Fenomenologia de “Il cittadino mainstreamer”

Il cittadino mainstreamer è quello che “l’hanno detto in tv”, “l’ho letto sul Corriere”, “l’ho sentito al bar”, “lo dice l’oroscopo”: questo è il livello di attendibilità. Il cittadino mainstreamer, per dirlo con Guareschi, non vede il motivo per cui dovrebbe sforzarsi di pensare, avendo la possibilità di trovarsi già tutto comodamente pensato. 

Il cittadino mainstreamer è quello che “io credo nella scienza”, come se la scienza non fosse manipolabile dalla politica; come se la politica non fosse influenzabile dagli interessi dei potenti; come se gli interessi dei potenti non fossero opposti a quelli del cittadino comune.

Come se nella scienza bisognasse credere alla stregua di una fede religiosa. Come se la scienza fosse sempre concorde, univoca e non brancolasse mai nel buio alla ricerca di qualcosa che forse un giorno potrà spiegare. Beninteso, fino a quando non arriverà una spiegazione scientifica più plausibile.

Il cittadino mainstreamer è quello che appena sente un’idea diversa dal solito: “ah, ma allora tu sei un complottista!”, non essendo nella condizione di valutare la possibilità d’essere egli stesso un ignaro manipolato a cui hanno instillato il riflesso condizionato di definire come complotto tutto ciò che non vogliono che comprenda.

Il cittadino mainstreamer è quello che esulta d’orgoglio patriottico quando vince la nazionale di calcio. Al contrario non gli interessa nulla quando la nazionale della realtà, cioè la nazione, viene sconfitta, negata, derisa, pervertita, svenduta e calpestata, solitamente dagli stessi che dovrebbero rappresentarla, servirla e difenderla.

Il cittadino mainstreamer a dieci anni ascolta Elettra Lamborghini, a venti Sfera Ebbasta, a trenta Fedez, a quaranta Fabio Fazio, a cinquanta Beppe Severgnini, a sessanta Paolo Mieli, a settanta Eugenio Scalfari. Non ci si meravigli se, nonostante la lunga esperienza, a ottant’anni non ha ancora capito nulla.

Figuratevi che per il cittadino mainstreamer più ribelle il massimo dell’antisistema sono la Gabanelli, Beppe Grillo e Marco Travaglio.

Il cittadino mainstreamer piuttosto di rinunciare all’apericena in centro si farebbe inoculare qualsiasi cosa.

Il cittadino mainstreamer è quello che ha installato l’app Immuni ancora in beta e andava in giro armato di Tachipirina, ovviamente in vigile attesa. Adesso si è vaccinato per il bene della comunità, e tutti gli altri sono, nella migliore delle ipotesi, degli irresponsabili. Con la terribile colpa di avere gli occhi aperti.

Il cittadino mainstreamer pensa che gli omosessuali siano discriminati e che abbiano bisogno di apposite leggi a tutela, leggi che li privilegino discriminando tutti gli altri. Egli, infatti, non si accontenta della dittatura della maggioranza, ma anela ad un totalitarismo gestito dalle più improbabili minoranze.

Il cittadino mainstreamer forse ancora non lo sospetta, ma fra poco sarà obbligato a pensare che un uomo può partorire, allattare e avere il mestruo.

È altresì convinto che Gates, Soros & C. siano benefattori dell’umanità.

Il cittadino mainstreamer è perlopiù di sinistra, area PD o Cinque Stelle, ma certamente progressista anche quando si dichiara, o crede di essere, o crede di votare a destra.

In ogni caso più è colto, informato e aggiornato, più è irrecuperabile alla retta ragione. Visto che non costa nulla (anzi, è garanzia di porte aperte), il cittadino mainstreamer impegnato è anche antifascista, ma di quel particolare tipo di antifascismo che potremmo definire “del 26 aprile”.

Il cittadino mainstreamer è indistinguibile nel gregge di quelli che si sentono più furbi degli altri. Peccato che confonda le bestie feroci che vogliono razziarlo per i pastori che lo proteggono.

Per questo tipo di cittadino Draghi è una figura autorevole, e per fortuna che c’è lui così facciamo bella figura in Europa.

Il cittadino a volte è mainstreamer per finta, per quieto vivere, per comodità, perché tiene famiglia ed è costretto a simularlo se vuole sopravvivere.

Quando è cattolico il cittadino mainstreamer è, se possibile, ancora più patetico e malaccorto. Egli è infatti convinto che Francesco sia un pastore buono, misericordioso e tollerante, e ritiene che le giuste priorità della chiesa siano il cambiamento climatico, l’accoglienza indiscriminata, il grande reset, il green pass e l’abolizione del Vetus Ordo (compreso chi lo frequenta).

