Esci da questo foglio! Sulla necessità di un esorcismo per Avvenire – di Marco Manfredini

di Marco Manfredini

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Qualche giorno fa su Avvenire un lettore, evidentemente entusiasta del nuovo acquisto del direttore, scriveva: “E’ meglio essere cristiano senza dirlo che dirlo e non esserlo”. Ci deve essere un equivoco: Staino non dice di essere cristiano perché non lo è, non lo è perché non vuole esserlo, non vuole esserlo perché è ateo, perché

Per me Gesù è un bellissimo personaggio storico, il primo dei socialisti, il primo a combattere per i poveri [solo che] aveva questa sua idea fissa [voleva farci credere di essere morto e risorto, ndr] (1)

e lo dichiara candidamente al candidissimo quotidiano. Come se un giornalista cattolico qualche decennio fa fosse andato a lavorare per l’Unità dichiarando che il comunismo era da considerasi alla stregua dell’opera di propaganda sovietica La corazzata Potëmkin vista da Fantozzi.

Certo che il cristianesimo misericordista è proprio singolare: vuole appiccicare a tutti la patente di cattolicità, in particolare a quelli che non la vogliono. Che Staino non la voglia mi pare chiaro fuor di ogni ragionevole dubbio dalla sua intervista ad una Marina Corradi prestatasi a questa farsa che definire indigesta è il minimo.

Ma per chi non abbia voglia di leggere la sua intervista non c’è problema, sono le sue vignette a parlare, e a mostrare che non siamo di fronte né ad un cristiano né ad un laico, bensì ad un laicista; quindi uno con tutte le carte in regola per essere definito anticattolico.

Si tratta in genere di disegni pubblicati su l’Unità e ripubblicati su L’Ateo, “prestigiosa” rivista reperibile in rete, espressione del famoso UAAR (Unione Atei Agnostici e Razionalisti) (2), su cui si possono trovare contributi di autorità tipo Piergiorgio Odifreddi, Margherita Hack (prima di trapassare e trovare la sorpresa), Dario Fo (idem), Telmo Pievani, Carlo Flamigni, Francesco Onida, Laura Balbo, Luca Pardi, Michela Marzano, Vauro Senesi, Altan.

Una piccola parentesi sull’associazione; dalla rivista stessa leggiamo:

I valori dell’UAAR

Tra i valori a cui si ispira l’UAAR ci sono: la razionalità; il laicismo; il rispetto dei diritti umani; la libertà di coscienza; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose.

Che basta leggere i primi due “valori” e uno capisce tutto. Il dizionario insegna:

laicismo s. m. [der. di laico]. – Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli individui, nonché l’autonomia dello stato e delle sue istituzioni, dall’autorità della Chiesa e dal suo magistero in ogni manifestazione della vita politica, sociale e culturale.

Cosa c’entra la razionalità con un atteggiamento ideologico? Nulla, le due cose sono incompatibili: l’esercizio del raziocinio esclude l’ideologia, mentre l’ideologia piega la realtà a proprio uso. Se i due principali valori su cui si fonda l’UAAR cozzano tra loro, cosa ne potrà mai uscire di buono? Vi troviamo poi alcune tra le principali parole d’ordine della dissoluzione, ma ci saremmo stupiti del contrario (pari opportunità, identità di genere, orientamento  sessuale).

I mangiapreti Uaariani sono dotati di uno sportello “SOS laicità”, di una “Assistenza morale non confessionale”, fanno “cerimonie laico-umaniste” e pro- muovono il famoso “Sbattezzo”. Insomma, sono sì atei, ma muniti di tutti i conforti della loro religione: la dea (s)ragione.

Il novello collaboratore di Avvenire, Sergio Staino, è questa roba qua, anzi, è presidente onorario di questa simpatica associazione. Perché un vecchio di- segnatore che ha combattuto una vita per l’idea sbagliata, anziché andare in pensione, visto che or- mai quello che aveva da dire l’ha purtroppo detto, viene recuperato dal giornale dei sedicenti vescovi? Lui, esattamente, cosa pensa delle questioni inerenti alla fede e alla Chiesa? Visto che è un disegnatore umorista, facciamo rispondere a lui con alcune delle sue opere. Cominciando proprio dai pastori.

