Premessa
Riportiamo qui solo un breve estratto di un discorso pronunciato il 27 marzo 1999 da S. Em. Il Cardinale Giacomo Biffi, che ieri è andato a ricevere il meritato riposo dopo una vita spesa a difesa della Fede cattolica. Purtroppo il sito della Diocesi di Bologna, probabilmente in rifacimento, fornisce una scarsa documentazione sull’attività pastorale, né vi è stato il tempo per una ricerca più estesa. Siamo però certi che poche parole del Cardinale Giacomo Biffi, comunque noto come predicatore sintetico ed efficace, hanno quel dono di chiarezza che viene solo dall’intelligenza illuminata dalla Fede e sono di un’impressionante attualità. Rileggiamo quindi le parole di questo Pastore cattolico e ricordiamolo nelle nostre preghiere, chiedendo a Nostro Signore che in questi tempi di caos totale ancora voglia donarci veri Pastori guidati dalla Fede.
INTERVENTO IN OCCASIONE DELLA
XIV GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’
SABATO 27 MARZO 99 – PALADOZZA
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(…) Quando si tratta di noi, delle nostre idee, delle nostre iniziative, delle nostre organizzazioni, è giusto essere comprensivi, accoglienti, pronti a collaborare con tutti, capaci di apprezzare quanto di positivo si incontra nel pensiero e nell’agire degli altri, anche dei più lontani. Difatti Gesù ci ha detto: “Chi non è contro di voi, è per voi” (Lc 9,50).
Ma quando si tratta di lui, dell’Unigenito del Padre che è morto per noi ed è risorto, bisogna decidersi. Ce lo ha insegnato lui stesso con una delle sue frasi taglienti: “Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde” (Mt 12,30).
Ma la questione di Cristo appare oggi annebbiata dalla confusione che avvolge un po’ tutti: confusione religiosa, confusione ecclesiale, confusione ideologica.
C’è chi identifica il dovere del dialogo, della tolleranza, anzi della cortesia verso tutti con la rinuncia a cercare, a conoscere, a difendere la verità. C’è chi scambia la benevolenza che dobbiamo avere per tutti gli uomini e il desiderio che tutti arrivino alla salvezza, con la disponibilità comoda e deplorevole a lasciare che tutti restino tranquillamente nelle tenebre e nell’ombra della morte” (cf Lc 1,79).
E c’è chi, non volendo assumersi la responsabilità e l’impegno di decidere, si rifugia nel relativismo (che ritiene che tutte le convinzioni siano interscambiabili, come i posti sull’autobus) e si persuade che si possa scegliere a piacimento tra una religione e l’altra, e addirittura tra la verità e l’errore, così come si sceglie tra l’andare in vacanza al mare e l’andare in montagna.
Gesù ha detto: “Chi non è con me, è contro di me”: dunque o gli si dice di sì o gli si dice di no. Noi questa sera col nostro camminare pacifico e lieto nel cuore della città, col nostro inneggiare al suo nome, coi nostri canti di gioia, gli abbiamo detto di sì davanti a tutti. Ci siamo spiritualmente associati alla folla di Gerusalemme che coi rami di palma e di ulivo ha osannato al Figlio di Davide; e l’abbiamo riconosciuto come colui che viene a noi nel nome dl Signore. (…)
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Sabato 4 luglio u.s. abbiamo riportato le riflessioni del Card. Giacomo Biffi sui problemi dell’immigrazione. Clicca qui per rileggerle