Famiglia Cristiana vs Salvini (2). Facciamo uno scambio – di Marco Manfredini

Quando l’Italia era ancora un pochino seria, l’estate si accompagnava a tormentoni che ricordiamo tutti volentieri. “Sia-a-mo i Watussi” (che Edoardo Vianello poteva chiamare impunemente “altissimi negri”), “Guarda come dondolo”, “Stessa spiaggia, steso mare”, “Sapore di sale”, “Una rotonda sul mare”, “Ho scritto t’amo sulla sabbia”, “Azzurro”, “Lisa dagli occhi blu”, “Gioca jouer”, Vamos a la playa”, “L’estate sta finendo”, “Sei un mito”, “Sotto questo sole”, “Un’estate al mare”, “Centro di gravità permanente”, “Macarena”… L’elenco è volutamente lungo per dimostrare che, insomma, il nostro è stato un Paese in cui le intelligenze sfornavano cose serie anche a ferragosto. Oggi, con il decadimento dei tempi, dei costumi e della concentrazione di neuroni, tocca prendere quello che passa il convento, per la precisione il convento paolino che edita “Famiglia Cristiana”. Il “Vade retro Salvini” esibito in copertina dal settimanale che fu del beato Giacomo Alberione sarà il nostro tormentone estivo. “Riscossa Cristiana”, che “Cristiana” lo è veramente e quindi sa ridere, se lo porterà dietro fino ad agosto con una serie di articoli un po’ seri e un po’ faceti dei suoi redattori e dei suoi collaboratori. Dimenticavamo, uno dei tormentoni più celebri è stato “Fin che la barca va”. Cantava Orietta Berti ed era il 1970. Ora, invece, la Barca pare proprio che non vada più. Buona estate.

 

Famiglia Cristiana indossa finalmente la maglietta rossa, anche se sotto le spoglie di una copertina arancione.

In un riquadro c’è la faccia di Salvini, con la sagoma di una mano alto-prelatizia che gli impone una specie di esorcismo, svelando così a tutti la sua satanica cattiveria.

Non è una questione ideologica o di schieramento politico, si tratta di riaffermare «il pensiero della Chiesa», che «è quello della parabola del Buon samaritano. La logica del cristianesimo è quella di prendersi cura».[1]

Sì, ma la vostra è la logica del prendersi cura di tutto il mondo, tranne di chi vi sta vicino. Il tipico vizio della sinistra: amare l’universo e odiare il proprio vicino di casa. Il buon samaritano non sarebbe stato tale, se per aiutare il poveretto avesse lasciato consapevolmente invadere la sua casa, rapinarla, violentare la moglie e malmenare i figli.

Ma quale pensiero della Chiesa, è la solita deformazione ideologica, altroché. Fa strano dirlo, ma quando si parla di immigrazione e diversi altri argomenti siamo arrivati al punto che ci sono più tracce di cattolicesimo in Salvini che in buona parte del clero di questo periodo storico. Periodo in cui le cose, così come le persone, sono spesso invertite.

Volete i clandestini, compresi delinquenti, stupratori, assassini, parassiti, micro-criminali e macro-mantenuti? Migliaia, milioni di Bello Figo che cantano (e praticano) “Non pago affitto” e “un sacco di f…e bianche saranno s…e”, il wi-fi e tutto il resto perché gli italiani sono un po’ tonti e si lasciano invadere stendendo il tappeto ovviamente rosso? Va bene, avete vinto per sfinimento, facciamoli venire tutti; ma ad una condizione: per ogni immigrato che dall’Africa sbarca in Italia, un italiano di quelli con la maglietta rossa deve sbarcare in Africa definitivamente, lasciandogli così libero il posto.

Lo so, sarebbe una perdita incalcolabile in termini di fuga di cervelli, ma in compenso sapete quante braccia in più, giovani e forti, che si possono adoperare per lavori veramente utili?

Per agevolare lo scambio inizio ad abbozzare una lista con i primi nomi che vengono in mente. Partiamo sicuramente da Saviano, compresa la sua cultura, il suo ego e la sua scorta (così risparmiamo ulteriormente); poi a ruota seguono Gad Lerner, che sarà felicissimo di poter lasciare il suo Rolex allo scafista per pagarsi il viaggio, Fabio Fazio, per il quale è già pronta la trasmissione “Che tempo che fa: umido, con tutta ‘sta saliva!”. Visto che i governi cambiano, ma il regime, almeno per ora, è sempre lo stesso, altri intellettuali ad esso organici: Sandro Veronesi, Zagrebelsky, Serra, Scalfari, Marzano…

E i politici dove vogliamo metterli? Su una barca anche loro, ovviamente. Ad esempio quella di D’Alema. Che sia a noleggio, in comproprietà, o tramite una società di comodo poco importa, potrebbe per una volta rendersi utile al paese organizzando un servizio di navetta tra le due sponde del Mediterraneo: l’andata coi bianchi, il ritorno coi negri.