Cittadini mainstreamer saremo anche noi, quando ci arrenderemo allorché verranno a bussarci alla porta con una siringa in mano e le manette nell’altra. Saremo sempre noi, quando cederemo perché “ci insulteranno, ci perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di noi per causa Sua”.

O per una qualsiasi altra causa che sia invisa al mainstream.

12 commenti su “Fenomenologia de “Il cittadino mainstreamer””

  1. Un po’ di humour non guasta – in attesa, s’intende, dell’alternativa prossima ventura tra la siringa e le manette. Grazie.

  2. Quando verranno a bussarmi alla porta sarò un cadavere mainstreamer, ma non prima di avere portato con me quello con la siringa e le manette.

  3. corrado corradi

    Articolo da condividere con più persone possibile (e mi appresto a farlo); descrive in maniera limpida la situazione in qui siamo precipitati e indica senza mezzi termini i complici di chi sta menando il torrone… Papa in testa, un Papa che (consapevole o no… ma a questo punto poco importa) é complice degli scribi e farisei “ipocriti e razza di vipere”. Un Papa che ha rinunciato a porsi alla testa del suo gregge per difenderlo dai lupi, che punta il dito su dei falsiscopi deviando cosi’ l’attenzione dal problema reale, un Papa che contribuisce a far del suo gregge delle “pecore matte”.

  4. Dicono (credo a torto) che l’infame Voltaire abbia pronunciato questa frase: “Non condivido le tue idee, ma darei la mia vita perchè tu possa esprimerle”.
    La frase oggi va leggermente corretta: “Non condivido le tue idee, ma darei LA TUA VITA perchè tu NON POSSA ESPRIMERLE”.
    Bruno PD

  5. Jb Mirabile-caruso

    Il Cittadino mainstreamer NON è affatto Cittadino, ‘ma suddito congenito’, la sua caratteristica di fondo essendo la perdita pressoché totale della facoltà della Ragione a causa del suo disuso millenario. Il suddito mainstreamer crede, memorizza e ripete ciò che ascolta; altro NON può fare. É un menomato mentale alla mercé di qualsiasi manipolatore. Così è stato per millenni, e pochissimi al mondo ne sono consapevoli, essendo la quasi totalità degli intellettuali, vocati alla giustizia sociale e ai concetti di democrazia. di cooperazione e di sovranità del popolo, essi stessi sudditi incapaci di rendersi conto della menomazione congenita che li affligge.

    1. Condivido parola per parola del bellissimo articolo.
      L’unica parola che non condivido è “mainstreamer”.
      L’inglesismo è il frutto di quel condizionamento della nuova ideologia globalista e autoritaria criticata nell’articolo.
      In questo senso, è l’unica parola contraddittoria.
      Secondo me, l’opposizione pensante a questa deriva generale deve passare prima di tutto dal linguaggio.
      Un linguaggio alternativo, diverso, che si distingua dal “mainstream” e sappia esprimere lo stesso contenuto con in altro vocabolo.
      Perché non coniare una parola italiana idonea a definire l’individuo modello di questa nuova dittatura?
      Non so, ad esempio il “suddito perfetto”, il “cittadino modello”. Con la Sua cultura e, soprattutto, salute mentale ( perché non tutte le persone colte, oggi, sono sane di mente) saprà sicuramente trovarla.
      Per il resto complimenti, bellissimo articolo, lo divulgherò.
      Aloisius

  6. Io prego così, ogni giorno e sempre più volte: MIO AMATISSIMO GESU’ RITORNA PRESTO, ALTRIMENTI TU PERDI SEMPRE PIU’ ANIME…….

  7. Tiziano Lissandron

    Certo che una persona che vuole solo il Papa che le garba non ha capito nulla della Chiesa ,
    del Cristianesimo e nemmeno di Gesù Cristo . Il Papa lo sceglie lo Spirito Santo o lo scegliamo noi ?

  8. È inutile girare intorno a questo argomento senza aver identificato con convinzione gli strumenti principali con cui il diavolo ha operato con successo: i sistemi di comunicazione di massa e la tecnologia. Dobbiamo rinunciare drasticamente alla televisione, cinema, radio, sport, telefoni, trasporti meccanici, e tornando indietro sino alla macchina a vapore e financo alla stampa. Un pò troppo direte? Non si riuscirà mai a programmare e pianificare una così radicale destrutturazione? Sarà probabile invece che ci arriveremo nostro malgrado e contro la nostra volontà!

