A Parma “La scuola fa la differenza”  –  di Cristiano Lugli

Nella città di Parma il 21 maggio 2016 avrà  luogo un incontro “formativo” rivolto ad insegnanti ed educatori dal titolo “La scuola fa la differenza”, dove verrà trattato il tema della “differenza di genere” e il “contrasto agli stereotipi”.

Il corso sarà strutturato tenendo presente tre fasce d’età: 0-6 anni, 7-11, 12-14, proprio gli anni in cui è più semplice manipolare e deturpare la formazione identitaria dei bambini.

di Cristiano Lugli

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È curioso notare che il corso sia rivolto solo ad insegnati/educatori, tenendo i genitori all’oscuro di tutto, e senza permetter loro di sapere ciò che, dietro le quinte, viene deciso tirannicamente per il futuro dei loro figli, privando la famiglia del primato educativo che le spetta, come diritto e dovere inalienabile.

L’ente organizzativo è il Centro Studi Movimenti di Parma, “Nato per iniziativa degli autori del volume Parma dentro la rivolta. Tradizione e radicalità nelle lotte sociali e politiche di una città dell’Emilia rossa – 1968/1969″ – come riportato dal sito web dello stesso.

Questo centro di studi – ben schierato per quanto concerne i ( rossi ) colori politici – è riconosciuto a livello provinciale come associazione di promozione sociale, godendo oltretutto di una convenzione con il Comune di Parma, il quale, immancabilmente, ha messo il proprio sigillo su questa iniziativa tramite l’Assessorato alla scuola, e, guarda caso, alle Pari Opportunità.

Fra le figure promotrici del corso  “La scuola fa la differenza” spicca anche il gruppo Agedo ( Associazione genitori di figli omosessuali ) di Parma. Agedo è un’associazione nata circa 20 anni fa a Milano ( poi estasi a livello nazionale ) che si occupa di omosessualità e dei rapporti familiari con la presenza di volontari e di genitori con figli omosessuali, transessuali, bisessuali, intersessuali.

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Agedo a Parma, Ferrari: “Uguaglianza dei diritti civili emergenza del Paese”

“Non sono i giovani ad essere sbagliati ma è questa società omofoba e sessista ad esserlo, quindi è importante sostenerli e lottare perché abbiano gli stessi diritti e la stessa dignità di tutti” – dice Elisabetta Ferrari, di Agedo Parma.

L’approccio che questa associazione vuole venga dato all’interno delle scuole è inconfondibile e viene espresso così da un membro del gruppo parmense:

Agedo a Parma, Ferrari: “Uguaglianza dei diritti civili emergenza del Paese”

“Basta vedere cosa succede nelle scuole, spesso feroci sacche di omobullismo, dove questo argomento non viene quasi mai preso in considerazione perché manca un piano strutturale di educazione sentimentale ( intendo educazione affettiva, sessuale, omosessuale) e di formazione per gli insegnanti, manca una cultura dell’adolescenza in chiave affettiva di cui ci si interessa poco, così anche nelle famiglie”

Sulla stessa scia d’onda si esprimono altri genitori di Agedo, con un discorso che lascia poco spazio a diverse interpretazioni sugli scopi che vogliono essere raggiunti:

Agedo a Parma, Ferrari: “Uguaglianza dei diritti civili emergenza del Paese”

“Noi genitori Agedo crediamo sia fondamentale aiutare e sostenere le nostre figlie/i promuovendo una educazione all’inclusione e al rispetto delle persone; l’omosessualità sia femminile che maschile non è una malattia, non è una perversione, non è una colpa e non è un scelta, ma è un orientamento affettivo, emotivo e sessuale verso persone dello stesso sesso che deve essere rispettato come l’eterosessualità. Si nasce così, come si può nascere mancini o con gli occhi di diverso colore… non per questo si deve chiedere il permesso di esistere e di aspirare ad una vita felice come tutti. Come genitori dobbiamo imparare ad amare le nostre figlie o figli per quello che sono, imparare a non considerarli “cosa nostra”, contenitori vuoti da riempire secondo le nostre aspettative ma dargli l’amore e il sostegno di cui hanno bisogno superando quegli stereotipi che ci fanno pensare che se la maggioranza delle persone è eterosessuale è giusto e naturale che tutti lo siano; in questa società ognuno di noi, nessuno escluso, viene educato ad una prospettiva di eterosessualità esclusiva e qui sta uno dei presupposti culturali da scardinare”.

E così, la versione contro-naturale di pochi vuole essere imposta a tutti, selvaggiamente e senza sconti. Si lavora silenziosamente per poter crescere intere generazioni a proprio piacimento, e soprattutto secondo la propria versione distorta.

È utile ricordare che il Comune e la Provincia di Parma aderiscono alla Rete RE.A.DY ( Rete nazionale delle pubbliche Amministrazioni Antidiscriminazioni per Orientamento Sessuale e Identità di Genere ) – tanto per aver chiaro non solo quali sono le associazioni che propongono il corso “formativo”, ma anche le istituzioni che si curano di promuoverlo nella propria città.

Speriamo solo che ci sia qualche buona anima di insegnante che abbia il coraggio di partecipare a questa manche di indottrinamento omosessualista, facendo valere la volontà di quei molti che non potranno essere lì per conoscere le nefandezze che vogliono propinare ai nostri figli.