I primissimi viaggi dovrebbero essere riservati, in segno di riconoscimento per il lavoro svolto, ai pezzi grossi che tanto hanno dato al paese in questi ultimi anni: sicuramente tutti i premier dal colpo di stato del 2011 in poi: Monti, a cui un po’ di mare e di sole farebbero di certo bene, quasi quanto a noi la sua assenza. A lui affiderei anche una richiesta personale: porti con sé il suo Enrico Zanetti. Lo so che non conta nulla oggi come allora, ma quanto gli gioverebbe!

Letta, che comunque in Italia non ci vuole proprio stare, sarebbe destinato alle ex colonie francesi, dove eserciterebbe con sicura competenza il ruolo di portavoce di Monsieur le Président, il quale è creatura di Jacques Attali, il quale è notorio “figlio di buona banca”.

Renzi, vista la sua dimestichezza con l’inglese, potrebbe essere trasferito in una ex conquista di Sua Maestà, preferibilmente il Sudafrica, che ha il non trascurabile pregio di essere il posto del continente più lontano dall’Italia. Il talento da intrattenitore televisivo non gli manca, anzi, se si volesse portare appresso pure la De Filippi siamo certi che la conduzione di una trasmissione per sottosviluppati non gliela negherà nessuno.

Poi il suo successore, il conte Gentiloni Silveri, sempre che qualcuno riesca a trovarlo. Già non si vedeva quando era capo del governo…

Comunque andrebbe con loro tutto il codazzo di ministri e sottoministri che si tanto sono spesi ai nostri danni: Boschi, Padoan, Poletti, Del Rio, Franceschini, Lorenzin, eccetera.

Ma ci vorremmo mettere anche quella volpe che nel 2011 si fece soffiare il posto, occupato com’era in cene eleganti ed in eruzioni artificiali (leggete bene, è una ‘u’). Del resto chi, tra l’essere a capo di un governo e a capo di un bordello non avrebbe dato più importanza a quest’ultimo? Lo aspettano in Guinea-Bissau, dove la poligamia è un dovere, e sono le mogli a mantenere il marito. Alla faccia di Veronica.

E il suo ex alleato nonché noto filibustiere monegasco? No, quello deve stare in Italia, almeno fino a che la giustizia non avrà fatto il suo corso.

Avrei qualche dubbio su Angelino. È vero, ha fatto tanti danni, ma in fondo ha capito che era ora di scomparire. O forse ha avuto sentore che non lo avrebbe più votato nemmeno sua zia.

Casini al contrario non ha ancora capito, quindi com’è saltato dalle braccia di Silvio a quelle del PD, il balzo dall’Europa all’Africa per lui sarà un gioco da ragazzi. Un barcone di vecchi e nuovi ex-democristiani bisognerà prevederlo.

Ma torniamo alle magliette rosse, reali o ideali che siano.

Non potrà mancare al trasferimento Veltroni. Lui che in tempi non sospetti espresse il desiderio di lasciare la politica per l’Africa potrebbe finalmente coronare il suo sogno (e soprattutto il nostro), visto che l’ultima volta che ci ha provato ha sbagliato aereo ed è finito a Manhattan a comprare un appartamento per la figlia. Che sbadato.

Non sarebbe giusto nemmeno dimenticare il professor Prodi. Parafrasando una delle sue “profetiche” trovate, sarebbe impagabile potergli sussurrare all’orecchio:

Professore, le do una dritta: lo sa che in Africa si lavora un giorno di meno e si guadagna come se si lavorasse una settimana in più?
Come non mi crede? Neanche noi le credevamo ma ci ha voluti portare nell’Euro lo stesso, quindi prego, si accomodi fin che c’è posto.

Con Prodi, a mo’ di perpetue di bordo, ci starebbero molto bene Rosi Bindi e la Camusso.

Uno dei viaggi dovrà essere dedicato a Cirinnà & Friends: Vladimiro Guadagno, Paola Concia, Ivan Scalfarotto, Nicola Vendola, Valeria Fedeli, Stefania Giannini, Elsa Fornero… insomma tutti quelli che ancora non hanno capito come si concepiscono i bambini. Qua non ci siamo riusciti, l’Africa è il continente ideale per riprendere contatto con la natura.

