Abano Terme organizza il “Festival del mistero e della magia”. Magia tra i fanghi e fango della magia – di Giampaolo Scquizzato

di Giampaolo Scquizzato

 

estrsmgPochi giorni fa, una cara amica mi ha inoltrato un’email avente ad oggetto “Magia tra i fanghi”: dopo aver aperto il link contenuti (http://www.festivaldellamagiaedelmistero.it/programma/) ho capito il motivo di questo titolo. Dal 18 al 20 ottobre si terrà ad Abano Terme, cittadina padovana della zona dei colli euganei, famosa per le sue strutture fango-terapeutiche, Abracadabano, un festival interamente dedicato al mistero, alla magia, all’esoterismo

Ecco così che, quasi con un gioco di parole, ho deciso di completare il titolo dell’email, aggiungendo al titolo della presente riflessione anche la dicitura “Il fango della magia”. Poi si capirà perché.

Per il momento mi limito a soffermarmi sui contenuti e sul programma della manifestazione, naturalmente aventi il sostegno e il patrocinio dell’Amministrazione comunale della Città di Abano Terme.

Nel sito internet dedicatole, la manifestazione è così presentata dalle Autorità comunali: ”Dopo “l’esperimento” del 2012, con la Notte nera delle Terme, abbiamo deciso di creare un vero e proprio Festival del mistero e della magia. Con questo Festival Abano Terme intende celebrare i propri elementi esoterici richiamandosi innanzitutto alla figura di Pietro d’Abano, il famoso medico, filosofo, astronomo, astrologo e forse mago. Altro elemento è il Montirone che, come altri luoghi delle terme euganee, apparve agli antichi Veneti prima e ai Romani poi come un luogo in cui entrare in contatto con il divino. Tra i fumi delle acque calde che sgorgavano dalla vetta del Colle gli antichi probabilmente individuarono la sede dell’oracolo di Gerione, che veniva consultato per conoscere il futuro. Fra pochi mesi riporteremo l’acqua calda nelle vasche del Montirone e in seguito abbiamo intenzione di creare nel suo complesso monumentale un centro dedicato all’esoterismo. Siamo convinti che il rilancio della nostra città passi anche attraverso l’investimento nella cultura e questo festival, destinato a crescere negli anni, e la trasformazione del Montirone rappresentano una potente leva di trasformazione o, per dirla in linguaggio esoterico, l’elemento che innesca la rinascita” (Il Sindaco – Luca Claudio. La Consigliera delegata alla Cultura – Milena D’Imperio)”.

Mi pare che da questo incipit possiamo dedurre che il Comune di Abano voglia rilanciare la cittadina, la cultura, ridare vigore all’uomo smarrito attraverso l’esaltazione di tutte le arti magiche, esoteriche che derivano dalla tradizione, consultando oracoli, conoscendo il futuro: non bastasse questo proposito, sembra proprio che ci sia l’intenzione di creare, accanto a fanghi e fumigazioni varie, un vero e proprio centro esoterico, per “entrare in contatto con il divino” e per “innescare la rinascita”. Chissà se il Sindaco e la Consigliera ci possono spiegare a che divino si riferiscono e in cosa consisterebbe questa rinascita. Qualche ipotesi ce l’avrei, ma, come vedremo, lascerò parlare qualcuno di più esperto.

Sempre dall’introduzione, il direttore regista Giancarlo Marinelli dice “Quando ero bambino e venivo ad Abano, ciò che più mi colpiva erano due cose: le rotonde in mezzo alla strada e gli strani fumi che affioravano, densi, dai tombini e dai fossati. Nella mia già allucinata fantasia ero convinto che, sotto terra, abitassero strane creature che fumavano dei giganteschi sigari nottetempo, e che quegli anelli piantati in mezzo all’asfalto fossero i loro portacenere. Ed eccomi qui, 30 anni dopo, a chiedere a Valerio Massimo Manfredi, a Ivana Monti, a Giorgio Albertazzi, a Sergio Stivaletti, il mago degli effetti speciali in Italia e nel mondo, e ad altri ancora, di portare un loro contributo inedito in grado di rafforzare quelle nebbie verticali che tanto hanno turbato la mia infanzia. Protagonisti assoluti della cultura e dello spettacolo del nostro Paese, che, per 3 giorni, insieme a voi, si caleranno negli abissi della terra per scoprire chi davvero ci sia lì sotto. Se Pietro d’Abano oppure, molto più semplicemente, lo sbuffo inesauribile dei nostri sogni. Vi aspetto, certo che tutti insieme, da laggiù, risaliremo. Per riveder le stelle…

Beh per organizzare siffatta manifestazione concordiamo con Marinelli che bisogna avere una mente parecchio allucinata, non si sa da cosa, ma certo non dalle nebbie della pianura padana. Per quanto riguarda le stelle che tornerà a vedere, poteva evitare il riferimento velato a Dante, perché forse le stelle più idonee sono quelle 5 del Movimento grillino che di esoterico, a quanto dicono, sembra avere parecchio.

