Dove siete stati negli ultimi otto anni cari “difensori” dei diritti ucraini?

Il sito della Parrocchia ortodossa di Torino, curato da padre Ambrogio Cassinasco, ha pubblicato questo interessante articolo di Dmitry Orlov, politologo e blogger russo-americano di Boston, autore, tra l’altro, dello studio sulle catastrofi sociali, The Five Stages of Collapse. Si tratta, come viene spiegato nella breve introduzione di padre Ambrogio, dell’integrazione di un’analisi sulla questione ucraina che Orlov scrisse otto anni fa smascherando la menzognera campagna di stampa antirussa orchestrata dalla propaganda filogovernativa ucraina e occidentale. Allora, il giornalista riassumeva in dieci punti (riportati nel presente articolo in corsivo) tale grottesca visione propagandistica. Oggi, con l’effettivo inizio delle operazioni russe, mostra come stanno veramente le cose.

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All’inizio del settembre 2014, sotto una martellante propaganda di una invasione russa dell’Ucraina, il nostro sito aveva presentato un interessante test in 10 segni di Dmitry Orlov (nella foto), politologo e blogger russo-americano di Boston. Il test doveva servire allora a capire se c’era stata davvero la tanto strombazzata invasione. Ora, a quasi otto anni di distanza, Dmitry Orlov ripubblica i suoi 10 segni, con un’analisi di ciò che in essi si è avverato e ciò che è cambiato. Da quanto appare dalla sua nuova comparazione dei dati, che vi presentiamo oggi nella sezione “Geopolitica” dei documenti, siamo lieti di annunciare ai nostri assidui lettori che la mole di materiale sull’Ucraina da noi pubblicata in tutti questi anni è servita a dare loro un’idea chiara di quel che sta realmente succedendo oggi. Nelle parole dello stesso Orlov: “Le persone che ora si esprimono contro l’azione militare russa in Ucraina devono rispondere a una semplice domanda: dove siete stati negli ultimi otto anni mentre era in corso la carneficina a Donetsk e Lugansk, mentre delle persone venivano bruciate vive a Odessa, mentre il governo ucraino ha organizzato operazioni terroristiche sul territorio russo e mentre l’intera popolazione ucraina è stata costretta a inchinarsi agli americani e a parlare ucraino, il più delle volte contro la sua volontà? Se la vostra risposta è ‘Non lo sapevo’, allora avete perso il diritto a un’opinione informata su ciò che sta accadendo lì ora. Tenetelo a mente e agite di conseguenza”.

Dimitry Orlov

Giovedì scorso ho ripubblicato i miei “primi dieci segni che la Russia ha invaso l’Ucraina” di 8 anni fa, quando era iniziato il cambio di regime ucraino e la guerra civile, e l’Occidente affermava continuamente che la Russia aveva invaso l’Ucraina. Ebbene, giovedì scorso la Russia ha effettivamente invaso l’Ucraina.

La Russia aveva il pieno diritto legale di invadere l’Ucraina da diverse prospettive: difendere i suoi alleati a Donetsk e Lugansk; difendersi dalle armi di distruzione di massa ucraine, che il presidente ucraino ha minacciato di iniziare a produrre alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco; e impedire alla NATO di continuare la sua avanzata verso i confini russi in violazione del suo precedente impegno di “non un passo a est”. La Russia ha esercitato il suo diritto all’autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della parte 7 dello Statuto delle Nazioni Unite. L’Ucraina aveva perso il diritto all’integrità territoriale ai sensi della Dichiarazione delle Nazioni Unite del 1970, rifiutandosi di onorare i diritti della sua popolazione di lingua russa. Ha anche rifiutato di rinnovare il suo Trattato di amicizia con la Russia e quindi non aveva più un confine definito con la Russia che la Russia era obbligata a onorare.

