Davvero sappiamo comprendere cosa fu la Grande Guerra?  –  di Luciano Garibaldi

di Luciano Garibaldi

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zzzsirBastano 5 euro per aiutare un’iniziativa che mira, per la prima volta in Italia, a portare nelle edicole un fascicolo di storia tutto dedicato all’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra giusto cento anni fa. E’ questa infatti la sovvenzione minima (ma ovviamente si può donare di più) che il fondatore e direttore di «Storia in Rete», Fabio Andriola, chiede per poter realizzare il progetto. Da oltre dieci anni «Storia In Rete», una rivista universalmente riconosciuta come super partes, propone una lettura della storia fuori dagli schemi del conformismo e del “politicamente corretto”. Lo speciale sull’Italia nella Grande Guerra non farà eccezione: senza nascondere le luci e le ombre che accompagnano ogni azione umana, lo speciale racconterà come e perché l’Italia decise di entrare nella Prima Guerra mondiale. Una decisione maturata, come sempre accade, in circoli politici e culturali ristretti, ma che seppe alla fine coinvolgere gran parte della popolazione, accelerando la modernizzazione industriale del Paese, aumentando l’integrazione sociale tra i cittadini, aprendo spazi inediti alle donne, chiudendo definitivamente il processo risorgimentale, portando i confini nazionali a coincidere con quelli storici e naturali.

«In un contesto storico-culturale», dice Fabio Andriola, «che sembra voler far prevalere un’interpretazione “minimalista” della partecipazione italiana, ponendo l’accento sulle indiscutibili sofferenze che la vita in trincea comportava, lo sforzo di “Storia in Rete” sarà quello di offrire, ancora una volta, uno sguardo meno banale e convenzionale su quegli anni e quegli uomini. Lo farà raccontando retroscena ed evidenziando le azioni e le scelte che fecero dell’Italia una protagonista vittoriosa: la più giovane tra le nazioni in lotta, capace di confrontarsi con nemici molto più potenti e organizzati ma anche con alleati supponenti ed egoisti. Una Nazione in grado di passare, in soli 12 mesi, dalla tragedia di Caporetto al trionfo di Vittorio Veneto attraversando l’epopea del Piave. Una Nazione in grado di produrre un’incredibile serie di uomini di valore, un esempio che rimane valido ancora oggi se solo qualcuno si preoccupasse di raccontare ai giovani italiani cosa furono in grado di fare i loro nonni e bisnonni».

L’aiuto richiesto da «Storia in Rete» a quanti condividono la sua visione storica, servirà ad affrontare le spese di tipografia: saranno infatti stampate almeno 15 mila copie di questo speciale, distribuite nelle edicole di tutta Italia. Chi intende aderire al “crownfunding”, può collegarsi al link dell’iniziativa: https://www.produzionidalbasso.com/project/1915-litalia-va-alla-guerra/.

Per chi invece preferisce le vie tradizionali, è disponibile il conto corrente della società (precisando nell’oggetto la finalità del versamento): Banca Unicredit – Filiale via degli Ammiragli – Roma – IBAN  T 28 T 02008 05163 000010491455. Il conto è intestato a “Storia In Rete editoriale srl”.

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