DON MAURIZIO PATRICIELLO, IL PRETE OFFESO DAL PREFETTO DI NAPOLI – di Don Marcello Stanzione

di Don Marcello Stanzione


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don Maurizio Patriciello

 

Ieri sera, 20 ottobre, al tg2 ho visto un video ( che invito tutti a guardare – clicca qui) dove il prefetto di Napoli con inaudita arroganza mortificava il sacerdote don Maurizio Patriciello che con molta pacatezza stava parlando in una riunione in prefettura del grave problema dei “ fuochi tossici e avvelenati” nelle campagne napoletane e casertane.

Il prefetto ha aggredito il parroco anticamorra perché il religioso mentre parlava ha chiamato “ signora” il prefetto di Caserta e non “signora prefetto” dicendo che così il prete aveva offeso non solo il prefetto di Caserta ma anche lui, prefetto di Napoli e tutti i sindaci presenti. Ovviamente a suscitare lo sdegno popolare sia in aula che sul web non è stato l’ecclesiastico che quotidianamente con la sua opera cristiana rischia la vita in una zona dominata dal clan dei casalesi, ma il prefetto di Napoli che si è coperto di ridicolo. Lo stesso ateo e anticlericale Odifreddi in un suo articolo ha difeso il prete e detto che il prefetto si è comportato da don Rodrigo, cioè da signorotto arrogante e prepotente.

Quasi trent’anni fa ho conosciuto Patriciello al seminario Maggiore di Capodimonte a Napoli. Io ero un ragazzo poco più che ventenne e Maurizio era un uomo poco meno che trentenne. Tra i quasi cento seminaristi del Maggiore rimasi subito colpito dalla sua grande personalità. Diventammo subito amici e Maurizio mi raccontò la sua interessantissima storia. Per entrare in seminario aveva lasciato il suo lavoro di infermiere in ospedale e prima di rientrare nella Chiesa Cattolica era stato per diversi anni un predicatore evangelico ma  studiando approfonditamente la Sacra Scrittura e la teologia si era reso conto che la verità era quella del Cattolicesimo ed essendo un uomo sincero che era incapace di compromessi e che aveva consacrato la sua vita a Dio decise immediatamente non solo di lasciare gli evangelici ma addirittura di farsi prete.

Ho sempre ammirato in Maurizio la sua estrema chiarezza di idee dovuta ad un grande senso pratico unito ad un grande spirito di servizio che nasceva da una vocazione di fede che arrivava fino in fondo incurante dei rischi. Maurizio, essendo una vocazione adulta, ebbe un po’ di sconto sui tempi di formazione ed uscì prima di me dal seminario. Essendo io della diocesi di Salerno e lui della diocesi di Aversa, negli ultimi 25 anni persi completamente i contatti con lui. Seppi dagli antichi amici del seminario che don Maurizio era stato nominato parroco in una zona molto degradata e che lì si impegnava molto sia nell’evangelizzazione sia nella promozione umana.

Caro don Maurizio, continua la tua opera di denuncia, sei un modello per noi tuoi antichi compagni di seminario. Vai avanti che Dio è con te! Pregherò che il Signore continui a sostenerti e ti dia tanta forza per il tuo ministero sacerdotale.

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