E sui Papa boys ai tempi di Giovanni Paolo II?

Il papato, ovviamente oppressivo e prepotente nei confronti dello stato. Un’immagine di qualche anno fa, che vista oggi fa sorridere per la sua assurdità.

Casomai oggidì al posto di quella povera Italia dovrebbe stare la povera Chiesa.

Abbiamo poi un Vaticano contro i diritti dell’uomo. Un Vaticano armato che combatte contro il mondo. Qualcuno l’ha mai visto? Lui sì.

Per proseguire, una spruzzata di femminismo di maniera non può mancare in un rivoluzionario di regime.

Tutto il clero è da buttare, ma ovviamente c’era un alto prelato per il quale Staino stravedeva, come del resto tutti i nemici della Chiesa.

Il Vaticano oscurantista, e un paese succube di quello che ordina il Vaticano. Altra roba mai vista.

E sull’aborto? Tranquilli, non ce lo fa mancare, nemmeno questo.

Bene, se vi siete ricomposti dalle risate, proseguiamo con anticoncezionali e pillole killer, con tanto di ringraziamenti al mandante.

Un po’ di umorismo marxista d’antan.

Ed una quantità di evoluzionismo darwinista da vendere.

Per chi non lo sapesse, il Darwin Day è il giorno in cui gli atei scientisti festeggiano la scoperta che il loro (sottolineo loro) progenitore era uno scimpanzé. Ecco spiegato probabilmente perché sono portatori  di idee così balzane.

Concludiamo gettando nella spazzatura i simboli religiosi, mischiando vera e false religioni, per affidarsi alla religione dell’ammore e del volémose bbene, che notoriamente dal 68 in poi, ha prodotto tante cose buone (famiglie distrutte, strage di nascituri, vagabondaggio sessuale, omosessualismo, degrado sociale, divorzio, società dei consumi, mercificazione degli esseri umani, eccetera)

Non è vero comunque che nell’UAAR sia tutto da deprecare. Ci sentiamo di sottoscrivere la dichiarazione che introduce il loro “manifesto di intenti”:

In un paese migliore, un’associazione come l’Uaar non dovrebbe nemmeno esistere. (3)

Ciò che ormai è da deprecare in blocco è invece Avvenire, che non trova un freno in questa corsa verso  l’abisso.  E’ certo che in comune con Staino   ha almeno un paio di cose che balzano all’occhio: l’adesione alla distruttiva ideologia immigrazionista,   e lo zelo negazionista nei confronti  del  vero annuncio  cristiano:  Gesù   Cristo   quale   “primo  dei socialisti” è  una  di  quelle  sciocche  banalità  che  ormai  non  si  sentono  più   nemmeno   nei  bar  di  periferia.  Le  dobbiamo  leggere   su Avvenire. Nell’attesa che qualcuno  mandi  un esorcista in Piazza  Carbonari  a  Milano,  e  dopo tutto questo umorismo, essendo in vena di spiritosaggini proponiamo per andare in aiuto di Tarquinio un nuovo logo per la testata.

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(1)   Intervista su Avvenire di Domenica 1 Ottobre.

(2)   Membro associato dell’IHEU – International Humanist & Ethical Union, un nome che è tutto un programma.

(3)    https://www.uaar.it/uaar/manifesto/

19 commenti su “Esci da questo foglio! Sulla necessità di un esorcismo per Avvenire – di Marco Manfredini”

  1. Avvenire,famigliacristiana,credere ,sono giornali cattokomunisti dove esaltano preti progressisti e vip “cattolici non praticanti”……. …….in compenso il vescovo di Roma,fa pubblicità a libri del quotidiano “il Manifesto”…….

