Diventa famiglia l’unione contro natura – di Piero Vassallo

La via culturale al vespasiano  = = = = = = =

di Piero Vassallo

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zzzzcrnNel Vi canto dell’Inferno l’Alighieri ha evocato la figura di Semiramide, la regina degli antichi Assiri, che “al vizio di lussuria fu sì rotta, che libito fé licito in sua legge”.

Semiramide è la madre antica e la taciuta ispiratrice delle riforme attuate dal movimento sedicente progressista, che oggidì agisce in conformità ai princìpi della democrazia di stampo assiro/californiano.

L’impronta arcaica della legge, che ultimamente ha il nome dell’animosa radical chic Monica Cirinnà, è incontestabile: contempla infatti la legalizzazione (discendente dal costume assiro, babilonese e sodomitico) delle unioni pederastiche e lesbiche e il riconoscimento ai trasgressori di diritti assai simili a quelli che competono alle coppie normali – propriamente dette famiglie.

E’ quindi interessante ricostruire il movimento di stampo regressista, che sta trasformando  in un ruggente, laido e disonesto vespasiano la società italiana, che era normale (si potrebbe dire onesta, se il potere culturale lo consentisse) fino alla metà degli anni sessanta,

In Italia il vespasiano, raggiante nel cuore della democrazia postmoderna, trionfa  per effetto della metamorfosi sessantottina attuata per capovolgere e umiliare la morale cattolica.

L’onorevole Monica Cirinnà è il simbolo della regressione della fragilità cattolica al disordine post comunista.

Prima di diventare promotrice della legge, che giustifica, onora e consacra la sodomia e il lesbismo di coppia, la Cirinnà, infatti, nasce il 15 settembre 1963 in una famiglia di convinta e salda tradizione cattolica.

Al seguito di una scelta della madre, Monica frequenta di malavoglia una scuola gestita da religiose.

Sono gli anni del post-concilio, e il vento pruriginoso della rivoluzione radical-chic soffia anche nella (non protetta) scuola cattolica.

Il disordine mentale è nell’aria, insieme con l’insofferenza per la disciplina cattolica e per la sana ragione.

La gioventù indifesa respira la condanna che Herbert Marcuse ha scagliato contro il buon senso.

Il vento del delirio, che soffia dal sessantotto, allontana la giovane Monica dalla fede cattolica e la proietta nel liceo Tacito, uno dei luoghi deputati all’insorgenza progressiva degli studenti.

Iniziata all’ideologia animalista, variante estrema del sessantottismo, Monica si iscrive alla facoltà di legge dove è iniziata al nuoto (stile libero) nella corrente progressista. Direttore della danza è il barone Franco Cordero, del quale Monica diventa assistente.

Nel 1991 Monica aderisce al partito ecologista e ottiene da Francesco Rutelli la nomina a delegata all’ufficio per i diritti degli animali.

Quando è eletto sindaco Walter Veltroni, l’impavida animalista sfida il ridicolo assumendo la difesa dei “cittadini non umani”.

La svolta che decide il successo avviene nel 2008, quando la Cirinnà abbandona l’area del radicalismo puro per aderire al partito degli animalisti democratici (di sinistra).

Si stabilisce in tal modo l’unione ipostatica dell’operaismo e del radical chic: il volgare sudore della fronte operaia è battezzato dal profumo Chanel numero cinque.

Intanto il concetto di proletariato (da prole, ovvero da normale risultato della sessualità) capovolgendosi si eleva fino ad attingere la vetta esclusiva del raffinato club borghese, in cui si praticano assiduamente i nobili  vizi. Infine la rivoluzione sociale diventa girotondo anatomico ovvero culocrazia.

15 commenti su “Diventa famiglia l’unione contro natura – di Piero Vassallo”

  1. Un errore che secondo me ha commesso Dante è di aver messo Semiramide nel girone dei lussuriosi. Andava messa tra i traditori della patria. Complimenti Vassallo, il solito ottimo articolo.

