Fenomenologia di Bergoglio. Torna il dio pagano e Bergoglio è il suo profeta – di Patrizia Fermani

Dal dio “non cattolico” al dio “ingiusto”, prosegue con coerenza l’insegnamento di una neoreligione pagana che nega il fondamento stesso del cristianesimo.

di Patrizia Fermani

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Il 15 dicembre Bergoglio ha completato la propria Summa Theologiae, dicendo che Dio è stato ingiusto nel mandare in croce il proprio  Figlio.  E’ stato un regalo di Natale che merita ancora qualche noticina, data la sua forza innovatrice e la perfetta consonanza con le aspettative del nostro tempo.

Anzitutto,  dall’enunciato del teologo vaticano si possono enucleare due idee fondamentali.  La prima è quella della negazione di Dio come Giustizia in sé. Infatti  dal  punto di vista giudaico cristiano Dio  è Giustizia in sé  in quanto Bene sommo e il criterio della  giustizia dell’uomo si misura sulla aderenza  alla volontà e alla legge di Dio. Dunque  se Dio è ingiusto significa che contraddice se stesso, si dimette da depositario del Bene e dalle sue leggi, pone se stesso come  Contraddizione e quindi non può neppure pretendere  che le Sue leggi siano osservate,  anzi non vi sono più leggi divine credibili e vincolanti.  Infatti se non esiste Dio come Giustizia non ci sono neppure leggi supreme inderogabili da osservare, non esiste il peccato e non è giustificata alcuna penitenza. Non esiste né Bene né male e ogni uomo è libero di fare tutto quello che gli aggrada, almeno di fronte a Dio. Dunque secondo il teologo vaticano la stessa  idea  fondamentale di Dio che noi abbiamo ricevuto  deve essere rovesciata radicalmente,  per liberarci dal peso di Dio.

Ma non solo. Se è venuto  meno il criterio assoluto della  giustizia soprannaturale,  e della legge divina quale  direttrice  per i comportamenti umani, questi potranno d’ora in poi essere valutati soltanto in base a criteri umani, cioè secondo le leggi umane positive, e lo jus perde definitivamente quel fondamento religioso  di valore oggettivo che storicamente  è servito allo stesso uomo per distinguere le leggi buone da quelle cattive, e per  modellare le prime  sulla legge divina e non in contrasto con essa.

Tuttavia Bergoglio non ha detto che Dio è ingiusto in assoluto,  né ha detto  soltanto che Dio può  manifestare  anche una certa  propria ingiustizia  in certe  circostanze. Ha detto invece, che  questa  capacità di essere ingiusto si è manifestata  in modo esemplare proprio quando ha  mandato il proprio figlio a morire in croce, cioè organizzando   l’evento fondamentale del cristianesimo  che  senza la passione , morte e resurrezione di Cristo non sarebbe il cristianesimo. Ora,  poiché  secondo la dottrina cristiana tratta dalle Scritture, il sacrificio di Cristo è avvenuto per la salvezza degli uomini, se per Bergoglio la ingiustizia di Dio si è  manifestata nel  mandare  a morire il  Figlio unigenito,  significa  che egli non considera  la salvezza degli uomini una ragione tale da  giustificare la morte di croce di Cristo,  e quindi   nega il fondamento stesso del cristianesimo.  Con la conseguenza immediata e coerente che il dolore degli uomini può essere  inteso  solo come frutto del mero capriccio, o peggio della volontà più che arbitraria, sadicamente aberrante di un dio ingiusto perché malvagio.