Per terminare il giro dei politici, con un pedalò da cinque posti capitanato dalla Boldrini potremmo liberarci dei Liberi e Uguali (e fuori dai piedi), mentre per i radicali sarà sufficiente una canoa trainabile che possa ospitare Bonino, Cappato e Bordin. Ma dovrà essere molto robusta, direi blindata, perché questi sono pochi ma fanno un gran casino.

Una barchetta dovrebbe essere allestita all’uopo per la redazione di Famiglia Cristiana: Luciano Regolo, Don Sciortino, Rizzolo, che saranno ben felici di sacrificarsi e partire per le missioni per fondare Famiglia Africana dalle parti del Congo, esercitando il dialogo e l’accoglienza, magari nei confronti delle tribù di cannibali ivi stanziate. Nello stesso viaggio potremmo imbarcare altresì buona parte dei giornalisti di Sovvertire, a partire da Tarquinio e Moia. Quest’ultimo potrà così cantare i miracoli di Amoris Laetitia alle tribù africane, che forse ci crederanno.

Ma perché limitarsi, in fondo le direttive storte arrivano da ben oltre. Chi non vorrebbe vedere salpare un gommone con dentro Galantino, Spadaro, Bassetti, solo per dirne alcuni?

Tra i cardinaloni non potranno essere assenti all’imbarco Ravasi, Bertone, Nosiglia, Marx, Kasper, Schönborn, per non parlare di Maradiaga. Buona parte dei padri sinodali sarebbero da impacchettare, spedire, e arrivederci. Molti non sono italiani, ma siamo generosi e li spediamo in Africa lo stesso; anche gli altri paesi, Germania in primis, devono dare il loro contributo.

Con quest’ultima categoria, ovvero gli alti chierici, si prospetta però un problema: non si è trovato finora nessuno scafista, neanche il più scafato, che abbia il coraggio di imbarcarsi con elementi simili: c’è chi teme di essere borseggiato dell’incasso della trasferta, ma questo è il meno. Altri temono che vista la gran perizia con cui si stanno applicando per affondare la barca di Pietro, non si limitino alle metafore e possano far colare a picco in men che non si dica anche il barcone una volta in alto mare. Altri ancora, i più sospettosi, ma forse i più scaltri, temono cose che non si possono nemmeno riferire.

Potrà sembrare a prima vista che ce l’abbia con l’Africa. Cos’ha fatto di male il continente nero per spedire là tutte queste disgrazie? Niente, è solo per una questione di rarefazione del danno.

Sono tanti, ma essendoci nel continente africano grande spazio, sarebbero molto più diluiti. Come il veleno, se lo disperdi in una gran quantità di liquido neutro, diventa innocuo.

 

 

[1]http://www.famigliacristiana.it/articolo/migranti-vade-retro-salvini-la-chiesa-reagisce-ai-toni-sprezzanti.aspx

18 commenti su “Famiglia Cristiana vs Salvini (2). Facciamo uno scambio – di Marco Manfredini”

  1. Ha dimenticato l’immigrato piu nocivo da rimpatriare con urgenza . Non ricordo il nome ma si veste di bianco ed abita a Santa Marta

  2. Credere che con certe copertine la gente stramazzi al suolo per lo spavento!

    Quando poi un simile grido è già afono in partenza non essendoci più il motivo dello spavento! Spaventare paragonando al diavolo quando si è dichiarato, dalla stessa Famigghia, che il diavolo non c’è! VADE RETRO piuttosto è ora gridato a ognuno di voi qui nominati, che se il diavolo non esiste, voi ne siete la più efficace sostituzione. La gente comincia a capirlo, e a gridarlo, e questo vi fa star male.

  3. avete dimenticato i due peggiori, Napolitano e Scalfari, che sembrano avere il dono dell’immortalita’. Forse non devonon fare anche loro qualche giretto?

  4. Stefano Mulliri

    Beh, se mi permette un suggerimento sullo skipper, glielo darei io, visto che in Italia per quanto riguarda gli sport famosi, va sempre di moda ricorrere allo straniero perché è molto “glamour” suggerirei qualcuno venuto da lontano che so, magari dalla fine del mondo da l’altro emisfero che fa molto trandy . Il tattico del vento di “Luna Rossa” era brasiliano dicono che in america del sud gli esperti di cose di mare abbondano, se poi aggiungiamo che da quelle lande sono arrivati personaggi come Ronaldo o Maradona……..mi batte il corazon…..