Da un punto di vista strettamente legalistico, affermare che “la Russia ha violato l’integrità territoriale dell’Ucraina” o che questo sia “un atto di aggressione russa” è solo una sciocchezza. Da un punto di vista morale, il fatto che l’intera comunità internazionale sia rimasta a guardare e abbia discusso inutilmente di politica per otto anni durante i quali la popolazione civile di Donetsk e Lugansk è stata continuamente bombardata dalla “operazione antiterroristica” ucraina è assolutamente vergognoso.

Le persone che ora si esprimono contro l’azione militare russa in Ucraina devono rispondere a una semplice domanda: dove siete stati negli ultimi otto anni mentre era in corso la carneficina a Donetsk e Lugansk, mentre delle persone venivano bruciate vive a Odessa, mentre il governo ucraino ha organizzato operazioni terroristiche sul territorio russo e mentre l’intera popolazione ucraina è stata costretta a inchinarsi agli americani e a parlare ucraino, il più delle volte contro la sua volontà? Se la vostra risposta è “Non lo sapevo”, allora avete perso il diritto a un’opinione informata su ciò che sta accadendo lì ora. Tenetelo a mente e agite di conseguenza.

Ora esaminerò le 10 previsioni che ho fatto 8 anni fa e vedrò quanto hanno resistito alla luce degli eventi che si sono verificati negli ultimi tre giorni. Un’aspettativa ragionevole sarebbe che le avessi completamente sbagliate; se no, allora è una specie di piccolo miracolo. Per favore, tenete a mente anche questo.

1. L’artiglieria ucraina ha smesso quasi immediatamente di sparare. Non stanno più bombardando i quartieri residenziali di Donetsk e Lugansk. Questo perché le loro posizioni erano state individuate prima dell’operazione, e giovedi pomeriggio sono state completamente spazzate via con attacchi aerei, artiglieria e fuoco di razzi da terra, come primo ordine del giorno. I residenti locali sono felici che il loro terribile calvario sia finalmente giunto a termine.

OGGI Non è del tutto vero. Donetsk e Lugansk sono ancora bombardate sporadicamente, sebbene la maggior parte degli spari sia stata repressa e sempre più territorio sia liberato dalle forze ucraine per opera della milizia del Donbass (con le forze russe che svolgono un ruolo di supporto). Allo stesso tempo, nuove possibilità di carneficina tra i civili derivano dal fatto che i battaglioni nazisti ucraini, sotto la guida dei loro assistenti USA/NATO, nascondono armi pesanti nei distretti residenziali e usano i civili come scudi umani.

2. Le attività militari sul campo a Donetsk e Lugansk sono cambiate drammaticamente. Mentre prima coinvolgevano piccoli gruppi di combattenti della resistenza, i russi operano in battaglioni di 400 uomini e decine di veicoli blindati, seguiti da convogli di veicoli di supporto (autocisterne, comunicazioni, cucine da campo, ospedali da campo e così via). Il flusso di veicoli avanti e indietro è continuo, chiaramente visibile dalle ricognizioni aeree e dalle foto satellitari. Aggiungete a ciò il chiacchiericcio implacabile dei messaggi radio, tutti in russo, che chiunque vuole può intercettare, e l’operazione diventa impossibile da nascondere.

OGGI Ovviamente è proprio così. Nessuna persona sana di mente ora direbbe che non ci sono forze russe in Ucraina. Hanno reso la loro presenza la più ovvia possibile e la vista di colonne interminabili di veicoli militari russi che procedono senza ostacoli attraverso la campagna ucraina sembra stia cambiando radicalmente la mentalità della popolazione ucraina. Nel corso della storia, quest’ultima ha sempre cambiato rapidamente alleanza man mano che cambiavano le circostanze e le linee di battaglia, e questa volta probabilmente non farà eccezione.