Elenco ora alcuni tra i tanti appuntamenti la manifestazione:

-Letture e incontri dedicati a bambini e ragazzi: “Spiriti allegri”; “Scuola di magia”; proiezione del film “Maschera di cera” (vietato ai minori di 14 anni);

– la proiezione di un documentario sulla figura del medico, mago, filosofo esoterico Pietro d’Abano;

– una conferenza della scrittore Valerio Massimo Manfredi, con la partecipazione di Deborah Caprioglio, che parlerà di sedute spiritiche e del mito di Odisseo;

– il filosofo Massimo Donà parlerà poi di magia e filosofia;

– ci sarà poi il “bllod-spritz”: sorseggiando un aperitivo, il regista Sergio Stivaletti parlerà di come crea i suoi mostri e realizza i suoi effetti speciali;

– in un incontro dal titolo eloquente “Buon compleanno Belzebù”, ci sarà la proiezione del film “l’Esorcista”;

– un recital del famoso regista Giorgio Albertazzi, riguardante il Faust di Goethe, Jung, D’Annunzio e così via;

– vari altri spettacoli tra cui: “Cena medievale con delitto”; l’Apprendista stregone (per famiglie e bambini).

Hoc sufficit! Anzi no, perché ad Abano e Montegrotto Terme si celebra in pompa magna anche Halloween con la manifestazione del prossimo 31 ottobre “La notte nera delle terme”: eventi speciali per osannare tutto ciò che riguarda l’esoterico attraverso incontri con studiosi ed esperti di magia e alla scoperta della figura di Pietro d’Abano e per festeggiare il Capodanno esoterico che, come si dice nel sito, è “un giorno di grande Festa, dove tutto diventa possibile”.

E poi l’immancabile festa di Halloween dove nel bosco delle fate a Montegrotto Terme alle streghe “si uniranno le fate, gli spiriti e i folletti locali che abitualmente frequentano il Bosco delle Fate. Alla festa è invitata anche la razza umana che avrà quindi la possibilità assaggiare il cibo del magico Bosco, di assistere ai riti, alle danze delle fate, alle magie e agli emozionanti spettacoli delle streghe con acqua, fuoco e straordinarie sorprese”.

Sorvolando sulla iattura dovuta all’introduzione anche da noi dell’americanata di Halloween, e dopo quasi mille parole spese per descrivere solo parte di due kermesse dedicate nella provincia di Padova alla magia e al mistero (nel sito si possono trovare tanti altri spettacoli dedicati al tema in questione), credo sia quanto mai opportuno lasciare la parola a persone che con le conseguenze dannose del magico, dell’esoterico et similia, nella loro vita e nel loro ministero hanno spesso a che fare.

Ha scritto padre Giovanni Cavalcoli (G. CAVALCOLI, La buona battaglia. Saggio teologico sulla lotta contro il demonio, EDS, Bologna, 1986, pp. 39-40) che oltre agli eresiarchi, ai fautori di scismi, depravatori di costumi e ai diffusori dell’ateismo, “Figli di Satana […] sono (anche n.d.A.) i maghi, gli stregoni, le fattucchiere. Per quanto concerne altre pratiche di superstizione, come lo spiritismo, la negromanzia, la divinazione e simili, il peccato di chi lo commette o vi partecipa consiste sia nel danno alle anime (inganno, frode, diffusione di eresie, ecc.), sia nel danno al sistema psicofisico della persona (spaventi, turbamenti neuropsichici, danni fisici di vario genere alle persone o alle cose).

Scrive Padre Francesco Bamonte, esorcista della diocesi di Roma: “Non pochi sono convinti che la superstizione e le pratiche occulte siano innocue, ma non si rendono che esse, invece, possono aprire ampie brecce al demonio, perché possa esplicare la sua attività straordinaria sulle persone e sulle cose. Nell’esercizio del ministero degli esorcismi si constata che un certo numero di casi di azione straordinaria del demonio deriva dal fatto che la persona si è avvicinata alle pratiche occulte senza sapere a che cosa stesse andando incontro. Ecco, allora, che per un discernimento dell’azione demoniaca straordinaria è importante osservare se certi fenomeni hanno avuto inizio dopo uno o più fatti particolari […] tra quelli che elenco qui di seguito: partecipazione a sedute spiritiche o anche aver solo assistito ad esse; aver frequentato medium, maghi, cartomanti o aver esercitato la medianità, la magia, la cartomanzia; aver fatto uso di amuleti e talismani, soprattutto se ricevuti da maghi, i quali li hanno sottoposti a riti di evocazione e di propiziazione degli spiriti […]” (F. Bamonte, Possessioni diaboliche ed esorcismo. Come riconoscere l’astuto ingannatore, Ed. Paoline, Milano, 2006, pp. 59-60).