Del resto la coerenza impeccabile di questo  ragionamento viene corroborata da un’altra esemplare affermazione di  Bergoglio, quella secondo cui  “Dio non è cattolico”,   che ora deve essere  riletta   in combinato disposto con quella sulla  ingiustizia di Dio.  Quella frase  in sé  sconcertante,  poté  suonare a qualche osservatore benevolo,  come un paradosso comunicativo, una sparata fra le tante di uno che parla a vanvera abitualmente,  senza neppure rendersi conto di quello che  dice.  In realtà,  egli intendeva da un lato  compiacere i “colleghi” che sono a capo di altre religioni  assicurandoli che  a Roma nessuno pretende più di  far valere la unicità e superiorità del cattolicesimo,  perché  Dio è al di là delle specificazioni religiose.   In altre parole   intendeva dire che  Dio è una entità superiore che sfugge ad ogni caratterizzazione campanilistica,  e che  maomettani,   buddisti  o  cultori della dea Kalì, pregano tutti lo stesso dio come del resto fece capire un suo illustre predecessore.  Ma se  una religione non viene distinta in base ai contenuti  di fede,  vengono tutte accomunate dal  sentimento primitivo e primigenio della sottomissione dell’uomo ad una forza che lo sovrasta e lo condiziona. Dunque possiamo dire che già con quella affermazione  Bergoglio aveva abolito il cattolicesimo quale unica vera religione,  per scioglierlo nella  religione naturale comune a pressoché tutti gli uomini di tutti i tempi.

Ora però dal combinato disposto tra  “Dio è stato ingiusto nel mandare il Figlio a morire” e “Dio non è cattolico”, emerge meglio ancora  il rinnegamento del cristianesimo nel suo complesso, e nella sua specificità,  a partire cioè dal presupposto di Dio Padre Onnipotente creatore  e signore di tutte le cose visibili e invisibili ,  fino allo intervento salvifico di Cristo Redentore.  Infatti,  una volta negato il senso del sacrificio di Cristo e azzerato il valore dell’unica religione che dà per questa via un senso al dolore umano,  rimane il mistero insoluto di un dolore senza ragione inflitto all’uomo da una potenza sconosciuta e infida,  lo stesso dio ingiusto che ha condannato  senza ragione il proprio Figlio, un dio cioè capace di qualcosa che secondo i criteri puramente umani è anche malvagio e che interviene a condizionare gli eventi umani senza un fine di salvezza universale.  Così il cerchio si chiude e il risultato finale  è  il regresso alla idea pagana di una umanità in balia  della divinità  capricciosa e infida che spesso affligge i mortali da una posizione di relativa superiorità pur  condividendo con essi  vizi e debolezze. Un dio che è la  personificazione del caso al quale è abbandonato  misteriosamente il destino dell’uomo.

Insomma rimane soltanto  l’idea del dio presocratico, quello che interviene anche in ragione del proprio interesse personale a determinare il corso della  vita  individuale  e collettiva, che nelle proprie debolezze assomiglia all’uomo  e rimane appollaiato su un piano non troppo più alto di quello su cui si muove l’umanità. Ovvero il Dio Padre onnipotente creatore e signore di tutte le cose torna ad essere un elemento della mitologia umana e ad abitare l’empireo tiranneggiando gli uomini  dispersi nel piano inferiore del mondo.  Oppure è un dio a sua volta sottomesso a quella  forza superiore  agli uomini come agli dei,  a quella  Moira,  imperscrutabile  e non provvidente che stringe in una morsa senza scampo il  destino umano impartendo per vie oscure la sofferenza e la morte.

Per non dire, tornando  alla affermazione di Bergoglio sulla  ingiustizia  del Padre che ha mandato a morte il Figlio, che se nella prospettiva  trinitaria, il Figlio è anche Dio,  e allora  Dio ha mandato se stesso nel Figlio a morire senza giustificazione e quindi è stata una sorta di suicidio con l’intento di  decretare  agli uomini la morte definitiva di Dio. Quella morte di Dio che  nella  economia della  vita dell’uomo,  può solo avere il senso di togliere all’uomo anche la speranza di  un dio vivo in cui confidare.

