Francescani dell’Immacolata: la CEI scrive ai vescovi…  –  di Marco Tosatti

Continua la saga dei Frati Francescani dell’Immacolata, la Congregazione commissariata tempo fa, con motivazioni molto vaghe. Ora ci giunge notizia che il Segretario Generale della CEI, mons. Galantino, avrebbe inviato una lettera a tutti i vescovi italiani, ordinari di diocesi, chiedendo che a fronte di una richiesta di incardinamento nella loro diocesi da parte di un religioso dell’FFI che voglia uscire dall’ordine si mettano in contatto con il Commissario

di Marco Tosatti

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ZZFFI3Continua la saga dei Frati Francescani dell’Immacolata, la Congregazione commissariata e il cui caso non sembra ancora trovare né una spiegazione chiara (sulle motivazioni del commissariamento) né sugli sbocchi eventuali, cioè dell’apertura di un nuovo Capitolo in cui i frati facciano le loro scelte.

Nei giorni scorsi abbiamo riportato della presenza ad Assisi, all’Assemblea dei vescovi italiani, di padre Fidenzio Volpi, il Commissario.

Ora ci giunge notizia che il Segretario Generale della CEI, mons. Galantino, avrebbe inviato una lettera a tutti i vescovi italiani, ordinari di diocesi, chiedendo che a fronte di una richiesta di incardinamento nella loro diocesi da parte di un religioso dell’FFI che voglia uscire dall’ordine si mettano in contatto con il Commissario.

Un sito  che crediamo sia vicino al Commissario e alla nuova gestione dei FFI, impersonata dal segretario e portavoce, padre Alfonso Bruno, spiega così la situazione, attribuendo intenzioni e perplessità a terzi, in un sostanziale “processo alle intenzioni” che getta qualche luce sul clima spirituale in cui pare svolgersi il commissariamento.

“Un gruppo (25+25) di presbiteri ed ex studenti dei Frati Francescani dell’Immacolata cerca da mesi accoglienza presso qualche Diocesi. La richiesta sta suscitando riserve e perplessità nei pastori delle Chiese locali perché si è rivelata non conforme al naturale disegno di rimodellare la propria vocazione come prete secolare, ma stratagemma per sottrarsi intanto all’autorità della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e dello stesso Commissario Apostolico in una fase di verifica canonica, dottrinale, disciplinare e finanziaria. Lo scopo finale delle richieste d’incardinazione in Diocesi appare chiaro: è la costituzione di una piattaforma di lancio, magari off shore come quella dell’Arcidiocesi di Lipa nelle Filippine o in diocesi di minoranza cattolica come in Inghilterra, per raggruppare chierici ordinati in sacris ed ex seminaristi FFI nella speranza di un ribaltone nell’attuale governo della Chiesa universale che può solo contare su miraggi mentali ai quali non si sottraggono polemisti come Antonio Socci nel suo recente e noiosissimo libro “Non è Francesco”.

Come già notato sia su questo spazio che da altri, il Commissariamento dei Francescani dell’Immacolata si contraddistingue sia per la vaghezza delle motivazioni – in realtà non è mai stato detto per quali motivi concreti la Congregazione per i Religiosi abbia deciso il provvedimento, salvo un’accusa di deriva “criptolefebvrista” – sia per il grado di conflittualità interna che ha provocato, e la severità della reazione, di cui questo ultimo episodio è un’ulteriore conferma.

Osservando la questione da un punto di vista laico e civile, non è facile capire perché un religioso che non si sente più di continuare all’interno di una congregazione debba essere quasi costretto a rimanere, o ad abbandonare totalmente il suo cammino spirituale, invece di rimodellare in una diocesi la sua vita, in un momento in cui le vocazioni, fra l’altro, sono scarse.

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fonte. La Stampa

24 commenti su “Francescani dell’Immacolata: la CEI scrive ai vescovi…  –  di Marco Tosatti”

  1. Volpi, Galantino e, Bruno (chissà perchè mi vanno venire in mente un titolo da film western anni 60: i tre dell’Ave Maria) dovrebbero ben sapere che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

    1. Se l’elezione di Bergoglio non fosse valida allora sarebbe ancora valida la profezia di Garabandal. Dunque Sua Santità Benedetto XVI sarebbe l’ultimo Papa.

    1. Due definizioni eccellentii della teologia della liberazione, specialmente la seconda che, da
      quanto è esatta, fa venire i brividi!.
      E il vescovo di roma, ottimo e degno rappresentante di questa teologia, la sta divulgando
      in tutto il mondo!!

