ETICA CHE PASSIONE! ORA E’ IL TURNO DI FRANCO FIORITO – di Piero Vassallo

di Piero Vassallo


 

Se il popolo è sovrano tutto è permesso. E il Male consiste unicamente negli atti che la maggioranza – ascoltati i sommi guru – disapprova.

Le ineleganti feste organizzate dal laziale Fiorito a spese dell’erario, ad esempio. Il male assoluto si restringe alla disonesta stupidità di uomini sedicenti di destra. I guru condannano il popolo s’indigna.

Un tempo il male era l’avversario, adesso l’avversario politico è il male. L’etica è diventata una passione politicante. Prendiamo atto del progresso compiuto. Ma gli omicidi? E le perversioni? L’aborto? La sodomia? I guru assolvono, e il popolo sovrano? Frastornato abbozza.

ffQuando non trionfava il mito della sovranità popolare, l’uccisione di un feto era un delitto che invocava giustizia al cospetto di Dio. Anche l’uso perverso del sesso era condannato severamente. Adesso soltanto le colpe vere o presunte di Fiorito invocano la giustizia celeste.

Celeste o clerico progressista? Il grido dello sdegno non è indirizzato al buon Dio ma al tribunale che agita la bandiera rossa. A edificazione e beneficio degli elettori e degli eletti cattoprogressisti.

I giudici non abitano fra gli angeli ma nelle prestigiose sedi della sapienza atea: il quotidiano Repubblica, il telegiornale della Berlinguer, il talk show di Gad Lerner. I santuari dell’etica a scartamento ridotto.

Disceso al minimo morale il giornalismo di sinistra si scaglia contro il laziale Fiorito. Un bersaglio facile per tiratori furibondi e faziosi.

Il consigliere regionale del Lazio è il prodotto di quella destra da palcoscenico che è stata educata da Giorgio Almirante e da Donna Assunta e condotta al tracollo dall’amichetta di Luciano Gaucci e da Gianfranco Fini.

Chi spara sugli orfanelli della buona politica e del pensiero normale offende la pietà del Beato Cottolengo.

I collaboratori del nostro sito tuttavia non hanno mai taciuto il disprezzo e l’ostilità nutriti nei confronti di una destra ridotta a manipolo di oratori deraglianti nel cabaret, nella pornografia e nella stupidità.

Non è possibile pertanto condividere la condanna del cabaret di destra pronunciata da un tribunale costituito da abortisti e omosessualisti di sinistra, predicatori che hanno lavorato assiduamente per il bene dell’obitorio e per la dignità del vespasiano mal frequentato.

L’umiliante fastidio e l’irritazione che ci procurano le notizie sulle trasgressioni di Fiorito e di Fini e/o i riassunti delle quotidiane sciocchezze gridate in diretta da La Russa, da Gasparri, da Bocchino, da Briguglio ecc. non possono degenerare e abbassarsi all’apprezzamento dei moralisti laici, che sventolano una bandiera macchiata dal sangue degli innocenti e dallo sterco dei viziosi. Non accettiamo lezioni da Scalfari, dalla Berlinguer, da Lerner.

I progressisti rivendicano il diritto di sputare sulla faccia del non intelligente Fiorito. Noi rivendichiamo il diritto di rifiutare la demente bandiera dell’immoralità progressiva. Noi rifiutiamo l’immoralità nascosta nel mito della sovranità popolare.

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