Ricapitolando:  per la nuova teologia bergogliana Dio è un dio di tipo pagano che sta nel mondo degli spiriti e interferisce  nelle vicende umane ma senza un criterio di utilità per gli uomini,  anzi elargendo loro una sofferenza gratuita.  Dunque Bergoglio ha messo sotto l’albero di Natale un formidabile pacco dono in cui sta scritto: andate e fate tutto quello che vi aggrada. Non ci sono leggi e non c’è differenza tra bene e male, c’è soltanto la possibilità, dal momento che bisogna   vedersela con la sofferenza inflittaci senza ragione da una prepotente  e oscura volontà superiore.  Non rimane allora che  trovare  gli opportuni, eventuali motivi di svago.  Alla faccia di Cristo, uno che come noi tutti è stato vittima delle forze oscure che ci governano, che l’uomo faccia quello che vuole e quello che più gli aggrada perché “di doman non c’è certezza, chi vuol essere lieto sia”.  Parola di uno  fatto venire dalla fine del mondo per dare una mano al suicidio assistito del mondo.

39 commenti su “Fenomenologia di Bergoglio. Torna il dio pagano e Bergoglio è il suo profeta – di Patrizia Fermani”

  1. Dopo il Dio Cristiano “ingiusto”, il prossimo passo potrebbe essere che il diavolo non é poi cosi cattivo e forse diventare successivamente anche buono e giusto , e d’altronde Gesù ci ha avvisati: o con me, o con mammona.
    Non si può tenere il piede in due scarpe ,bergoglio non solo non é più cristiano ma come adamo ed eva dubitando della Giustizia di Dio, se non si ravvede finirá per volgersi a satana.

    1. Ne è già seguace, più o meno consapevole (io direi molto consapevole…), non vede, cato Franco ? sta distruggendo il Cattolicesimo palmo a palmo, senza lasciarne traccia alcuna, una vera e propria “delenda Cartago”, una>”damnatio memoriae” di cui non deve rimanere nulla nella mente dei fedeli della nuova religione NWO. Ormai ha gettato la maschera, dichiarando apertamente che il suo diabolico comportamento altro non è che l’attuazione integrale (lui sì che è integralista e rigido!) del malefico CV II; anche ai FF I disse che se volevano pensare che il trattamento che aveva loro riservato fosse una persecuzione diabolica erano liberi di pensarlo (dopo essersene assunto la responsabilità in prima persona) e che la loro colpa era di essere molto devoti alla Madonna. Più diabolico di così ?

  2. Avanti di questo passo prima o poi Bergoglio dirà che Dio è un eone…!
    Questo inqualificabile, prepotente e arrogante inquilino abusivo vestito da papa dal 2013 occupa il Vaticano producendo danni enormi. Forse solo Dio è in grado di farlo sgombrare… e solo allora verificherà che la Giustizia divina esiste, eccome se esiste!

    1. Per fortuna, eone è una parola già un po’ troppo difficilotta per il vaniloquente, sgrammaticato, sgangherato anticristo di periferia. Ha già imparato a dire “coprofagia”, e per un po’ il motore deve riposare…

  3. In realtà, cara dottoressa, si tratta di omicidio orchestrato della Chiesa/Sposa di Cristo. Meglio ancora: della sua riduzione in “polvere”, con la quale plasmare una Neo-chiesa- coincidente con l’ “Umanità”.
    Dio come “prepotente e oscura Volontà Superiore” è esattamente Dio come è concepito dall’Islam. Con questo “dio” non si parla: ci si piega… e si dissimula volentieri, dal momento che egli stesso non è Verità e non ama la verità. Ama anzi mostrare che può negarsi, amando il Bene E il Male.

    L’avversione al principio di Personalità di Dio (e, di conseguenza, degli uomini) è la stessa di Ario: “Troppo complicata, insostenibile, l’ autoRivelazione del Dio in Tre Persone – Usiamo le forbici e torniamo al Dio Temibile, non Padre, né dell’Unigenito né nostro”.