  2. È uno scandalo. Una vera persecuzione. Se potessero probabilmente li metterebbero al rogo. E questo mentre straparlano di misericordia. Dovrebbe bastare un elementare buon senso: se non vogliono stare con me, che vadano dove si trovano meglio! Invece no: quasi con sadismo li si vuole tenere prigionieri, per poterli tormentare a piacimento. Per responsabili religiosi, la questione è ancora peggiore. Perché se ho compiuto una buona azione per il mio Ordine, certamente Dio mi ricompensera’ e l’Ordine risplendera’. Mentre i sabotare non combineranno niente di buono. Ma se fosse il contrario … Giorgio

    1. Ha ragione: è una scandalo e una vera persecuzione!
      Metterli al rogo? Non possono farlo ma, visto il modo ignobile in cui si stanno comportando i protagonisti di quest’orribile persecuzione, non mi stupirei più di tanto se venissi a sapere che qualche frate sia stato fisicamente picchiato o privato di cibo per periodi non brevissimi (il tutto accompagnato dalla minaccia di sospensione a divinis o di “scomunica” se qualcosa dovesse trapelare)!

  3. “Miraggi mentali di Socci”, “…. Il noiosissimo libro Non è Francesco”? Socci è l’unico giornalista cattolico NON tradizionalista che abbia trattato il commissariamento dei FFI in maniera lucida semplice realistica e dettagliata. Ed è la fonte che meglio può essere usata per divulgare al popolo medio (senza offesa per il “medio”) la vicenda del commissariamento dei FFI, ai più ancora non nota. Il libro di Socci non è affatto noioso (fatta eccezione su dissertazioni a favore del concilio vaticano II non molto realiste); si può dissentire su alcune sue idee, ma Socci è persona preparatissima.

    1. Nel libro Socci definisce “disastroso” l’anno e mezzo di pontificato di Bergoglio. Sembra che abbia avuto difficoltà nello studio della teologia. Un intero capitolo è dedicato alla vicenda dei Francescani dell’Immacolata.
      Forse Alfonso Bruno trova più interessanti i libri di Enzo Bianchi, Augias, Don Gallo?

  4. Perché mischiare il commissariamaneo dei Francescani dell’Immacolata con il libro di Socci? escusatio non petita…..
    Per l’ennesima volta, tutto è permesso meno la Tradizione Cattolica. Lo scenario è sempre più chiaro e preoccupante.

  5. Dott. Prof. G. Gervasi

    Ció che sta succedendo a questi poveri monaci é veramente incredibile. Ogni religioso ha il diritto di chiedere l’incardinazione in una diocesi,
    anche un membro dello sventurato ordine dei Francescani dell’Immacolata. La motivazione della richiesta di Galantino ai vescovi interpellati,
    di farne rapporto al Commissario (sic) pontificio, e specialmente il testo citato del sito vicino all’attuale dirigenza dell’ordine, rivela un alto grado
    di paranioa, oltre che di disprezzo per la libertà individuale e di coscienza dei facenti richiesta e di ogni singolo, un déja vu di metodi staliniani
    per disciplinare e punire i dissenzienti dalla linea del partito, come l’isolamento, i psicofarmaci, le pressioni psichiche e fisiche, la denigrazione
    ed il ricatto – cose inconcepibili nel XXI secolo e addirittura criminali… – una vera camera degli orrori che dovrebbe essere resa nota dalla stampa
    a tutto il mondo civile.
    P.S. Ho letto il libro di Socci con grande profitto.

  6. Federico Peratti

    Ma come è possibile che non ci sia nessuno che sia in grado di fare un’analisi critica sull’opera ‘Non è Francesco’ di A.Socci? Affermare che il libro è noiosissino senza dare alcuna motivazione significa accodarsi a chi lo stronca senza averlo letto o lo nasconde nelle librerie e lo vende solo su richiesta? L’opera di Socci pone degli interrogativi che si possono ignorare ma non liquidare in modo così tanchant.

  7. “Enzo Bianchi si presenta come il priore della Comunità di Bose, che i cattolici ritengono essere un nuovo ordine monastico, mentre canonicamente non lo è, perché non rispetta le leggi della Chiesa sulla vita comune religiosa.” (estratto di quanto si può leggere qui.
    Come mai a Roma non si programma una visita in Monferrato?

    1. Perché Roma è okkupata dai Piemontesi.
      Questa volta, 144 anni dopo Porta Pia, molto più entro le sacre mura (costruite a partire dal IX secolo contro i Musulmani, ricordiamolo) che fuori di esse

    2. Probabilmente perché non aprirebbero neppure la porta , ma comprendo perfettamente che la sua domanda e’ puramente retorica.

