di Marcello Foa
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Panagiotis Grigoriou non è un estremista, è uno storico, un moderato, una persona molto perbene. Alberto Bagnai lo ha scoperto e lo ha fatto conoscere a molti internauti e lo ha invitato anche a uno dei convegni “Goofy” a Roma nel 2014. E’ un intellettuale che suscita rispetto per la qualità del suo pensiero e per la signorilità del suo tratto.
Mercoledì ha scritto una lettera drammatica ad Alberto Bagnai, economista controcorrente e fondatore di ‘Asimmetrie‘, l’associazione di cui sono onorato di essere vicepresidente.
Non è il “classico” articolo sulla crisi greca, denso di dati; anche se l’aggettivo classico è inappropriato per la semplice ragione che nessuno parla più della crisi greca, sebbene la situazione nel Paese ellenico non faccia che peggiorare.
Ora Panagiotis Grigoriou scrive una lettera semplice e al contempo sconvolgente che vale più di un saggio per la sua drammatica testimonianza umana e per la forza della sua denuncia. Rivolgendosi ad Alberto Bagnai, lo storico greco, che, come la maggior parte dei greci fino a pochi anni fa mai si sarebbe immaginato di trovarsi sull’orlo dell’indigenza, osserva:
Le ho appena inviato un messaggio con un appello per la nostra campagna di finanziamento partecipativo (“crowdfunding”) per Greece Terra Incognita, che potrebbe far circolare attraverso la sua rete.
Stremati da questo paese, in realtà in punto di morte eppure sempre così bello da visitare, lanciamo infine la nostra campagna… credo come ultima possibilità!
La trappola finale scatta dopo l’euro, l’ulteriore arma di distruzione di massa utilizzata dell’Europeismo (e non solo) sono i migranti. La mia compagna (da ottobre scorso priva di risorse perché disoccupata) ed io stesso, tentiamo quest’ultima… sortita per la sopravvivenza, attraverso la nostra attività Greece Terra Incognita, nel campo del turismo.
Se falliremo (visto che le donazioni che riceve Greek Crisis non sono sufficienti), non ci resterà che attendere la morte fisica, dopo quella economica, o lasciare la Grecia…
E ancora:
Gli altri Greci intorno a noi sono più o meno nella stessa situazione, e un 20% della popolazione se la cava, anche grazie… all’economia alternativa. Mi ricordo quando abbiamo parlato nel 2013 e 2014, avevo evocato diverse volte la prostituzione delle studentesse, come per esempio in Russia negli anni 1990: oggi in Grecia ci siamo in pieno; e ancora, in tanti vendono per strada tabacco “fatto in casa” nelle zone di campagna, i nostri legami sociali e familiari si disfano e, evidentemente, il racconto della grande solidarietà nei confronti dei migranti non è altro che propaganda, riguarda una parte minima dei Greci (da cui la sociologia del clientelismo SYRIZA), e – purtroppo per i migranti – non può essere diversamente.
Sono convinto che l’integrazione… mondialista abbia deciso di sostituire anche una parte della popolazione della Grecia e già si parla della creazione di zone economiche speciali.
La situazione è tale che
i Greci in questo momento sognano una “buona dittatura militare e patriottica” lo sento dire tutti i giorni per le strade, anche se non sui media. Perché secondo me Tsipras aveva “venduto” tutto prima di arrivare al potere e questo enorme tradimento della nazione (e non soltanto del popolo di sinistra, come si è detto) ha distrutto nei Greci l’ultima speranza di uno svolgimento politico legale, e insieme ha polverizzato per sempre la loro ultima possibilità (anche teorica) di gestire il tempo ancora possibile perché sperato, quello del futuro. Da questo punto di vista, la mutazione (e mutilazione) antropologica della società greca è dunque immensa, con SYRIZA il coltello nella ferita ha superato la barriera anatomica della società greca…”
E io – con un groppo in gola – non posso che rilanciare l’appello già trasmesso da Bagnai, per solidarietà con il popolo greco e avvertendo gli altri popoli europei: l’incubo che stanno vivendo i greci riguarderà anche gli spagnoli, i portoghesi e naturalmente gli italiani se le logiche dell’attuale élite europeista, logiche terrificanti per la loro disumanità e per le loro evidenti inclinazioni totalitarie – non verranno contrastate e sconfitte.
E’ una battaglia per la libertà, per la giustizia e per la democrazia.
Trovate qui il post originale in francese pubblicato su Goofynomics e qui la traduzione in italiano).
E se volete aiutare Panagiotis Grigoriou, prenotate una vacanza con Greece Terra Incognita o fate una donazione in crowdfunding.