    Concludo ripetendo il mio ritornello: è bene riconsiderare le eresie del Biancovestito? A mio giudizio, ignorarlo è un dovere di rispetto per Dio, per noi stessi, per gli altri… che non possono trovarci stravolti ogni giorno dall’Okkupante

    1. Raffaele scrive ” ignorarlo è un dovere di rispetto per Dio, per noi stessi, per gli altri… che non possono trovarci stravolti ogni giorno dall’Okkupante ” Non sono d’accordo che lo si debba ignorare… Ignorare in questo caso equivale ad incoraggiare. Si deve invece fare esattamente come fa la dottoressa Fermani: denuncialo per quello che è ossia ERETICO. Mi dovrebbe spiegare come si può rispettare Dio ignorando una eresia,…. permettendo quindi che questo individuo continui a pervertire le anime. Dio ci aiuterà nel trionfo della Sua Santa Causa solo se dimostriamo di non temere le reazioni del mondo. Grazie dottoressa per tutto quello che sta facendo per la Santa Chiesa che non è certamente quella conciliare e bergogliana.

      1. Il Satrapo di Santa Marta non è ormai più eretico, ma apostata. Infatti l’eresia riguarda la negazione di una verità cattolica, o l’affermazione di un errore che a quella si oppone; mentre l’apostasia è la negazione dei fondamenti stessi della Fede Cattolica, una somma di eresie tali da non poter essere più arginata. Siamo ben oltre le speculazioni sull’eventualità di un’eresia formale o materiale, e se non se ne rendono contro i Sacri Pastori, di certo l’hanno capito i fedeli, cui non fa difetto il sensus Fidei.

      2. Ho spiegato, con i miei limiti, che è negativo impegnarsi a sviscerare gli spropositi del Biancovestito:

        – Pensiamo di farlo rinsavire, o pentire? Non ritiene di doverci ascoltare: è un “illuminato”, un leader rivoluzionario
        – Pensiamo di salvare molti dal seguirlo sulla via della perdizione? Non siamo pastori di anime
        – Pensiamo di chiarire a noi stessi perché le sue affermazioni sono catastrofiche? Diventiamo dei teologi dilettanti (in senso buono: non è il nostro lavoro) e dedichiamo il meglio delle nostre energie a temi “di cultura religiosa”
        – Pensiamo di avere risorse illimitate di tempo e di serenità psicologica, in modo da trattare temi atroci con distacco? Non è così.

        La grande crisi ariana del IV secolo non travolse la Fede grazie alla battaglia eroica di pochi Vescovi (per loro era “il loro lavoro”, sì…) e alla resistenza della maggioranza del popolo cristiano, che “sentiva suonare false” le neo-dottrine clericali

  4. Voi dimenticate che per il Papa Francesco non hanno valore né la logica né la ragione, e che quindi è improprio ragionare sulle sue affermazioni.

      1. Un pazzo o un “credente nello Spirito” – che NON procede dal Verbo, e perciò agisce in modo a-razionale. Uno gnostico che pensa che la testimonianza del Reale vada cestinata, per potersi dedicare alla ricerca di un “lato nascosto del Mondo” e di un “senso della Vita”

  5. Condivido tutto a parte l’affermazione :” un suo illustre predecessore” che è una nota stonata di stampo sedevacantista post conciliare in un bel saggio ….Francesco non ha predecessori è un usurpatore. Giovanni Paolo II e Benedetto( nonostante i loro limiti in una chiesa postconciliare alla deriva) sono veri pontefici. Anche Marcel Lefebvre ebbe un suo limite nel nominare vescovi pur non avendone l’autorità . Ciò secondo me denota una sua ( di Lefebvre) imperfezione nella fede come se Dio non si curasse della sua Chiesa e per certi( come Gnocchi) egli è un santo a motivo della sua ortodossia, mentre Madre Teresa non lo dovrebbe essere a motivo sempre della sua ortodossia, ma ella è santa. No Francesco non ha predecessori è una fatto nuovo è la personificazione dello spirito che mosse le aperture ambigue del concilio. Come una diga che faceva acqua, ma che resisteva fino a Benedetto ora è crollata o meglio è passata in altre mani proprio al vertice e il mondo ha il suo papa che in mala fede odia la Chiesa di Cristo con la sua storia.

