Riproponiamo all’attenzione dei lettori questa lettera, pubblicata il 15 ottobre 2014, mentre era in corso il Sinodo Straordinario sulla famiglia. Dopo le ulteriori sconcertanti esternazioni in materia matrimoniale, rileggere questa testimonianza è di grande utilità. E non possiamo che ripetere quanto già scritto: “Ancora una volta la fede del popolo viene in soccorso nei momenti in cui la poca fede dei pastori lascia i fedeli nello smarrimento“.
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15 ottobre 2014
Pubblichiamo una lettera arrivata oggi in redazione. È una testimonianza semplice e importantissima. Semplice, perché non fa che richiamarci ciò che, almeno in teoria, dovremmo sapere tutti: il matrimonio è un sacramento, il matrimonio è indissolubile. È una testimonianza importantissima, perché ci richiama ciò che la Chiesa stessa sembra ansiosa di dimenticare. Tutta questa attenzione dedicata a divorziati, risposati, coppie di fatto et similia, mette in ombra l’esistenza e la fatica, spesso eroica, di tante coppie che hanno voluto salvare la loro unione, hanno voluto tener fede, pur in mezzo a grandi difficoltà, alla promessa che liberamente avevano fatto davanti a Dio. La lettrice (della quale, per discrezione, abbiamo omesso il nome) dice una cosa grande e che tutti, padri sinodali compresi, dovrebbero ripetersi: “il SI pronunciato davanti a DIO ERA ed E’ PER SEMPRE “ e aggiunge più avanti: “…il resto è illusione “.
Ringraziamo la lettrice che con la sua semplice testimonianza ci ricorda il valore insostituibile del matrimonio cattolico. Con buona pace di quanti parlando a sproposito di “sfide” e di “misericordia” stanno gettando confusione. Ancora una volta la fede del popolo viene in soccorso nei momenti in cui la poca fede dei pastori lascia i fedeli nello smarrimento.
PD
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Pace e bene, mi chiamo L., sono moglie, madre, da poco nonna,sposata giovanissima ad un uomo che come me era ancora un ragazzo (primo anno di università). Vi seguo da tempo con gioia, sentendomi in sintonia con il vostro pensiero riguardo le urgenti e scottanti problematiche che attanagliano la nostra società, nella quale purtroppo personalmente mi sento sempre più un’aliena. Alla luce di ciò che sto leggendo e ascoltando riguardo questo Sinodo che, francamente per il momento, mi sta dando solo dolore, vorrei umilmente portare la nostra testimonianza. Il cammino del nostro matrimonio è stato TUTTO in salita, la giovane età certamente, ma il ruolo più devastante lo hanno avuto le nostre rispettive famiglie di origine, a causa delle quali non si possono enumerare le discussioni , i litigi, le lacrime versate fino a desiderare tante volte, entrambi, di buttare tutto all’aria e arrivederci…..come molti nostri amici hanno fatto. La tenacia, la perseveranza, l’assoluta Volontà di testimoniare che il SI pronunciato davanti a DIO ERA ed E’ PER SEMPRE, pur feriti, doloranti, contusi e a volte in ginocchio, ci hanno SALVATI!!! Nessuno ci ha aiutati, niente corsi prematrimoniali, niente sedute dallo psicologo, niente mediatore familiare, niente di niente…..ma nonostante le battaglie e i silenzi, il pensiero di vivere senza l’altro ci toglieva il respiro immediatamente, perché ciò che vedevamo fuori dalla finestra della nostra vita non avrebbe mai potuto riempire il vuoto creato dalla fuga di una metà di noi stessi. Allora ecco, dopo tanto dolore e sofferenza il dialogo, il perdono, le umili scuse e avanti, perché ognuno di noi due era ed è lo Sposo e la Sposa che nostro Signore da sempre ha pensato di metterci accanto per il Suo Progetto d’AMORE. Questa è l’UNICA VIA DI SALVEZZA, spesso si sovrappone alla CROCE che ha portato GESÙ’ ma non ve n’è un’altra……il resto è illusione. In occasione del Sinodo in corso, con rammarico assisto presentate nei TG interviste tendenziose che, ovviamente, vogliono orientare l’opinione pubblica verso l’ideologia imperante, non ho ancora udito una testimonianza in cui i coniugi da anni lottando con tutti i mezzi, nella tempesta e nell’aridità delle difficoltà, sono decisamente gli unici che possono gridare al mondo, a quelli che gettano la spugna, a quelli che consigliano di gettarla, a quelli che anche se l’hai gettata va bene comunque….che la FAMIGLIA TRADIZIONALE modello GESÙ’, GIUSEPPE E MARIA può ancora esistere e resistere nonostante tutti cerchino di affondarla ma ………SOLO SE LO VUOI VERAMENTE il resto è solo illusione! Grazie.
