di don Marcello Stanzione
L’UAAR, l’associazione degli ateisti nostrani guidata da Raffaele Carcano, si rivela sempre più come un gruppetto numericamente insignificante ma esageratamente intollerante, litigioso ( anche al suo interno, vedi articolo sul sito UCCR: “ UAAR pecca di razionalità: intrighi, lotte di potere ed epurazione degli eretici”) e quindi anche incapace di una strategia vittoriosa. Probabilmente essendo dei confusionari ( chi nega Dio lo è evidentemente…) sono dei perdenti già in partenza.
Ultimamente hanno dovuto incassare due fallimenti riguardo alla loro lotta contro il Crocefisso che volevano togliere dai luoghi pubblici italiani. Due sentenze, dell’Italia e della Corte europea, hanno dato loro torto e Luigi Tosti, uno dei militanti ateisti più accaniti, è stato radiato dalla magistratura. L’UAAR, delusa per lo smacco, ha listato a lutto il suo sito per qualche giorno. L’UAAR dopo aver ingoiato a malavoglia due fallimenti adesso ne dovrà incassare il terzo… Il Prof. Roberto de Mattei il 16 marzo 2011 a Radio Maria dove conduce un programma mensile ha tenuto una riflessione sul mistero del male partendo dai fatti drammatici di attualità come la catastrofe del Giappone ed ha svolto la sua meditazione secondo la dottrina classica cattolica.
L’intervento di de Mattei si può leggere sul sito Corrispondenza Romana e qualsiasi cristiano, dal papa o dal teologo più illuminato fino all’ultima vecchina che va ogni giorno a Messa non hanno nulla da eccepire perché il suo contenuto è perfettamente ortodosso ed in linea completamente con il magistero della Chiesa. Senonché L’UAAR ha estrapolato alcune frasi dal contesto globale ed ha iniziato una campagna diffamatoria sia per mezzo stampa, sia tramite internet contro Roberto de Mattei chiedendone le dimissioni da vicepresidente del CNR ( Consiglio Nazionale delle Ricerche). De Mattei essendo un cattolico militante è considerato un nemico dagli ateisti per cui ogni occasione è buona per cercare di screditarlo e di coprirlo di ridicolo.
L’obiettivo dell’UAAR è lo stesso delle dittature comuniste: i credenti non devono avere un ruolo pubblico in organismi come il CNR ma devono essere emarginati ed esclusi e magari fra non molto anche incarcerati… In una nota il prof. Luciano Maiani, presidente del CNR, ha difeso la libertà di pensiero di de Mattei che ha fatto un intervento teologico su una radio cattolica come credente e non come rappresentante del CNR o in iniziative proposte dal CNR. In altre parole de Mattei rimarrà al CNR anche perché è uno dei più validi intellettuali italiani ( vedasi la sua bibliografia) ed è stimatissimo all’interno del CNR. Invito le varie decine di migliaia di utenti dei siti dove scrivo quotidianamente a sottoscrivere la lettera di solidarietà al prof. Roberto de Mattei apponendo la propria firma sul sito “Riscossa Cristiana”. Gli atei dell’UAAR di dimissioni possono chiedere solo quelle del loro segretario Raffaele Carcano la cui gestione è sempre più fallimentare…
3 aprile 2011