  6. luciano pranzetti

    Bergoglio neognostico? sembra di sì. In quel volumetto denso di contenuto che è RITRATTO DI UNA CULTURA DI MORTE – I PENSATORI NEOGNOSTICI pag. 20, di Piero Vassallo, si fa riferimento alla natura ebraica della gnosi laddove si dice che “il Dio della rivelazione biblica è un usurpatore, un illuso…” Naturalmente l’appendice bergogliana di “Ingiusto” ben si accorda a quanto prima scritto. E’ lo stesso Bergoglio che ha chiesto alla sindaca di Parigi di trasmettergli “un’onda positiva” dopo che il 7 giugno 2015 aveva salutato i giornalisti al seguito della Presidente argentina col dire: “… e se qualcuno di voi non può pregare perché non crede o perché la sua coscienza non glielo permette, mi invii delle buone vibrazioni”. Siamo in piena New Age, nel panenergismo, nella teosofìa delle radiofrequenze. Neognostico? Sembra di sì.

    1. E’ quello che vado ripetendo ad ogni piè sospinto : non leggere i loro folli pensieri, ispirati da satana, e nemmeno ascoltarli, i modernisti, laici o religiosi che siano, Tutto ciò salvo che lo si debba fare per contestarli apertamente e magistralmente, come fanno gli autori degli articoli che vengono qui pubblicati (ed altri illustri commentatori, come il professor Pranzetti). La mia raccomandazione è però rivolta ai semplici, agli umili, a coolro che possono rimanere facilmente ipnotizzabili da questi novelli pifferai magici. Personalmente, vengo a conoscenza delle loro malefatte (di Bergoglio & C.) solo da siti cattolici come questo : la stampa cattolica di regime la ignoro da anni (Avvenire, Fa(ngh)iglia Cristiana, Sat 2000, settimanali diocesani, ecc.)

      1. Molto importante, carissimo: ignorare i media Katto-massonici (indimenticabile la copertina di “Famiglia Cristiana” dedicata a Napolitano… vista in chiesa, non la compravo certo!) e dis-prezzare in senso etimologico, cioè considerare di nessun valore, le continue grida manzoniane della “Cupola” contro la Chiesa.

        Il motto della pubblicità è “In bene o in male… l’importante è che se ne parli”? Benissimo: e noi non parliamo di certi figuri

  7. Bergolio, da quando si è insediato, ha attaccato sistematicamente tutti i comandamenti di Dio predicando una falsa misericordia, Gesù Cristo in persona e i suoi insegnamenti … credo che il prossimo attacco lo sferrerà alla Vergine Santissima … (qualcuno gli sta preparando la strada … http://www.marcotosatti.com/2016/12/22/maria-non-era-vergine-e-giuseppe-neanche-parola-gesuita-spagnolo-che-dice-la-severa-congregazione-per-i-religiosi/) … ma qui si romperà le corna.

  8. Dio punisce il mondo e la sua Chiesa con il criterio dell'”analogia” dantesca . Le ha dato il capo che asseconda i sentimenti del mondo e di gran parte del popolo cattolico, laico e soprattutto religioso e curiale. Le ha dato un capo che è un ventilabro inverso, fa emergere cioè la pula anziché il grano, perché la pula, ora è evidentemente predominante rispetto al grano. Ma occhio, perché ha già in mano il fiammifero ! Ho come il presentimento che il 2017, che è ormai alle porte, sara’ l’anno della grande fiammata. Noi intanto continuiamo a pregare come ci dice il Dr. Vassallo e confidiamo nella Giustizia di Dio.

