… ci sono leggi infallibili che vanno rispettate per il giusto discernimento. Una di queste dice che quanti non seguono la regola della dottrina cattolica, manifestando l’indifferentismo religioso, restano attaccati a pregiudizi liberisti e a un sistema democratico corruttore, e non si peritano di pubblicare notizie da rotocalco scandalistico pur di attrarre i lettori…

di Piero Nicola

 .

rnzgrllA volte si è comprensivi verso i meno peggio, cioè con quelli che usano qualche riguardo al Berlusconi tartassato – diciamo pure perseguitato – e mettono a posto il Colle per la sua parzialità, e sostengono che l’euro non è un tabù, e non sono teneri con i poteri forti, né col Vaticano, né sono progressisti integrali e coi paraocchi. Parlo di certi giornalisti destrorsi della carta stampata e della tivù.

  Ebbene è un’indulgenza, un’apertura di credito sconsiderata. Infatti ci sono leggi infallibili che vanno rispettate per il giusto discernimento. Una di queste dice che quanti non seguono la regola della dottrina cattolica, manifestando l’indifferentismo religioso, restano attaccati a pregiudizi liberisti e a un sistema democratico corruttore, e non si peritano di pubblicare notizie da rotocalco scandalistico pur di attrarre i lettori, osano destarne la prurigine con fotografie che hanno del pornografico, costoro non errano per caso, sono pervicaci nei loro errori, e i loro errori rivelano che, alla fin fine, collaborano con la dissoluzione, attirando nel fosso i malcapitati che li apprezzano e credono in loro.

 Un’occasione per scoprire la loro corda si è avuta in questi giorni con il dare addosso a Grillo. Non che prima non lo prendessero di mira, ma adesso l’attacco è smaccato. Grillo, ben lo sappiamo, ha gravi difetti, professa lo stesso laicismo professato da questi signori, forse più di loro crede nelle innovazioni sociali distruttive della famiglia e in teorie ecologiste e economiche sbagliate, che essi avversano. Però, egli ha pubblicamente smascherato Renzi, in quanto Renzi è una ruotina del carro di Bruxelles e di Wall Street. È forse poco? Niente affatto. Ha detto a Topolino il fatto suo. Non ha discusso di programmi, di problemi reali? Non ci crede, non crede alle favole. E tutto oggi sta dimostrando che ha ragione. Dunque, egli non è peggiore degli appartenenti al Pd o al Nuovo Centro Destra e  compagnia bella. Grillo non farà più danni di loro.

  Invece, ecco il livore, l’ingiustizia della stampa e soprattutto della televisione di destra, che lo irride, lo critica fuor di misura, si compiace dei fuorusciti grillini forse venduti, forse illusi, forse ingannati da deboli presupposti democratici, e comunque traditori, almeno materialiter. Infatti, non era ammissibile per componenti del movimento pentastellato dissentire pubblicamente da una importante presa di posizione del capo del partito, in questo caso, dal rifiuto di dialogare con soggetti disistimati, screditati, con cui non c’è niente da spartire e ai quali non si concede un piano di parità – a torto o ragione. Quei parlamentari sapevano bene e fin dal principio, che la condotta preliminare e inamovibile era quella e non un’altra. Fin dal rifiuto di parlare coi giornalisti conformisti e ai convegni del piccolo schermo bugiardo.

  Perciò, Grillo ha coerentemente espulso tale dissidenza. E qualcuno da cui dovrebbe discendere la saggezza avrebbe da imparare da lui come si tratta il nemico. Egli ripetutamente dichiarò che partecipava alle elezioni perché tutta la classe politica se ne andasse a casa. Ha già fatto una concessione, rimettendosi ai giudizi espressi in rete dagli aderenti al partito.

  E allora hanno preso una cantonata o sono in malafede, i giornalisti che lo accusano di questo e di quello, a proposito della consultazione avuta con Topolino e delle espulsioni  Si comportano al pari delle iene che aspettano di spartirsi le morte membra del partito a cinque stelle. Come se da ciò potesse venirne qualcosa di buono…

  Caso mai Grillo dovesse governare, sarebbe ancora una disgrazia. Questo però non giustifica l’ingiustizia perpetrata nei suoi confronti.

1 commento su “Gli Avvoltoi – di Piero Nicola”

  1. Francesco Campanella

    Apprezzo non poco la condanna dell’onta mediatica contro chi intende contestare/rivoluzionare il sistema e mi sembra che Grillo sia il meno incoerente; quindi – se fosse solo per questo – andrebbe scelto. Oppure i cattolici saranno condannati ancora una volta a votare secondo i programmi dei partiti, poi sistematicamente violati nelle parole e, soprattutto, nei fatti da sedicenti politici che si dicono cattolici solo per raggirare le persone (non solo anziane) che si abbeverano ai tele/giornali pagati dai partiti, cioè dalle nostre tasse?

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