Francia: la rivoluzione del 1789 alle comiche finali – di Cesaremaria Glori

La vicenda di Charlie Hebdo ha dimostrato che la Francia ha subito una disfatta vergognosa sotto ogni aspetto, da quello militare a quello morale. Mentre alla televisione scorrevano le immagini che dimostravano impietosamente la superficialità sia degli attori in campo sia dei commentatori italici, con pochissima differenza fra quelli RAI e quelli di Meadiaset o de La 7, mi ponevo questa domanda: se a sferrare l’attacco terroristico non fossero state soltanto tre persone  in una sola città ma, ipotizziamo, fosse avvenuta una orchestrata operazione in diverse città francesi con l’impiego di uomini e mezzi molto più consistenti e preparati, quale sarebbe stata la reazione francese?

di Cesaremaria Glori

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zzbltzAnalizziamo come si sono svolte le operazioni . Mentre i tre terroristi si potevano muovere con disinvoltura spostandosi in auto da una parte all’altra della grande conurbazione parigina, senza alcuna precauzione per cercare di celarsi quanto più possibile agli occhi della gente, cominciavano a filtrare informazioni che la moglie di uno dei terroristi fosse implicata nell’operazione e che si era sulle sue tracce; subito dopo un’altro dispaccio annunciava che la donna era asserragliata assieme al marito all’interno del supermercato; poco dopo arrivava la rettifica che la donna era nei dintorni di Parigi e che si era aperta la caccia per catturarla. A questo punto non si sapeva se a sparare queste informazioni così contraddittorie fossero gli inviati italiani o le autorità francesi.  Passano le ore e continua la ridda di informazioni e di immagini , sempre le stesse, dei fatti avvenuti intervallate da interviste a personaggi invitati a parlare su ciò di cui nulla sapevano di preciso. Era un bla bla concitato, intervallato da immagini che si srotolavano senza offrire un quadro preciso della situazione. Si dava al pubblico la sensazione di vivere la vicenda seduti comodamente a casa. Uno spettacolo come un altro, forse più avvincente perché reale.

In serata finalmente ci siamo,ecco, siamo al punto cruciale della intera vicenda. Sullo schermo appariva una visione sconcertante: i poliziotti sfondano l’ingresso del minimarket Kosher ed uno di essi entra guardandosi in giro per qualche secondo senza sapere dove andare esattamente, mentre numerosi suoi colleghi si pigiano per entrare in modo disordinato e senza alcuna precauzione. Da come si stava svolgendo l’azione c’era da mettersi le mani nei capelli. Se al posto di Coulibaly ci fosse stato un terrorista preparato e determinato avrebbe potuto fare una seconda strage uccidendo i poliziotti che si stavano spingendo dentro il locale  senza alcuna precauzione  e in modo goffo e disordinato . Impreparazione o improvvisazione? Forse entrambe le cose. Mi ha meravigliato il fatto che il terrorista non avesse approfittato di quella favorevole occasione datagli dai poliziotti intervenuti in modo così goffo per dare loro una severa lezione. Certamente  la presenza di ostaggi imponeva cautela e un uso calibrato delle armi. Uso che, peraltro, fu subito dopo posto in atto scaricando sul terrorista una tale gragnola di colpi da ridurre in una polpetta il suo cranio. La precisione di  mirare al capo ha rivelato che essa poteva essere indirizzata in modo migliore per prendere vivo il terrorista e avere da lui quelle necessarie e vitali informazioni per proseguire la lotta contro il terrorismo. La stessa cosa dicasi per i due fratelli algerini Couachi. Sono usciti dal locale ove si erano rifugiati sparando all’impazzata in ogni direzione ma senza alcun bersaglio preciso. Erano praticamente in balia delle forze dell’ordine. Si poteva colpirli in modo da non ucciderli e renderli inoffensivi per poterli poi interrogare. Occasione sprecata. Anche in questo caso si è fatto tiro a segno su di essi quasi a voler sfogare sui loro corpi un’ira che depone molto male sulle capacità operative di una polizia che sembrava voler essere più giustiziera che previdente.

Le forze messe in campo dalla Francia sono state smisurate. Tre erano i terroristi in azione e il governo ha informato che erano state mobilitate novantamila uomini per dare loro la caccia. Si è usato il cannone per sparare su di una pulce. Quale conclusione ne trarranno i terroristi che sono in giro per l’Europa ove possono muoversi a loro piacimento e fruire di rifugi sicuri nelle grandi città ove vivono a migliaia e dove possono godere di appoggi e coperture nonché di armi e informazioni preziose che li pongano in contatto con le centrali del terrore?