  2. Comincio a credere che Feltri avesse ragione su Tarquinio. In ogni caso:
    A)- STOP OTTO PER MILLE
    B)- NEANCHE UN CENTESIMO ALLA STAMPA DEI VESCOVI

  3. Caro Manfredini penso che questo ingenuo lettore, per così dire, abbia voluto asserire che il nuovo acquisto racchiude in sé i “nuovi valori” cristiani. Non è raro ascoltare dai cattolici adulti discorsi prettamente laicisti nella convinzione assoluta di esprimere il Magistero della Chiesa. La confusione regna sovrana. Oggi, in Chiesa, la solita omelia asfissiante “fuori tema”: la Madonna del Rosario non è da correlare alla vittoria di Lepanto….. una fantasia fervida di S. Pio V….!!!!!!!
    Con dei preti siffatti non ci si deve stupire dei frutti marci dei fedeli….

  4. Ah già, Avvenire, quello che s’indigna se dicono che Pappone ha portato i cessi chimici in chiesa (San Petronio), e poi i suoi lettori si entusiasmano perché ha portato cessi del genere tra i suoi fogli !

    Andiamo, fedeli, andiamo su andiamo alle messe di questi vescovi e di questi preti, cerchiamoli sul punto di morte, che ci fanno un bell’accompagnamento!

  5. E’ l’intervista di Marina Corradi che mi nausea un po’ per questa sua malcelata indulgenza nei confronti d un ateo dissacratore che i traditori della fede e dei fedeli ospiteranno nel cd giornale dei vescovi. Si sono voluti modernizzare a tutti i costi (d’altronde fa anche molto chic), tanto più che proprio questo richiede il loro capo, quello a cui piace tanto dispensare a piene mani assoluzioni retroattive ai votanti partito comunista. E li assolverà forse tenendo in mano il famoso crocifisso incastonato tra falce e martello che gli ha bellamente regalato il suo amico Morales. E pensare che la Madonna a Fatima proprio contro il comunismo parlò, ma certamente parlò a sproposito o i pastorelli non capirono bene. Per giunta nessuno pensò a portarsi dietro un registratore.

  6. Egoisticamente spero che il Padreterno mandi in piazza Carbonari un esorcista e non magari un gigantesco fulmine, perché abito relativamente vicino e non si sa mai. Poi, proprio l’indirizzo della sede mi suscita un’associazione di idee: in effetti le tendenze editoriali sono senz’altro più gradite e allineate alla massoneria che al cattolicesimo. Ironia a parte, se Avvenire è più o meno il quotidiano della CEI cosa potremmo aspettarci di meglio, visti gli attuali ordini di scuderia? L’acquisto di uno Staino segue perfettamente la linea delle simpatie del Capo (Pannella, Bonino, Napolitano, Evo Morales, centri sociali… eccetera). Grazie a Manfredini di averci ricordato alcune amenità del soggetto… e si può supporre che vedremo di peggio. Probabilmente a partire dalle “strisce” su Gesù che, se non ho capito male, il fine disegnatore ha in vista per Avvenire.

  7. Tutte le vignette mostrate in questo articolo (e, giustamente, mancano quelle blasfeme nei confronti di Dio, che Staino non si risparmia), dimostrano una ignoranza del cattolicesimo e un asservimento al politicamente corretto che sono a dir poco di livello mastodontico: quelle vignette contengono soltanto immoralità, falsi luoghi comuni e “umorismo” da bettola di infimo livello!
    Avvenire si dimostra sempre più anticattolico e, finalmente, scopre le carte: Staino ha detto che non si autocensurerà nelle vignette blasfeme nei confronti di Cristo ma ciò non si è rivelato un problema per Tarquinio e neppure per i suoi (o il suo) mandante: i modernisti, da atei o agnostici repressi, odiano Dio e hanno trovato il modo per insultarLo pure su di un giornale che è creduto da quasi tutti essere un giornale cattolico.
    Non a caso “fanghiglia cristiana” approva tale scelta, elogia Tarquinio e, OVVIAMENTE, non ha neppure specificato che si dovranno evitare almeno le vignette blasfeme nei confronti di Gesù: come detto sopra i modernisti odiano Dio!

  8. Non c’era bisogno di questa ennesima prova di apostasia dell’episcopato italiano, che ormai e’ chiaramente ridotto ad una burocrazia corrotta e squallida.

    Questi pero’ sono richiami utilissimi per quei pochi cattolici rimasti e che tali vogliono restare.

