Cultura – Miriam Andreattini Sfilli, Delegata Regionale Associazione Venezia Giulia e Dalmazia – Giusi Criscione, nipote dello scrittore Giani Stuparich – Patrizia Hansen, Giornalista, Direttore di “Difesa Adriatica” e Pucci Cipriani, Giornalista.
Stuparich – per il critico Pietro Pancrazi – è la personificazione più completa dello scrittore di Trieste, non è soltanto il “cadetto della letteratura triestina” ma è anche e, soprattutto, il suo autore emblematico, paradigmatico, quello che dà la misura, il clima e la tensione spirituale morale di un’esperienza letteraria, come poche altre, legata all’uomo e alla sua esperienza travagliata nel mondo: “Uomo tra gli uomini” per usare una famosa espressione goethiana che venne accolta nel Mio Carso di Slataper e poi da Saba in due delle sue più famose liriche, Il Borgo e la Sesta fuga.
E il libro “Cose e ombre di uno”, pubblicato nel 1919, rappresenta un florilegio di scritti, di pensieri e brani del “Diario di Guerra” di Carlo Stuparich, morto ventenne al fronte, dove era andato volontario. La pubblicazione è un atto d’amore di Giani Stuparich, il famoso aurore di “Ritorneranno”, verso il fratello, morto da eroe, per la difesa della Patria, della sua identità nazionale: letteratura patriottica, letteratura di guerra, quella dei fratelli Stuparich ma soprattutto “alta letteratura” che merita un sentito ricordo in questo centenario della Grande Guerra del 1915-1918.
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fonte: Il Sito di Firenze
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