Era proprio necessario impiegare una massa di centomila uomini per dare la caccia a tre sbandati, per quanto pericolosi essi fossero? Una superiorità di trentatremila a uno! Ridicolo!

Ma ciò che ha fatto più male a chi cerca di far funzionare le cellule cerebrali in modo razionale è stata la manifestazione della domenica con tanti capi di Stato o loro rappresentanti, tutti apparentemente  affratellati, marciare come in un trionfo per gridare NO al terrorismo e mostrare i  muscoli. Je suis Charlie! Chi, tra i popoli islamici, ha preso sul serio quella sfilata di impotenza? Ha fatto scena, anzi una sceneggiata ma di sostanziale non c’è stato nulla. Solo parole, chiacchiere. I fatti sono questi: la Francia, la grande Francia di Napoleone, ha impiegato un’armata per debellare tre sbandati. Quante risate si saranno fatte i milioni di mussulmani cui sono state offerte quelle immagini . Tre milioni quelli che sfilavano? Forse saranno stati più di trecentomilioni i mussulmani che se la ridevano di gusto a vedere tanto sfoggio di impotenza. E’ facile presumere che da queste premesse non potranno che venire giorni più tristi e pene più amare di quelle che si è vissuto.

Giustamente Netaniau ha suggerito agli ebrei francesi di rifugiarsi in Israele. In Francia non sono più sicuri, perché, da quel che si è visto, sarà facile che si ripetano episodi del genere ma con ben altri uomini e mezzi. Le condizioni ci sono perché si ripetano ed è la mancanza di chiarezza e di realismo su come affrontare la situazione che la politica suicida del multiculturalismo e del buonismo ha creato. Che l’Islam non approfitti di questa favorevolissima occasione è poco probabile. Le premesse che voglia fare sul serio ci sono tutte. Il proclama del leader algerino Boumedienne di circa quaranta anni fa si sta avverando: grazie alle vostre leggi e al ventre delle nostre donne vi invaderemo e vi conquisteremo. Grazie alle nostre leggi e alla nostra cecità.

13 commenti su “Francia: la rivoluzione del 1789 alle comiche finali – di Cesaremaria Glori”

  1. Come non condividere quest’eccellente articolo dalla prima all’ultima parola?
    E la carta d’identità dimenticata sulla citroen?
    Erano sicuramente criminali addestrati e non comuni, ma ne hanno commessi di errori!
    Come molti altri stati, ormai la Francia è forte soltanto nel combattere i principi cristiani e quasi impreparata contro i VERI nemici!

    1. La grandeur (vera o presunta) è tipicamente francese. Siccome sono tra i vincitori (…) della II guerra mondiale, amano stare nei primi posti.
      Se guardi i tg francesi, le prime notizie è per quanto succede negli USA. Nei nostri tg le prime notizie sono le beghe di cortile.

  2. I popoli occidentali non hanno molti diritti di lamentarsi , perché ad ogni elezione , imperterriti , continuano a votare e a mettere al governo i partiti di sempre , con le idee e le logiche di sempre e gli uomini di sempre . Per loro il problema non e’ né l’Islam ,né il terrorismo islamico e nemmeno l’immigrazione . Il problema siamo noi Europei , e la popolazione bianca in particolare. Le abbiamo tutte : siamo antiislamici , xenofobi ,neonazisti, intolleranti , non ‘ inclusivi ‘ , razzisti , egoisti , imperialisti, monoculturali . Siamo incapaci di vedere le ‘ qualita’ intrinseche degli immigrati , gli enormi benefici che portano alle nostre economie , i pregi sconfinati del multiculturalismo . Colleghiamo mentalmente gli attentati islamici con l’Islam , e questo e’ per loro intollerabile. Se poi votiamo ‘ sbagliato ‘ , abbiamo ‘ pregiudizi ‘ culturali , oppure – orrore ! – siamo cristiani e soprattutto cattolici , allora siamo a livello quasi subumano e
    da ospedale psichiatrico .