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9 commenti su “Drammatico Sos dalla Grecia: “Avanti così moriremo tutti” – di Marcello Foa”
Non molto tempo fa ho chiesto ad un Amico di indagare un po’ le questioni economiche. Si tratta di temi che effettivamente quasi nessuno tratta, al di fuori della retorica di regime. Sarebbe bello che su questo sito ci fosse qualcuno, con competenze in argomento, a descrivere, magari in una rubrica…, i processi che trascinano nazioni e popoli in queste condizioni. Nell’ultima ondata di interesse nostrano per la Grecia si parlava appena del tradimento di Tsipras, ma soprattutto dei nuovi aiuti dalla UE che avrebbero risollevato la situazione. Tanti italiani han dato credito, così come ancora si illudono di essere risparmiati a priori da una similare situazione. Bagnai e Borghi Aquilini, sembrano economisti in controtendenza, rispetto al regime imperante…, si potrebbero coinvolgere? Fra i lettori c’è qualcuno che potrebbe riproporre dei loro articoli o che, conoscitore della situazione Greca, possa dare altre precisazioni?
Grazie per tutto quanto fate.
Caro Andrea:
a) gli economisti che tu citi non sono in controtendenza. Molti erano contrari all’entrata in EU e sapevano già che sarebbe finita così;
b) gli aiuti dell’EU non servono a nulla, perchè l’attuazione di politiche fiscali espansive (che non vengono fatte…..) é inibita da politiche monetarie restrittive che vanificano tutto (ciò che fa puntualmente la banca europea);
c) l’avere ceduto la sovranità monetaria alle banche impedisce ai governi il controllo delle politiche monetarie;
d) se i soldi immessi servono a pagare debiti attraverso imposte e tasse, di fatto equivale a introdurre politiche fiscali restrittive ( che contraggono cioè la ricchezza di una nazione).
Siamo in una trappola.
Ti posso garantire che 25 anni fa venni in possesso di un documento in inglese ove si specificava che il piano dell’EU era proprio quello di provocare disoccupazione e povertà in europa. Purtroppo l’ho perso, ma ti posso dire che ce lo distribuì il professore di economia industriale. Ci hanno…
La drammatica situazione della Grecia “disturba” ed allora gli italiani (ma non solo) preferiscono girare la testa dall’altra parte e lasciarsi narcotizzare dalle fandonie del copione scritto dall’UE per l’attore Renzi (e non solo). Non ci si deve illudere: purtroppo l’incubo avanza!
Con il bel tempo, solo in Sicilia, ne arrivano 2000 al giorno. Non ne parla più’ nessuno.
Con la probabile apertura della rotta albanese potrebbero diventare 4/5000 al giorno (e mi tengo sul prudente, per paura di esagerare).
Di qui a Settembre potremmo trovarci 800,000/1,000,000 nuovi abitanti, su cui lucreranno infinite “cooperative sociali” sorte nel frattempo con i soldi pubblici. C’è da dire che Buzzi si rivelo’ persino sobrio. nelle sue valutazioni su questo business
Tutto questo nel silenzio d’oro dei media di regime (tutte le tv e tutti i giornali).
Tranquilli, almeno sarete in compagnia cari greci! Come 2000 anni fa probabilmente vi seguiremo sulla stessa strada…peccato che non credo ci porterà a ciò che aveva portato la cultura greco-romana…
…a meno che, cara Giulia, anche noi ed altri a un certo punto ci rompiamo le scatole e BUTTIAMO FUORI EUROPA ED INVASORI ISLAMICI DA CASA NOSTRA. Cosa che è e sarà sempre nostro insindacabile diritto. Se servirà passare ad un governo dittatoriale, ebbene, io come molti altri siamo disposti a cedere parte della nostra libertà personale ad un uomo valido, patriottico e disinteressato; per avere indietro tutta l’altra libertà e la sicurezza e la speranza nel futuro, che queste “democrazie” europoidi ci hanno tolto.
I greci in questo momento sognano una “buona dittatura militare e patriottica”….ma ce l’avevano la dittatura dei colonnelli negli anni settanta, perchè non se la sono tenuta? E’ proprio vero che si stava sempre meglio quando si stava peggio!
Bisogna uscire dall’Europa al più presto, bisogna mandare a casa questi politici che si sono autoeletti, bisogna veramente che la gente si mobiliti non solo con il family day, ma perriavere un’Italia libera dalla dittatura dell’euro. Votiamo forza nuova.
L’unico rimedio é riprenderci la nostra sovranità, a partire da quella fra tutte più determinante, la SOVRANITA’ MONETARIA, alla quale tutte le altre (militare, alimentare, culturale) potrenno essere realizzate senza sacrifici inumani, quindi sostenibili.
Dire addio senza paura all’Europa, all’Europa strumento degli aguzzini finanziari internazionali, non certo all’Europa che fu gloriosa del suo passato greco/ romano e, soprattutto cristiano, che ne plasmò la civiltà, la più alta della storia dell’intera umanità.