di Marco Tosatti
fonte: La Stampa.it
“Itinerarium” il blog di Vivien Hoch, offre un articolo intitolato “Quello che resta della famiglia in Belgio”. Dieci anni dopo la legalizzazione del matrimonio per le coppie dello stesso sesso, il Belgio ha dovuto adattarsi alle “nuove forme di famiglia” che nascono. L’istruzione nazionale ha dovuto adattarsi. Intanto domenica 26 maggio in Francia si svolgerà una grande manifestazione nazionale contro la legge Taubira.
Ecco un documento scolastico che ci ha inviato la mamma di Mathieu, 6 anni, prima classe di primaria di una scuola di lingua olandese vicino a Bruxelles. Le spiegazioni date in classe per accompagnare questo lavoro su “la famiglia” erano: “nel caso di due mamme, una va a cercare un granellino all’ospedale e torna a casa con un bebé”, e “nel caso di due papà, vanno a comprare un bebé un po’ più lontano e dopo tornano a casa con lui”.
Il blog continua: “sotto il pretesto di presentare la varietà dei modelli familiari, tutto è messo sullo stesso piano. Ci si obietterà senza dubbio che si tratta della realtà del paesaggio familiare di oggi…”. Troviamo particolarmente interessante il volantino allegato.
clicca sull’immagine per ingrandirla
Il dibattito sull’equiparazione del matrimonio omosessuale a quello fra un uomo e una donna continua molto forte, in Francia, dove domenica prossima si svolgerà una manifestazione nazionale contro la legge Taubira; una manifestazione all’ombra del suicidio a Notre Dame del saggista francese Venner. Un gesto che non può non ricordare quello compiuto da Yukio Mishima in difesa dei valori tradizionali del Giappone.
E intanto mons. Aubry, vescovo di La Reunion, dichiara che la legge Taubira “è nulla non avvenuta”, perché attacca il matrimonio naturale, che precede lo Stato e sul quale dunque lo Stato non ha nessun diritto. “Questa legge è illegittima e dobbiamo combatterla”. Anche il cardinale di Parigi, Vingt-Trois, ha esortato a partecipare alla manifestazione di domenica 26 maggio.