Padre Matteo La Grua, nel suo ultimo libro intervista dato alle stampe poco prima di morire, riporta la storia di un certo Francesco che “cercava di distrarsi- o forse addirittura di stordirsi- giocando alle corse dei cavalli; poi si appassionò allo studio della astrologia; quindi si sottopose a sedute di pranoterapia, illudendosi di poter lenire così il suo male. Inoltre frequentò diversi cartomanti, perché si era ormai fissato in mente di avere un nemico. Uno di questi operatori esoterici a cui si era rivolto- uno dei tanti “maghi” che bisogna rifuggire come la peste!- gli aveva confezionato come protezione un amuleto che Francesco portava sempre al collo.  […] Prima la mia benedizione, poi la funzione liturgica di guarigione scatenarono in lui un cambiamento che aveva del miracoloso: anzitutto buttò nella spazzatura l’amuleto e tutti i libri esoterici che custodiva a casa […] (Padre Matteo La Grua, Contro Satana. La mia lotta per vincere le potenze delle tenebre, ed. Piemme, Milano, 2013, pp. 58-59).

In una delle sue tante catechesi su Radio Maria, Padre Gabriele Amorth ha raccontato che “Nel 1993 a Torino è stato aperto il primo salone di astrologia, esoterismo, arti divinatorie denominato “Magica”. Settantuno stand di cui ventisei occupati da operatori di arti magiche e ventisette stand per la vendita di articoli di magia. Il mago Gennaro Brianzi, presidente europeo dei maghi, non esita ad affermare che il 98% dei maghi ingannano […]  ( “Don Amorth a Radio Maria”, ed. Shalom, Ancona, 2012, p. 57. In modo simile si è espresso anche Padre Cipriano De meo in P. Cattaneo,  “Come difendersi dal diavolo. Colloqui con Padre Cipriano de Meo”, ed. San Paolo, 2012, Milano, p. 66).

Ma è d’uopo riportare anche la testimonianza di una persona che dalla magia è stata ammaliata al punto tale da “esercitarla” come professione: Zita Michielin, una donna che ho avuto la grazia di conoscere e che, ad un certo punto della sua vita, è entrata in contatto con l’esoterismo e la magia sostituendo una cartomante in un call-center, diventando essa stessa maga e cartomante. In un piccolo libretto Zita racconta “[…] desideravo conoscere meglio quel mondo a me tanto lontano ma che in un baleno mi aveva sconvolta, coinvolta e affascinata. […] Ho continuato a cercare, la mia sete di conoscenza era molta e le risposte che trovavo non mi bastavano mai. Ne avevo bisogno ancora e ancora.[…]. Ho trovato nelle teorie New Age verità su cui basare la mia vita. Ho anche seguito corsi per potenziare e utilizzare l’energia delle mani. Ero completamente immersa nel mondo delle filosofie orientali che ormai erano diventate per me la verità. […].Addirittura anticipavo un male che ancora doveva arrivare, usavo tecniche per guarire anche a distanza. Ero diventata per i miei clienti una sorta di vate, davo consigli su come affrontare la vita per evitare danni al corpo ed elevarsi spiritualmente. Ero brava, sai! Purtroppo, però, ancora non sapevo di aprire in quelle persone, ferite ben più grandi di quelle che erano venute a farsi curare.[…] Io che volevo essere al servizio delle persone, le ponevo, invece, in balia di forze occulte. (“Dai tarocchi alla Fede, ed. Segno, 2011, Tavagnacco, pp.22-23-24-26).

Ora Zita è tornata a Cristo, salvata dalla Sua potenza e dal Suo amore.

Credo che tanto basti per dimostrare come anche manifestazioni del tipo di quella di Abano e dintorni possano essere pericolose, tanto fascinose e mielose, quanto dannose, creando nell’immaginario collettivo di giovani e adulti un interesse e un affidamento per la magie e sdoganando pratiche, ritualità, formule superstiziose che di benefico non hanno proprio nulla perché non mettono in relazione con nessuna divinità, bensì con le potenze delle tenebre che possono rivelarsi perniciose sia fisicamente che spiritualmente, oltre che spesso portare ad un nocumento economico per le tasche di qualche malcapitato.

Della kermesse magico-esoterica in questione non abbiamo proprio bisogno e credo non ne abbiano bisogno neanche gli adulti, i giovani, le famiglie e i curiosi che vi parteciperanno, ai quali è bene dire da subito che, accanto ai libri di magia, vadano a parlare con qualche buon sacerdote, magari esorcista, per comprendere a cosa può portare, nel tempo, una curiosità morbosa per tali temi.

Chissà se dopo questa tre giorni di magia, si innescherà la tanto agognata risalita prospettata dall’Amministrazione comunale di Abano Terme. Io continuerò ad apprezzare la cittadina per i monumenti storici, il Duomo di San Lorenzo, il Santuario della Beata Vergine della Salute, il Monastero di San Daniele, i frutti della terra, le specialità culinarie e certo, anche per i benefici fanghi termali.

Non certo (e credo così anche l’amica che su ciò mi aveva informato) per la magia tra i fanghi o meglio, per il fango della magia.

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