  5. Stamattina il parroco durante l’omelia, commentando il miracolo dei pani e dei pesci, ha affermato apertamente “però non li ha moltiplicati, ma li ha solo condivisi”. Questa subdola, ambigua e confusionaria affermazione mi ha fatto ricordare che anche papa Francesco, uno o due anni or sono, ebbe a dire “i pani ed i pesci non furono moltiplicati, semplicemente non finirono : Gesù non era un mago”; per la serie “parlatene pure (di Gesù, delle Sacre Scritture) basta che ne parliate male, confondendo gli animi,facendo crollare certezze acquisite da secoli, presentando Gesù solo come uomo, profeta, ma non vero Dio e vero uomo, a cui tutti gli elementi ubbidiscono”. Questo clero modernista sembra davvero aver stipulato un patto col diavolo, non si lascia sfuggire un’occasione per demolire la retta dottrina cattolica bimillenaria, tridentina, pacelliana (cfr http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2142_Catholicus_Patto_diabolico.html)

    1. … e un mio amico, incontrato per strada, appena uscito dalla ‘messa’, si diceva inca…volato per la predica sentita: quel pane fu condiviso perché imparassimo a condividerlo coi migranti profughi rifugiati disperati negri incaliffati…. o come volete dire. E il miracolo per costoro consiste nel fatto che questo pane, non finisce mai, prodigio grande!,e quindi on dobbiamo temere di chiamare qui tutta l’africasia perché se ne nutra (loro, noi è un’altra cosa). Questo è il genere di miracolo che predica il Sommo Fantoccio, con la sua corte di Nani: il mondo intero degli affamati accaldati assetati ( quanti in miliardi?) a trovare ristoro sulle fresche e pingui contrade italiane….(Ma oggi questo Sommo ha sparato una salvinata: contro i trafficanti di merce umana! e siccome questa mossa non rientra nella natura del nostro Sommo, che non sia questo il vero miracolo???)

      1. Il tuo amico ha detto davvero che il pane ‘infinito’ lo dobbiamo condividere con i finti profughi? ?? E lo hai ancora come amico???

        1. Beh, amico per modo di dire…Dico piuttosto che è uno di quei cattolici che continuano a sentirsi tali -, di destra poi, politicamente- in questa questa chiesa con questi preti, pur ricevendo da essa e da essi continui calci sulle pa.e! Puro masochismo!

  6. Stefano Lissandron

    E non dimentichiamo di mandarci Librandi, fratojanni, gennaro migliore, la malpezzi e la Littizzetto …l’elenco sarebbe ancora lungo. Forza che avreste successo anche li. Non siete per il cambiamento e allora date buon esempio.

    1. Cosa c’entra Dagospia? Si informi signora Alda, Dagospia riporta notizie di altri quotidiani. L’articolo in questione è de “La Verità”!

  7. Un viaggio senza ritorno magari no, ma di certo una visita approfondita dei luoghi, una verifica attenta delle condizioni di vita delle popolazioni certamente sarebbe di grande giovamento per una schiera nutrita di persone che ogni giorno pretende di impartire lezioni di vita, condanna e da ultimo lancia anatemi attraverso giornali, talk show, tv, web e via dicendo. Addirittura facendo proprie le parole di Nostro Signore. Agli Esorcisti la missione assegnata dalla Santa Chiesa. Per le contese politiche – perché di questo si tratta – ben si addice un detto popolare che recita : “Vai da chi ha patito e non da chi fa il saputo”. In Africa dunque non servono a nulla i dibattiti sui diritti di “nuova creazione”, non serve un confronto proposto da chi con tanta prosopopea si gloria di non avere Fede, né appartenenza, né Patria, e consiglia l’esodo globale come soluzione di ogni problema. No. Occorre invece ascoltare la voce dei Vescovi, dei Missionari e dei laici che operano per la vera Pace. E’ doveroso prestare attenzione agli inviti di quanti stanno gridando al mondo che l’odio e

  8. il terrorismo impediscono la costruzione di una convivenza giusta, ostacolano la costruzione di scuole, ospedali, infrastrutture – Chiese – e tutto ciò che è indispensabile alla vita di tanta povera gente. Serve chiamare male ciò che è tale e non blandire chi lo compie ; l’ipocrisia non aiuta. Serve riconoscere che non è “cultura” quella che autorizza la violenza fisica sui deboli, donne e bambini in primis, ma non solo. E che Dio in tutto questo – come in ogni altra circostanza – è al primo posto. Nessuno può farcela senza il Suo aiuto.

  9. Da quelli di “Riscossa cristiana” dato che essa si proclama “veramente cristiana” mi piacerebbe sapere quante volte hanno pregato per tutti quelli che Manfredini imbarcherebbe per l’Africa. Questo sarebbe veramente “cristiano” anche senza proclamarlo.

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