  9. Il “cittadino mainstreamer” (Dio ci perdoni il massacro della nostra lingua, tra le più musicali del mondo come l’Alighieri a suo tempo dimostrò colla sua opera, proprietà ancor più apprezzabile oggi, e purtroppo sperimentabile “per contrappasso contrario” anche solo passeggiando all’interno delle nostre metropoli perdute invase da orde di “barbari” etimologicamente tali ed ormai padroni del territorio grazie alle note sinistre connivenze giudiziarie) è purtroppo espressione ultimativa delle due ideologie di Yalta militarmente ed economicamente vincenti del ‘900, ovvero liberalismo e socialcomunismo attualmente cosiddetto “scientifico”, poco importa se rivoluzionario oppure riformista (a meno di sostenere palesemente DELIRANDO che l’Asse abbia vinto la guerra e USA-UK-URSS e annessi partiggiani infoibatori vari l’abbiano miseramente persa): le quali ideologie hanno furbescamente incatenato persino quasi tutti gli attuali dimostranti “antipassaportoverde”, più o meno pacifici, al grido di “libertà, libertà”, senza comprendere che la precedente sedicente “libertà” costituzionale che peraltro è (cioè si suppone) “garantita dagli organi preposti” (sic!) tra cui il mitico PDR e la sua splendida ed attenta alle libertà personali la meravigliosa Corte Costituzionale, dogmaticamente infallibile in quanto rigorosamente antifascista come dogma laico impone, figlia del noto disgustoso bordello di Weimar, sorella dell’8 settembre ’43 di cui tutti sappiamo la inattaccabile coerenza e nipote del sessantottesco bordello avanzato “vietatovietare”, non fu altro che libertà di dissoluzione di tutti i veri valori tradizionali e prodromo della peggiore schiavitù (definita oggi “sanitaria” col finto alibi della “scienza”, come poi accadde col finto alibi della “storia”) mai concretizzatasi nella storia dell”umanità e che prelude al credito sociale implementato con successo, per ora a casa sua ma assai prossimamente su questi schermi, dal capo del Partito Comunista Cinese, noto santo benefattore dell’umanità Xi, degno modello del nostro meraviglioso governo di sorveglianza digitale sostenuto persino della Lega e volente o nolente da TUTTO l’arco costituzionale (compresa la ridicola e finta opposizione sedicente di destra di cui ormai quasi sappiamo, Aspen Institute docet).
    Prima di dimostrare al grido di “Libertà, libertà”, prova a definire cosa sia “LIBERTÀ'” e di come la vera libertà si conquista; e poi ne riparleremo, caro “cittadino mainstreamer”.

  10. Il “cittadino mainstreamer” è una persona che, semplicemente, non è abituata a pensare e quindi, è facilmente manipolabile.

    1) Ho avuto una collega di lavoro convintissima del fatto che: «… In giro c’è Fascismo!». Me lo disse, qualche anno fa, a voce bassa, a tu-per-tu e guardandosi furtivamente attorno come se temesse di essere ascoltata dalle classicissime “orecchie indiscrete”. Quando le feci notare, a tu-per-tu, che al Governo c’erano Gentiloni, Boldrini, Mattarella, etc., mi rispose (badate che non sto scherzando): «L’ho sentito da Barbara D’Urso!».

    2) Un giovane studente universitario di diciannove anni, un giorno mi disse: «Quello che sostieni è anche giusto ma il fatto è che se io provassi a pensarla come te, tutti gli amici mi mollerebbero e non troverei più ragazza. Sarei condannato a una vita di solitudine. Nessuno vorrebbe più uscire con me».

    E’ evidente il fatto che si tratti di persone con le quali è difficilissimo spiegare il proprio punto di vista in quanto – parlando in generale – non possiedono una solida base dottrinale (pur acquisita da qualche parte) dalla quale partire e il più delle volte nemmeno hanno idee loro (con il termine “base dottrinale” non intendo dire religione. Almeno, non solo). Ripeto, parliamo di persone intellettivamente vuote, che si lasciano riempire da tutto il facile ciarpame ideologico che passano la stampa e la TV generaliste, oramai megafono del “sistema” e certamente non più al servizio della gente (se mai lo siano stati: cosa ampiamente discutibile). D’altronde, è così facile sciorinare qualche slogan alla moda! NoVax. Complottismo. Libertà. Uguaglianza. Fratellanza. Dimenticavo: tolleranza! E’ così facile… sono belle parole, evitano la fatica di pensare e poi, le dicono tutti. Evitano anche l’inconveniente dell’isolamento e il terrore di morire da soli…

    Un unica precisazione in merito all’articolo: evitiamo di definire “dittatura” ciò che, invece, è in tutto e per tutto una “tirannide”. Non dimentichiamo, infatti, che anche S. Tommaso d’Aquino, nei suoi scritti, elogia una certa forma di dittatura (la quale, contrariamente al democratismo, non è condannata nemmeno dal tradizionalismo cattolico), a volte utile e necessaria, mentre disprezza la tirannide definendola come l’abuso di autorità di chi governa non per il bene dei sudditi – che diventano schiavi del tiranno – ma per il proprio; pertanto, la resistenza alla tirannide, secondo l’aquinate, è assolutamente legittima.

    Evitiamo di aderire al linguaggio del nemico.

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