Assegnati i premi “Acqui Ambiente”. Difendere la natura è un dovere morale – di Averaldo Costa

di Averaldo Costa

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Con la cerimonia di premiazione in programma domenica 2 luglio nella storica cornice di Villa Ottolenghi, si chiude l’undicesima edizione del Premio Acqui Ambiente, l’evento culturale del Comune piemontese – noto e apprezzato per le sue bellezze naturali e l’eccezionale fenomeno della “Bollente” – che si affianca all’altrettanto prestigioso Premio Acqui Storia. La cura dell’ambiente e la salvaguardia della natura sono argomenti di punta anche sul piano morale. Lo dimostrano i sempre più frequenti richiami di Papa Francesco all’ecologia, e le sue esortazioni al mondo ad avere rispetto per il Creato. Appelli che ebbero inizio con la sua enciclica «Laudato sì» e sono proseguiti con le dure critiche ai poteri economici, le denunce contro il consumismo, l’inquinamento dell’aria, la “cultura dello scarto” che ingigantisce senza alcuna ragione i depositi di immondizia. Per non parlare delle risorse del pianeta, che vengono depredate a causa degli errati modi d’intendere l’economia e l’attività commerciale e produttiva, modi troppo legati all’interesse immediato.

Peraltro, la giurìa del Premio Acqui Ambiente, presieduta da Carlo Sburlati, vanta, in proposito, un importante precedente: il riconoscimento dato, nel corso dell’edizione 2013 del Premio, al Pontefice emerito , Benedetto XVI, per il suo volume «Per una ecologia dell’uomo», straordinaria raccolta di scritti, interventi, lettere, conferenze svolti da Joseph Ratzinger in molti anni del suo mandato, contenenti l’esortazione a salvaguardare la natura e l’ambiente. L’ecologia è un argomento sempre molto sentito da entrambi i Papi, che non mancano mai di incitare i credenti a resistere ai richiami del consumismo.

L’edizione di quest’anno ha voluto premiare, quali “Testimoni dell’ambiente”, tre personalità di rilievo a livello internazionale, provenienti da ambiti diversi ma ugualmente sensibili al tema. Sono ormai famosi gli interventi del professor Giorgio Calabrese, medico nutrizionista, in varie trasmissioni televisive, da “Porta a porta”, a “Uno Mattina” a “Linea Blu”, e molto diffusi presso il grosso pubblico i suoi libri sull’alimentazione, il benessere e l’importanza di un fisico equilibrato e tonico. E’ docente di Alimentazione e nutrizione umana presso l’Università di Torino e membro attivo della New York Academy of Sciences. Altra testimone premiata, la giornalista Emanuela Rosa-Clot, direttrice di “Gardenia”, “Bell’Italia”, “Bell’Europa” e “In Viaggio”. Nel 2002 ha contribuito a progettare e a lanciare la rivista “Natural Style”. Il riconoscimento dell’Acqui Ambiente premia il suo impegno costante nella diffusione al grande pubblico delle bellezze artistiche e naturali dell’Italia e dell’Europa. Terzo riconoscimento all’ambasciatore Umberto Vattani, che nel corso della sua straordinaria ed intensa attività in Italia e in vari Paesi europei, ha dato un eccezionale contributo alla promozione e alla difesa dell’identità ambientale, culturale, artistica italiana. Attualmente è presidente e rettore della Venice International University all’Isola di San Servolo della città lagunare, dove si svolgono importanti master di cultura ambientale internazionale. In particolare la Venice International University, in collaborazione con 17 prestigiosi atenei di varie parti del mondo, ha come focus proprio le politiche ambientali e lo sviluppo sostenibile e si presenta dunque come qualcosa di unico nel panorama accademico mondiale.

Vincitori dell’XI edizione dell’Acqui Ambiente, per la sezione opere a stampa, che quest’anno con 76 volumi in concorso ha segnato il record di partecipanti di tutte le undici edizioni, sono risultati Fulco Pratesi, con il volume «In nome del panda. La mia lunga storia d’amore con la Natura», e Stefano Zecchi, con il volume «Paradiso Occidente. La nostra decadenza e la seduzione della notte». Fulco Pratesi, nel suo saggio, racconta se stesso e spiega le ragioni che lo hanno spinto, fin dalla prima giovinezza, ad abbracciare la causa della tutela dell’ambiente. Nel libro sono sintetizzati oltre 50 anni di memorabili battaglie in difesa dei parchi nazionali e della fauna, contro il dilagare del cemento, a protezione delle coste marine di un Paese, l’Italia, che praticamente confina quasi tutto con il mare ed è immerso in esso.

E veniamo all’altro vincitore dell’Acqui Ambiente. Nonostante tutte le critiche che continuano a piovere sul comportamento lassista di troppe autorità occidentali, la realtà del mondo occidentale è ancora talmente positiva da spingere milioni di esseri umani a fuggire dalle proprie terre per venire a vivere qui. Da questa constatazione, l’illustre docente di Estetica Stefano Zecchi prende spunto per contestare i catastrofisti e illustrare ciò che è ancora valido della civiltà occidentale.

Quattro targhe speciali sono infine state assegnate a Paolo Massobrio, Matteo Melchiorre, Emma Moriconi e Gabriele Valle, autori rispettivamente dei seguenti libri: «Cucinare i sapori d’Italia», «La via di Schenèr. Un’esplorazione storica nelle Alpi», «Amatrice. Dolce, amara terra mia», «Italiano Urgente. 500 anglicismi tradotti in italiano».

I Premi Acqui Ambiente e Acqui Storia nei loro quasi cinquant’anni di esistenza, hanno ottenuto il patrocinio del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera e sono sostenuti dagli enti promotori: la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, massimo finanziatore dei Premi, la Regione Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, il Comune di Acqui Terme.

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