  8. Il PCUS è stato liquidato nella sua patria, e lo fanno rivivere nella Chiesa?
    Ma cosa spinge questi ‘bravi’ (dei Promessi Sposi) ad essere servitori del ‘mondo’, del potere?
    Un canto natalizio polacco dice: “Dio nasce, il potere trema”
    Veni Sancte Spiritus. Veni per Mariam

  9. HO LETTO IL LIBRO DI SOCCI E NON HO PROVATO NESSUNA NOIA. IL LIBRO è SCRITTO MOLTO BENE ED AFFRONTA PROBLEMI DI ATTUALITA’ IN MANIERA ESEMPLARE
    PIERGIORGIO

  10. Buongiorno. Noi abbiamo letto e apprezzato il libro di Socci e ne abbiamo regalato anche un paio di copie a nostri amici. A me personalmente poi ha fatto capire che mai come oggi il vero Cristiano Cattolico deve assolutamente informarsi e aggiornarsi su quanto accade nel mondo e nella Chiesa. Pace nel cuore a tutti.

  11. Per Monsieur Galantino la frase “noiosissimo libro di Socci” fa il paio con quella di “volti inespressivi” riferito a chi recita il rosario contro il crimine dell’aborto. Tutti noiosi ed inespressivi questi cattolici della vecchia guardia. Ora invece è il tempo delle “sorprese di Dio”! Strano, ma sembrano molto pannelliane queste sorprese di Dio. Infatti sorprendono, ma subito dopo fanno allibire, e di fatto non resta che riprendere i nostri “volti inespressivi”e ricominciare ancor più rosari per tutte le nuove, grandi o piccole eresie, che ci vengono sfornate da santa Marta e dintorni. Con buona pace di Galantino. Se vuole evitare l’orticaria si giri dall’altra parte. Sappia però che Maria è Madre della Chiesa, della quale lui è figlio. A meno che non si appresti a far commissariare anche lei!

  12. Contro “Non è Francesco” si può dire tanto, al limite capirei che dicesse che è il libro di un pazzo; ma noioso, proprio…Qui tutti l’han letto in uno, massimo due giorni.
    E, a parte l’ isolato intervento di un canonista sulla Bussola (prontamente rintuzzato da Socci con effetto “uno a uno, palla la centro”) mi risulta che nessuno, dico nessuno, abbia risposto a domande tecniche e legittime. Preferiscono non venderlo (non l’ho trovato nemmeno in una Feltrinelli e in una Mondadori!), dargli dello sciagurato senza nemmeno nominarlo, irriderlo, stroncarlo prima di averlo letto.

    1. Strano che Lei non l’abbia trovato alla Mondadori , visto che e’ edito da Mondadori . Probabilmente era esaurito . Anche il libro di Burke & Co e’ edito da Mondadori. Bruttissimo segnale , quando i libri cattolici non si trovano piu’ nemmeno nelle librerie un tempo cattoliche .Dove abito io le Paoline hanno lo spazio occupato per un quinto dai libri di don Gallo , don Ciotti , Martini , Mancuso , Enzo Bianchi , Beppe Grillo , e per giunta in bella vista , vicino all’ingresso. Qualsiasi cosa scritta contro la fede cattolica ( ho remore a scrivere ‘ Chiesa cattolica ‘ perché ormai bisogna fare i distinguo ) da loro si trova . Temo pero’ che per tutte le librerie non sia molto lontano il giorno in cui la Sacra Bibbia sara’ dichiarata ufficialmente ‘ hate speech ‘ e San Paolo e Santa Caterina da Siena ‘ omofobi ‘. Magari verranno importati clandestinamente attraverso il confine svizzero dagli ‘ spalloni ‘ di onorata memoria , come anche in Lituania ai tempi degli zar…

  13. Normanno Malaguti

    Cosa c’entri Socci con la turpe vicenda del commissariamento dei Frati dell’Immacolata, va al di là della mia capacità di comprensione.
    Ho letto il libro di Socci e l’ho trovato interessante e mi pare che meriti risposte sensate e circostanziate da chi é tenuto a darle.
    Non sono un conciliarista come Socci, ma lo apprezzo come buon cattolico e come scrittore coraggioso.
    In pochi hanno detto come lui, salvo Solideo Paolini, ciò che concerne il Segreto di Fatima.
    Per tutto il resto, cioé per ciò che conc erne i Francescai dell’Immacolata, sono sempre più allibito. Che vogliano sterpare come se fosse gramigna la Sacra Tradizione e una vita monastica pienamente osservante delle antiche regole, posso purtroppo capirlo, ma il modo in cui lo fanno, no.

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