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fonte: Famiglia Domani – Osservatorio Gender 

8 commenti su “A Parma “La scuola fa la differenza”  –  di Cristiano Lugli”

  1. Sono più che mai scatenati e noi siamo messi a dura, durissima prova. Confesso che, oltre allo schifo che provo, spesso vengo presa dalla paura. Capisco che anch’essa fa parte della prova, della tentazione; satana sta scatenando tutto il suo potere, fuori ma in particolare dentro la Chiesa, anche con l’intento di terrorizzarci e così poter avere la meglio su di noi con più facilità. Ciò non toglie che sia dura. Cerco di combattere affidando me e i miei cari ancor più a Lui, esercitandomi nell’umiltà. “Ha guardato l’umiltà della sua serva” : cerco di tener presenti queste parole di Maria, Lei che ha vinto e vincerà il demonio (campione invece di orgoglio).
    Ho messo un link; non contiene niente di nuovo, ho pensato di riferirlo per conoscenza:
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-parte-la-crociata-lgbt-allassalto-della-chiesaavvenire-e-la-punta-ma-anche-losservatore-16105.htm
    P.S. La lotta è quanto mai dura perché non abbiamo quasi più pastori.

  2. E siccome il sindaco di Parma, Pizzarotti, e’ del movimento 5 stelle (rovesciate), il cerchio diabolico si chiude.

  3. Renzi e la Giannini ormai hanno fatto “outing”, hanno gettato la maschera e si sono manifetsati chiaramente come agenti delle lobby Lgbt, dei poteri pervertitori mondiali, Satana corre all’impazzata, si deve essere proprio vicini all’entrata in scena dell’Anticristo. Anche per Bergoglio ci sarà molto lavoro da fare, e in fretta; il diavolo li fa correre i suoi sottoposti, non è mica come servire Nostro Sgnore. Teniamo ci stretti a Maria SS.ma, consacriamoci al Suo Cuore Immacolato (noi e tutti i nostri cari), perché lo scontro sarà durissimo ed esteso a tutto l’orbe terracqueo, pochi ne usciranno indenni. Ma ricordatevi dei santi frati di Hiroscima : a poche centinaia di metri dal luogo dell’esplosione atomica, non riportarono alcun danno, né fisico né alla loro chiesa; pregavano tuti i giorni il Santo Rosario ed erano devotissi alla Maddona. “Chi ha Dio come Padre e Me come Madre, non deve temere nulla” ha detto la nostra Madre Celeste recentemente, aggiungendo poi “chi prega non deve avere paura del futuro”. Ad Jesum per Mariam, quindi. LJC

  4. “Quando tuttto sembrerà perduto, allora Io sarò con voi”, ci ha fatto sapere la Madonna per il tramite di suor Lucia di Fatima. Non ci manca molto, ormai, alla distruzione della civiltà cristiana bimillenaria, complici la società (in)civile e quella (a)religiosa. Forse siamo prossimi ad uno scenario apocalittico nel quale tutto sembrerà irrimediabilmente perduto ( famiglia, legge naturale, educazione dei fanciulli, ecc.) La stessa pace mondiale potrebbe essere in pericolo. La scintilla potrebbe essere l’aggressione alla Russia di Putin, a cui essa risponderebbe, probabilmente, in modo durissimo, colpo su colpo. Senza un intervento diretto dall’Alto, niente ci potrà salvare da un’ecatombe planetaria, provocata da quell’Occidente un tempo definito “mondo libero”, e adesso passato al servizio di Satana. I prodromi si sono gà visti : in Iraq, Libia, Siria, Ucraina. Non ci vuole molto a capire chi manovra tutto questo, nell’ombra, e dove vuol arrivare. Signore, vieni presto in nostro aiuto !

  5. Carla D'Agostino Ungaretti

    Poveri genitori AGEDO! Cosa volete che dicano? Io non credo che la pensino tutti come hanno scritto nel loro manifesto programmatico, anzi sono convinta che l’omosessualità dei loro figli sia una vera tragedia privata per la maggior parte di loro, ma si sentono stretti tra due fuochi. Da un lato il timore di sapere i loro figli insultati, derisi e vittime di bullismo (fatti deplorevolissimi che la scuola non si dimostra capace di arginare) e che qualunque genitore temerebbe; dall’altro, dover ammettere che i loro figlioli (inutile negarlo) non sono conformi alla natura col timore di dover perdere per questo il loro affetto. MI fanno una gran pena, ma bisogna avere il coraggio di dire la verità e prego Dio perché dia loro il coraggio di disapprovare pubblicamente il comportamento sessuale dei figli, fermo restando ovviamente l’immenso amore per loro che non finirà mai. .

  6. A parte che è ridicolo chiedere di aver gli stessi diritti di tutti in una società dove i potenti nemmeno rispettano i diritti fondamentali delle persone, quale quello della vita, quello del sostentamento grazie ad un lavoro dignitoso, quello della salute, quello della salvezza eterna grazie alla Verità trasmessa nelle leggi, nella scuola, nella Chiesa. Ci hanno lascitao solo il diritto di fare sesso nel modo più animalesco possibile, o per bontà loro di drogarci, per il resto siamo in una dittatura da tempo e pertanto pretendere gli stessi diritti degli altri, è come voler entrare in carcere a tutti i costi, perchè tutti sono in carcere. Ogni tanto se qualcuno volesse pure qualche dovere, come hanno gli altri, sarebbe meno pedante. Le persone piagniucolose e pedanti non sono simpatiche.

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