3. L’esercito ucraino è prontamente sparito. Soldati e ufficiali allo stesso modo si sono tolti la divisa, hanno abbandonato le loro armi, e stanno facendo del loro meglio per mimetizzarsi con la gente del posto. Nessuno pensava che l’esercito ucraino avesse qualche probabilità di sconfiggere i russi. L’unica vittoria militare dell’Ucraina contro la Russia è stata alla battaglia di Konotop nel 1659, ma all’epoca l’Ucraina era alleata con il potente Khanato di Crimea, e, come forse avrete notato, questa volta la Crimea non è dalla parte dell’Ucraina.

OGGI Ancora una volta, non è del tutto vero. Si scopre che c’è un nazista incallito incorporato in ogni singolo distaccamento delle forze ucraine, e il suo compito è sparare a quelli che cercano di arrendersi. Tuttavia, un numero imprecisato di soldati ucraini si è arreso, ha firmato una promessa di non combattere più contro l’esercito russo, ha ricevuto del cibo ed è stato rimandato a casa. Nel complesso, l’esercito ucraino si sta rivelando non diverso dalle altre forze organizzate dalla NATO e addestrate dalla NATO, siano esse in Afghanistan, Georgia, Iraq o altrove. Tutti si rivelano subito del tutto inutili non appena arriva sulla scena una vera forza militare, siano essi russi, talebani o il califfato islamico. Degno di nota è anche il fatto che le grandi quantità di armi recentemente fornite all’Ucraina dagli Stati Uniti si sono rivelate del tutto inutili.

4. Ci sono posti di blocco russi ovunque. Ai civili locali è permesso di passare, ma chiunque sia associato con un governo, straniero o nazionale, è fermato per un interrogatorio. È stato istituito un sistema di filtraggio per far tornare le reclute smobilitate dell’esercito ucraino alle loro regioni d’origine, mentre i volontari e gli ufficiali sono inviati ai centri di detenzione in attesa di giudizio, per determinare se hanno ordinato di commettere crimini di guerra.

OGGI Questo non è affatto vero. Le truppe russe non si stanno impegnando in alcun modo con i civili, evitando scrupolosamente i quartieri residenziali e facendo del loro meglio per garantire che la fornitura di elettricità, acqua e altri beni essenziali non sia interrotta. Per quanto riguarda la denazificazione, non sono ancora sicuro di quale sia il piano, ma la mia impressione al momento è che questa sarà lasciata agli stessi ucraini. Ci sono buone probabilità che una volta che si renderanno conto di ciò che i nazisti e i loro padroni occidentali hanno fatto al loro paese, faranno del loro meglio per radunare i nazisti e appenderli ai lampioni. I nazisti vedranno arrivare questo momento (alcuni già lo vedonno) e scapperanno in Polonia o in Slovenia o in punti più a ovest.

5. La maggior parte dei posti di frontiera dell’Ucraina è ormai sotto il controllo russo. Alcuni sono stati rinforzati con sistemi di difesa aerea e di artiglieria e con battaglioni di carri armati, per dissuadere le forze della NATO dal tentativo di mettere in scena un’invasione. Civili e aiuti umanitari possono passare. Agli uomini d’affari è consentito il passaggio una volta che hanno compilato i moduli richiesti (che sono in russo).

OGGI Le guardie di frontiera ucraine lungo il confine russo hanno abbandonato i loro posti. Alcune di loro si sono avvicinate alla parte russa e si sono arrese. I confini russo e bielorusso sono sotto il controllo dei lati russo e bielorusso. I valichi di frontiera occidentali sono affollati da una quantità di persone che cercano di fuggire.

6. La Russia ha imposto una no-fly zone su tutta l’Ucraina. Tutti i voli civili sono stati cancellati. C’è una gran folla di membri dello staff del Dipartimento di Stato americano, di agenti della CIA e del Mossad, e delle ONG occidentali, tutti bloccati all’aeroporto di Borispol di Kiev. Alcuni stanno nervosamente chiamando tutti quelli che conoscono sui loro telefoni satellitari. I politici occidentali chiedono che siano evacuati immediatamente, ma le autorità russe vogliono trattenerli finché sia determinata la loro possibile complicità in crimini di guerra.

