Il Parlamento europeo impone all’Africa i diritti LGBTQ
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L’Africa deve adeguarsi e sottomettersi alle direttive internazionali in materia di promozione di diritti LGBTQ se non vuole rimanere isolata e incorrere in pesanti sanzioni economiche. E’ quanto ha stabilito all’unanimità, lo scorso 13 marzo il Parlamento europeo votando una risoluzione che «invita la Commissione e il Consiglio a inserire un esplicito riferimento alla non discriminazione fondata sull’orientamento sessuale nell’ambito di una prossima eventuale revisione della convenzione di Cotonou (che regola la cooperazione allo sviluppo fra Ue e paesi di Africa sub-sahariana, Caraibi e Pacifico, ndr)».
La decisione del Parlamento europeo, che ha come obiettivo dichiarato l’Uganda e la Nigeria, paesi che hanno, recentemente, legiferato contro le nozze gay e la promozione dell’omosessualità, sembra essere un vero e proprio ricatto morale nei loro confronti. Nella risoluzione la minaccia è tutt’altro che velata. In essa si fanno, infatti, nomi e cognomi, esortando, « la Commissione e gli Stati membri a riesaminare la strategia sugli aiuti alla cooperazione allo sviluppo con l’Uganda e la Nigeria» e invitando «gli Stati membri, o l’alto rappresentante con il sostegno della Commissione, a valutare la possibilità di imporre sanzioni mirate, come i divieti di viaggio e di visto».
Il documento del Parlamento di Bruxelles recepisce tutte le indicazioni precedenti in materia di diritti omosessuali e, in particolare, le linee guida sull’orientamento sessuale e diritti all’identità di genere adottate dal Consiglio Europeo il 24 giugno 2013 a tutela di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali. Tale risoluzione, che sembra essere un vero e proprio diktat ideologico, sarà all’ordine del giorno nel prossimo vertice Africa-Ue previsto per il 2 e 3 aprile. (L.G.)
fonte: Corrispondenza Romana
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5 commenti su “Il Parlamento europeo impone all’Africa i diritti LGBTQ”
Gli euroligarchi sono ancora convinti di essere il centro del mondo…hanno ancora in mano le leve insanguinate della finanza e (un pochino) della ricerca, ma è un mondo morto, “la terra delle tenebre”, e passaggi come questo sono colpi di badile a scavarci una fossa sempre più profonda. Non sono lontani i tempi in cui saremo servi non solo di arabi e cinesi, ma anche dei nigeriani… cioè di tutti quelli che non violentano la natura, cioè noi stessi.
VERGOGNA!……….chissa’ che qualcuno dal pulpito pronunci l’obbrobrio termine.
Ennesimo colpo della congrega massonica, satanica e criminale.
LGBTQ mi sento ingnorante perche’ non so cosa sono, Questa e’ l’era delle sigle che conoscono solo gli adetti ai lavori.
Vorrei sapere da una indagine di mercato che percentuale di gente consce queste sigle.
Ciò che mi domando sempre più spesso è per quale scopo ultimo vi sia questa irremovibile determinazione a voler imporre l’omosessualità a livello mondiale. Nella mia pochezza credo che sia per la distruzione della famiglia naturale così come è stata stabilita da Dio e quindi per distruggere l’uomo che Dio ha creato a sua immagine e somiglianza per conoscerLo, amarLo e servirLo in questa vita. L’invidia di Lucifero si concentra e scatena così sull’uomo che è la più alta creatura pensata e fatta dall’Onnipotente. Probabilmente per questo. E questo dice chiaramente da dove provenga e chi ci sia dietro questo infame e satanico progetto planetario.
Usciamo da questa Europa, che smentisce le proprie origini cristiane e naturali. Facciamolo al più presto, magari col voto del Maggio prossimo! Il sondaggio dell’IPSOS, che Riscossa certamente conosce ce ne dà un’occasione imperdibile. Infatti il 68% dicesi il sessantotto per cento degli europei intervistato dall’autorevole IPSOA ha dichiarato che non vuole saperne di questa Europa, turpe e corruttrice.