    Continuare a foraggiare con l’otto per mille la CEI significa dare soldi a questi personaggi ne piu ne meno, con quei soldi simpaga lo stipendio
    a gente come staino e similia, ergo e’ dovere del cattolico far mancare
    sostegno a questa masnada di impostori con a capo il gaucho biancovestito

    E’ PURE TEMPO E RIVOLGO IN TAL SENSO UN APPELLO AL DIRETTORE PERCHE’ SI DIA AVVIO DA PARTE DEI VERI CATTOLICI AD UNA CAMPAGNA
    VERA E PROPRIA DI RIFORMA DEL MECCANISMO DI ASSEGNAZIONE AFFINCHE ALLA CEI GIUNGANO SOLO I DENARI EFFETTIVAMENTE
    DESTINATI A LORO MENTRE I FONDI CON DESTINAZIONE INESPRESSA VENGANO LASCIATI AL PUR IGNOBILE STATO ESSENDO FRUTTO DI TASSE E NON
    DI VOLONTA DONATORIA DA PARTEDEI TASSATI.
    CEI : Conferenza Eretici Italiani

  9. Tarquinio altro non è che un servo del regime bergogliano, e quel miserabile di Staino un nullafacente, senza dignità, che, per quattro lire, ha sempre venduto l’anima al diavolo. La curiosità è questa: c’è qualcuno che compra ancora questo ignobile giornale?

    1. È quello che mi sono chiesto anch’io. Sono ragionevolmente sicuro che senza l’obolo dell’8×1000 avrebbe chiuso da un bel pezzo…

  10. Ricordo che negli anni settanta i miei defunti genitori cattolici e missini decisero di abbonarsi ad Avvenire,ma dopo un anno non rinnovarono l’abbonamento giudicando il quotidiano troppo filo-democristiano e con delle aperture già allora verso la sinistra. E’ evidente che ormai Avvenire dovrebbe mutare nome: “Il sole dell’avvenire”.

  11. Nel caso trovaste questo fogliaccio in chiesa nel solito banchetto riservato alla stampa cattolica mi permetto di suggerire:

    1) protestare col parroco e, nel caso facesse orecchie di mercante, pretendere che sul banchetto per coerenza siano presenti anche il Manifesto e Micromega;

    oppure

    2) accanto alla suddetta cartaccia pagata con l’8xmille appiccicare un post-it con scritto “attenzione stampa kattokomunista, evitare come la peste”.

  12. Ha ragione il Dr. Pranzetti, un vero letamaio fetido come può essere solo l’Inferno nel quale cadranno dritti dritti questi “scimpazè”.Poveri loro!…

  13. Grazie per avere ricordato in modo così preciso le idee del disegnatore in questione. Non è certamente una novità che la stampa cattolica vada a braccetto con elementi del genere. L’unica novità sta nel modo. Senza più maschere né veli, senza ombra di vergogna o residuo di pudore, viene adesso in piena luce il tradimento, il passaggio con armi e bagagli nelle file nemiche.

  14. Sono sempre più convinto che in questo momento drammatico di laica confusione c’è solo una medicina : il Santo Rosario alla nostra Madre celeste che ci salverà dalla confusione del demonio come ha già fece a Lepanto.

  15. Che coerenza però anche questi atei e razionalisti! Contro i preti oscurantisti e oppressori che hanno tutte le colpe, però però… quando si sente puzza di soldi… diventano amiconi anche loro.

  16. dove è la meraviglia, Luigi? Si pigliano perché si somigliano. Perché, credi che questi nuovi ‘preti’ siano della stessa categoria di quelli che chiami “oscurantisti e oppressori”. Questi sono ‘preti’ illuminati e libertari, che da un pezzo hanno debellato l’oscurantismo e il fondamentalismo pretesco ‘d’antan’—Loro sono “misericordiosi”, e quindi aperti a tutte le conquiste dell’umanità in termini di diritti, di diritti, di diritti….! Quando c’è uno che rivendica un diritto, loro sorgono in piedi e lo abbracciano. Dicono che la chiesa deve essere pronta ad ascoltare ed acogliere tutte le istanze umane!

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