9 commenti su “Il matrimonio è per sempre, tutto il resto è illusione. Una lettrice ci scrive”
Straordinaria testimonianza!
Però mi viene in mente “più unica che rara”!
Sono troppo pessimista?
STRAORDINARIA LETTERA, ALTRO CHE SINODO
Concordo completamente con Lei!
Che bella testimonianza! Il Signore benedica la vostra famiglia. Veramente, anch’io ho seguito il sinodo con un po’ di trepidazione perché la Chiesa deve essere ferma nei principi fondamentali, il matrimonio è indissolubile l’ha voluto Dio Padre nella creazione ed è stato confermato da GesùCristo. Quest’autunno ci sarà il sinodo ordinario preghiamo per i vescovi affinché siano fermi alla volontà di Dio e non si lascino trascinare dalla mentalità del mondo Ci vuole carità e verità, misericordia e giustizia
Grazie per la bellissima testimonianza! Dalla mia esperienza aggiungo una breve nota. Oltre 50 anni di matrimonio; anche noi sposi giovanissimi, senza nessuna preparazione, neppure ben consapevoli della grandezza del Sacramento che andavamo a celebrare. Ebbene, proprio nelle incomprensioni che sarebbe stato impossibile per noi soli superare, con la preghiera insistente al Signore di salvare il nostro matrimonio, ecco, Lui ci è venuto incontro donandoci in abbondanza la Grazia santificante. Perché non siamo capaci di amare veramente senza il Suo aiuto, non siamo capaci di perdonare se non sperimentiamo il Suo perdono. Non dico altro. Maria, regina della famiglia, prega per noi!
Sublime testimonianza. cara Paola; anche mia moglie ed io abbiamo ormai superato i 40 anni di matrimonio (festeggiati due ani fa con una bella vacanza-pellegrinaggio a Roma) e ci meravigliamo di come i giovani non riescano a rimanere uniti (spesso solo pochi mesi) o addirittura decidano con estrema leggerezza e superficialità di andare a convivere (del tipo “così fan tutti”…). Il clero non richiama al dovere, all’assumersi le proprie responsabilità, ma lascia i giovani nell’errore, con il solito mantra della misericordia per tutti, senza nessun obbligo connesso. Più che bontà e accoglienza sembra un piano lucferino per perdere le anime.
Cara Paola, concordo con l’amico Catholicus: la Sua è proprio una testimonianza sublime!
Aggiungo una riflessione. Il matrimonio è via alla santità, ma dobbiamo viverlo nell’obbedienza alla legge di Dio. Al momento delle nozze noi non avevamo capito il dono prezioso che il Signore ci stava facendo con il sacramento: sacramenti che Gesù ha guadagnato per noi a prezzo della sua passione e morte di croce. Ora, passati molti anni, capisco che all’ altare è presente il Signore che dice agli sposi: “Non abbiate paura a promettere di amarvi per sempre, perché io vi dono la grazia santificante e, se mi accogliete nella vostra casa, non ci saranno difficoltà, crisi, che non si potranno superare. Ma, ricordatevi, che senza di me non potete fare nulla.” Ecco, noi ci siamo rivolti al Signore solo dopo parecchi anni, quando ci siamo trovati nella crisi che da soli non eravamo in grado di superare. Il segreto per vivere bene il matrimonio è allora quello di accogliere il Signore Gesù che si offre agli sposi fin dal principio, ricordando sempre le sue parole : “Senza di me non potete fare nulla”.
Condivido pienamente questa lettera, anche alla luce dei miei 31 anni di matrimonio. I primi osservatori di un buon matrimonio saranno i nostri stessi figli, i quali non dovranno fare altro che imitare l’esempio dei genitori. Quali sposi desiderebbero vedere il fallimento del matrimonio di un figlio?