di Cristiano Lugli
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Si era appena finito di menzionare la California avanguardista, passata recentemente alle cronache internazionali per aver inserito nel programma di Storia dell’istruzione scolastica statale lo studio e l’approfondimento delle comunità LGBT, includendone il contributo prezioso che quest’ultime avrebbero portato all’America.
È bastato pochissimo tempo per apprendere il nuovo sconvolgente passo che questo stato, senza tregua, si appresta a fare senza colpo ferire e soprattutto con una nonchalance dittatoriale che lascia senza parole.
Il progetto di legge SB1146, già approvato in Senato, impedirà ai college ed alle università religiose di adottare un sistema regolamentato su un certo tipo di condotta morale, specie riguardante il sesso.
Fino ad ora i suddetti istituti potevano assegnare gli alloggi agli studenti sulla base del sesso anagrafico, senza ovviamente prendere in considerazioni l’identità di genere, e potevano altresì imporre sanzioni disciplinari agli studenti che, pur sapendo, violavano una serie di codici etici e morali di condotta.
Questo tirannico modo di agire, tipico nelle battaglie condotte dai paladini dell’uguaglianza LGBT, ha suscitato tanto clamore ed indignazione; tant’è che a riguardo si è pronunciato Derry Connolly, presidente della John Paul the Great Catholic University di Escondido, attaccando giustamente la proposta di legge e il suo tentativo di privare tali istituti della propria libertà di coscienza.
Lo scopo secondo Connolly è quello di “cambiare insegnamenti di oltre 2 mila anni per essere in linea con l’ideologia LGBT”.
Sempre secondo il presidente dell’università cattolica se questa legge dovesse passare si esulerebbe da qualsiasi principio di libertà decisionale:
“Non è più ‘vivi e lascia vivere’, ma è più ‘se non vivi come viviamo noi ti porteremo in tribunale’ “.
Per la cronaca infatti, ogni presunta “discriminazione” verso persone LGBT sarà perseguibile penalmente in tribunale, ponendosi prepotentemente aldilà dei codici di condotta presenti negli istituti.
La proposta è più che mai concreta, tanto che si appresta ora a passare al vaglio dell’Assemblea di Stato per la seconda approvazione. Un nuovo e terrificante passo verso la dittatura di stampo liberale che, lentamente, a poco a poco, come un veleno che viene iniettato a piccole dosi, tende sempre più ad affermarsi e imporsi barbaramente.
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8 commenti su “California: stop a “discriminazione” Lgbt negli istituti religiosi – di Cristiano Lugli”
FORZA TRUMP!!!
FORZA PUTIN!!!
…e, crepi l’avarizia, FORZA CLINT EASTWOOD!!!
Se io appartenessi alla élite che, da dietro le quinte, sostiene tutto questo squallido show, certamente mi chiederei quale fosse la pena a me riservata per così tanto ardire satanico! E sarebbe per me una immensa fortuna, perché mi darebbe – forse immeritato – uno spiragio di salvezza!!!
santa sodomia? o sodomia santa?
Ma dove stiamo andando a finire…????
Senza un intervento positivo di Dio, non si può dire:<Dove andremo a finire! ma bisogna dire: "Dove siamo finiti!"
Il sonno della ragione (perchè la fede si è già bella che stufata!!) produce l’orrido ed il ridicolo. Ecco che cosa troverà il Figlio dell’Uomo quando tornerà: l’umanità che ha sepolto se stessa nell’oceano della cretineria. Povero Ennio Flaiano, aveva torto: non solo gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore.
Ci penseranno gli islamici a rimettere le cose a posto. Con lanci di sodomiti dai campanili divenuti minareti. Come ha detto oggi l’atleta statunitense di fede musulmana presentatasi alla gara con il velo: ” Mettetevi l’anima in pace, tra 30 anni ce l’avrete tutte (il velo)!”.
Io sarò già in Russia da tempo.
trump verrà fermato. Ad ogni costo…è troppo troppo scomodo alla massoneria..