    1. Ottimo articolo che condivido dalla prima all’ultima parola, così come l’intervento di Alessio.

      Ci siamo mai chiesti perchè alcuni pseudo europei (ma retaggio di altre vecchie presenze non europee con diverso credo) odiano così tanto l’Europa e di conseguenza gli Europei? Perchè l’Europa fu scelta da Dio come sede della Sua Chiesa a luce di coloro che hanno in scandalo il Crocifisso, ma la luce che ha emanato in tutti questi secoli li ha incattiviti ancor di più e la vendetta che da sempre covano la stanno portando a compimento (bisogna vedere se Dio glielo permetterà) grazie all’immigrazione e alle leggi stolte liberticide che qualcuno (ammaestrato dalle vecchie presenze) ha ratificato alle nostre spalle.

  3. Non abbiamo ancora visto tutto il peggio di questa vicenda. Forse è solo un episodio di avanguardia che ha messo in luce quanto i paesi europei siano inadeguati a fronteggiare situazioni “nuove”. Si viene a sapere che è stato arrestato per apologia di terrorismo il comico francese Dieudonné. Prima si celebra il rito collettivo e rassicurante di quattro milioni di persone che sfilano per la “libertà di espressione”, e poi si arresta prima di tutti gli altri un comico, che non ha fatto necessariamente qualcosa, ma ha detto qualcosa! Ma la Francia è così, un pilastro degno di questa Europa, dove si può essere multati per un’opinione politicamente scorretta, come indossare una felpa che raffigura una famiglia con un padre e una madre e il concetto di libertà vale solo se risponde ad una precisa ideologia.

  4. Per come la vedo io non ne usciremo fin quando non torneremo a forti partiti cristiani, e questo in Francia, in Italia, dovunque in Europa e possibilmente nel mondo

    1. Visto il recente voltafaccia del Berlusca, c’è poco da sperare, almeno qui in Italia. Cerchiamo comunque di rafforzare la Lega Nord o Fratelli d’Italia, le uniche due formazioni che non si sono ancora allineate al pensiero unico dominante, al mondialismo anticristiano e anticattolico. Ma che delusione Berlusconi, però!

  5. Parole d’oro e pesanti come macigni. A 1/2 ora Domenica scorsa dalla Annunziata su telekabul (pardon… Rai3) c’era Minniti, in qualità (se ho ben capito) di responsabile della sicurezza in Italia. Non so se lo avete sentito anche voi. Per carità non commento e non mi addentro in questioni che non posso e non so come giudicare, ma così, “a pelle”, se ripenso a quella intervista, mi viene un unico pensiero: Signore aiutaci tu, proteggici, solo tu puoi! Saluti.

  6. giorgio rapanelli

    Se lo sono meritato. C’è un limite a tutto. Mi dicono che ha irriso la nostra religione e perfino il Cristo. Noi ormai accettiamo tutto. I musulmani sono rimasti al medioevo e ragionano più reattivamente. Poiché Charlie continuerà, magari avremo altri morti, ma sulla porta di casa. Magari faranno saltare un aereo di quella compagnia che ha distribuito Charlie ai passeggeri. Non si può continuare a provocare pretendendo in cambio alcuna reazione. Gli idioti di casa nostra dividono i musulmani in moderati ed estremisti. E’ falso: i musulmani hanno un unico Corano, che parla ad ogni tipo di mente, dai mistici agli psicotici. Lo spesso Ultimo Profeta fece assassinare dai suoi killers un oppositore politico e sgozzare oltre 800 ebrei maschi che lo avevano combattuto, rimanendo con la Torah. Vendette come schiavi donne e bambini, tenendosi come concubina l’ebrea più bella. L’Isis di oggi è come quello di ieri. I musulmani che hanno dato solidarietà a Charlie o sono apostati, oppure stanno dissimulando. I Francesi non possono mettersi in cattedra e sbandierarci il vecchio slogan di Egalité, Fraternité e Liberté. Gli eserciti rivoluzionari prima e Napoleone poi vennero in Italia a depredare, rubare e ammazzare. Erano dei “soppressivi”. Quindi non possono permettersi tutto. Devono, anzi, essere prudenti, in quanto i musulmani non sono i cristiani rammolliti e quindi, quando li provochi, fanno quello che fanno. Pur di conquistare il mondo all’Islam.

  7. Negli attacchi del 15 Gennaio in Belgio , polizia e militari locali si sono mostrati molto piu’ intelligenti : due terroristi islamici uccisi , uno ferito ed uno catturato. Molto su cui lavorare .

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