COMUNICATO STAMPA 16-2013
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I Giuristi per la Vita esprimono un giudizio di risoluta e totale condanna rispetto al documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità noto come “Standard di Educazione Sessuale in Europa“. In quel documento, tra l’altro, si legge che:
(a) ai bimbi da zero a quattro anni «gli educatori dovranno trasmettere informazioni su masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel “gioco del dottore”»;
(b) ai bambini da quattro a sei anni dovranno invece essere impartite istruzioni «sull’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso», «parlando di argomenti inerenti alla sessualità con competenza comunicativa»; a quelli tra sei e nove anni dovranno essere fornite informazioni sui «cambiamenti del corpo, mestruazioni ed eiaculazione», facendo conoscere loro «i diversi metodi contraccettivi»;
(c) ai bambini tra nove e dodici anni dovranno essere comunicati i «rischi e le conseguenze delle esperienze sessuali non protette»;
(d) agli adolescenti tra i dodici ed i quindici anni dovranno, invece, essere rivelati concetti quali «pianificazione familiare», «impatto della maternità in giovane età», «presa di decisioni», «gravidanze anche in relazioni omosessuali», «prostituzione e pornografia», e soprattutto si dovrà avvertirli di stare in guardia «dall’influenza della religione sulle decisioni riguardanti la sessualità».
Un simile documento va irrefragabilmente bocciato senza appello, condannandone tout court l’aberrante contenuto, in quanto nefasto per la società e le generazioni più indifese. Infatti, tale deviante e folle documento:
1. rappresenta l’espressione di una cultura che concepisce la sessualità umana unicamente collegandola al corpo, alla sola esperienza genitale e al piacere egoistico, che porta a perdere la serenità – ancora negli anni dell’innocenza – e ad aprire a forme di depravazione;
2. introduce nell’educazione dei giovani l’esiziale e perniciosa ideologia pansessualista, che proprio attraverso odiose forme di propaganda ed indottrinamento fin dalla tenera età tende a mutare la concezione antropologica dell’uomo, così come è conosciuta da migliaia di anni nella nostra civiltà.
3. espropria la famiglia – ambito privilegiato e naturale di educazione – del compito di formazione in campo sessuale, disconoscendo il fatto che la stessa famiglia rappresenti l’ambiente più idoneo ad assolvere l’obbligo di assicurare una graduale educazione della vita sessuale, in maniera prudente, armonica e senza particolari traumi;
4. si pone in palese violazione di due diritti fondamentali riconosciuti, garantiti e tutelati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: si tratta, in particolare, dell’art.18, il quale garantisce la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, i propri valori religiosi nell’educazione, e l’art.26 nella parte in cui attribuisce ai genitori il diritto di priorità nella scelta di educazione da impartire ai propri figli.
5. si pone in palese violazione dell’art.30 della Costituzione italiana che garantisce e tutela il diritto dei genitori ad educare i propri figli, nonché delle disposizioni del codice penale in materia, e di tutte quelle che pongono quale limite per qualsiasi atto, privato o pubblico, il principio del buon costume.
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IL PRESIDENTE
Avv. Gianfranco Amato
4 commenti su “Il documento dell’OMS “Standard di Educazione Sessuale in Europa”. Comunicato stampa dei Giuristi per la Vita”
Affrettiamoci a sottoscrivere una denuncia per incostituzionalità di questo e soprattutto dell’altro più imminente progetto di legge cosiddetto contro l’omofobia. Cosa aspettiamo? Che finisca come in Francia? Ci vuol tanto a costituire un comitato di raccolta firme in tutta Italia?
Bravi !!!
Sempre presenti e chiari nei punti cruciali.
Ottimo lavoro. Il Papa non ha ancora preso una posizione sulla questione, il che è piuttosto disdicevole visto l’attacco palese ai valori difesi dalla Chiesa Cattolica in materia. Credo che tutte le organizzazioni cattoliche, anche laiche, dovrebbero formalizzare un atto di protesta, magari tramite azione legale, a prescindere dal fatto che il Papa non si sia ancora espresso. I gesuiti sono noti per le loro posizioni spesso troppo “liberali” e “illuministe”. Questa cosa va respinta con forza al mittente IMMEDIATAMENTE.
Sottoscrivo e firmo in piena coscienza la denuncia di incostituzionalità dello “Standard di educazione sessuale in Europa”, nato assai probabilmente da pedofili, coscienze deviate con intendimenti immorali.
Leonzio Veggio