I cenacoli mariani, cuore della Cristianità nei tempi dell’apostasia – di Isidoro D’Anna

Nel Vangelo di San Luca (18,8), si legge: «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». Non è forse il caso di pensare ai nostri tempi, nei quali l’apostasia è arrivata ai massimi livelli, persino nella Chiesa Cattolica?

Facciamo solo tre esempi tra i tanti che purtroppo ormai abbiamo conosciuto. Chi oggi guida ufficialmente la Chiesa è stato capace di ordinare che Gesù Eucaristico venga dato agli adulteri non ravveduti (Amoris laetitia), di chiedere che venga insegnata l’«educazione sessuale» nelle scuole (28 gennaio 2019, intervistato su un aereo) e di affermare, incontrando e sbaciucchiando un capo musulmano (ad Abu Dhabi, in Arabia Saudita, il 4 febbraio 2019), che «il pluralismo e la diversità delle religioni sono voluti da Dio nella sua saggezza».

Come non denunciare, se ci è rimasto uno straccio di coscienza cristiana, il sacrilegio, lo scandalo dei piccoli, la bestemmia contro la religione cattolica e quindi contro Nostro Signore Gesù Cristo? E ci sarebbe molto altro da dire e riferire.
Dove trovare forza, luce e conforto in una situazione simile, visto che la stragrande maggioranza del clero tace e acconsente, perseguitando i pochi sacerdoti e religiosi rimasti fedeli?

La risposta è: nei cenacoli mariani, formati da cattolici sinceri che mantengono viva la fede tradizionale, stringendosi intorno alla Madonna come gli Apostoli nel primo Cenacolo.
Il Cenacolo è stato all’inizio quello riunito intorno al Signore Gesù per la Cena pasquale, alla vigilia della sua Passione. Gli stessi Apostoli poi, nella fedeltà al Cristo risorto, tolto Giuda il traditore e venuto al suo posto San Mattia, stavano nel Cenacolo insieme a Maria Santissima, nel giorno di Pentecoste.
Il Cuore Immacolato di Maria è il rifugio che Dio ci offre in questi tempi di eresia e apostasia, di rivolgimento totale di ogni principio dottrinale e morale. Il cenacolo mariano è quindi un luogo di sostegno reciproco per vivere la consacrazione alla Madonna e per portare le anime nella consacrazione, perché siano unite a Maria Santissima e quindi a Nostro Signore Gesù Cristo.
Nei cenacoli si prega insieme il Santo Rosario, che è l’arma più potente contro satana e il suo regno infernale.

Nei cenacoli, su tutta la terra, le persone non vengono ricevute come marionette della falsa chiesa, ma come fratelli e sorelle in Cristo. Stiamo parlando dei veri cenacoli, non di quelli solo presunti tali.
Nei cenacoli mariani, i nuovi arrivati sono accolti come se li attendessimo da sempre. Ogni persona è preziosa agli occhi di Dio, e tanto più chi ha sete di verità e amore.
Sono incontri nei quali si può finalmente respirare aria pura, dire apertamente quello che uno ha nel cuore, ricordare e condividere la fede di sempre.
I cenacoli, se non esistono ancora nella nostra città o nel nostro paese, dobbiamo formarli, con forte spirito d’iniziativa.

Guardiamoci però bene intorno per scegliere le persone giuste. Ci avverte infatti il Signore Gesù (Lc 21, 16-17): «Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome».
Ricordiamoci, nel formare i cenacoli mariani, che Verità e Carità (Amore) possono esistere solo insieme. Chi, per esempio, non ama la S. Messa tridentina in latino, stabilita per sempre da Papa San Pio V (1570) come obbligatoria per la Chiesa Cattolica, fa sua l’ingiustizia di chi ha osato abolirla e sostituirla con un’altra valida ai fini del Sacrificio Eucaristico, ma d’ispirazione massonica, protestante e modernista. E allora, se non abbiamo nemmeno il senso della giustizia nelle cose sacre, come è possibile sentirci uniti con «un cuore solo e un’anima sola» (At 4,32)?