  9. luciano pranzetti

    Sarebbe necessario, più che opportuno caro Piero, la riedizione dell’Index Librorum prohibitorum, ma questa è una illusione perché la Chiesa, come affermò G XXIII, preferisce usare la medicina della misericordia piuttosto che il rigore della dottrina. Ed ecco, allora, che non solo si mettono esposti in vetrina presso librerie, sì dette cattoliche, libri velenosi ma, addirittura, si cooptano in funzione docente nei seminari e nelle università pontificie, eretici, atei, darwinisti, pagani, spretati. E basti pensare di che pasta è il direttore di Civiltà Cattolica per avere chiaro il grado di perversione che affligge la Chiesa. Pregare? Certo, perché è la sola risorsa, insieme alla nostra testimonianza, a disposizione.

  10. Che dire ancora su questo papa con la p minuscola . Dobbiamo aver fiducia però che tutto ciò faccia parte di un disegno superiore voluto da Dio . E’ l’unica consolazione che ci rimane

    1. Sì, è vero che Dio utilizza anche le forze del male per i suoi disegni, che sono la santificazione degli eletti. Il grande scrittore Donoso Cortes (1809-1853) sintetizzava così questo concetto: “Lucifero non è il rivale, ma il servo dell’Altissimo. Il male che egli ispira o introduce nell’anima e nel mondo,non lo introduce, non lo inspira senza la permissione del Signore;e il Signore non glielo permette che per castigare gli empi o purificare i giusti col ferro rovente della tribolazione”.Già nel ‘700 molti studiosi del fenomeno rivoluzionario, fra cui De Maistre, de Bonald, Blanc de Saint Bonnet, sostenevano che il mondo non può durare in questo stato: ” O egli è presso alla sua fine, nell’odio di Dio, del Suo Cristo che l’Anticristo renderà più generale e più violento; oppure è alla vigilia di una delle più grandi misericordie che Dio abbia mai fatto in questo mondo”.
      Auguriamoci e speriamo con viva fede che nel 2017, la Santissima Vergine,nel centenario della Sua apparizione a Fatima, ci ottenga questa grande misericordia. L’unica nostra arma resta la corona del Rosario.

      1. Teniamo sempre presente il Calvario, carissima signora: Dio ha tratto il più grande Bene dal più osceno Male.
        Però:
        1- a che prezzo! l’atroce Passione e la Morte del Figlio Suo
        2- “per molti, ma non per tutti”. Pare che il maggior dolore di Cristo sia stato vedere chiaramente che molti non avrebbero tratto alcun giovamento dal Suo Sangue
        3- con il mutamento della Stirpe Eletta (da Lui Medesimo) in Stirpe Odiatrice di Cristo… allora e oggi.

        Dico questo per sottolineare che il Diavolo è ultrapotente e furbo (Dio è Onnipotente e Intelligente), e che anche i più qualificati pensatori controrivoluzionari non sono stati esenti -molto spesso- da venature massoniche, cioè panteistiche.
        In altre parole: Dio è Persona (Tre Persone), e il Diavolo è un essere personale. Non sono “princìpi metafisici”

  11. Che fare? A noi cattolici e fedeli spetta pregare e digiunare, tanto. Per la Chiesa, per il clero e per Bergoglio stesso. Poi ci sono i principi della Chiesa ai quali spetta l’onere e l’onore di farsi finalmente sentire, con chiarezza e de visu, senza mugugni, frasi sussurrate e malumori esposti di nascosto. Se un cardinale, come riportato dal dottor Gnocchi, in questo momento mi sfugge il nome, comunque uno importante, ha detto che il Vaticano di questi tempi è come la Cambogia dei Khmer rossi, allora devono avere gli attributi di affrontarlo e dirgliene. Hanno paura dello scisma? Mah, tanto la banda Martini è già di fatto scismatica e il prossimo Papa, colui che, Dio volendo, ‘gli resisterà in faccia’ come San Paolo, dovrà commissariare, finalmente, i gesuiti e tutti i cattocomunisti. Ormai è chiaro che dietro la faccia bonaria e il linguaggio da diario di questo protetto dell’eretico arcivescovo milanese si nasconde un odio luciferina e rabbioso contro la Chiesa. Cos’altro dovremmo aspettarci per comprendere, la canonizzazione di Scalfari?