OGGI Il radar di volo mostra zero voli su tutta l’Ucraina. In effetti, il traffico aereo è stato interrotto in gran parte dell’Europa, con molti spazi aerei chiusi e molte nuove restrizioni al traffico. Molti turisti in vacanza, soprattutto quelli ucraini, sono bloccati ovunque si trovino. Quelli in Egitto sono fortunati: il governo egiziano sta pagando i loro soggiorni in hotel mentre sono bloccati lì. Gli occidentali, invece, dopo aver imparato la lezione dal fiasco in Afghanistan, sono fuggiti in anticipo dall’Ucraina. Dal momento che c’è una lunga lista di posti da cui scappare prima che la loro fortuna finisca, è positivo che stiano imparando a farlo.

7. Le solite teste parlanti ucraine, come il presidente Poroshenko, il primo ministro Jatsenjuk e altri, non sono più disponibili per essere intervistati dai media occidentali. Nessuno sa esattamente dove siano. Si dice che siano già fuggiti dal paese. Le folle hanno preso d’assalto le loro residenze abbandonate e sono rimaste sbalordite nello scoprire che erano tutte dotate di servizi igienici in oro massiccio. Gli oligarchi ucraini non si trovano da nessuna parte, tranne il signore della guerra Igor’ Kolomoiskij, che è stato trovato nella sua residenza, abbandonato dai suoi scagnozzi, morto per un attacco di cuore. (Contributo del Saker)

OGGI La testa parlante ucraina numero uno, il presidente e comico Zelenskij, si nasconde in un bunker a Leopoli, in stile Führer, circondato dai suoi scagnozzi nazisti. Le sue missive confuse ai fedeli sembrano essere state preregistrate. Allo stesso tempo, la guerra dell’informazione sta procedendo a ritmo sostenuto, con numerosi nuovi esempi di fake news che arrivano ogni giorno, troppi per tenerne traccia. Il vero divertimento inizierà quando i canali TV di Kiev si denazificheranno e gli ucraini si risveglieranno dal loro torpore di otto anni, capiranno alcune cose da soli e si arrabbieranno alla grande con coloro che hanno mentito loro per otto lunghi anni.

8. Alcuni degli oltre 800.000 profughi ucraini stanno iniziando a rientrare dalla Russia. Vivevano in tendopoli, molte dei quali nella vicina regione di Rostov, ma con l’inverno in arrivo sono desiderosi di tornare a casa, ora che i bombardamenti sono finiti. Insieme a loro, squadre di ricostruzione, camion di cemento e pianali di tubi, cavi elettrici e armature sono in arrivo per riparare i danni causati dai bombardamenti.

OGGI Questo deve ancora iniziare a succedere. Sarà un processo lento, dato che il numero di rifugiati ora, otto anni dopo, è salito a milioni, ed è sparpagliato in numerose regioni russe.

9. C’è ogni sorta di intensa attività diplomatica e militare di ogni tipo in tutto il mondo, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. Le forze militari sono in stato di massima allerta, i diplomatici stanno girando di continuo e tenendo conferenze. Il presidente Obama ha appena tenuto una conferenza stampa per annunciare che “Noi non abbiamo ancora una strategia per l’Ucraina.” I suoi consiglieri militari gli dicono che la sua solita strategia di “bombardare un po’ e poi vedere cosa succede” non sarà probabilmente utile in questo scenario.

OGGI È sicuramente così. L’obiettivo per i leader occidentali ora è quello di apparire determinati e forti senza fare nulla di importante. Continuano a parlare di tagliare fuori la Russia dal sistema di messaggistica bancaria SWIFT, ma continuano a indietreggiare con orrore quando si rendono conto di cosa significheranno per i loro prezzi dell’energia (che sono già pericolosamente alti). La posizione russa nei confronti delle sanzioni occidentali sembra essere “Procedete; siamo pronti!” Apparentemente, otto anni sono stati sufficienti alla Russia per prepararsi a fondo a questo evento.