  2. “Cari fratelli animali e umani di Striscia…”, lasciamo agli animali di accoppiarsi per la riproduzione. Noi, che abbiamo capito che Gaia non può sostenere più di 700 milioni di bipedi, non ci riproduciamo -non procreiamo (??) – non cerchiamo l’altrA/O. Noi ci tuffiamo nel turbine dell’ “accostamento” ai nostri uguali. Tutti/e stupendi, meravigliosi, eccezionali

  3. Il vero scopo del movimento Lgbt di matrice ultraliberista anglosassone (niente a che fare col comunismo) non è fondare un modello avanzato di famiglia, ma mungere la vacca ormai esausta dello stato sociale. La grande maggioranza dei gay pratica il sesso in maniera edonistica, cambiando spesso il partner. I più scaltri di loro, però, hanno capito che conviene stabilire o simulare una unione stabile per fruire di assegni familiari, detrazioni fiscali, pensioni di reversibilità e via dicendo. La loro logica non fa una grinza. Se il matrimonio non è altro che affettività, perchè negarlo a due persone dello stesso sesso? Per smentirli è indispensabile ritornare all’idea, propria di tutte le tradizioni culturali e religiose, comprese quelle del liberalismo di ispirazione hegeliana, che il fine principale del connubio è la procreazione e l’educazione dei figli. Se poi spacciano come propria la prole eterologa, basta poco per smascherare la vergogna e l’inganno.

    1. Infatti: tra le altre cose, sperano anche loro di avere soldi dallo stato sociale. Tempo fa avevo letto un articolo che faceva i conti di quanto ci costerebbe in termini di pensioni di reversibiltà, ma ora non riesco a ritrovarlo per inviare il link; si trattava di una bella sommetta. Così, non solo ci toccherà sorbirci certe nefandezze, ma dovremo anche pagare. Non aggiungo altro perché faccio fatica.

  4. Il marxismo, questa ideologia nefasta e perversa, è come un’araba fenice demoniaca che risorge sempre dalle sue ceneri. Sconfitto sotto l’aspetto economicistico (l’assunto del filosofo di Treviri che ha subito la più cocente smentita è proprio quello della “miseria crescente”), è risorto ed incombe adesso minaccioso sotto l’aspetto sociologistico ed antropologico. Tutti coloro che hanno a cuore la libertà (non solo i cattolici) devono mobilitarsi, esattamente come accadde nel 1948!

    1. Nel 1948 vi fu una truffa in quanto venne si premiata la DC partito falsamente anticomunista.
      In ragione di tale consenso, la DC spendeva i milioni di voti anticomunisti ricevuti da tanti cittadini in buona fede, per costruire, con De Gasperi e Scelba quello sciagurato consociativismo che altro non era l’alleanza DC-PCI. Ricordiamo, inoltre, che fino al 1947 comunisti e DC avevano governato insieme.

  5. giorgio rapanelli

    Sì, è vero, questi barbari hanno successo perché non c’è più il popolo di Dio unito e solidale, come sotto Pio XII. I cattolici (?) che sono nel PD, in Sel e in M5S stanno in poltrona e non si oppongono concretamente ai manovratori d’oltre Oceano che vogliono cambiare i connotati all’intero esistente individuale e collettivo. Il PD non è più il PCI, con un suo pensiero etico, tanto per salvare la faccia. Il mondo cattolico, dai vertici alla base è spaccato tra ortodossi e “novatori”. Quindi, Cirinnà, Scalfarotto e Fedeli si muovono con successo.
    L’ira di Dio, ammesso che Dio possa arrabbiarsi, si scatenerà contro tutti. Riceveremo ciò che abbiamo seminato, nessuno escluso. Quindi battiamoci apertamente: sostenendo quelle forze politiche che sono della nostra idea e, nel segreto della nostra camera, preghiamo, per poi andare in Chiesa a caricarci di forza divina con i Sacramenti. Alla fine i nemici di Dio saranno sconfitti.

  6. Condivido pienamente che il marxismo sia un’ideologia nefasta e perversa; noi camerati siamo pronti a mobilitarci:IL COMUNISMO NON PASSERA’,C’E’ LA FIAMMA DELLA LIBERTA’!

  7. Ancora una volta regna l’ipocrisia del NCD di Alfano che, anziché togliere la fiducia al Governo al fine di buttare a mare siffatta proposta eversiva, continua a stare nella stanza dei bottoni. In pratica, lo stesso comportamento assunto dalla camorrista DC nel 1978, la quale preferì l’aborto alla caduta dello sciagurato Governo di solidarietà nazionale con i soliti comunisti ed alleati minori.

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