  12. Grazie dottoressa Fermani per questo articolo molto importante. Le chiedo una precisazione: io penso di trovarmi d’accordo con quello che ha scritto Davide. Cosa ne pensa?
    Grazie ancora di tutto

  13. L’Uomo Planetario :”Chi ancora si professa ateo, o marxista, o laico, e ha bisogno di un cristiano per completare la serie delle rappresentanze sul proscenio della cultura, non mi cerchi. Io non sono che un uomo” Commentando l’incontro «ecumenico» di Assisi del 27 ottobre 1986, così si esprime: “Siamo così alla resa dei conti. E in questa resa dei conti le religioni sono costrette a rivelarsi per quel che sono: produzioni simboliche di gruppi umani , sistemi ideologici in veste sacra […]. Timor fecit deos” – Balducci – “Nella generale eclissi delle identità, il nostro primo dovere è di restare fedeli a quella che abbiamo costruito, con una variante però, che essa va ritenuta non come il tutto ma come un frammento del tutto, di un tutto ancora nascosto nel futuro […]. Come il vero Dio, così anche il vero uomo è absconditus» – Balducci – Balducci auspica una forma di umanesimo capace di accogliere le idee e le tradizioni più significative. La sua utopia del cittadino planetario conta su coerenti iniziative di solidarietà e di cooperazione. Balducci maestro di Bergoglio?

  14. Scusi sig.ra Fermani e tutti i commentatori…ma è al corrente di questa precisazione a riguardo delle parole del papa che lei ha commentato? la precisazione viene da un blog che non ci va leggero con Bergoglio. eppure hanno dovuto precisare anche loro. ripropongo: https://cronicasdepapafrancisco.wordpress.com/2016/12/18/il-significato-della-sofferenza-le-vere-parole-di-papa-francesco/

    spero serva perchè se si deve criticare, ed è un diritto, si ha però il dovere di essere precisi come un rasoio.

    1. La richiesta è più che legittima e vorrei che Riscossa Cristiana , desse debito seguito, magari circostanziando in modo inequivocabile la sua fonte e, se in grado di farlo, contestare, la pur garbata osservazione del corrispondente Emme.

      Tutto ciò per riconfermare l’attendibilità delle denunzie di cui si fa meritatamente portatrice.

      Grazie e Buon Anno a tutti i fratelli che partecipano all’Ottima Battaglia
      Normanno Malaguti

    1. Non siamo soli. Moltissimi cattolici in tutto il mondo non ne possono più, ad onta della popolarità che i media continuano a raccontarci. Ha visto quanta gente c’era in Piazza S. Pietro il giorno di Santo Stefano? Quattro gatti. E le statistiche parlano di udienze ed Angelus sempre più disertati. Forza, coraggio e preghiere.

  15. Pur continuando a credere fermissimamente nella transustanziazione (altrimenti che cattolico sarei?), mi rendo conto della sovrumana pazienza di cui sta dando prova Nostro Signore Gesù Cristo continuando a reincarnarsi nell’ostia consacrata dai preti della neoreligione bergogliana che insulta Dio Suo Padre.

  16. Veramente il Papa ha detto il contrario di quanto qui gli è attribuito. Ha detto che Dio risulterebbe ingiusto secondo una logica mondana, che non dobbiamo seguire (“Eh… se seguiamo questa logica…. dobbiamo dire questo?”): in Gesù Cristo c’è la risposta, non a parole, al problema della sofferenza.

  17. Infatti, ha ragione Mario. Il problema grave delle affermazioni del Papa sta nel fatto che di fronte al dolore innocente, lui non ha risposte. Nell’ansia di far percepire agli uomini quanto è umano lui, manda a quel paese la dottrina cattolica, che d’altra parte gli sta cordialmente antipatica. Presente il peccato originale? E il fatto che si diffonde per propagazione e non per imitazione?

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