10. Kiev si è arresa. Ci sono carri armati russi sulla piazza del Majdan. La fanteria russa sta rastrellando i resti della Guardia Nazionale dell’Ucraina. È stato infatti imposto un coprifuoco. L’operazione della presa di Kiev è stata simile all’operazione “Shock and Awe” a Baghdad: un paio di forti colpi e poi un piagnucolio.

OGGI È improbabile che i carri armati russi entrino nel centro della città; sono concentrati sulla distruzione di installazioni militari, sulla smobilitazione dell’esercito ucraino e sulla distruzione dei battaglioni nazisti. C’è comunque un coprifuoco in vigore a Kiev.

Un altro sviluppo significativo degno di nota: le forze russe si stanno occupando degli impianti nucleari ucraini, compreso quello di Chernobyl, che ora è sotto il controllo congiunto russo-ucraino. Ciò ridurrà le possibilità che i nazisti ucraini cerchino di far saltare in aria uno di loro sulla loro allegra via verso l’inferno. L’Ucraina ha 15 reattori nucleari e, poiché ha praticamente esaurito ogni altra fonte di energia, li ha impiegati tutti a pieno regime. Due di loro si sono fermati di recente a causa di problemi tecnici. La Russia sta lavorando molto duramente per rendere meno possibile uno scenaro Chernobyl 2.0.

Non sono sicuro di quale voto dovrei darmi per le mie previsioni. I pianificatori politici e militari russi si sono rivelati un po’ più intelligenti di me, ma questa non è affatto una sorpresa. Dopotutto, hanno tutte le risorse intellettuali di un paese enorme e potente, mentre io sono solo un tizio con una sedia da ufficio e un laptop.

Mi interessa fare altre previsioni sull’Ucraina? Ma certo, perché no!

1. Le regioni di Donetsk e Lugansk proseguiranno il loro percorso di integrazione sempre più stretta nella Federazione Russa. Fanno già parte dello spazio monetario russo, i loro sistemi educativi sono integrati con quelli russi (stessi standard e procedure), i loro sistemi di difesa sono completamente integrati e diplomaticamente agiscono come un’unità ben sincronizzata.

2. Un’area più a ovest, che comprende probabilmente l’intero bacino del fiume Dnepr e il litorale del Mar Nero, dal confine bielorusso al confine romeno, farà parte di una zona russa. Le regioni all’interno di questa zona avranno autonomia politica all’interno di un quadro generale di sicurezza ed economico legato alla Russia. I contorni approssimativi di quest’area possono essere determinati dalla seguente mappa linguistica. Le aree in rosso e arancione sono di lingua russa e fanno naturalmente parte della zona russa. Le uniche due eccezioni saranno un’enclave carpato-russa (in viola) che dovrà essere amministrata separatamente e un’enclave ungherese (in verde) che potrebbe anche essere assorbita nell’Ungheria.

3. Più a ovest si estenderà una zona che sarà avvolta in carta fantasia con nastri e fiocchi e presentata come un regalo extra-speciale all’Unione Europea, da amare e da accudire, e per cui soffrire di emicranie e aneurismi. In parole povere, l’area gialla è quella di lingua ucraina ed è un buffet all-you-can-eat (per favore, non ingozzatevi) per l’Occidente. Ha un terreno relativamente povero e un’alta incidenza di imbecillità da carenza di iodio nella popolazione generale. È anche il luogo da dove viene il nazionalismo ucraino e da dove ha avuto origine l’attuale pestilenza nazista ucraina. La posizione russa dovrebbe essere (se posso essere così audace da raccomandare cosa dovrebbe fare il governo russo) sulla falsariga di “Se vi piacciono i vostri nazisti ucraini, potete tenervi i vostri nazisti ucraini”.

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