Un giorno alla Cattaneo di Roma tra vignette e disegni a lezione di diversità. Mamme perplesse: «Non si può spiegare a un bambino come cambiare sesso». LEGGI ANCHE La scienza ha già dimostrato che questa teoria è una bufala.
di Francesca Pizzolante
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«Mamma perché in questo cartello ci sono due uomini e un bambino e nell’altro invece due donne?». La giornata di educazione alla diversità è racchiusa nell’ingenua domanda di una bambina di poco più sei anni. La madre, impacciata, le replica: «Perché anche due donne o due uomini che si vogliono tanto bene possono dare una casa a bimbi meno fortunati». Mentre le polemiche divampano, al di qua dei cancelli della scuola Carlo Cattaneo, i promotori del gender sono già in cattedra ad impartire lezioni e consigli a professori e genitori su come aiutare il proprio alunno o figlio a riconoscere e rispettare la diversità.
La giornata, organizzata dall’associazione Scosse e patrocinata dal Comune di Roma, è fitta di incontri e workshop che occupano quasi tutte le aule dell’istituto scolastico. È una sorta di celebrazione della diversità, non solo sessuale ma anche culturale. Si incomincia dalla registrazione, al fianco c’è un banchetto con in vendita gadget e magliette con spot contro gli stereotipi della famiglia tradizionale. Lesbiche, gay, trans, viva la libertà di dichiararsi e lottare per il rispetto e il diritto alla genitorialità. Quello che si scopre in un sabato caldissimo a Testaccio è un mondo completamente differente da quello a cui sono abituate le mura scolastiche. «Siamo visti come promotori di istanze da scomunica – dice una delle tante organizzatrici -. Eppure lottiamo anche per chi puntano il dito contro». Il clima è decisamente “radical” e i tavoli di approfondimento sono divisi per fasce d’età. Si va da 0 ai 18 anni e per ogni periodo infantile o adolescenziale ci sono linguaggi e disegni differenti: dalle copertine illustrate, con famiglie diverse dai classici albi per l’infanzia, destinati ai bambini delle scuole materne ed elementari fino a video tecnici per i quasi maggiorenni.
Al primo piano, nell’aula dedicata ai bambini nei primi 6 anni di vita, si illustrano giochi del rispetto e di ogni genere, inteso come identificazione della persona. «Solitamente nei primi 3 anni di vita del bambino si può stabilire se sia un cisgender – persona a proprio agio con il genere attribuito alla nascita – o transgender – chi non si sente rappresentato dal genere di nascita -. Ogni 400 persone ce n’è uno intersessuale, ossia con cromosoma XXY, dice il relatore del workshop. Un genitore capisce fin da subito la tendenza sessuale del proprio figlio: dai giochi preferiti al portamento fino alla parlata. Il nostro compito, nelle scuole, è aiutare ogni bambino a trovare la propria reale identità sessuale». Scorrono slide e sulla vignetta in cui una ragazzina guardandosi allo specchio vede l’immagine di un uomo, un’insegnante chiede: «E se il bambino o bambina volessero cambiare?», «A quel punto si avvierebbe il percorso verso l’intervento chirurgico per modificare il corpo- risponde il relatore-. Noi siamo qui, con l’aiuto di medici specializzati, per insegnare che si può cambiare e occorre avere rispetto per le diversità». Una madre sull’uscio della porta storce il naso: «Ma come si può spiegare certe cose a un bambino di sei anni?».
Ma i test e questionari da far compilare ad alunni per cercare la propria sessualità, secondo la teoria gender non bastano a debellare il male degli stereotipi. C’è la letteratura con passaggi intrisi di omofobia da abbattere, la grammatica da modificare: assessora, sindaca, avvocatessa e via dicendo. E per chi non riuscisse a far comprendere l’importanza del rispetto, un laboratorio ad hoc dimostra come imparare la tecnica di difesa Aikido. Nella giornata di educazione alla differenza non manca la politica con un incontro sui diritti. Vi partecipano esponenti di sinistra nelle istituzioni. La consigliera regionale Marta Bonafoi annuncia che presto in Aula si discuterà dell’istituzione della cittadinanza di genere. Applaude la senatrice Valeria Fedeli. Nella pausa pranzo, organizzata in cortile, il pranzo viene servito dalle donne rom che la regione Lazio sta aiutando ad emanciparsi con un apposito tavolo istituzionale.