Le intenzioni per cui pregare insieme il Santo Rosario nei cenacoli mariani, non dovrebbero essere troppo particolari. Le intenzioni principali sono tre: per la Chiesa, per la conversione dei peccatori e per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. A queste intenzioni se ne può aggiungere opportunamente una quarta: per la riparazione dei peccati, sapendo quanti terribili e atroci peccati si commettono oggi, anche all’interno della Chiesa.

Affidiamo le quattro intenzioni alla Madonna, e Lei saprà distribuire nel modo migliore il frutto della nostra preghiera. Non sta a noi insegnare alla Madonna quale debba essere un’esigenza particolare.
Auguriamo a tutti di poter avere la grazia di un sacerdote fedele nel vostro cenacolo, o almeno come direttore spirituale, anche da lontano. Chi cerca trova, ancora oggi. Anche se non è possibile che un vero sacerdote sia in ogni cenacolo di ogni città e paese, è però più facile trovarlo altrove e rimanere in contatto con quel sacerdote a distanza, almeno finché i mezzi di comunicazione non verranno usati per la persecuzione contro i cristiani.

8 commenti su “I cenacoli mariani, cuore della Cristianità nei tempi dell’apostasia – di Isidoro D’Anna”

  1. Carcangiu Giorgio

    Sono pienamente d’accordo su tutto, ma trovo inaccettabile che anche qui si usi l’espressione “pregare il rosario” (espressione falsa sia linguisticamente che teologicamente!). Noi preghiamo Dio, preghiamo la Madonna, preghiamo un santo, non preghiamo un oggetto! E non mi si dica che è solo questione di parole! Se le parole hanno un significato, un senso, le si deve usare in modo appropriato! Possibile che non ci si renda conto che dicendo “preghiamo il rosario” si cade nel tranello tanto comune oggi nel mondo ecclesiastico, dicendo una cosa per un’altra e aumentando così la confusione che ormai regna incontrastata?

    1. Oswald Penguin Cobblepot

      Mi perdoni Giorgio: probabilmente D’Anna ha – involontariamente – ripetuto una mera sgrammaticatura dell’eloquio settentrionale. Mi ricordo di mia nonna, che quando un suo compaesano moriva, oppure quando veniva il mese di maggio, andava in chiesa a “dire il Rosario”. LJC da Gotham, il Pinguino.

    2. Non spacchiamo, per favore, il capello in quattro; e non attardiamoci in polemiche inutili. Nella lingua italiana esistono diversi modi di esprimere un concetto. Scrivendo preghiamo il Rosario, s’ intende – mi pare ovvio – recitiamo il Rosario.

    3. preghiamo IL s.rosario, preghiamo CON il s.rosario, recitiamo il s.rosario… dove sta il problema? l’importante è la sostanza delle cose: obbedire a Maria SS, non il farisaico distinguo tra il verbo e il pensiero. Quelli che credono veramente di “pregare il rosario” adorando una semplice catena di grani invece che Nostro Signore per l’intercessione della Corredentrice e Mediatrice di tutte le Grazie, hanno solo seri problemi, di cui non voglio occuparmene… saluti

  2. Frequento e da qualche tempo organizzo dei Cenacoli Mariani, nella mia città.
    Vorrei segnalare una bella occasione di preghiera: un Rosario internazionale che partirà dalla Parrocchia di Fatima, dalle 21 alle 22, ora italiana, la sera del 4 aprile, centenario della nascita al Cielo di San Francisco Marto. Qui potere trovare tutte le informazioni, per collegarvi in steraming o unirvi personalmente o per organizzare la preghiera in parrocchia o altrove, se possibile.
    https://materfatima.org/
    Bruno PD

  3. Scintillazione

    Buongiorno a tutti,

    Grazie infinite per il prezioso suggerimento. Questo è precisamente il mio sogno da tempo ormai immemore… Ma dove trovare Cristiani antichi non pervasi dal dilagante spirito mondano? Nemmeno fra gli anziani, dei più onesti, è sempre possibile, purtroppo. Gentilmente, se qualcuno è a conoscenza di qualche bel cenacolo a Milano (città del Cenacolo per antonomasia, fra l’altro…) me lo faccia sapere. Garantisco serietà, impegno e perseveranza. Zero chiacchiere, ma spirito Cristiano e sana Amicizia in Cristo. Dio voglia che io possa incontrare Persone secondo il Cuore Immacolato di Maria.

    Grazie a tutti

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