recensione di Maria Elena Mignosi Picone
Con questa raccolta di versi dal titolo “Anima all’alba” con la quale è alla prima esperienza poetica, l’autrice Maria Patrizia Allotta ci offre un quadretto della sua esistenza con le sue speranze, i suoi affetti, i pensieri e le esperienze.
Risalta in questo la freschezza e la genuinità del suo animo, che si traducono anche in uno stile sobrio, chiaro ed elegante.
Il testo è corredato qua e là da fotografie, da lei stessa scattate, a colori ma molte anche con quel fascino particolare del bianco e nero che non tutti sanno apprezzare. In questo è figlia d’arte appartenendo ad una nota famiglia di fotografi qui a Palermo, e anche le fotografie sono cariche di poesia per gli squarci paesaggistici veramente suggestivi.
C’è poesia dunque non solo nei versi ma anche nelle immagini e ancora pure nella copertina dove fa da sfondo un bellissimo tramonto sul mare.
A parte anche la veste tipografica scelta con molto gusto e veramente raffinata.
E’ dunque un piccolo gioiello carico di poesia in tutti i suoi aspetti.
Risulta perciò un testo di gradevole lettura che stimola però pure alla riflessione. Infatti la poetessa è laureata in Filosofia e insegna al Liceo pedagogico Regina Margherita. Non può dunque mancare l’anelito all’assoluto, all’eterno, che sfocia poi in un sentimento religioso profondamente vissuto. “Magico sole sembianza d’eterno. Mio Divino trattienimi.”
E’ Maria Patrizia Allotta di quelle persone, le quali per chi come me ha avuto l’occasione di conoscerla direttamente, appaiono come naturalmente avvolte in un’aura di innata regalità.
Una vita comunque la sua come tante: “…continue pene costellate però da indicibili gioie. Così avviene nella nitida spola della mia esistenza”; l’inevitabile lutto in famiglia: “ pacificante esempio di vita vero maestro ricordo vivissimo sempre”; lo sforzo per superare le avversità della vita: “Dopo tanto…adesso quel Cielo lontano in bilico su un ponte da sola e senza pianto riesco a scalare”.
Ma quel che caratterizza la sua poesia e che si evince dal titolo “Anima all’alba”, (“anima all’alba rinasce”), è appunto la rinascita dopo la notte, il risveglio dello spirito dall’oscurità. Possiamo affermare perciò che la sua poesia ha carattere redentivo, che attesta la religiosità della sua anima. “Di poi fiato all’alba apre luce al sole finalmente… resuscita fervore intenso nuovo entusiasmo si avverte”
Nella sua poesia si intrecciano le pene e le gioie, l’amore e il dolore, ma su tutto vince la speranza e la felicità. “Cuore speranzoso gode del suo stesso esistere in felicità di festa felicitante per un Amore che ha saputo amare” e altrove “Bellezza di un tenero amore che il Destino donato mi ha”.
Così anche l’anello, quello nuziale, è “Non catena” ma “anello augurale d’immensità”.
Non manca l’inno alla bellezza, la sensibilità verso la quale è propria delle anime profonde e delicate: “Estasi con Bellezza rare emozioni soavità splendente ..in sublime ardore d’anima. Dono inatteso come carezza delicata del vivere taciturno segreto quel mistero voluto forse da celeste Destino”; “Profumo del vivere effluvio d’intesa ardore d’eternità” ; “giacinto di un’anima in festa”.
Un’opera poetica dunque, ricca di suggestioni, e che apre il cuore alla speranza e alla gioia, non ignorando le difficoltà e le avversità che la vita inevitabilmente presenta.
Maria Patrizia Allotta – “Anima all’alba” – Edizioni Thule
Pagine: 67
Prezzo: Euro 15
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