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22 commenti su “Bufera sulle famiglie. I maestri del gender sono già a scuola – di Francesca Pizzolante”
Socrate, accusato di corrompere i giovani, fu imprigionato e giustiziato per molto meno! Questi demoni perversi, in una società ordinata e responsabile, verrebbero almeno segregati in manicomi psichiatrici!
Solo una parola: schifo!
La manifestazione: ovvero come sprecare soldi pubblici, distruggere la famiglia, ledere l’infanzia, danneggiare la società, attentare alla morale. Che poker d’assi! Che diranno questi campioni a Gesù, giusto giudice, al termine della propria vita ?
Chi non vuole sottostare all’indottrinamento dei propri figli con queste porcherie,li ritiri prontamente dal Cattaneo, scuola pilota del letame omosessualista e li iscriva in un altro istituto.
Voglio vedere se questi dopo dieci, quindici ritiri hanno tutta questa baldanza e tutto sto zelo nella propaganda gender,tutto dipende da voi,cari genitori della Cattaneo,lottate affinche` i vostri figli vivano serenamente e nell’innocenza, senza lavaggi del cervello e quant’altro seguira` ancora…
Cari romani, cari laziali… li votate voi quelli che coi vostri soldi sponsorizzano sta roba. Ma se Atene piange, Sparta non ride… Sarà il caso di svegliarci!
Io sono romano, ma queste schifezze non li ho mai votati
Che orrore ! E’ semplicemnete diabolico.
Per la nostra Italia, se non interviene il Signore,
è veramente finita.
D’ACCORDO!
Prego sempre più spesso per il ritorno del Signore.
Empi scandalizzatori che forniscono (oltre ad una immoralità di proporzioni colossali) anche dati scientifici fasulli e fuorvianti: ad esempio le persone con cariotipo 47, XXY (sindrome di Klinefelter) sono MASCHI a tutti gli effetti, spesso sono sterili ma in qualche caso possono anche avere figli e non è mai stato dimostrato che fra di essi gli omosessuali siano in percentuale maggiore rispetto al resto della popolazione maschile (46, XY).
Quella malattia può causare ipogonadismo ma non c’entra niente con l’intersessualità, né dal punto di vista anatomico né dal punto di vista psicologico!
Inoltre è RIDICOLO che gente di sinistra citi come esempio proprio le persone con sindrome di Klinefelter, visto che essa è una delle malattie per cui in Italia è possibile essere uccisi tramite l’aborto fino a 6 mesi dal concepimento (le persone sane possono essere uccise fino a 3 mesi): quindi, per le loro ideologie fingono di tutelare, CALUNNIANDOLI, coloro che ritengono eliminabili nel grembo materno!
Chiedo scusa a tutti, ma non so se è per lo sdegno o per il ribrezzo, ma mi viene da vomitare!
Fa parte del piano per distruggere la civiltà occidentale. Insieme al “genitore uno e genitore due”. Con la legge Scalfarotto che ti tapperà la bocca se ti ribellerai al Gender con l’accusa di omofobia, Con l’invasione africana e musulmana, con la connivenza papale e di parte del clero. C’è da distruggere elettoralmente il Partito Democratico votando la Lega di Salvini. C’è da schierarsi con la Russia che ci sta difendendo dall’Isis. Ci sarà forse la necessità di uno scisma da un clero ormai al servizio di Satana.
È già finita. Nel momento stesso in cui è ammissibile il presupposto: che a tre anni sia individuabile (da pseudo pedagoghi) una “tendenza” sessuale in un bambino, che dovrebbe poter esperire un mondo sano, nel quale l’omosessualità è eventualmente tollerata e non promossa.
È già finita. Quando gli islamici, campioni nel confessionalismo, restano rigidi sui principi della famiglia patriarcale e il Cattolicesimo ha -accettato- la Psicologia, una pratica iniziatica non sacramentale, quindi Non Protetta dallo Spirito di Cristo, una disciplina gnostica che “analizza” e perverte l’anima umana.
È già finita. Quando reverendi Padri Esorcisti cattolici, che scrivono correttamente di demonologia, poi sono anche psichiatri che -distinguono- tra malattia mentale tecnicamente PSICANALIZZABILE e reale possessione.
È finita perchè il cattolicesimo non è moderno, non doveva accettare il relativismo moderno, era il FRONTE del sacro, contro le Scuole gnostico-psicologiche che l’assediavano.
Resta la Speranza.
Soldi per i bambini disabili non ce ne sono, tolgono ore agli insegnanti di sostegno per risparmiare, poi buttano i nostri soldi in queste cose vomitevoli. Una vergogna senza pari. Non bisogna pagare più le tasse ad uno stato illegittimo, perchè lavora contro il bene del suo popolo in tutto e per tutto: ci fa invadere dagli immigrati, taglia fondi alla sanità e ci propina la cattiva scuola come unica possibilità, ci soffoca con le tasse, permette l’uccisione di cittadini italiani nel grambo materno, come alternativa all’Inferno da loro creato ci presentano l’eutanasia. Bisogna boicottarli nell’unico amore che hanno :i soldi.
Costoro sono delle Cloache!Credo facciano schifo anche al loro miglior compagno: Belzebù.
no cara! A lui piacciono moltissimo!!!
I falsi pastori che hanno occupato la Santa Sede Apostolica da oltre cinquant’anni, hanno consegnato il mondo e noi christiani ai lupi. In ogni posto della società demoni e pervertiti, scimmiottano ed esultano come se avessero sconfitto Cristo e conquistato il mondo.
POVERI ILLUSI!!!!
Per loro non ci sarà scampo, la venuta di Cristo è imminente………e la cosa bella sarà che Egli non si scomoderà a far sprofondare satana e i suoi seguaci all’inferno, ma sarà la sua creatura più sublime ed eccelsa, la Santa Vergine trionferà. Noi dobbiamo solo pregare e attendere……..i nemici non ci fanno paura, NOI SIAMO CHRISTIANI.
Grazie Max, della sua coraggiosa testimonianza. Grazie a nome di tutti coloro che non hanno il suo coraggio nell’esporre il petto al fuoco nemico. Tanto più sono cattivi, tanto più atroce sarà il loro tormento eterno, ne stiano certi, poveri illusi ed ingannati dal demonio.
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere… guardare per credere:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ULLHnP21ros
Chi ha organizzato l’evento 2015, dopo l’analogo del 2014, lo pubblicizzava così:
http://www.scosse.org/venite-vedere-i-vostri-occhi-i-temibili-promotori-ideologia-gender/
Sul sito basta consultare nella sezione Chi siamo, “mission” e “le scosse” per capire padri e padrini. La stessa presidente scrive su “critica marxista” e su “huffington Post”.
E’ giusto esprimere il nostro sdegno da cattolici contro simili iniziative, ma forse non basta più. Loro hanno campo libero per la loro azione e la loro propaganda e se ne approfittano.
Anche se Il clero e i politici “cattolici” sono sempre più latitanti, tocca ad ognuno di noi promuovere la difesa dei principi per l’educazione cristiana dei nostri figli nella famiglia, nella scuola, nella società, Non possiamo più delegare ad altri o denunciare sterilmente, dobbiamo organizzarci ed agire, impegnandoci in prima persona a combattere questa nuova e non ultima mistificazione.
Credo si tratti di difendere l’educazione “umana” dei nostri figli. Le bestie stesse credo non farebbero questi discorsi. L’accettazione della diversità nasce costruendo sulla normalità.
Non credo sia un problema “religioso”, ma umano. Non si pone mai a modello l’eccezione.
In un recente congresso dei bibliotecari italiani a Bologna, molti di loro schierati pro gender, si sono lamentati del fatto che molti genitori fanno RESISTENZA con atti di vera e propria GUERRIGLIA nelle biblioteche comunali italiane che ormai sono PIENE di libri gender per l’infanzia. Cosa fanno questi genitori ? Semplice. Spostano questi libri malefici dalla loro collocazione originale dello scaffale della biblioteca in un altro settore in una collocazione più nascosta e defilata. Così quando un genitore pro gender (o lo stesso addetto alla biblioteca lo cerca per consigliarlo ad un genitore) cerca uno di questi libri ,non lo trova con grande frustrazione…Imitiamo questi genitori!!!!!! La LOTTA si fa anche COSÌ. L’articolo dice anche che addirittura un Sindaco (mi pare di Sesto S. Giovanni) ha richiesto un libro gender per poi non restituirlo più di proposito. Leggetevi l’articolo ” pubblicato”sulla rete sul Convegno dei bibliotecari a Bologna che parlano dei libri gender..eh eh rh